Innanzitutto dobbiamo intenderci con i termini usati. Questa rivista si rivolge a persone non tdg, altrimenti l’articolo non avrebbe senso. Chi non è tdg non conosce bene il linguaggio proprio del gruppo (il geovese) e, perciò, occorre fare chiarezza.[…]Alcuni trovano difficile credere che Dio abbia pensieri, emozioni, obiettivi e desideri. Come stanno le cose? Dio è una persona reale?
Con il termine “persona” si indica un soggetto pensante e volente che può sussistere in una natura umana, angelica o divina. Se per persona intendiamo un soggetto pensante e volente, possiamo rispondere affermativamente alla domanda posta dalla WTS. Anzi, dovremmo aggiungere che dalla fede cristiana sappiamo che ci sono 3 persone divine (ma unico Dio), in quanto il Dio dei cristiani è Uno e Trino. Ma in questo caso, trattandosi di articolo geovista, per “persona” si intende un individuo che ha un corpo fisico con annessi e connessi (testa, braccia, gambe, organi, ecc…). Per il geovismo non c’è altra forma di persona. Se utilizziamo questo concetto, dobbiamo rispondere negativamente alla domanda.
Però non dicono che bisogna porsi sul piano della analogia, della metafora o dell’antropomorfismo.La Bibbia dice che Dio è un essere spirituale invisibile, mentre l’uomo è fatto di materia. (Genesi 2:7; Giovanni 4:24) A parte questa differenza fondamentale tra Dio e l’uomo, un più attento esame delle qualità di quest’ultimo dovrebbe illuminarci sulla reale natura di Dio.
Quindi, se non avesse un nome non sarebbe una persona? Non ci siamo proprio. Lo scopo del nome è un altro. Che vuol dire che Dio ha un nome? Se non lo usi, non puoi essere identificato nel popolo di Geova (marchio aziendale) e metti a repentaglio la salvezza.Dio ha un nome proprio. In Isaia 42:8 la Bibbia dice: “Io sono Geova. Questo è il mio nome”. […]Di conseguenza, usando abitualmente il nome di Dio i suoi adoratori dimostrano di considerarlo una persona.
Ma nella w05/2009, a p. 20 si legge: “Geova è il più potente di tutti gli esseri spirituali”. Come si conciliano questi due concetti? Dio è al di sopra di ogni essere spirituale. Come si può paragonare l’eterno e l’infinito con il contingente e il finito? L’affermazione della WTS mette Geova sullo stesso piano delle creature, anche se migliore di loro. Qui si denota un politeismo mascherato, come se si dicesse che ci sono molti dei ma Geova è più forte. Questo lo dimostra il termine geovese “dio” che equivale a “potente”. Decodificando la frase, abbiamo: “Geova è il più dio di tutti gli esseri spirituali (che sono dèi)”. Come la mettiamo?Dio non ha eguali. Le Scritture insegnano che in effetti Dio è unico. (1 Corinti 8:5, 6) In esse si legge: “Sei davvero grande, o Sovrano Signore Geova; poichè non c’ è nessun altro simile a te, e non c’è Dio all’infuori di te”. (2 Samuele 7:22) Inoltre la Bibbia descrive Geova cosı`: “Il vero Dio nei cieli di sopra e sulla terra di sotto. Non c’è nessun altro”. — Deuteronomio 4:39.
Nella w1-02-2009, pag. 3 e ss., si legge: “Dio è uno Spirito ma questo non significa che non abbia alcun tipo di corpo o forma”. La stessa cosa viene detta in Potete…, a p. 36 ( “Dio è una persona reale?”):
La prima frase potrebbe andare bene. Però, bisogna spiegare a chi non lo sa che per il geovismo la mente è qualcosa che sta dentro al cervello. Dio viene ridotto a un uomo. La citazione di Corinti si riferisce al corpo risorto, Dio non centra niente.“Ebbene, non esiste intelligenza senza una mente. E sappiamo che se c'è una mente ci dev'essere un cervello in un corpo di forma ben definita. La grande mente che ha creato ogni cosa appartiene a quella grande Persona che è l'Iddio Onnipotente. Anche se non ha un corpo materiale, ne ha uno spirituale. Una persona spirituale ha un corpo? Sì, la Bibbia dice: "Se vi è un corpo fisico, ve n'è anche uno spirituale". - 1 Corinti 15: 44; Giovanni 4:24” .
Ancora in Potete alle pp. 36-37:
Dio sta nello spazio. E’ una creatura. Quando non esisteva nulla, Dio dov’era? Dio diventa tangibile, si può toccare. Da ciò comprendo che con la parola “reale” non intendano “vera” ma palpabile, spaziata, temporale.“Essendo una persona con un corpo spirituale, Dio deve avere un luogo in cui vivere.[…] Ma qualcuno chiederà: ‘Se Dio è una persona reale che vive in un determinato luogo del cielo,”
Infatti in “Accertatevi di ogni cosa”, a pag. 204, leggiamo: “Non Onnipresente, ma può proiettare il suo spirito in qualsiasi luogo per adempiere il suo proposito”; “Incorruttibile Persona spirituale, con sensi di vista, udito, ecc.”.
Se “può” proiettare, vuol dire che non lo fa sempre, obbligatoriamente e necessariamente. Inoltre, prendono alla lettera le metafore e le analogie presenti nel testo sacro. E vediamo come la lettera uccide (lo Spirito vivifica).
Sempre nella w1-02-2009: “Dio ha anche una personalità. Ci sono cose che ama e che non ama.”
Non ama? Dio è Amore per essenza e ama tutto, se tutto esiste. Il fatto di provare sentimenti è una metafora, se è riferito a Dio. Infatti, i sentimenti presuppongono uno stato di essere e non essere, che Dio non ha, perchè è l’assoluta perfezione.
Sopra hanno scritto che “Dio […] vive in un determinato luogo del cielo”. Tuttavia, abbiamo una novità che non può passare inosservata. Sembrerebbe preludere a un cambiamento di dottrina, anche se Geova continua a rimanere molto distante dal Dio cristiano. La novità è tratta dalla wp10 02/01-I:
Il “Padre…che è in cielo” vive forse fra le stelle? […] No, Geova Dio non vive nell’universo fisico che ha creato, proprio come un falegname non vive all’interno di un mobile che ha fabbricato."
Certo, non siamo ancora al concetto di trascendenza inteso dalla teologia, ma mi sembra un timido passo avanti.
Per approfondire: http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=4591947" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank