Achille ha scritto:In un unico post vengono riassunti tutti i luoghi comuni, di stampo filo razzista, che ormai dilagano in Italia. Questi sono i risultati della propaganda politica che viene continuamente diffusa. Alla faccia del diritto internazionale e anche dei valori umani (per non dire cristiani) che dovrebbero imporre ad ogni persona il dovere di soccorrere e di accogliere chiunque abbia bisogno di aiuto.
Allora Achille, il discorso che tu affronti è complesso è molto articolato.
Per snocciolarlo ci vuole molto pragmatismo, proverò a farlo in alcuni punti.
1 - L'esistenza di un diritto internazionale, scritto in maniera generica, pone a svantaggio alcune nazioni presenti in determinate aree geografiche, rispetto ad altre che invece si trovano in zone prive di questi problemi.
Mi spiego meglio, nazioni come la Turchia, la Giordania, l'Italia, la Spagna, la Grecia, i Balcani, la Libia, la Tunizia, il Marocco, l'Egitto e l'Algeria, per fare un esempio vicino a noi, sono molto più penalizzate in termini di accoglienza africana, rispetto agli USA al Canada, all'Austria, ed a tutte le nazioni del Nord Europa, Russia compresa.
2 - Chi scrive le leggi ed ha una posizione di vantaggio, poi fa spallucce sulle responsabilità condivise, e si appella alle leggi da rispettare e le sua come un ipocrita muro di confine invalicabile, per far ricadere l'onere di tutto questo sul culo e le risorse degli altri Stati svantaggiati da queste leggi.
3 - Il trattato di Dublino, firmato da noi poveri italioti in un periodo in cui il contesto geopolitico internazionale era uno, e pensando di fare i furbi, abbiamo firmanto en passant tale trattato, salvo poi qualche anno dopo, esserci resi conto dell'enorme vaccata che abbiamo fatto e che ci esponeva, legalmente parlando, a sobbarcarci della gestione della migrazione regolare ed irregolare di un intero continente, anzi di due continenti, quello asiatico ed ancora di più quello africano, dove noi facciamo da filtro e mal che vada da parcheggio nei confronti di tutti quei migranti che vengono da noi.
4 - La presa in giro del vuoto normativo dei trattati internazionali sul soccorso in mare. Ora non penso che i trattati internazioni di soccorso in mare prevedevano di soccorrere tutti i giorni, in uno stesso tratto di mare, decine di imbarcazioni che affondano. La regolamentazione vuole che si metta in salvo le vittime di un naufragio che, per la legge dei grandi numeri è un evento una tantum.
Qui invece siamo in presenza di un'abile presa per il culo architettata per bypassare le leggi della navigazione, dell'accoglienza e dei trattati internazionali, proprio perchè, usando un evento che dovrebbe accadere una tantum, siccome non è specificato nulla in merito, si organizzano numerosi naufragi, cosi che, in virtù di tali leggi internazionali si è OBBLIGATI a prestare soccorso senza porsi troppi dubbi sui naufraghi.
Difronte a tutti i naufragi che avvengono e sono avvenuti nel Mediterraneo negli ultimi anni, le cose erano due, o che c'era Gozzilla sotto le profondità marine e quindi bisogna stanarlo ed eliminarlo, oppure che a fronte di questo stratagemma creato ad hoc non so ne da chi e ne per quali motivi, bisognava porre un blocco navale ed evitare "manu militari" ogni partenza di carretta del mare dal nord Africa per l'Europa.
5 - Passiamo ora all'identità di questi famosi migranti. Diversi hanno sicuramente diritto di asilo politico, ma molti altri sono migranti economici, circa 2/3 di essi. I migranti economici quando sbarcano sul suolo patrio, in vigore del famoso trattato di Dublino, devono essere immediatamente schedati ed accolti, ed in questa procedura l'Italia se ne fa carica da quel minuto in poi, fino a che non riescano a prendere altra cittadinanza Europea.
Molti danno false generalità, altri provengono da paesi che "amano" cosi tanto i propri cittadini che neanche vogliono che uno li rimpatrii da loro, figuriamoci quindi i grandi diritti umani presenti in queste nazioni, civiltà e culture.... stendiamo un velo pietoso.
