Felio ha scritto:Mario70 ha scritto:Felio ha scritto:Ho scoperto che il nonnosa ha aperto un thread suul'argomento
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=24&t=4211" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank
Ecco le prove che ho ragione (sempre che non abbia riportato un tarocco)
Ma se è fino ad ora che stiamo dicendo che la WT pratica la dissociazione per determinaste cose
facendo credere che sia la persona stessa a dissociarsi, cosa avresti dimostrato con questo?
C'è qualcuno che ha detto il contrario?
Le obiezioni sono altre e personalmente sono stufo di ripetermi.
E' quel "facendo credere" che non ha senso!
Intendi dire che fa credere una cosa vera o una cosa falsa?
Per l'ultima volta (poi basta per quanto mi riguarda) nel linguaggio comune si viene disassociati da chi fa capo ad una società, per avwer infranto determinate leggi interne alla società stessa, ci si dissocia autonomamente invece, con una lettera scritta nella quale si chiede di non voler più essere socio effettivo o aderente della società.
La dissociazione de facto è valida se nello statuto della società è contemplata questa evenienza, se nello statuto fosse scritto che per determinate azioni che il socio potrebbe intraprendere, egli venisse considerato dissociato, allora da un punto di vista legale la cosa avrebbe senso, ma leggendo lo statuto tale evenienza non è contemplata, ecco la parte dello statuto della CCTDG che ci interessa:
"Art. 5
L’ammissione dei soci effettivi è deliberata dall’Assemblea su proposta del Comitato Direttivo, mentre l’ammissione dei soci aderenti è deliberata dal corpo degli anziani delle Congregazioni locali.
La qualifica di socio si perde:
a) per dimissioni;
b) per decadenza;
c) per espulsione.
Le dimissioni dei soci effettivi devono essere presentate per iscritto al Comitato Direttivo, mentre quelle dei soci aderenti, sempre per iscritto, al corpo degli anziani delle Congregazioni locali.
I soci effettivi e aderenti cessano per decadenza quando non esplicano una o più attività previste, per le rispettive categorie, di cui ai commi 1° e 2° del precedente art. 4.
I soci effettivi e aderenti sono espulsi per gravi inadempienze agli obblighi derivanti dal presente statuto, per comportamento contrario agli insegnamenti delle Sacre Scritture in campo morale, e, comunque, tale da danneggiare la Confessione e i suoi membri o da causare grave turbamento fra i membri stessi.
La decadenza e l’espulsione dei soci effettivi sono deliberate dall’Assemblea su proposta del Comitato Direttivo. La decadenza e l’espulsione dei soci aderenti sono deliberate dall’Assemblea su proposta del corpo degli anziani delle Congregazioni locali, ratificata dal Comitato Direttivo.
I soci dimissionari, decaduti o espulsi, non hanno alcun diritto sul patrimonio sociale."
Come si vede sono previsti solo 3 casi:
dimissioni decadenza espulsione.
Nella fattispecie viene chiarito (per evitare dubbi appunto) come si attuano le dimissioni
ovvero con lettera scritta.
Nel nostro caso invece il socio che accetta una trasfusione, va a votare, va a fare il militare,
e non scrive alcuna lettera di dissociazione la WT lo considera comunque dissociato è questo che da un punto di vista legale è inaccettabile.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)