Società torre di guardia vs cattolicesimo riguardo il nazismo

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Mario70
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Società torre di guardia vs cattolicesimo riguardo il nazismo

Messaggio da Mario70 »

Mi sono trovato a leggere un interessante articolo che sfata diversi luoghi comuni riguardo la presunta astensione del cattolicesimo nei confronti del nazismo, eccolo qui:

http://www.lastampa.it/2009/10/02/blogs ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Alcuni passi interessanti:

"Alcuni documenti trovati in Germania dalla Pave the Way Foundation (PTWF) provano che già dal settembre del 1930 i Vescovi cattolici scomunicarono il Partito Nazista di Hitler. Dai documenti trovati da Michael Hesemann, collaboratore della PTWF, risulta che nel settembre del 1930, tre anni prima che Adolf Hitler salisse al potere, l’arcidiocesi di Magonza condannò in forma pubblica il Partito Nazista. Secondo le norme pubblicate dall’Ordinariato di Magonza era “vietato a qualsiasi cattolico iscriversi nelle fila del partito nazionalsocialista di Hitler”. 
“Ai membri del partito hitleriano non era permesso prendere parte in gruppo a funerali o altre simili funzioni cattoliche”. Inoltre, “finchè un cattolico rimaneva iscritto al partito hitleriano non poteva essere ammesso ai sacramenti”. La denuncia dell’arcidiocesi di Magonza venne riportata in prima pagina da “L’Osservatore Romano” con un articolo pubblicato l’11 ottobre del 1930. Il titolo dell’articolo è “Il partito di Hitler condannato dall’autorità ecclesiastica”...
"Nell’agosto del 1932, la Chiesa cattolica scomunicò tutti i dirigenti del Partito Nazista. Tra i principi anticristiani denunciati come eretici, la Chiesa cattolica tedesca menzionò esplicitamente le teorie razziali ed il razzismo. Sempre nell’agosto del 1932, la Conferenza Episcopale Tedesca pubblicò un dettagliato documento in cui dava istruzioni su come relazionarsi con il Partito Nazista. Nel documento è scritto che era assolutamente vietato per i cattolici diventare membri del Partito nazionalsocialista. Chi disobbediva veniva immediatamente scomunicato. "...


Ricordiamo invece cosa si disse nel giugno del 1933 al congresso che si tenne a Berlino trascritto nella dichiarazione dei fatti?

" L’impero più grande e oppressivo della terra è quello anglo-americano. Vale a dire l’impero britannico, del quale gli Stati Uniti d’America fanno parte. Sono stati gli affaristi ebrei dell’impero britannico-americano che hanno costituito l’Alta Finanza allo scopo di sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni. Questo è vero in modo particolare per le città di Londra e di New York, le fortezze dell’Alta Finanza...
L’attuale governo della Germania si è schierato apertamente contro gli oppositori dell’Alta Finanza e contro la perniciosa influenza religiosa che viene esercitata nelle vicende politiche della nazione. Questa è esattamente la nostra posizione; la nostra letteratura inoltre spiega la ragione per cui esiste l’oppressiva Alta Finanza e la perniciosa influenza religiosa,  in quanto le Sacre Scritture mostrano chiaramente che questi strumenti oppressivi procedono dal Diavolo,...
Un attento esame dei nostri libri e della nostra letteratura mostrerà chiaramente che gli stessi alti ideali condivisi e promulgati dall’attuale governo nazionale vengono ribaditi e messi in grande risalto nelle nostre pubblicazioni, e mostrerà che Geova Dio farà in modo che al tempo opportuno tali alti ideali si realizzino a beneficio di tutte le persone che amano la giustizia e che obbediscono all’Altissimo. Non è vero, quindi, che la nostra letteratura e la nostra opera costituiscano una minaccia per i princìpi dell’attuale governo; viceversa noi siamo i più accesi sostenitori dei suoi nobili ideali. Per questa ragione Satana, il nemico di tutti gli uomini amanti della giustizia, ha cercato di far sì che la nostra opera fosse vista sotto una falsa luce e desidera impedirci di compierla in questo paese.

