Fenice ha scritto:
E questo andrebbe in diretto contrasto con la storia che un essere perfetto possa peccare.
E cmq da dove si evince che fossero perfetti? Forse dalle lettere, (ora ho un vuoto di memoria) ma la genesi non lo dice questo
Così come non fa differenza tra perfezione assoluta o relativa. È l’uomo che si è inventato questa distinzione per spiegarsi passi che altrimenti non sarebbero accettabili.
Chapeau al primo che si permise di accostare l’agg. relativo al sostantivo perfezione. È riuscito a dire che una cosa è allo stesso tempo perfetta e imperfetta. Un genio
Perdonami ma continui a confondere la natura di un essere, divina, animale , vegetale, umana ecc ecc. con i suoi attributi, perfezione, potenza, incorruttibilità ecc. ecc.
La perfezione più essere "relativa" in quanto contestualizzata in una data natura. Riprendendo la questione della genesi, è lapalissiano che per gli agiografi l'unico a poter
essere perfetto in" assoluto" è il creatore. Tutta la creazione è perfetta, sempre nella visione degli autori, perchè corrispondente al progetto di Dio essere perfetto, che attua
perfettamente il suo progetto perfetto (scusate il gioco di parole
). Tornando ad Adamo ed Eva, la loro perfezione dunque, consisteva nell'essere perfettamente aderenti
al progetto di Dio, ossia erano esattamente ciò che Dio aveva pensato per la loro natura. La loro natura prevedeva la possibilità di scegliere o meno di continuare a seguire il
progetto che Dio aveva per loro o di rinnegarlo. Finché seguono il progetto di Dio, rimangono esattamente ciò che Dio, essere perfetto in assoluto, aveva previsto per loro, ossia
degli esseri umani perfetti, ma sempre relativamente alla loro natura umana. Quando decidono di non seguire più il progetto perfetto che Dio aveva preparato per loro, sempre
nella visione dell'agiografo, la loro natura si corrompe e lo stato si perfezione relativa originaria si perde.
Nel tuo modo di ragionare la perfezione diviene una natura più che un attributo per cui si viene a creare una sorta di nuova categoria degli esseri perfetti, che lo sono assolutamente
a prescindere dalla loro natura. Quindi il cane perfetto l'albero perfetto e l'uomo perfetto sono tutti indistinguibili ,e la loro perfezione, in quanto assoluta e praticamente elevata a natura,
diventa a sua volta indistinguibile dalla perfezione assoluta ed incorruttibile del creatore. Quindi non abbiamo a che fare con una creatura che è allo stesso tempo perfetta ed imperfetta,
ma con una creatura perfetta, relativamente alla sua natura, che perde la sua perfezione iniziale.
Saluti
Gabbiano74