Corte di giustizia Ue: sentenza su testimoni di Geova in Finlandia

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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Corte di giustizia Ue: sentenza su testimoni di Geova in Finlandia

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“Comunità religiosa responsabile trattamento dati personali raccolti con il porta a porta”

https://agensir.it/quotidiano/2018/7/10 ... a-a-porta/" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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http://www.helpconsumatori.it/secondo-p ... ali/159403" onclick="window.open(this.href);return false;
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Luciano
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https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 09#p191009" onclick="window.open(this.href);return false;
Come volevasi dimostrare ciao
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Articolo del "Sole 24ore":
http://mobile.ilsole24ore.com/solemobil ... d=AESrQlJF" onclick="window.open(this.href);return false;
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Il comunicato stampa della Corte di giustizia:

https://curia.europa.eu/jcms/upload/doc ... 0103it.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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Luciano ha scritto:https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 09#p191009
Come volevasi dimostrare ciao
Mi chiedo cosa ne pensa "brisa", che nella succitata discussione difendeva l'uso delle "note di casa in casa"...
La corte europea non è stata d'accordo con lui.
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Messaggio da Cogitabonda »

Se non ricordo male, la risposta dell'organizzazione alle leggi sulla privacy e sul trattamento dei dati personali è stata quella di sostenere che gli eventuali appunti presi dai proclamatori sulle case visitate siano solo iniziative personali, non raccolte di dati destinati ad essere utilizzati dall'organizzazione stessa. Mi pare che a questo scopo abbiano smesso di stampare i moduli per le annotazioni. Evidentemente questa finzione in Finlandia non se la sono bevuta.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Articolo su "La Stampa": http://www.lastampa.it/2018/07/11/itali ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Achille ha scritto:
Luciano ha scritto:https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 09#p191009
Come volevasi dimostrare ciao
Mi chiedo cosa ne pensa "brisa", che nella succitata discussione difendeva l'uso delle "note di casa in casa"...
La corte europea non è stata d'accordo con lui.
Brisa pensa che se ne farà una ragione :sorriso:
Piuttosto penso a come saranno contenti quelli che magari per anni non sono stati scocciati dai proclamatori proprio perchè il loro nome compariva nelle liste di chi non voleva essere disturbato, e adesso saranno di nuovo puntualmente disturbati perchè quelle liste saranno da distruggere in quanto illegali. :risata:
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Brisa omette di dire che se anche comparivi in codesta lista, il sollievo da visite indesiderate durava ben poco in quanto dopo un certo tempo era consigliato rivisitare poiché la vittima avrebbe potuto cambiare atteggiamento o condizioni o potrebbe esserci in casa qualcun altro interessato
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Luciano ha scritto:Brisa omette di dire che se anche comparivi in codesta lista, il sollievo da visite indesiderate durava ben poco in quanto dopo un certo tempo era consigliato rivisitare poiché la vittima avrebbe potuto cambiare atteggiamento o condizioni o potrebbe esserci in casa qualcun altro interessato
Infatti:

*** km 12/08 p. 4 par. 13 ‘Rendiamo completa testimonianza’ predicando nei palazzi ***
13 Padroni di casa adirati: Se ci imbattiamo in un padrone di casa adirato che minaccia di chiamare l’amministratore, la cosa migliore è andare via da quel piano e tornare in un altro momento. In altre circostanze forse sarà meglio uscire dal palazzo per evitare discussioni con l’amministratore o il portiere. Anche se il padrone di casa non dice espressamente di non voler essere più visitato, sarà meglio includere il suo interno tra gli indirizzi delle persone da non visitare e allegare la nota alla cartolina del territorio. Come per gli altri indirizzi di questo genere, la persona verrà contattata periodicamente per sapere se ha cambiato opinione.


