cosa pensa la WT dei concordati tra stato e chiesa?

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abuonconsiglio
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cosa pensa la WT dei concordati tra stato e chiesa?

Messaggio da abuonconsiglio »

Cosa pensava una volta la WT dei concordati tra stato e chiesa?
Ecco a voi la risposta...
"In maniera completamente diversa da quella di Cristo Gesù, il papa stipulò un concordato con il Duce fascista nel 1929 mediante il quale la Città del Vaticano fu eretta a governo politico e nello stesso tempo il papa ricevette una grossa somma di milioni di lire di sozzo lucro dal regime fascista. Questo concordato col totalitario goverbo fascista fu duplicato nel 1933 col concordato che il papa fece con un altro governo totalitario, quello dei nazisti"


opuscolo "Risolverà la religione la crisi mondiale?" pag. 23 edito in italia nel 1952 dalla WT
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concordato
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Hanno mutato ''intendimento'', ma forse quello odierno è sempre stato un obiettivo, solo che il precedente era un'ottima esca e andava sfruttata.
Ma ci sono precise condizioni cui dovrebbero ottemperare per raggiugere ciò che, prima, demonizzavano:
innanzitutto abbandonare la pratica aberrante dell'ostracismo
secondo, abbandonare il divieto di trasfusione
terzo, dovrebbero dimostrare di occuparsi di opere sociali che non siano solo predicazione e costruzione sale del regno, ma aiuti reali quali le altre chiese offrono e non solo agli adepti.
Detto ciò, sarebbe bene per la loro credibilità, che abbandonassero l'opera di denigrazione degli altri culti, visto che, prima o poi, chiedono l'allineamento ad essi.
Ma oramai si è capito che la coerenza non è di questo credo.
Gabriella
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

I TdG potrebbero replicare che quest'articolo non sostiene che sia un male il concordato in sé, ma i regimi con cui fu stipulato. In realtà bisogna fare una scelta:
1)O i concordati si limitano a regolare i rapporti tra due stati (Vaticano ed X,y, z...), ma non implicano che le due parti si stiano simpatiche, bensì semplicemente vogliono regolare i loro rapporti, e allora i TdG non entrerebbero in connivenza con Babilonia la Grande facendo un concordato con lo stato italiano (ma allora non si possono criticare neppure i concordati tra Chiesa e III Reich, proprio perché il concordato non implica che i due contraenti si stiano simpatici o pensino le stesse cose).
2)Oppure fare un concordato implica essere d'accordo e connivente con chi lo fai, ma allora oltre a condannare la Chiesa Cattolica per i suoi concordati, i TdG condanneranno loro stessi, perché stanno per diventare conniventi con Babilonia la Grande. Lo stato italiano infatti fa parte di un sistema satanico.

Com'è noto comunque, la dirigenza dei TdG quanto a dichiarazioni di "sintonia d'intenti" con i regimi totalitari è andata ben oltre la dirigenza della Chiesa Cattolica. Proprio in quanto un concordato regola solo i rapporti tra due stati, e non implica che uno stato approvi la politica dell'altro, mentre i vertici dei TdG nella famosa "Dichiarazione dei Fatti" sostennero di approvare gli ideali nazisti. Il fatto che poi abbiano radicalmente cambiato strategia, passando ad insultare Hitler, dipende unicamente dal fatto che l'altra parte, cioè il regime, ha rifiutato la loro richiesta di amicizia con adulazione, ma questo non toglie che la richiesta di amicizia da parte dei vertici dei tdG sia stata fatta. Come scriveva giustamente Vittorio Messori:

"Penton cita molte altre pubblicazioni geoviste che denunciano «Babilonia la Grande» (o Grande Meretrice) incarnata dalle confessioni cristiane che «avevano commesso fornicazione con i Re della Terra», soprattutto con i capi del nazismo e del fascismo. «Ma», aggiunge il docente di storia che fu dirigente della Torre di Guardia, «nemmeno una volta in tali articoli il loro autore anonimo ammette che - dal punto di vista dei loro stessi insegnamenti - i responsabili dei Testimoni di Geova si sarebbero resi responsabili di "fornicazione" con i governanti del Terzo Reich, se soltanto questi ultimi fossero stati disponibili ad accoglierli nel loro letto». E non vale, sia detto con chiarezza, il confronto con il concordato tra Chiesa cattolica e Stato nazista. Quel documento, in effetti, alla pari di ogni altro concordato, non era che un documento pragmatico che regolava la vita concreta dell'organizzazione ecclesiale. Non comportava, ovviamente, nessun cedimento dottrinale, Non si sognava certo di proclamare che l'insegnamento della Chiesa corrispondeva agli «alti e nobili princìpi» del Partito di Hitler."

