PROCESSO A RUSSELL PER LA VENDITA DEL "GRANO MIRACOLOSO"

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ilnonnosa
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PROCESSO A RUSSELL PER LA VENDITA DEL "GRANO MIRACOLOSO"

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Processo intentato al “Brooklyn Daily Eagle” riguardo alla vendita a prezzo
esorbitante una quantità di grano chiamato “GRANO MIRACOLOSO”


Nel mese di settembre 1911 il “Brooklyn Daily Eagle” aveva pubblicato qualche articolo sul pastore Russell accompagnata da una caricatura avente per titolo “Easy money Puzzle” e mostrando il pastore interpellato in termini laconici da un rappresentante della “BANCA UNION DI BROOKLYN” your are wasting time, come on in ere alla base della caricatura.

In questi articoli, il giornale denunciava la vendita a prezzo esorbitante una quantità di grano chiamato “Grano Miracoloso” di cui un amico del pastore metteva a disposizione dei sottoscrittori del periodico “La Torre di Guardia”. Il giornale mentre pretendeva che questo grano cosiddetto miracoloso era di qualità superiore rispetto a un altro, condannava che si vendesse a causa di certe sue qualità, dette soprannaturali a un prezzo esorbitante.

Nel mese di ottobre del 1911, il pastore intenta un’azione per danni per diffamazione, il giornale Daily Eagle, per 100.000 dollari provocando un’azione giudiziaria. In assenza di Russell, trattenuto in Inghilterra per affari, il tribunale tenne seduta alla fine di gennaio del 1913, alla Corte della contea do Kings, Brooklyn, dove aveva sede la Corte Suprema dello Stato di New York.

Gli avvocati di Russell dimostrarono che non si poteva attaccare la reputazione del pastore senza compromettere seriamente la predicazione della sua dottrina, e che d’altra parte, il suo giornale non ha nessun diritto di criticare i metodi di apostolato che il pastore credeva di dover impiegare. A loro avviso l’unico motivo dell’editore, associando così il nome del pastore alle operazioni fraudolente dei direttori della “BANCA UNION” era di smascherarlo accusandolo di estorcere denaro al popolo a buon mercato.

La difesa fece valere la verità delle asserzioni contenute nell’articolo incriminato. Evocò inoltre tutto un insieme di fatti tendente a dimostrare che il pastore era animato da motivi interessati e che cercava di ingannare il pubblico. Tra questi fatti la difesa richiama i seguenti:

1) Il pastore controllava alcune Corporazioni fra le quali la Watch Tower and Tract Society e la Pulpit People’s Association.

2) Con la pubblicazione e la distribuzione di una grande quantità di letteratura e grazie ai missionari inviati in ogni parte, il pastore denunciava tutte le altre religioni come false e ciò al fine di promuovere il suo insegnamento sulla fine del mondo che doveva accadere nel 1914. Infine molte persone credendo alla fine del mondo imminente avevano fatto il sacrificio dei loro beni materiali, denaro e proprietà, con la speranza di far parte del nuovo gruppo degli eletti secondo ciò che il pastore chiamava nuova terra. Insomma secondo la difesa la dottrina di rinuncia che il pastore predicava al suo gregge si riduceva a ciò: molte persone avevano ceduto i loro beni per testamento, al pastore o alle Corporazioni che dirigeva con la certezza che avrebbero ricevuto dei redditi per tutta la loro vita.

Il denaro che il pastore aveva ricevuto agendo in questo modo, serviva alla diffusione della sua dottrina soprattutto allo sviluppo dei suoi propri interessi. A sentire la difesa, questo denaro era investito per una buona parte in imprese minerarie o immobiliari. Gli investimenti erano fatti in nome di Corporazioni fasulle e da persone che rappresentavano segretamente il pastore.

Sulla questione del grano miracoloso, il Tribunale ottenne che si procedesse ad un’inchiesta minuziosa allo scopo di dimostrare che non aveva qualità eccezionali che erano attribuite dalla letteratura di Russell.

Dai testi fatti sotto il controllo del Governo, dimostrarono che questo grano era di qualità superiore a quello di altre qualità in circolazione. E’ interessante notare, merito al grano, che non apparteneva ad un amico del pastore come si pretendeva, ma proprio a Russell stesso. Infatti, la terra di questo agricoltore faceva parte delle proprietà della “UNITED CEMENTERIES COMPANY” (sic), una compagnia di gestione della Watch Tower che Russell controllava e possedeva con la moglie la maggioranza delle loro azioni. Russell vendeva dunque del grano che gli apparteneva. Aggiungiamo un altro fatto, stabilito dalla difesa. Nel 1911, questo grano era stato messo in vendita al prezzo di cinque dollari la libbra.

All’uscita del processo il Tribunale comunicò alla giuria che le lasciava la cura di pronunciarsi sull’esatto significato dell’articolo incriminato precisando tuttavia che per ottenere il rinvio della querela, la difesa doveva aver risposto con la soddisfazione della giuria a tutte le accuse che vi sono contenute.