Comunque, anche senza le note che violano la legge sulla privacy, i TdG possono fare un passaparola e avvertire i confratelli che una certa persona è ostile e non vuole essere visitata.
Il territorio della congregazione, a forza di passare ripetutamente nelle stesse case, è ormai conosciuto.
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Luciano ha scritto:Brisa omette di dire che se anche comparivi in codesta lista, il sollievo da visite indesiderate durava ben poco in quanto dopo un certo tempo era consigliato rivisitare poiché la vittima avrebbe potuto cambiare atteggiamento o condizioni o potrebbe esserci in casa qualcun altro interessato
Brisa ha semplicemente evidenziato quello che accade normalmente in numerose congregazioni:
brisa ha scritto:Piuttosto penso a come saranno contenti quelli che magari per anni non sono stati scocciati
Se per te "anni" invece di "mesi" o addirittura "settimane" sono un sollievo da poco, allora non so che risponderti. :blu:
Achille ha scritto:Comunque, anche senza le note che violano la legge sulla privacy, i TdG possono fare un passaparola e avvertire i confratelli che una certa persona è ostile e non vuole essere visitata.
Il territorio della congregazione, a forza di passare ripetutamente nelle stesse case, è ormai conosciuto.
Come no. In una congregazione di 80/90 proclamatori, con un territorio di 10.000/12.000 famiglie, una lista di 30/40 persone (se non di più) che hanno chiesto esplicitamente di non essere disturbate, dev'essere una cosa fattibilissima.
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brisa ha scritto:
Achille ha scritto:Comunque, anche senza le note che violano la legge sulla privacy, i TdG possono fare un passaparola e avvertire i confratelli che una certa persona è ostile e non vuole essere visitata.
Il territorio della congregazione, a forza di passare ripetutamente nelle stesse case, è ormai conosciuto.
Come no. In una congregazione di 80/90 proclamatori, con un territorio di 10.000/12.000 famiglie, una lista di 30/40 persone (se non di più) che hanno chiesto esplicitamente di non essere disturbate, dev'essere una cosa fattibilissima.
Non mi sembra una cosa così poco fattibile. Io ricordo, quando ero "proclamatore", che il territorio da percorrere della mia zona, che aveva oltre 30.000 abitanti, era visitato spesso. Io credo di averlo percorso tutto, più di una volta. E si sapeva se in certi territori c'era qualcuno di particolarmente ostile, anche se non c'erano note nella piantina del territorio.
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Achille ha scritto:
brisa ha scritto:
Achille ha scritto:Comunque, anche senza le note che violano la legge sulla privacy, i TdG possono fare un passaparola e avvertire i confratelli che una certa persona è ostile e non vuole essere visitata.
Il territorio della congregazione, a forza di passare ripetutamente nelle stesse case, è ormai conosciuto.
Come no. In una congregazione di 80/90 proclamatori, con un territorio di 10.000/12.000 famiglie, una lista di 30/40 persone (se non di più) che hanno chiesto esplicitamente di non essere disturbate, dev'essere una cosa fattibilissima.
Non mi sembra una cosa così poco fattibile. Io ricordo, quando ero "proclamatore", che il territorio da percorrere della mia zona, che aveva oltre 30.000 abitanti, era visitato spesso. Io credo di averlo percorso tutto, più di una volta. E si sapeva se in certi territori c'era qualcuno di particolarmente ostile, anche se non c'erano note nella piantina del territorio.
Tu parli di qualcuno "particolarmente ostile" (e ci credo che te lo ricordi e che forse lo sappiano anche gli altri), ma nell'elenco delle persone che non devono essere visitate ci sono anche persone che semplicemente hanno espresso fermamente la volontà di non essere più disturbate.
Voglio vedere un proclamatore che in Via Tal dei Tali al numero tale, davanti a una campanelliera di magari 30 nominativi (come può benissimo capitare qui a Bologna), si ferma e si ricorda che il tizio al 7° piano cinque anni fa ha detto a quella tal sorella che non voleva essere disturbato. Comunque, se tu dici che è fattibile, ti credo. tanto a me non è che me ne viene qualcosa.