Per molti anni la nostra organizzazione ha compiuto sforzi altruistici e persistenti negli interessi del popolo. I nostri fratelli americani hanno contribuito generosamente alla nostra opera in Germania, con denaro donato lietamente, ed in un tempo in cui la Germania si trovava in terribili difficoltà. Adesso, siccome sembra che la Germania possa fra breve liberarsi dall’oppressione ed il suo popolo essere sollevato, ecco che Satana, il grande nemico, si adopera con tutte le sue forze per distruggere tale opera benefica in questo paese. Ci sia consentito richiamare l'attenzione sul fatto che in America, dove i nostri libri furono scritti, cattolici ed ebrei si sono alleati nel denigrare il governo nazionale tedesco e nel tentativo di boicottare la Germania a motivo dei principi sostenuti dal partito nazionalsocialista...

Poiché  l’attuale governo ha dichiarato di aderire ai summenzionati ideali, noi siamo persuasi che i suoi governanti non desiderino opporsi scientemente alla progressiva opera di testimonianza al nome di Geova Dio ed al suo Regno che noi stiamo attualmente compiendo. Se la nostra opera è semplicemente umana, essa cadrà sotto il suo stesso peso. Se è quella di Geova Dio ed è compiuta in obbedienza al suo comandamento, in tal caso resisterle sarebbe lottare contro Dio (Atti 5:39).

Noi facciamo perciò appello all’elevato senso di giustizia del governo e della nazione e chiediamo con il massimo rispetto che venga revocato l’ordine di proibizione nei confronti della nostra opera, e che ci sia data l’opportunità di essere ascoltati con imparzialità prima di essere giudicati."



:risatina:

Meglio ridere che piangere...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
virtesto
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Eccovi la MEZZA verità di Mario 70.

Messaggio da virtesto »

Le cose non stanno come tu scrivi caro Mario. In effetti all'inizio la Chiesa si comportò come tu scrivi, ma poi, nel 1933, quando Hitler va al potere si fece addirittura un Concordato fra Chiesa e Nazisti. Lo fece Pacelli, il poi Pio XII.

I cattolici erano liberi di associarsi al nazismo. Con Google trovate :" The reponse of the german catholic church to national socialism" by Michael Phayer.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Le cose non stanno come tu scrivi caro Mario. In effetti all'inizio la Chiesa si comportò come tu scrivi, ma poi, nel 1933, quando Hitler va al potere si fece addirittura un Concordato fra Chiesa e Nazisti. Lo fece Pacelli, il poi Pio XII.
No no, il Concordato non è coi nazisti, ma con la Germania.Che poi la Germania all'epoca fosse governata dai nazisti è alquanto irrilevante, visto che il concordato non era col loro partito ma con lo Stato, e infatti esso è ancora oggi valido. Per quanto ne sapeva la Santa Sede i nazisti, che avevano appena preso il potere (7 mesi), potevano lasciare il potere due anni dopo, e, se anche avessero saputo che sarebbero rimasti, cosa sarebbe mai cambiato? Il concordato non era coi nazisti, ma con la Germania, e non ha in sé nessun apprezzamento del partito nazista.
Come scrisse Messori:

" E non vale, sia detto con chiarezza, il confronto con il concordato tra Chiesa cattolica e Stato nazista. Quel documento, in effetti, alla pari di ogni altro concordato, non era che un documento pragmatico che regolava la vita concreta dell'organizzazione ecclesiale. Non comportava, ovviamente, nessun cedimento dottrinale, Non si sognava certo di proclamare che l'insegnamento della Chiesa corrispondeva agli «alti e nobili princìpi» del Partito di Hitler."