Quanto al fatto che, secondo l'articolo, dopo il concordato col Duce, la Chiesa incamerò del "lordo denaro fascista", pare che l'autore ignori quale sia l'origine e la motivazione di questo travaso di denaro: si trattava di rimborsi. Lo Stato Italiano nell'ottocento com'è noto aveva rotto ogni rapporto con la Chiesa, e le due istituzioni si guardavano come fossero guelfi e ghibellini. Lo Stato italiano arrivò ad approvare una legge furto con la quale sopprimeva tutti gli ordini religiosi contemplativi, dichiarati inutili, ed incamerava tutti i loro beni. Il Concordato del 29, banalmente, stabilisce l'entità del risarcimento che spettava alla Santa Sede per tutti i beni rubati dallo Stato Italiano al tempo della soppressione degli ordini contemplativi (e, tra parentesi, siccome lo Stato Italiano non avrebbe potuto rimborsare una cifra tanto astronomica, il Santo Padre si accontentò di un rimborso solo parziale, anche per non pesare sugli italiani, e questo è scritto a chiare leggere nel Concordato)
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Messaggio da Lucio »

polymetis ha scritto:I TdG potrebbero replicare che quest'articolo non sostiene che sia un male il concordato in sé, ma i regimi con cui fu stipulato.
Heheh scusate ma muoio dal ridere.. si sono fatti esattamente la stessa domanda alle 12.27 di oggi, esattamente 3 ore e 27 minuti dopo il primo post di questo oggetto. Fortissima questa luce progressiva... ma riflessa! :sorriso:
Buon sabato a tutti
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Lucio ha scritto:
polymetis ha scritto:I TdG potrebbero replicare che quest'articolo non sostiene che sia un male il concordato in sé, ma i regimi con cui fu stipulato.
Heheh scusate ma muoio dal ridere.. si sono fatti esattamente la stessa domanda alle 12.27 di oggi, esattamente 3 ore e 27 minuti dopo il primo post di questo oggetto. Fortissima questa luce progressiva... ma riflessa! :sorriso:
Buon sabato a tutti
Colpa di Poly che dà loro l'imbeccata :mrgreen:
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Messaggio da predestinato74 »

Polymetis: Il Concordato del 29, banalmente, stabilisce l'entità del risarcimento che spettava alla Santa Sede per tutti i beni rubati dallo Stato Italiano al tempo della soppressione degli ordini contemplativi (e, tra parentesi, siccome lo Stato Italiano non avrebbe potuto rimborsare una cifra tanto astronomica, il Santo Padre si accontentò di un rimborso solo parziale, anche per non pesare sugli italiani, e questo è scritto a chiare leggere nel Concordato)
Si è mai fatta una stima dell'entità degli espropri (compresa l'invasione dello Stato del Vaticano) per verificare che tra indennizzi e 8 per mille non si sia ormai risarcito completamente il danno subito dalla Chiesa?
Immagino che questa questione potrebbe assai interessare a chi si batte per l'abolizione dell'8 per mille alla Chiesa :mrgreen:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

A parte che, personalmente, parlando di quattrini, lo stato risulterebbe ancor più in debito con la chiesa viste tutte le falle che da decenni copre in campo sociale, qui è in discussione, se ho ben capito, se la WTS ha mutato opinione essendo ora disponibile ad un compromesso con lo stato ''satanico'' o piuttosto non lo considera tale (il compromesso) ma un tributo che, come religione, debba di diritto riscuotere.
Gabriella
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Per Luc
Heheh scusate ma muoio dal ridere.. si sono fatti esattamente la stessa domanda alle 12.27 di oggi, esattamente 3 ore e 27 minuti dopo il primo post di questo oggetto. Fortissima questa luce progressiva... ma riflessa
Ma davvero?