Semplicemente, credo che a volte certe leggi siano controproducenti per alcuni. Magari succederà che prepareranno un modulo da presentare alla persona che non vuole essere disturbata. Anche se me l'immagino la vecchietta che presenta il modulino all'emergumeno che la vuole buttare giù dalle scale... "Mi scusi, prima di rendermi invalida, mi firma il modulo dove acconsente al trattamento dei suoi dati per la finalità da lei espressa?" :risata:
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Ray
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Ricordo una "presentazione" dove veniva ribadito che anche se si vedeva l'adesivo sulle porte
(siamo cattolici non bussare) si doveva lo stesso bussare ,perché c'era la possibilità che nel frattempo
La famiglia che aveva attaccato l'adesivo si era trasferita è quindi i nuovi potevano essere visitati, che cavolata.

Come se una famiglia che si trasferisce in una nuova casa non rinnova un Po l'ambiente di casa e non nota l'adesivo
posto sulla porta.

Diciamoci la verità ,alla società torri di carta poco importa se dici espressamente di non voler essere visitato o lo esprimi
con adesivi vari, l'importante è che si predichi ,predichi ...alla faccia della privacy.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Ray ha scritto:Ricordo una "presentazione" dove veniva ribadito che anche se si vedeva l'adesivo sulle porte
(siamo cattolici non bussare) si doveva lo stesso bussare ,perché c'era la possibilità che nel frattempo
La famiglia che aveva attaccato l'adesivo si era trasferita è quindi i nuovi potevano essere visitati, che cavolata.

Come se una famiglia che si trasferisce in una nuova casa non rinnova un Po l'ambiente di casa e non nota l'adesivo
posto sulla porta.

Diciamoci la verità ,alla società torri di carta poco importa se dici espressamente di non voler essere visitato o lo esprimi
con adesivi vari, l'importante è che si predichi ,predichi ...alla faccia della privacy.
Un articolo del KM 1/94 diceva quanto segue:

*** km 1/94 p. 7 Risposta a domande ***
Risposta a domande
▪ Cosa si dovrebbe fare quando un padrone di casa non vuole assolutamente che i testimoni di Geova bussino alla sua porta?
Se su una porta notiamo un adesivo o una scritta che vieta espressamente le visite di natura religiosa o menziona specificamente i testimoni di Geova, sarebbe meglio rispettare i desideri del padrone di casa e non bussare a quella porta.
A volte troviamo una scritta che vieta le visite dei venditori ambulanti. Dato che la nostra è un’opera di natura religiosa e filantropica, il divieto non riguarda noi. Sarebbe corretto bussare a quella porta. Se il padrone di casa protesta, possiamo spiegargli con tatto perché riteniamo che quella scritta non si applichi a noi. Se a quel punto la persona dice espressamente che il divieto vale anche per i testimoni di Geova, rispetteremo la sua decisione.
In alcuni casi, quando bussiamo alla porta, il padrone di casa è visibilmente agitato e ci chiede con veemenza di non bussare più alla sua porta. Dovremmo assecondare la sua richiesta. Si dovrebbe mettere nella busta del territorio una nota con la data, affinché i proclamatori che in futuro lavoreranno quel territorio evitino di suonare a quella porta.
Dovremmo comunque tenere presente che quelle abitazioni non devono essere evitate a tempo indefinito. Gli occupanti attuali potrebbero trasferirsi. Potremmo incontrare un altro familiare ben disposto. C’è la possibilità che il padrone di casa con cui avevamo parlato cambi idea e sia più disposto a dialogare con noi. Perciò, dopo un certo tempo, si dovrebbe cercare con tatto di sapere cosa pensa ora chi abita lì.
Una volta all’anno si dovrebbe esaminare l’archivio dei territori per compilare un elenco delle abitazioni dove ci è stato detto di non bussare. Sotto la responsabilità del sorvegliante del servizio si possono incaricare alcuni proclamatori esperti e dotati di tatto di far visita a quelle abitazioni. Potremmo spiegare che stiamo facendo visita per sapere se lì abita ancora la stessa persona. Il proclamatore dovrebbe conoscere bene le informazioni che si trovano alle pagine 15-24 del libro Ragioniamo, nella parte intitolata “Come superare le eventuali obiezioni”. Se la reazione del padrone di casa non è più ostile, le visite future potranno svolgersi nel modo consueto. Se invece la persona continua a essere ostile, non si dovrebbero fare altre visite fino all’anno successivo. In casi particolari, se le circostanze suggeriscono di affrontare la questione in modo diverso, il locale corpo degli anziani può decidere cos’è meglio fare.