Il 28 gennaio 1913, la giuria rese un verdetto a favore del Daily Eagle. Il 5 febbraio l’avvocato di Russell chiede alla Corte di respingere il verdetto e di istituire un altro processo. Questa mozione fu respinta. Il pastore dovette pagare al direttore del giornale 115 dollari di spese. Portò poi la causa in appello alla Divisione d’Appello della Corte Suprema dello Stato di New York, ma questa Corte confermò la decisione presa dalla giuria.

In conclusione diciamo, che questo processo rivela un aspetto importante della personalità del pastore Russell. Se la propaganda che egli fece in favore del suo movimento è notevole, insegna l’imminenza della fine del mondo, cura ugualmente i suoi interessi personali, accresce la sua fortuna, assicurando alle numerose imprese che dirige dei mezzi efficaci di finanziamento.
(Tratto da: “Sciency Ecclesiastique” nr. 10 – 3/10/1958, pp. 497/519, dal titolo: “Le dossier du Pasteur Russell” di Robert Toupin)

Ciao. Ilnonnosa
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“Non c’è nulla di male se una persona cerca di confutare gli insegnamenti e le pratiche di un gruppo religioso che ritiene in errore”. (Svegliatevi! 8 settembre 1997, pagina 6)
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Messaggio da Sandro »

In : -Robert Toupin : Dossier Russell- si può trovare il documento completo in inglese. Io non ho le competenze per inserirlo in questa pagina, ma uno più bravo di me potrebbe farlo. Mentre invece ho trovato uno stralcio in italiano su: http://www.homolaicus.com" onclick="window.open(this.href);return false; alla voce geovismo ove è riportato quanto ho scritto nel post su Rolf Furuli.
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Achille
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Messaggio da Achille »

sandrosolustri ha scritto:In : -Robert Toupin : Dossier Russell- si può trovare il documento completo in inglese. Io non ho le competenze per inserirlo in questa pagina, ma uno più bravo di me potrebbe farlo. Mentre invece ho trovato uno stralcio in italiano su: http://www.homolaicus.com" onclick="window.open(this.href);return false; alla voce geovismo ove è riportato quanto ho scritto nel post su Rolf Furuli.
Ho visto cosa scrive "Omoloaicus" su Russell: «Fu un abile affarista: ad es. vendeva ai ceti meno abbienti il grano, che vantava come miracoloso, ad un prezzo 60 volte superiore al suo valore. Inoltre faceva pressione sugli ammalati per carpire i loro beni ed era spacciatore di medicinali miracolosi. Giurò falsamente di conoscere latino, greco ed ebraico per dimostrare l'esattezza della sua interpretazione biblica. In realtà non aveva alcuna competenza teologica, né storico-filologica. ». Per quanto riguarda il giurare di conoscere greco ed ebraico, questa cosa è falsa: Russell non affermò mai una cosa del genere. Poi anche il fatto che facesse pressioni sugli ammalati per carpire i loro beni è tutto da dimostrare. Bisognerebbe citare le fonti di tali affermazioni. Sul "grano miracoloso", c'è anche questa pagina del sito: https://www.infotdgeova.it/charles-russ ... oloso.html" onclick="window.open(this.href);return false; Una versione dei fatti meno "scandalistica" e, a mio parere, più obiettiva.
Io non credo che Russell fosse quel "farabutto" descritto in certe pagine: secondo me era un "visionario", in buona fede, convinto di avere un ruolo speciale nel "proposito di Dio". Un illuso che riuscì a persuadere altri illusi.
Certe caratteristiche... spregiudicate che gli vengono attribuite da alcuni, le vedo più calzanti in Rutherford che in Russell.
Uno studio attendibile su Russell e le sue convinzioni lo potete scaricare qui: https://www.infotdgeova.it/files/Russell_t3x2nvtp.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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L'annuario del '76

Messaggio da Sandro »

L'annuario del 1976 difende Russell dai suoi nemici che lo accusano. Ma a noi onestamente interessa poco degli "amici" o "nemici" di Russell. Siamo invece molto interessati alla verità oggettiva delle cose. Allora, a parte che l'annuario W.T. è una sorta di Pravda in difesa di Stalin, che verosimilmente di obbiettivo ha ben poco, ma il "Dossier Russell", di cui ripeto, non so inserire le immagini delle pagine in inglese sottolineate in rosso che parlano di quanto sia stato disonesto, si possono inserire in questo post? ( Si trovano anche in tdgspa gris-imola.it )
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Messaggio da Achille »

sandrosolustri ha scritto:L'annuario del 1976 difende Russell dai suoi nemici che lo accusano. Ma a noi onestamente interessa poco degli "amici" o "nemici" di Russell. Siamo invece molto interessati alla verità oggettiva delle cose. Allora, a parte che l'annuario W.T. è una sorta di Pravda in difesa di Stalin, che verosimilmente di obbiettivo ha ben poco, ma il "Dossier Russell", di cui ripeto, non so inserire le immagini delle pagine in inglese sottolineate in rosso che parlano di quanto sia stato disonesto, si possono inserire in questo post? ( Si trovano anche in tdgspa gris-imola.it )
Scusa, ma non puoi inserire un link?

Le pagine a cui ti riferisci, evidenziate in rosso, si trovano qui:

https://www.gris-imola.it/sette_cristiane/tdgspa.php" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Messaggio da Achille »

Una pagina tratta dal succiato sito:

Immagine

Che corrisponde a quanto si legge nell'"Annuario":

*** yb80 pp. 93-94 Canada ***
VEEMENTI ATTACCHI CLERICALI
Una delle prime congregazioni del popolo di Geova stabilite in Canada fu quella di Hamilton (Ontario). Quella congregazione forte e molto attiva ebbe naturalmente la disapprovazione del clero. Non avendo alcun argomento biblico da contrapporre ai vigorosi attacchi della verità, i religiosi ricorsero alle invettive personali. Si lanciarono nel tentativo chiaramente disperato di distruggere un uomo: C. T. Russell.
Un ecclesiastico che seguì questa tattica ad Hamilton fu un ampolloso predicatore battista di nome J. J. Ross. Nel 1912 scrisse un libello osceno in cui sollevava molte false accuse contro Russell. Seguendo il consiglio del suo consulente legale, J. F. Rutherford, il fratello Russell denunciò Ross per diffamazione. Essendo il querelante, Russell assisté al processo come testimone, e si sottopose a un lungo interrogatorio durato circa cinque ore. Dopo il processo, il suo avversario battista accusò falsamente Russell di spergiuro quando gli fu chiesto se conosceva il greco. Quest’accusa di “spergiuro” fu pubblicata nel secondo libello di Ross contro Russell. In esso il religioso citava erroneamente quello che era stato detto in tribunale, riportando come segue la domanda dell’interrogante e la risposta di Russell:
D. “Conosce il greco?”
R. “Oh, sì”.
Omettendo la parola “alfabeto” da questa domanda, Ross cercò di stabilire un’esatta contraddizione con una successiva domanda e risposta:
D. “Ha familiarità con la lingua greca?”
R. “No”.
Ciò che accadde realmente risulta dal verbale ufficiale (Tribunale di primo grado della città di Hamilton, Ontario, 17 marzo 1913). Questo dimostra che C. T. Russell non commise spergiuro. L’interrogatorio (da parte di George Lynch-Staunton del Consiglio della Corona) si svolse come segue, secondo il libro I testimoni di Geova in Canada, di M. James Penton:
“Domanda: ‘Lei non professa dunque di essere edotto nella lingua latina?’
Risposta: ‘Nossignore’.
Domanda: ‘O in greco?’
Risposta: ‘Nossignore’”.
Dopo di che fu chiesto a Russell se conosceva singole lettere greche, ed egli disse: “Potrei sbagliarne alcune”. Secondo il libro appena citato, poco dopo “Lynch-Staunton fece a Russell la domanda: ‘È familiare con la lingua greca?’ La risposta di Russell fu un reciso ‘No’”.
Quindi non c’era dubbio al riguardo. C. T. Russell non aveva commesso spergiuro come Ross l’aveva falsamente accusato dopo il processo. Il caso fu poi sottoposto al gran giurì, che rifiutò di emettere un atto di accusa. Perciò la causa non fu mai dibattuta dinanzi alla Corte Suprema dell’Ontario. Secondo la consuetudine legale nell’Ontario, solo l’avvocato della corona può parlare davanti al gran giurì. Non sappiamo come era stato presentato il caso né perché fu respinto. Non venne mai emessa una sentenza in merito. Nei suoi scritti successivi, Ross considerò questo esito non risolutivo come una sua grande vittoria. Lui e altri evidentemente preferirono dimenticare che Russell non era l’uomo in causa.


Trovo più corretta la conclusione che ne viene fatta nell'"Annuario" (da notare che viene citato un libro di Penton, che divenne in seguito un ex membro): è evidente, leggendo la trascrizione dell'interrogatorio, che Russell non fu uno spergiuro.
Va bene la critica, ma bisogna anche essere obiettivi.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Sandro
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Messaggio da Sandro »

Certo Achille: Obbiettività ed onestà al primo posto. Qualità che oltre ad onorarti, onorano il sito.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Giusto per la cronaca: se qualcuno mi facesse le stesse domande riguardo alla mia conoscenza del cirillico, risponderei esattamente come Russell. Sono anche d’accordo con la valutazione, non solo negativa, che Achille dà di Russell, nel post precedente, rispetto a Rutherford. E suggerisco – a costo di essere impopolare – di andarci cauti con le critiche, a personaggi che possono anche esserci antipatici, ma la cui antipatia non giustifica le illazioni.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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