Sabato mattina si recano nel bosco , cosí per respirare aria pura, godersi la giornata, raccogliere asparagi. Ma i dolori le impedivano di respirare, si sentiva debole. I messaggi al cellulare si seguivano, anche qualche telefonata. Lui le girava intorno, dolce come sempre, premuroso... Di colpo, ecco che appare una torta con su scritto il suo nome e la dedica!
Qualcosa mancava, aveva un vuoto nel cuore.
Toccando la suoa mano lo invita ...vieni amore...andiamo a letto...non sto bene, ma dopo mi sentiró meglio. Le sue mani cul suo seno, i baci..quanto sei bella....lo sguardo che le chiedeva se era contenta, lei sorride.
La mattina dopo doveva tornare a casa. Il motore della sua piccola aveo canta da favola, musica per le sue orecchie. I 100 cavalli corrono lungo il fiume, una meraviglia della natura. Le si avvicina una volvo, ma no, le curve sono le sue preferite, la volvo sparisce. Si mette ad ascoltare il CD di Zucchero, la voce maestosa di Pavarotti.... Questa volta il dolore era troppo forte, il dolore nel cuore, l´anima le fa male, le lacrime le anebbiano la vista, le bagnano il viso, piange e per poco non urla. Che dolore...delusione, anche se lo aveva messo in conto...lo stesso ci sperava. Una telefonata, una sola, una mail, breve, qualsiasi segno di vita, di affetto...
Il sole scalda il suo corpo e la sua anima.
Di colpo, un pensiero...come la mano del Signore che la accarezza e le dice...PADRE, PERDONA LORO, POICHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO...
In quel istante lei capisce tutta la profonditá di quelle parole.
É difficile perdonare, dimenticare, le ingiustizie fanno male, ma lei aveva capito che il suo problema non era mai esistito, il suo dolore dipendeva dal suo modo di vedere le cose.....invece...
Migliaia di nonni non possono vedere i nipotini, i figli non possono piú parlare coi genitori e i genitori sono rinnegati dai figli. Gli amici di una volta con disprezzo girano la testa...per cosa? Per chi? Per un´ideologia umana? Perché ci sono un paio di esseri disumani che lo impongono? Si,
PADRE, PERDONA LORO, POICHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO.
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