Quindi non c'è scampo: anche se è stato chiesto, in maniera "veemente", di non essere più visitati, queste visite continueranno. Da notare che si parla di un archivio con i nominativi delle persone che non vogliono essere visitate, archivio che contrasta con al legge sulla privacy.
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brisa ha scritto:Tu parli di qualcuno "particolarmente ostile" (e ci credo che te lo ricordi e che forse lo sappiano anche gli altri), ma nell'elenco delle persone che non devono essere visitate ci sono anche persone che semplicemente hanno espresso fermamente la volontà di non essere più disturbate.
Io ricordo che si dovevano evitare solo le case di persone che si dimostravano particolarmente ostili, minacciose e che potevano quindi essere un pericolo per i "proclamatori". Nel territorio della mia congregazione (ma penso che lo stesso valga anche nelle altre zone) tali persone "pericolose" erano assai rare. Per questo dicevo che forse basta un passa parola fra i TdG. Però la zona in cui vivo è diversa da quella in cui vivi tu. Il territorio qui è composto da piccoli paesini di montagna. Effettivamente visitare un palazzone con tanti nominativi e campanelli rende certamente più difficile ricordare qual è la persona che non vuole essere visitata.
Ma io penso che i TdG troveranno qualche soluzione: magari anziché mettere nome e cognome potranno solo indicare il numero di casa, con scritto accanto qualcosa tipo "Non visitare" e una data.
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Messaggio da Achille »

I TdG si sono appellati alla Corte Europea: http://hudoc.echr.coe.int/eng?i=001-200265" onclick="window.open(this.href);return false;

Copio/incollo un commento trovato nel sito americano ( https://www.jehovahs-witness.com/topic/ ... strasbourg" onclick="window.open(this.href);return false; ):


Anders Andersen13 ore fa
[il ricorrente, la WTS] Si lamenta ai sensi dell'articolo 8 della Convenzione che nome e l'indirizzo erano dati che sono stati ampiamente disponibili nel pubblico dominio. Inoltre, le note fatte dai membri della comunità sono protette dalle interferenze statali sotto il loro diritto alla privacy.

Sì giusto, i nomi e gli indirizzi sono dati di dominio pubblico? Sicuramente no.

E spero che i TdG non provi a fingere che nomi e indirizzi siano tutto ciò che notano. Scrivono di credenze religiose delle persone, problemi di salute, ecc. Tutti dati che rientrano nella più alta classe di dati sensibili e la raccolta dei dati può essere effettuata solo in condizioni rigorose.

Quindi I TdG affermano che le persone hanno offerto liberamente le informazioni ai proclamatori TdG quando hanno parlato con loro. Per quanto ne so, non importa in base al GDPR; queste persone non possono sapere che le informazioni verranno archiviate, condivise e utilizzate. Le persone non hanno acconsentito all'utilizzo dei propri dati in tali modi. Sarebbe diverso se i proclamatori TdG chiedessero il giusto consenso per l'archiviazione e l'utilizzo dei dati, ma non ho mai incontrato un TdG che lo faccia.

L'affermazione più intrigante dei TdG è che le loro note che violano il GDPR sono protette .... ai sensi del GDPR? !!?! Quindi sostanzialmente dicono "il governo non può interferire con noi violando la privacy di altre persone, perché ciò violerebbe la nostra privacy" ... wow ....
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cattivo esempio
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Messaggio da cattivo esempio »

fammi capire achille,
se una giovane universitaria che tenga un diario vi scriva:

uscite a cena x, non ha magiato l'hamburgher perché vegana
.................y, non ha mangiato i dolci perché diabetica dalla nascita

faccia poi leggere ad amici comuni il suo diario


commette un reato?
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