Credo che la biografia di M. James Penton, professore emerito di storia all'Università di Lethbridge a Lethbridge, Alberta, in Canada, autore di tre libri sulla storia dei Testimoni di Geova ed ex TdG di quarta generazione, ex anziano di congregazione ed appartenente alla "classe degli unti", confermi che il proseguimento di una carriera "mondana" o di un'istruzione superiore è qualcosa di facoltativo e mai di categorico fra i Testimoni di Geova (anche se la Watchtower sa bene come indurre l'adepto a rigettare tali percorsi), tanto più che l'autore fu uno stimato anziani di congregazione, mentre il disincentivare le letture è un'azione che la Watchtower Society fa senz'altro, perché come dicono loro citandola fuori contesto, “Al fare molti libri non c’è fine, e la molta dedizione ad essi è faticosa per la carne” (Eccl. 12:12). Si noti che cosa riportava nel 1978 la rivista Svegliatevi!, che secondo Penton è “una sorta di versione in tono minore del Reader’s Digest [con] articoli sono datati e piuttosto pedestri [dove] Si insiste molto spesso sui temi del degrado sociale e del decadimento morale” (op. cit., p. 316):I gusti letterari dei Testimoni di Geova sono veramente ridotti al lumicino. La Società gli proibisce la lettura di qualsiasi cosa che sia apertamente critica su di essa o sui suoi insegnamenti, specialmente se scritta da un ex Testimone, un cosiddetto “schiavo malvagio” o “apostata”. Inoltre, ogni cosa anche velatamente pornografica o sconveniente è considerata assolutamente impropria. Così facendo, la Società ha creato il suo Index Librorum Prohibitorum, o elenco dei libri proibiti come accadeva nella chiesa cattolica prima del Concilio Vaticano Secondo. Ma, oltre a ciò, essa scoraggia apertamente la lettura di pubblicazioni mondane che non sono necessarie alla propria fede e che sottraggono molto tempo alla lettura della Bibbia e delle pubblicazioni Watchtower. È stato spesso affermato, a dire il vero con molta ingenuità, sia dai portavoce della Società che dai comuni Testimoni che si può ottenere l’equivalente di una buona cultura universitaria soltanto leggendo attentamente Svegliatevi! e La Torre di Guardia. Così, molti rigorosi lealisti della Società limitano le loro letture a ciò che proviene dalla Società e dai loro giornali locali. Pochi di loro sono abbonati a riviste come il Reader’s Digest e National Geographic. Ma anche romanzi rosa, giornali che si occupano di moda e di costumi, e qualsiasi rivista di notizie come Time, Newsweek, e altre in altre lingue oltre l’inglese, sono tutti considerati “non edificanti”.
Sarebbe comunque sbagliato concluderne che questo modo di pensare rappresenti la totalità dei Testimoni. Molti di loro di buona istruzione e cultura hanno naturalmente gusti letterari più liberali e leggono ciò che gli piace nell’intimità delle loro case. Ma a meno che non siano di mente particolarmente indipendente, anche questi ultimi in genere limitano le loro scelte di lettura a opere di natura “pratica” o scientifica invece che alla storia, alla fiction, al teatro o alla poesia. Si può quindi dire che, a meno che non abbiano letto i grandi classici letterari delle società in cui vivono prima di diventare Testimoni e che fanno parte dell’obbligatoria cultura scolastica, la maggior parte di loro probabilmente non li leggerà mai. Per la media dei proclamatori o dei pionieri – ammesso che ne abbiano mai sentito parlare – Chaucer e Shakespeare sono troppo “sboccati”, Dante è troppo cattolico, Dostoevsky e Goethe troppo implicati nell’occulto, e molti autori moderni sono troppo decadenti. In generale, per i Testimoni di Geova, “la vita è reale; la vita è una cosa seria; e la sua meta non è la tomba”; lo è, invece, lodare Geova e rivendicare il suo nome grazie alla letteratura della Torre di Guardia e offrirla alle porte." - M. James Penton, Apocalypse Delayed: The Story of the Jehovah's Witnesses, 3rd edition, Toronto Buffalo Londra, University of Toronto Press, 2015, p. 370