A questo punto, anche se su 100.000 migranti per volta, 80.000 vanno in Europa, questi, per qualsiasi reato o problema compiuto in Europa, siccome sono sbarcati da noi, ce li rimandano da noi, e poi saremo sempre noi che dobbiamo incarcerarli se hanno commesso un crimine o trovare il modo di rimpatriarli (sempre che le generalità fornite siano giuste o che lo Stato da cui provengono li rivuole) a spese nostre.
La domanda che sorge spontanea, ed io sono europeista, ma l'Europa dove caxxo sta in tutto questo?
Per il tacchino non è mai Natale, e quindi, l'Europa ben si vede a cambiare dei trattati che la vede in una posizione di vantaggio nei confronti della posizione geografica svantaggiosa di alcune nazioni rispetto ad altre....
6 - Ora veniamo al tasto dolente. Una volta stabilite delle regole, capito che 2/3 di migranti che vengono qui sono economici, se io Italia non ho bisogno di questi perchè in realtà, siccome ho una popolazione che invecchia ho invece bisogno di 300.000 donne dell'Est europa con competenze infermieristiche come badanti, perchè mi devo prendere obtorto collo una migrazione con delle caratteristiche che a me come stato non serve?
Ed ancora, se io ho capito che queste persone non hanno diritto di venire qui, come li fermo?
Non li fermo?
Allora ricapitoliamo.
La legge e lo Stato è forte contro il piccolo cittadino che deve pagare le tasse e se non le paga gli pignora la casa, mentre al nulla possidente e furbo non posso fargli nulla.
La legge e lo Stato è forte contro quello che fa il saluto romano, lo multa e lo persegue, ma se sei irregolare, prendi per il culo le forze dell'ordine e delinqui, più di tanto non posso farti.
La legge e lo Stato è forte contro il piccolo evasore fiscale, ma il grande evasore fiscale, o mafioso, o chi vive di tali stratagemmi si trova sempre il modo di farla franca o di patteggiare.
La legge e lo Stato trova 30 euro di fondi per i migranti ogni giorno, ma ad un cittadino italiano dopo due anni di NASPI che si arrangi se non trova lavoro, al massimo che si svenda casa.
Con una giustizia del genere fatta spesso di due pesi e due misure non andiamo lontano e rischiamo molti conflitti sociali nel prossimo futuro, soprattutto se dovesse assottigliarsi il benessere sociale medio.
Ora penso che il nostro paese ha moltissime lacune ed vero che il tessuto sociale ancora tiene perchè a fronte di 2300 miliardi di debito pubblico ha comunque 10.000 miliardi di ricchezza privata tra immobili e soldi liquidi, ma, c'è un ma, oltre che tale ricchezza è mal distribuita, perchè il 10% dei ricchi ha il 55% di questa ricchezza, mentre il 90% degli italiani, ha il restant 45%, il che tradotto: Su 60 milioni di italiani, 6 milioni di persone si deve spartire 5.5 miliardi di Euro, mentre 54 milioni di persone se ne deve spartire 4.5 miliardi.
Le nuove generazioni non riusciranno a mantenere il tenore di vita dei propri genitori e dovranno vendersi case e possedimenti, impoverendosi.
Questo prepara un clima sociale futuro molto agguerrito, e la migrazione senza regole ed alla bene e meglio maniera del "avanti c'è posto", causerà ulteriori problemi.
Ora è inutile stare a disquisire come dice Quixote se la ricchezza che abbiamo noi è giusta, non è giusta, ce la siamo meritati o meno, se iniziamo a fare questo ragionamento, domani sparo un colpo in testa al mio vicino milionario perchè io guadagno 1500 euro al mese mentre lui ne guadagna 50.000, quindi, se io alzo i miei standard a 3000 euro al mese non è un reato, o no, io mi devo accontentare, e le mie ambizioni ed aspirazioni si devono fermare ad un budget di 1500 euro...
Spiegatemi perchè io non ci arrivo.