Perchè non possiamo essere cristiani

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Trianello
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Messaggio da Trianello »

berescitte ha scritto: A proposito del link citato che contiene un "CORSO BASE i fondamenti del cristianesimo", secondo me...
Il corso completo si apre proprio con una trattazione dei preamboli della fede.
Questo corso introduttivo, invece, come spiega Ottaviano nella sua versione audio, è stato concepito per la gente di oggi, la quale vive immersa in un clima di profondo ateismo, per cui adotta un criterio di presentazione della materia di tipo storico, anziché teologico-filosofico, attualizzando il metodo catechetico antiocheno, lì dove, per secoli, la Chiesa ha preferito utilizzare quello alessandrino (che l'autore ritiene meno adatto al clima culturale di oggi, appunto).
Il fatto che la Risurrezione di Cristo possa essere creduta solo per tramite della Chiesa viene chiarito ampiamente nel prosieguo del corso, che si incentra completamente sulle ragioni di credibilità di questo evento e, pertanto, della Chiesa che ne tramanda il senso. Soprattutto nella versione audio il tutto viene trattato in modo particolarmente esauriente.
Poi definisce (con Bonheffer) la religione come «adesione a qualche “valore” ritenuto assoluto che dà senso alla vita.»
Anche qui l'autore chiarisce che riprende questo concetto, tra tanti, per motivi pratici, al fine di dare una prima spiegazione del senso generale del discorso che sta per fare. Il suo scopo, infatti, non è quello di fare una trattazione in dieci volumi sul concetto di religione, ma dare un fondamento serio alla fede nella Risurrezione di Cristo. Per iniziare, quindi, prende un'idea abbastanza "neutra" di religione, un'idea che possa essere accettata dai più senza tanti distinguo, definizioni e preamboli (che, da soli, necessiterebbero di una trattazione che, per essere adeguata, occuperebbe un numero tale di pagine da scoraggiare la stragrande maggioranza dei potenziali lettori). Quello che preme all'utore, come si è detto, non è definire la religione, ma spiegare perché è ragionevole credere in quella religione che chiamiamo Cristianesimo, il tutto in un numero contenuto di pagine.
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berescitte
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Messaggio da berescitte »

predestinato74 ha scritto:
berescitte ha scritto: A proposito del link citato che contiene un "CORSO BASE i fondamenti del cristianesimo", secondo me...
Interessantissimo, ora da un divoratore di libri come ti ci aspettiamo qualche consiglio di lettura (link o libri) per poter approfondire l'argomento dei preamboli della fede.

grazie :bravo:
Vedi la cosa non è così semplice. Ciò che io ho come bagaglio acquisito sull'argomento è frutto di una sintesi che ho realizzato dopo il corso filosofico universitario in una Università pontificia, ove si fa anche "Teologia razionale" (ieri si chiamava Teodicea), cioè teologia derivante da mera speculazione razionale, differente dalla "Teologia della rivelazione" che fa ruotare le meningi attorno al dato rivelato (i dogmi).
Mons. Carlo Landucci, grande apologeta e patrono del GRIS di Roma, di cui è in corso la causa di beatificazione, chiamava questa sintesi "il triangolo delle verità" consistente in Dio-Cristo-Chiesa. Sotto la parola Dio egli metteva la di Lui conoscenza razionale e tutti i motivi di credibilità razionali che autorizzano poi Cristo (e dopo di Lui la Chiesa sua portavoce) a parlare autoritativamente, e quindi ad essere ascoltata per fede.
Non voglio fare la reclame di qualche libro in particolare ma oggi, dopo un periodo buio di trascuratezza, quando non di ottusa ostilità, si sta riscoprendo l'apologetica da più parti. E stanno sorgendo nuovamente volumi di Teologia Razionale nei quali vengono appunto esaminati i motivi di credibilità che fondano la fede (per quanto riguarda la Ragione) la quale poi, (quanto al suo contenuto) sarà fondata sulla Parola di Dio-Cristo e sulla Chiesa ne ne è stata fatta da Lui portatrice e interprete sicura.
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Dnick
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Messaggio da Dnick »

Essere Cristiano
significa Amore allo stato puro
AMORE per ciò che si ha senza odiare ciò che non si può avere
AMORE incondizionato per il prossimo senza odiare chi è diverso da noi
AMORE per tutto ciò che ci circonda (vedi S.Francesco d'Assisi)
AMORE che si manifesta nella Carità
di cui è scritto: Corinzi 1 - Capitolo 13 [4]La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, [5]non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, [6]non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. [7]Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

Significa Fede in Cristo figlio di Dio morto e risorto
così da darci una speranza che allo stesso modo in cui lui è risorto
Lo potranno essere chiunque che crederanno in lui ed ereditare il regno dei cieli. perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

Mi scuso anticipatamente della ripetitività ma non mi stancherò mai di puntualizzare
senza aggiungere altro.
Mamy

Messaggio da Mamy »

[quote][/quote] in i cui è scritto: Corinzi 1 - Capitolo 13 [4]La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, [5]non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, [6]non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. [7]Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

