Sensi di colpa nell' 'OSTRACIZZATORE'

[nissav]

Ciao a tutti,
In questi gg facevo una riflessione.....
Si parla tanto (GIUSTAMENTE) del male che l'organizzazione dei tdg infligge ai fuoriusciti, ma abbiamo mai pensato alle conseguenze psicologiche che vengono procurate anche agli "interni"?
Immaginiamo che un fratello di sangue si dissoci, ovviamente il fratello ancora dentro dovrà mostrargli indifferenza, ostilità e distacco.
Questo creerà sicuramente dolore e disagio nel dissociato, ma penso che anche il fratello tdg soffri nel "doversi" comportare in un certo modo.
E non solo. Immaginiamo che dopo molti anni anche il fratello fedele ai tdg si dissoci.
Come si sentirà quest'ultimo per essersi precluso per anni l'affetto e l'amicizia del proprio fratello?
Come supererà i sensi di colpa per il male generato?
Senza additare e giudicare nessuno, penso che a molti ex-adepti di questo forum sia capitato di "comportarsi male" nei confronti di qualcuno (nella convinzione di fare del bene, pensando che sia la cosa giusta), e poi magari , a distanza di anni, -una volta fuoriusciti- di pentirsene amaramente....
Come far fronte a tutto ciò???

[Mario70]

Ciao a tutti,
In questi gg facevo una riflessione.....
Si parla tanto (GIUSTAMENTE) del male che l'organizzazione dei tdg infligge ai fuoriusciti, ma abbiamo mai pensato alle conseguenze psicologiche che vengono procurate anche agli "interni"?
Immaginiamo che un fratello di sangue si dissoci, ovviamente il fratello ancora dentro dovrà mostrargli indifferenza, ostilità e distacco.
Questo creerà sicuramente dolore e disagio nel dissociato, ma penso che anche il fratello tdg soffri nel "doversi" comportare in un certo modo.
E non solo. Immaginiamo che dopo molti anni anche il fratello fedele ai tdg si dissoci.
Come si sentirà quest'ultimo per essersi precluso per anni l'affetto e l'amicizia del proprio fratello?
Come supererà i sensi di colpa per il male generato?
Senza additare e giudicare nessuno, penso che a molti ex-adepti di questo forum sia capitato di "comportarsi male" nei confronti di qualcuno (nella convinzione di fare del bene, pensando che sia la cosa giusta), e poi magari , a distanza di anni, -una volta fuoriusciti- di pentirsene amaramente....
Come far fronte a tutto ciò???

Il problema è che la maggior parte dei tdg che vengono disassociati lo sono per immoralitá sessuale, quindi sia chi viene disassociato che gli altri accettano la cosa senza farsi troppi problemi, il tdg disassociato si colpevolizza per aver fatto un peccato grave e gli altri reputano giusto farlo.
Quella piccola parte invece che si dissocia o che viene disassociata per apostasia o chi come me si lasciò disassociare senza combattere perché stava già fuori con la testa e sapeva che alla fine sarebbe stata la cosa migliore, non accetta l'ostracismo perché non crede più alla spiegazione che ne dà la wt, anzi sa fin troppo bene perché è stato inventato questo ostracismo, in questi casi si vorrebbero mantenere buoni rapporti con gli ex fratelli un po' come avviene tra appartenenti a diverse religioni o tra credenti e non credenti, ed il fatto che non ci venga permesso crea problemi perché le amicizie e gli affetti dovrebbero essere altra cosa rispetto alle credenze dei singoli.
Alla fine la cosa migliore è prendere atto della cosa perché si sbatte la testa contro un muro bello duro e ci si fa sempre più male.
Chi rimane soffrirà pure, ma questa sofferenza è indubbiamente più mitigata dalla presunta consapevolezza di star facendo la cosa giusta, tra le due parti soffre sicuramente di più l'ostracizzato perché non solo perde tutto il suo mondo precedente, ma si trova senza armi per combattere sapendo di avere a che fare con persone incapaci (o che non hanno intenzione) di mettersi in discussione sul serio e che forse non sarebbero in grado di vivere diversamente, esattamente come avverrebbe per dei pesci in un acquario se fossero messi in mare aperto.

[Tranqui]

Purtroppo la wts fa male sia a chi esce ma anche a chi sta dentro

[Romagnolo]

Caro Nissav, è quanto capitò a me con mia sorella.
Quando lasciò la (presunta) Verità io seguii più che potevo gli schemi insegnati dall' organizzazione, non al 100% mi tenevo un pò più oltre i paletti dietro cui dovevo stare ma ugualmente ero pienamente d' accordo con le ragioni teoriche dettate dall' organizzazione.
Dato che fino ad allora con mia sorella c' era sempre stato un bellissimo rapporto, interromperlo non fu affatto una cosa piacevole, il fatto che viveva altrove comunque mitigava in qualche modo la cosa.
Una volta risvegliatomi dall' assuefazione a questo culto ho potuto finalmente riassaporare il piacere della completa riconciliazione e siamo nel limite del possibile ritornati a essere pappa e ciccia come in passato.
Ovviamente mi è dispiaciuto aver interrotto molto i contatti con lei, ma la gioia della riunificazione ha surclassato qualsiasi rinfacciamento che potessi farmi.