Spesso però è il contesto in cui si nasce a far si che si è TdG ortodossi (e perciò lettori solo di materiale watchtoweriano) o TdG "liberali" (proclamatori, cioè, che leggono senz'altro la letteratura della Società, ma pure altro, dai quotidiani ai libri di ogni tipo, pur con certi paletti illustrati dall'autore della citazione). Ma è un'arma a doppio taglio, proprio per loro. Non se ne rendono conto, almeno spero, ma tutti i divieti posti, tendono a far scappare gli adepti più "mentalmente elastici". Credo che ai vertici, come ai tempi di Raymond Franz, ci sia tutt'oggi (si pensi al tema dell'istruzione superiore) uno scontro fra "colombe", abbastanza liberali sul tema (cioè, bisogna concentrarsi sulla letteratura della Torre di Guardia, ma senza fare i talebani) e i "falchi", che vieterebbero tutto se avessero il potere di entrare nelle case dell'adepto.OGNI anno escono dalle macchine da stampa miliardi di copie di libri che vanno a finire nelle case, negli uffici e nelle biblioteche di tutto il mondo. Solo negli Stati Uniti, sono pubblicati ogni anno più di 20.000 nuovi libri, esclusi i libri di testo e le opere di consultazione. A questi si aggiungano più di 8.000 ristampe ed edizioni rivedute.
È chiaro che nessuno potrebbe mai sperare di leggere tutti i libri che sono stati pubblicati. Dati i rapidi metodi di stampa d’oggi, le seguenti parole sono anche più appropriate di quando vennero scritte circa 3.000 anni fa: “Al fare molti libri non c’è fine, e la molta dedizione ad essi è faticosa per la carne”. — Eccl. 12:12.
Un elemento che la rende “faticosa” è il fatto che le pubblicazioni sui vari campi dello scibile possono presentare opinioni contrastanti. Quindi, chi dedica tutta la sua vita ai libri può stancarsi di leggere, paragonare e tentar di chiarire le contraddizioni. In particolare quando si tratta di studi filosofici, spesso un’opinione vale l’altra. Poiché ovviamente non si può esplorare tutto il campo della conoscenza e della teoria umana, bisogna essere selettivi. Quali sono gli scritti più utili che si possono seguire tranquillamente come norma di vita? Il saggio re Salomone, colui che scrisse in merito al fare molti libri, dà la risposta: “Le parole dei saggi sono come i pungoli per buoi, e proprio come chiodi conficcati son quelli che prendono piacere nelle raccolte di sentenze; esse sono state date da un solo pastore”. — Eccl. 12:11.
Pertanto, gli scritti più preziosi sono quelli che hanno origine dal “solo pastore” o che sono in armonia con lui. Chi è questo “solo pastore”? Gli scritti del re Salomone fanno parte delle Sacre Scritture e, perciò, il “pastore” dev’essere colui al quale si fa riferimento in tali Scritture. In Salmo 23:1, per esempio, leggiamo: “Geova è il mio Pastore”. —Svegliatevi!, 8 luglio 1978, pp. 3-4
Ma il tutto, ovviamente, fa parte non solo un sistema di rigide regole neo-puritane, ma è parte di un modello di controllo mentale tipico dei culti abusanti. Robert J. Lifton fu il primo a introdurre il termine «riforma del pensiero» per indicare in modo specifico il controllo mentale attuato da sette e regimi politici totalitari, formulando i criteri tuttora utilizzati dagli esperti per definire queste pratiche. La distinzione operata da Lifton è importante, perché rispetto al lavaggio del cervello, praticato su prigionieri che sanno di essere nelle mani del nemico, la riforma del pensiero è molto più raffinata e insidiosa: in questo caso, infatti, la vittima non vede i propri «controllori» come avversari ma come membri della stessa comunità, offrendo quindi piena collaborazione, nel caso dei Testimoni di Geova ad esempio è molto importante notare l’intento di sostituire la congregazione alla famiglia.
Le tecniche utilizzate dalla Società Wacthtower, sono inoltre divise in due fasi:
- Tecniche di Sviluppo e apprendimento , in cui la Società Torre di Guardia si pone l’obiettivo di uniformizzare il nuovo adepto allo stile dettato dalla WTS rivestendolo con un nuovo IO e fargli accettare totalmente la dottrina, e creare «un invisibile cerchio» che li separa dal resto del mondo.
- Tecniche di controllo La costruzione del «nemico esterno» serve alla Società Torre di Guardia per chiudere il «cerchio invisibile» attorno ai suoi affiliati: niente è più potente di un comune avversario per compattare gli uomini per una causa comune e isolarli emotivamente dalla vita sociale. L’organizzazione adotta delle tecniche per cristallizzare al suo interno e rafforzare così l’estraneità degli adepti dal contesto sociale. Eccone alcune: il divieto di prender parte alla vita politica, di partecipare a qualsiasi festa nazionale o religiosa, o anche solo a una festicciola di compleanno, il disimpegno verso il volontariato ecc.
Non appena il futuro TdG accetta di intraprendere lo studio biblico gratuito соn un proclamatore che l’ha contattato, viene subito incoraggiato а difendersi contro amici e parenti che sicuramente lо ostacoleranno. Man mano che lo studio prosegue e la dottrina viene interiorizzata, il neo TdG viene condizionato а recidere i suoi legami con il mondo esterno e messo in guardia contro elementi disturbanti la sua crescita spirituale, che potrebbero essere veicolanti dal legami affettivi ma anche da letture destabilizzanti. E ciò crea la limitazione delle informazioni verso l'esterno: un individuo inserito all'interno di un sistema gerarchico solitamente non riceve una conoscenza completa del sistema. La limitazione dell'informazione da parte dei massimi dirigenti serve a tenerlo buono nel suo ruolo. Le informazioni fornite sono divise per compartimenti e trasmesse attraverso vari livelli di «verità»: esistono dottrine esterne che servono da facciata e dottrine interne che vengono apprese gradualmente man mano che la persona si addentra nel gruppo. Tutto questo rende impossibile la formazione di giudizi obiettivi da parte di una persona. Ciascun membro, che occupa un particolare posto della scala gerarchica, pensa cosi di sapere tutto, mentre è ancora lontano dal livello ultimo di conoscenza della dottrina intera del sistema. Anche i rapporti con gli altri, specie con ex membri, sono soggetti a controllo per evitare che si tengano conversazioni critiche sulla dottrina, sui leader o sull'organizzazione. A tal fine i membri vengono incoraggiati a farsi la spia l'un l'altro e a raccontare a chi di dovere ciò che non doveva esser detto o fatto. La mente, quindi, senza una completa informazione non può funzionare bene. L'impossibilità di riceverla e di utilizzare appropriati meccanismi interni per elaborarla fa sì che le persone rimangano intrappolate in un gruppo. I TdG sono a conoscenza del fatto che gli è impedito leggere «letteratura apostata», ovvero letteratura prodotta da ex membri o propaganda religiosa proveniente da altre fonti. Tale letteratura viene evitata perché dannosa per la salute spirituale. Oltre a questo viene loro impedita la frequentazione degli ex membri. Questi impedimenti fanno supporre che siano dettati dal timore che la frequentazione di ex TdG o particolari letture possano innescare un meccanismo a catena che porti successivamente il membro coinvolto a lasciare il gruppo.
Anche all'interno del gruppo stesso l'informazione è controllata in due sensi: innanzitutto essa è stratificata, nel senso che non tutti i membri hanno pari conoscenza (per esempio, le varie circolari emanate dal CD siano indirizzate a persone diverse in base al loro livello gerarchico) e dall'interno del gruppo viene indotto lo spionaggio e la delazione fra i membri. Inoltre il fatto di offrire ai propri adepti una rivista come Svegliatevi! che affronta problemi di ogni sorta, e di presentare come fuorviante ogni informazione tratta da qualsiasi altro giornale, affinché ogni informazione che raggiunge il TdG sia stata già selezionata e presentata secondo il pensiero del CD. Infatti vi diranno sempre che per sapere le cose come stanno, bisogna vedere la sezione News del sito ufficiale JW.ORG. Un pò limitante, non trovate?