http://www.infotdgeova.it/storia/messori.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Il Concordato regola i rapporti tra due stati, in materia ad esempio di scuole cattoliche, libertà di associazione, ecc. e dunque non implica alcuna necessità o bisogno di essere d'accordo in alcunché con l'ideologia del partito allora in carica. La Santa Sede ha proposto anche a Cuba e alla Cina di fare dei concordati, ma questo non vuol dire che a Roma siano comunisti.
L'unica cosa che potrebbe far storcere il naso a chi non conosca bene la storia è il giuramento che i vescovi dovevano fare al Reich. Ma non dimentichiamoci che qui Reich non è quello che noi abbiamo in mente quando pensiamo al III Reich, Reich significa semplicemente Stato, e ha la stessa radice indoeuropea dell'italiano "regno". Si tratta di un nome che la Germania usava per il proprio stato da ben prima di Hitler. Non si riferisce al nazismo in particolare. Dunque il concordato chiede che i vescovi tedeschi giurino fedeltà allo Stato, quale che sia il suo governante.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
virtesto
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La risposta di Polymetis...

Messaggio da virtesto »

...è, a mio parere, un pochino ipocrita. Consiglio nuovamente di leggere quanto scrive Michael Phayer, indicato sopra. L'ho trovato non di parte, obbiettivo. Leggete e poi valutate . Parla bene di iniziative cattoliche durante il nazismo. Il problema è sempre quello: Vaticano da una parte e tanti sinceri cattolici dall'altra parte della barricata.

Invece poi potreste leggere: http://www.cristianesimo.it/nazismo.htm" onclick="window.open(this.href);return false; ove si parla, fra l'altro, dei criminali nazisti fuggiti in Sud-America con passaporti gentilmente forniti dal Vaticano, Dottor Mengele compreso.
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Vieri
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Importanti precisazioni....

Messaggio da Vieri »

Su Wikipedia si trova la storia e l'attività di Hudal...
https://it.wikipedia.org/wiki/Alois_Hudal" onclick="window.open(this.href);return false;
Alois (o Luigi) Hudal nacque il 31 maggio 1885 nella città austriaca di Graz, dove studiò e conseguì il dottorato in teologia.

Ordinato sacerdote il 19 luglio del 1908, esercitò come cappellano a Kindsberg, prima di dirigersi alla volta di Roma per i suoi studi. Qui divenne cappellano del Pontificio Istituto Teutonico di Santa Maria dell'Anima (Collegio Germanicum) dove avveniva la formazione del clero di lingua tedesca.

Dopo aver completato i suoi studi a Roma (1911-1913), entrò nella facoltà per lo studio dell'Antico Testamento all'Università di Graz nel 1914. Sebbene non venne mai mantenuta la promessa di assegnargli una cattedra all'Università di Vienna, Hudal divenne un noto specialista di liturgia, dottrina, spiritualità ed errori, dal punto di vista cattolico, della Chiesa cristiana ortodossa.

Nel 1923 divenne rettore della Chiesa e dell'Ospizio di Santa Maria dell'Anima, chiesa nazionale tedesca in Roma, e del Collegio Germanicum; essendo anche padre confessore della comunità tedesca di Roma.

Il 4 gennaio 1930 fu nominato consultore della Suprema Sacra Congregazione del Sant'uffizio, e il 18 giugno 1933, a seguito della nomina ricevuta da papa Pio XI, venne consacrato vescovo titolare di Ela, dall'allora cardinale Eugenio Pacelli[senza fonte], Segretario di Stato vaticano.

Era un protégé del cardinale Theodor Innitzer[senza fonte], 10 anni più anziano di lui e arcivescovo di Vienna dal 1932 al 1955.

Hudal era un convinto anticomunista[senza fonte]. Si fregiò del distintivo dorato del partito nazista tedesco riservato ai membri più importanti dello stesso.[senza fonte] Nel 1937 pubblicò un libro intitolato I fondamenti del nazional socialismo, che ottenne l'imprimatur dell'arcivescovo Innitzer nonostante costituisse un'entusiastica adesione alle tesi hitleriane. Curiosamente questo stesso libro, in seguito, venne bandito dai nazisti[senza fonte] a causa del loro disprezzo verso il cattolicesimo in generale e la Santa Sede in particolare. Nel libro Hudal cercava di stabilire un compromesso tra nazismo e cristianesimo, proponendo che alla Chiesa fosse lasciata l'educazione della gioventù e al partito nazista la direzione politica del paese.