Per Gabriella
"se ho ben capito, se la WTS ha mutato opinione essendo ora disponibile ad un compromesso con lo stato ''satanico'' o piuttosto non lo considera tale (il compromesso) ma un tributo che, come religione, debba di diritto riscuotere."
Non ha cambiato nessuna opinione sulla "diabolicità" dello stato, semplicemente sperano che i loro adepti non si rendano conto della contraddizioni di stipulare un trattato con un sistema satanico e riceverne benefici economici.
La situazione infatti è la medesima che nel 1929 e nel 1933. Un concordato non implica alcun cedimento dottrinale o alcun connivenza ideologica, regola solo i rapporti tra due stati che avevano smesso di parlarsi a causa della cosiddetta "questione romana". Il concordato cioè regola la posizione del clero cattolico in Italia, e la sua posizione della "Chiesa" (in senso di istituzione radicata sul territorio all'interno dei confini dello Stato. Ad esempio questo comporta che se una religione riconosciuta dallo Stato ha un ministro che celebra matrimoni, questi vengano automaticamente registrati anche dall'autorità civile.
Quanto al rapporto tra "Chiesa" (nel senso di religione) e Stato, non era cambiato invece proprio niente. Infatti non è questo Concordato che ha fatto diventare il cattolicesimo religione di Stato, bensì questo concordato riprende quando era già stabilito dalla vigente "Costituzione" del Regno d'Italia, vale a dire lo Statuto Albertino (rimasto in vigore fino al 1946), che recitava dal 1848: "La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi."
Col fascismo e il concordato non è cambiato nulla sotto questo profilo, semplicemente esso ha stabilito la fine di una guerra fredda. E' un testo meraviglioso, e non a caso fu detto che Mussolini, almeno in questo frangente, fu "l'uomo della Provvidenza". Questa frase, che alcuni anti-clericali usano contro i cattolici, dovrebbe invece essere sbandierata dai cattolici stessi, perché è verissima, bellissima, ed indiscutibilmente vera. Ma forse è il caso di spiegare in cosa consistesse la "questione romana". Com'è noto la capitale d'Italia non era Roma, e per conquistarla si dovette far guerra allo Stato della Chiesa, il cui capo però era anche colui che stava al vertice della religione della maggioranza degli italiani. Col risultato che, abbattuto lo Stato della Chiesa, il neo-nato regno d'Italia divenne il maggior nemico dei papi (anche perché era governato da un'élite politica laica fino all'intransigenza ed irreligiosa). Le confische dei beni degli ordini contemplativi, la loro soppressione forzata, e da ultimo l'invasione dello Stato della Chiesa, fecero sì che i papi giudicassero nemico della Chiesa il Regno d'Italia, arrivando ad intimare ai cattolici col famoso "non expedit" di non recarsi alle urne e non votare, giacché avrebbero finito per partecipare politicamente ad uno stato nemico della religione cattolica. Ai cattolici era dunque inizialmente addirittura vietato votare e fare politica (ovviamente ci furono laici e preti che disobbedirono, ma furono sospesi). Nel 1919 il "non expedit" fu abrogato, e questo permise la nascita del partito popolare di Sturzo, che era un sacerdote cattolico, lo lascerà nel 1923, a causa delle pressioni fasciste, 6 anni prima della firma del Concordato.
Il clima da guerra fredda fra stato e Chiesa, fu per l'appunto risolto dal governo Mussolini nel 1929, che offrì alla Chiesa ampi risarcimenti per gli espropri e tutele per il clero. Dal punto di vista cattolico non possiamo dunque che plaudere a questo concordato che, senza alcuna cessione ideologica al fascismo, ottenne grandi benefici per la Chiesa.

Per Predestinato
"Si è mai fatta una stima dell'entità degli espropri (compresa l'invasione dello Stato del Vaticano) per verificare che tra indennizzi e 8 per mille non si sia ormai risarcito completamente il danno subito dalla Chiesa?"
La stima è stata fatta, tanto che nel Concordato si dice che la restituzione è solo parziale (per benigna concessione del Santo Padre). In realtà temo che, visto che le opere espropriate erano di inestimabile valore storico ed artistico (oggi a Brescia abbiamo un cinema comunale in una ex-Chiesa del '400 a causa di questi ridicoli espropri!), lo stato italiano non finirebbe mai di pagare non solo la totalità dei beni espropriati, ma neppure di un singolo monastero.

Ad maiora
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sergjoo
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Messaggio da sergjoo »

Gabriella Prosperi ha scritto:Hanno mutato ''intendimento'', ma forse quello odierno è sempre stato un obiettivo, solo che il precedente era un'ottima esca e andava sfruttata.
Ma ci sono precise condizioni cui dovrebbero ottemperare per raggiugere ciò che, prima, demonizzavano:
innanzitutto abbandonare la pratica aberrante dell'ostracismo
secondo, abbandonare il divieto di trasfusione
terzo, dovrebbero dimostrare di occuparsi di opere sociali che non siano solo predicazione e costruzione sale del regno, ma aiuti reali quali le altre chiese offrono e non solo agli adepti.
Detto ciò, sarebbe bene per la loro credibilità, che abbandonassero l'opera di denigrazione degli altri culti, visto che, prima o poi, chiedono l'allineamento ad essi.
Ma oramai si è capito che la coerenza non è di questo credo.
Gabriella
be direi che a questo punto non sarebbero più tdg!

le cose che hai descritto son troppo radicate in questo culto per poterle cambiare. forse nel corso di tanti anni.
secondo me è più probabile che chiudono "bottega" piuttosto che facciano questi passi.
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