Mettere in pratica tutto ciò sarebbe la perfezione,benedetto chi arriva a tanto,benedetto.

daniela
-Vazda Vjeran-
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Messaggio da -Vazda Vjeran- »

unpoincazzata ha scritto:il libro di Piergiorgio Odifreddi.Qualcuno lo ha letto?Cosa ne pensate?Io lo sto leggendo ora e mi sta confondendo un po' le idee.. :conf:
Allora leggiti il seguente appena pubblicato

Vincenzo Vitale: Volti dell'ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta; Sugarco 2010


Vedrai che ti torna il buonumore :occhiol:
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

-Vazda Vjeran- ha scritto:
Allora leggiti il seguente appena pubblicato

Vincenzo Vitale: Volti dell'ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta; Sugarco 2010


Vedrai che ti torna il buonumore :occhiol:
Una recensione del libo consigliato:

Sulla fede il razionalismo perde il lume della ragione

Nel saggio di Vincenzo Vitale le cantonate di Augias, Mancuso e Odifreddi

Il titolo è più che mai eloquente: Volti dell’ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta. È il volume che Vincenzo Vitale manda in libreria in questi giorni (Sugarco, pagg. 174, euro 16) per contestare le tesi del teologo Vito Mancuso, del giornalista Corrado Augias e del matematico Piergiorgio Odifreddi, considerati i tre esponenti di punta dell’ateismo contemporaneo. Non si tratta di un pamphlet polemico, ma di un excursus ragionato con cui Vitale intende dimostrare molte incongruenze contenute nelle opere dei tre autori di successo, innanzitutto sul terreno della razionalità e delle conoscenze storiche.
Mancuso, a esempio, ha scritto che l’anima altro non è che una «eccedenza energetica» sprigionata dalla materia. Una tesi che, prima di impensierire i teologi, sconcerta i fisici, dato che, spiega l’autore di Volti dell’ateismo, nessuno scienziato «fedele al proprio metodo e al proprio sapere potrebbe accettare per buone» queste affermazioni, che richiamano antiche concezioni animiste pre-cristiane. «Ipotizzare o, peggio, dare per certo fino a costruirvi sopra una elaborazione teologica, che dalla massa si possa sprigionare una energia eccedente rispetto a quella che quella massa dovrebbe sprigionare, impone dal punto di vista scientifico che preliminarmente si risponda ad alcune domande» sulle condizioni nelle quali ciò avverrebbe, con quale procedimento fisico-chimico e in che modo questo procedimento sarebbe riproducibile secondo i criteri propri del sapere scientifico. «Siccome un elefante è assai più pesante di un uomo (ha una massa ben più grande) – si chiede Vitale – forse che produrrà più energia? Mancuso lo ammette, ma precisa che a differenza di quella dell’elefante, l’energia dell’uomo “è più ordinata”. Già. Peccato che resti da spiegare l’unico aspetto che veramente conti e che invece in Mancuso rimane avvolto nel mistero: perché l’energia umana sarebbe più ordinata e come avverrebbe tale raffinamento organizzativo».
La seconda parte del libro è dedicata a due recenti opere di Augias, Inchiesta su Gesù e Inchiesta sul cristianesimo, e può valer la pena di citare, a esempio, il tentativo, contenuto nel primo dei due libri, di presentare Gesù come una sorta di mago, capace di operare presunti prodigi su destinatari che facevano uso di «erbe e fumi». O ancora il tentativo di spiegare le apparizioni di Cristo risorto come allucinazioni o visioni «isteriche». Se così fosse, spiega Vitale, visto il numero di scene del genere descritte dagli evangelisti, bisognerebbe ipotizzare che l’uso di stupefacenti in quell’area nel I secolo fosse molto maggiore di quello diffuso oggi nella nostra società: «Insomma, una sterminata banda di matti visionari o drogati in libertà che, attraverso i villaggi della Palestina, seguivano e incontravano un guaritore di fama internazionale in cerca di successo e popolarità: se così fosse, dovremmo rallegrarci dal momento che la diffusione di malattie mentali o di consumo di stupefacenti oggi risulterebbe assai più contenuta di quanto fosse in Palestina duemila anni or sono».
Dulcis in fundo, in Volti dell’ateismo si contestano le tesi di Piergiorgio Odifreddi, smontando a esempio l’etimologia proposta dal matematico, il quale ha fatto derivare il termine «cretino» da «cristiano» e ha scritto: «Essendo (il cristianesimo, ndr) una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo». Proprio dal dizionario etimologico citato da Odifreddi si evince «non che i cristiani sono cretini ma, al contrario, che i cretini (in senso patologico, cioè secondo il significato antico della parola, persone con problemi fisici, mal conformate, con gran gozzo e problemi di comprensione) sono considerati anch’essi cristiani da amare e rispettare.
Insomma, come scrive nella prefazione Antonio Socci, il libro di Vitale «è uno straordinario antidoto per chi sia rimasto confuso o rattristato, in questi anni, dalla polemica anticattolica più pregiudiziale e rancorosa».

http://www.ilgiornale.it/cultura/sulla_ ... comments=1" target="_blank
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