Nonostante la messa a bando del libro, molte rigide restrizioni verso monasteri e parroci, gli sforzi del governo di eliminare dalle scuole l'educazione cattolica (con il bando del crocifisso non solo nelle scuole ma anche in tutti gli uffici pubblici, vedi Oldenburger Kreuzkampf), nonostante persino la distruzione di alcuni conventi e il bando ufficiale di giornali e associazioni cattoliche in seguito all'annessione dell'Austria (Ostmark), il vescovo Hudal rimase un fervente nazista vicino alle alte gerarchie del regime. Durante la guerra, Hudal entrò in contatto a Roma con Walter Rauff.[senza fonte]

Dopo la guerra Hudal fu l'organizzatore della ratline che consentì la fuga in Sudamerica di molti criminali di guerra quali Franz Stangl, comandante del campo di concentramento di Treblinka[1], Gustav Wagner, comandante del campo di concentramento di Sobibor, Alois Brunner, organizzatore della deportazione dalla Francia e Slovacchia nei campi di concentramento tedeschi e di Adolf Eichmann. Nel 1947 l'attività di Hudal provocò uno scandalo sulla stampa[senza fonte] e cinque anni più tardi rassegnò le dimissioni dal suo incarico[senza fonte].

Il 15 agosto 1950 venne nominato consultore della Sacra Congregazione del Concilio. Visse il resto della sua vita a Grottaferrata, nei pressi di Roma, città nella quale morì il 13 maggio 1963, venendo sepolto nel Camposanto Teutonico in Vaticano.

Il ruolo di Hudal durante l'occupazione tedesca di Roma

"Pave the way" la fondazione ebraico-americana fondata e guidata dall'ebreo Gary Krupp [2], basandosi su recenti studi ha affermato che durante l'occupazione di Roma da parte dei tedeschi il ruolo del vescovo Hudal sarebbe stato fondamentale nel salvare migliaia di ebrei dalla furia nazista.[3] Secondo questi documenti la mattina del 16 ottobre 1943, dopo che il Papa, venuto a conoscenza del rastrellamento nel quartiere ebraico, e avendo inviato una protesta ufficiale vaticana all'ambasciatore tedesco, conscio che l'esito di tutto ciò sarebbe stato nullo, inviò allora suo nipote, il principe Carlo Pacelli, dal vescovo austriaco Alois Hudal, guida della chiesa nazionale tedesca nella capitale, che conosceva bene alcuni dei tedeschi a Roma. Il principe Pacelli disse a Hudal di essere stato inviato dal Papa, e che Hudal avrebbe dovuto scrivere una lettera al governatore tedesco di Roma, il Generale Stahel, per chiedere di fermare gli arresti. Il vescovo Hudal obbedendo scrisse immediatamente al Generale Stahel[4] :

« Proprio ora, un'alta fonte vaticana [...] mi ha riferito che questa mattina è iniziato l'arresto degli ebrei di nazionalità italiana. Nell'interesse di un dialogo pacifico tra il Vaticano e il comando militare tedesco, le chiedo urgentemente di dare ordine di fermare immediatamente questi arresti a Roma e nella zona circostante. Richiedono una misura di questo tipo la reputazione della Germania nei Paesi stranieri, e anche il pericolo che il Papa protesti apertamente. »

Consegnata personalmente al Generale Stahel da una persona di fiducia di papa Pio XII, il sacerdote tedesco Pancratius Pfeiffer, superiore generale della Società del Divin Salvatore, che conosceva personalmente Stahel la lettera ebbe l'effetto desiderato; la mattina dopo, il generale rispose al telefono comunicando che avendo parlato con il responsabile della Gestapo locale e con Himmler personalmente era riuscito a convincere quest'ultimo, considerando lo status speciale di Roma, a far fermare immediatamente gli arresti[dal 17 ottobre non ci furono più arresti di ebrei a Roma?].[5]

Un altro documento ritrovato dagli esperti del gruppi di studio ebraico “Pave the Way”, intitolato “Le azioni dirette per salvare innumerevoli persone della nazione ebraica”, afferma che il vescovo Hudal riuscì – attraverso i suoi contatti con Stahel e con il colonnello Barone von Veltheim – a ottenere che “550 istituzioni e collegi religiosi fossero esentati da ispezioni e visite della polizia militare tedesca”. Per valutare l'azione salvifica di questa iniziativa si osserva che in una sola di queste strutture, l'Istituto di San Giuseppe, erano nascosti 80 ebrei. Il documento evidenzia anche l'importanza della funzione del principe Carlo Pacelli, nipote di Pio XII e viene sottolineato come migliaia di ebrei locali a Roma, Assisi, Loreto, Padova ecc. vennero salvati grazie a questa dichiarazione[quale?].[6]

Rapporti con il Vaticano

Nonostante la precedente adesione al nazismo, alla fine della guerra Hudal fu incaricato di occuparsi degli sfollati di guerra oltre ad essere prescelto come responsabile degli internati tedeschi in Italia. Il Vaticano si accordò con gli Alleati al fine di concedere uno speciale passaporto per i viaggi di Hudal. La fuga dei ratti venne materialmente finanziata da Rauff e dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova.

Il Vaticano fu coinvolto nel grande lavoro umanitario del dopoguerra per soccorrere gli sfollati e qualche storico di simpatie cattoliche in Hudal vede solo un attore minore su un palcoscenico ben più grande. Il gesuita Robert A. Graham (1913-1997), coautore dell'XI volume Atti e documenti della Santa Sede relativi alla seconda guerra mondiale (Città del Vaticano, 1965-1981) afferma che l'attività di Hudal non rifletteva la posizione ufficiale della Santa Sede, che egli fosse un pesce piccolo e che operasse in modo del tutto autonomo senza alcuna copertura superiore.

L'altro autore del volume citato Atti e documenti, il gesuita Pierre Blet, menziona Hudal solo in merito all'incarico che ricevette nell'ottobre del 1943 da parte della Santa Sede di fare da tramite con gli esponenti del regime nazista, perché fosse posto termine alle razzie nei conventi di Roma. Nei conventi suddetti, infatti, si erano rifugiati centinaia di ebrei in seguito all'occupazione della città da parte dei tedeschi nel settembre del 1943. Questa richiesta d'intervento era stata preceduta da pressioni diplomatiche e, sempre secondo il Blet, raggiunse l'obiettivo di salvare molte vite.

Prima che il lavoro di Graham e Blet fosse pubblicato, lo storico Michael Phayer, professore dell'università cattolica gesuita di Marquette, ha sostenuto l'esistenza di una stretta collaborazione tra il Vaticano (papa Pio XII e Giovanni Battista Montini, allora Sostituto della Segreteria di Stato, in seguito divenuto papa Paolo VI), da un lato e Draganovic-Hudal dall'altro, e ha sostenuto che lo stesso Pio XII fosse direttamente coinvolto nella fuga dei ratti.[senza fonte]

Comunque, in accordo con altre fonti, il vescovo Hudal poteva essere un informatore basato in Vaticano dello spionaggio nazista. Molti autori menzionano i suoi contatti a Roma con il capo dell'intelligence delle SS Walter Rauff, colui che sviluppò l'idea dello sterminio mobile mediante dei furgoni che immettevano i gas di scarico nel vano sigillato dove venivano caricati i prigionieri, che fu mandato a Roma nella primavera del 1943 per un periodo di sei mesi senza alcun incarico specifico. Viene affermato che Hudal abbia incontrato Rauff e che abbia iniziato a cooperare per impostare una rete che permettesse la fuga dei nazisti al termine della guerra.

Nei fatti Hudal fu uno dei principali organizzatori cattolici della via dei ratti, assieme all'ecclesiastico croato Krunoslav Draganović,[senza fonte] Nelle sue memorie postume, Hudal invece ricorda con amarezza lo scarso supporto da parte della Santa Sede alla guerra della Germania nazista contro il "bolscevismo senza Dio" combattuto sul fronte orientale. Hudal diverse volte nelle sue memorie si lamenta delle critiche che ricevette il nazismo dai diplomatici di Pio XII[senza fonte]. e disse, che considerava cosa buona e giusta salvare i ricercati tedeschi dalle persecuzioni degli alleati
Benchè sicuramente i fatti possano parlare da soli, ritengo che in quel periodo così travagliato nei rapporti fra la chiesa ed i nazisti sia difficile fare una valutazione sulle colpe e sui meriti e l'ipotesi possibile potrebbe essere che questo vescovo austriaco ( senza magari l'appoggio esplicito della Chiesa) con potenti agganci con i nazisti abbia fatto un po' il doppio gioco facendo salvare ebrei e beni della chiesa in cambio successivo della "protezione" all'espatrio di alcuni criminali e gerarchi nazisti....
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Se la nostra opera è semplicemente umana, essa cadrà sotto il suo stesso peso.
Bellissima questa frase di Rutherford!
È vero, la storia sembra dimostrare tutt' altro e che questa organizzazione continuerà a crescere e prosperare.....ma...c' è un ma!
Ed è quello che ho sempre creduto , questa Organizzazione è la peggior nemica di se stessa perché se in futuro QUESTA benedetta fine tanto attesa e tanto annunciata dovesse perentoriamente tardare e non arrivare mai...porterà questo culto a collassare su se stesso!
Un inizio comunque lo abbiamo già, l' enorme sviluppo ha portato anche a un enorme innalzamento delle spese di gestione,...e si ...il peso economico per sostenere il tutto si sta rivelando già da ora una minaccia preoccupante per l' organizzazione,....ma questo per quanto grande non sarà il problema che la affosserà.
Troveranno sicuramente un modo per raggiungere un equilibrio tra spese ed entrate e prima o poi tutto si livellerà facendo credere ai capoccia di Warwich di averla scampata.
Ma il bello ...dovrà ancora venire.
(L'unico rammarico è che noi non ci saremo già più per assistere allo spettacolo. :blu: :triste:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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domingo7
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Carissimo

Messaggio da domingo7 »

Benchè sicuramente i fatti possano parlare da soli, ritengo che in quel periodo così travagliato nei rapporti fra la chiesa ed i nazisti sia difficile fare una valutazione sulle colpe e sui meriti e l'ipotesi possibile potrebbe essere che questo vescovo austriaco ( senza magari l'appoggio esplicito della Chiesa) con potenti agganci con i nazisti abbia fatto un po' il doppio gioco facendo salvare ebrei e beni della chiesa in cambio successivo della "protezione" all'espatrio di alcuni criminali e gerarchi nazisti....
Questa volta sono d'accordo con te al 100%

Come in ogni dittatura che si rispetti, ci furono i menefreghisti (alcuni), i collaborazionisti (tanti), i doppiogiochisti (parecchi) e gli oppositori (pochi)
E questo vale sia per i cattolici che per i protestanti, anche se le supreme gerarchie furono sempre attente, acute, prudenti, flessibili e sibilline ...

I testimoni di Geova agirono sotto grave minaccia, entrarono in fibrillazione e si misero a raccontare fregnacce (leggi Dichiarazione dei fatti)
mentre le altre congregazioni religiose ebbero più tempo per elaborare concordati, critiche ed anatemi .....

Chissà ....se i fatti si ripetessero oggi, cosa farebbero tanti credenti?
Presentazione

Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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