Domanda sul libro di Genesi

Sezione dove porre domande sulla Bibbia e sulla sua interpretazione

Moderatore: Achille

cavdna

Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello:
Mario70 ha scritto:Ma ci rendiamo conto che nel 2010 ancora stiamo a discutere di queste cose, e per giunta a farlo sono persone adulte?
Possibile che non si vedono i simbolismi che stanno dietro ai soggetti raccontati?
E' talmente evidente l'allegoria di questo racconto che anche un bambino di 8 anni capirebbe che si sta raccontando una favola e non una cronostoria, delle volte rimango allibito, poi per cercare di salvaguardare la faccia si parla "del punto di vista umano..." e ci credo! Furono loro a scriverle quelle cose... ma se Dio avesse dettato la bibbia come credono i fondamentalisti, non appare strano che i racconti sono prettamente visti in base alla conoscenza dell'epoca in cui furono scritti? "I luminari sono creati dopo perchè solo dopo si videro rispetto ad un uomo che avrebbe guardato dalla terra il cielo" :test: "il secondo racconto parla dal punto di vista umano" :test: e la spada roteante di Goldrake che ruotava al cancello del giardino? E gli animali tutti vegetariani? Apritelo sto cervello per favore.
Meglio che mi fermo va...
Per cortesia almeno sforzatevi di leggere qualcosa di serio circa gli stili nei quali fu scritta la bibbia, che qui siamo ancora all'ABC!

R I S P O S T A

mio caro fratello


:quoto100: - - - -per fortuna sei tu a dirlo

sono certo che se fossi stato io a fare simili affermazioni, di certo ora ero qui a dover leggere: "fondamentalista, fanatico etc. etc..."

:test: :test: :test:

infine,
come se poi rimanendo alla somma degli anni che il conteggio Biblico ci offre dalla data di Creazione di Adamo ai nostri gironi bastassero poco più di 6000 (seimila) o 7000 (settemila) anni :test: :test: :lovebibbia:

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO SIGNORE

Viandante
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Messaggio da Viandante »

polymetis ha scritto:Un cattolico invece non ha nessuno di questi problemi, perché è canonico il testo nella forma in cui la Chiesa lo ha dichiarato tale. Sicché a noi non importa nulla il fatto che Isaia abbia tre autori, perché è parola di Dio il testo nella forma in cui l'ha canonizzato la Chiesa, cioè quando aveva l'attuale numero di capitoli, mentre chi voglia fare il protestante, perché dovrebbe accettare come canonici i capitoli aggiunti ad Isaia, al Vangelo di Giovanni, o di Marco? Non ha nessun criterio per spiegare come mai sarebbero canoniche parti aggiunte rispetto all'originale. Solo in casa cattolica questo è possibile, perché ad essere canonico non è il testo come uscito dalle mani dell'autore, ma il testo nella forma in cui la Chiesa l'ha riconosciuto canonico.
Posso chiederti di ampliare con spiegazione diversa questo punto?

Inoltre i criteri per quella "forma" o per tale riconoscimento da dove provengono?

Grazie
Saluti
Viandante



"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
flabot
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Messaggio da flabot »

reny2000 ha scritto:
polymetis ha scritto:Un cattolico invece non ha nessuno di questi problemi, perché è canonico il testo nella forma in cui la Chiesa lo ha dichiarato tale. Sicché a noi non importa nulla il fatto che Isaia abbia tre autori, perché è parola di Dio il testo nella forma in cui l'ha canonizzato la Chiesa, cioè quando aveva l'attuale numero di capitoli, mentre chi voglia fare il protestante, perché dovrebbe accettare come canonici i capitoli aggiunti ad Isaia, al Vangelo di Giovanni, o di Marco? Non ha nessun criterio per spiegare come mai sarebbero canoniche parti aggiunte rispetto all'originale. Solo in casa cattolica questo è possibile, perché ad essere canonico non è il testo come uscito dalle mani dell'autore, ma il testo nella forma in cui la Chiesa l'ha riconosciuto canonico.
Posso chiederti di ampliare con spiegazione diversa questo punto?

Inoltre i criteri per quella "forma" o per tale riconoscimento da dove provengono?

Grazie



A me sembra chiarissimo, con questo ragionamento, si evince che: ad essere ispirati da Dio, non sono gli autori Biblici, ma la chiesa cattolica oppure ho capito male?
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Gli autori biblici sono ispirati da Dio, ma il problema è che non tutto quello che sta nella Bibbia è opera dell'autore originario dei singoli libri. Ad esempio nel Vangelo di Giovanni l'ultimo capitolo, o anche l'episodio dell'adultera, non appartengono alla stesura originale di questi Vangelo. Perché allora sono canonici? Per la banalissima ragione che la Chiesa di Dio li ha riconosciuti come tali. Tutto il Nt soggiace a questa regola. I vari libri, nella loro interezza, sono stati riconosciuti come canonici in base ad un confronto attuato dalla Chiesa tra la propria predicazione e i vari libri in circolazione, sicché la Chiesa è stata il metro di misura dell'ortodossia della Bibbia, e non il contrario, come quale protestante che ragiona astoricamente potrebbe pensare. La garanzia che la Bibbia sia ispirata riposa sull'idea che la Chiesa che ne ha scelto i libri sia infallibile, in caso contrario essa è una compilation del tutto umana. Ma la Chiesa non ha valutato e reso canonici i libri come sono usciti dalle mani dei loro autori, bensì i libri nella forma testuale attuale, sicché ad esempio l'episodio dell'adultera graziata in Giovanni, anche se non risale alla stesura originale del Vangelo, è canonico, perché la Chiesa l'ha ritenuto tale. Un protestante invece non ha nessuna motivazione per spiegare come mai possa considerare parola di Dio un testo che non esiste: non esiste infatti il Nuovo Testamento, ma solo un flusso di parole in continuo mutamento. I cattolici possono ben dire che si rifanno ad un particolare stadio redazionale, perché si basano sul fatto che la Chiesa ha canonizzato il libro con tutte quelle parti, anche aggiunge, ma il protestante, che alla Chiesa cattolica non crede, non può spiegare perché ritenga il Nuovo Testamento parola di DIo, giacché il testo di questa raccolta ha continuato a cambiare, e non solo all'interno dei singoli libri, ma anche nella scelta di quali libri facessero parte di questo corpus. L'attuale canone, con tutti e soli i 27 libri che attualmente compongono il NT, ha la sua prima attestazione nel 367 d.C., cioè in pieno IV secolo, addirittura dopo l'odiato Costantino. Sicché esso è una tarda creazione della mia Chiesa, che viene prima del canone, e non si basa sulla Bibbia, perché l'ha creata. Bibbia e Chiesa non si contraddicono, ma non perché la Chiesa sia modellata sulla Bibbia bensì al contrario perché la Bibbia è modellata sulla Chiesa, che ne scelse il canone. Per questo ogni interpretazione di questi testi all'infuori della cornice della Grande CHiesa che li ha creati è priva di fondamento, così come il cosiddetto "Sola Scriptura". perché la Scrittura senza la Chiesa non esiste.
"A me sembra chiarissimo, con questo ragionamento, si evince che: ad essere ispirati da Dio, non sono gli autori Biblici, ma la chiesa cattolica oppure ho capito male?"
Hai capito male, sono ispirati entrambi, ma la garanzia dell'ispirazione degli autori biblici è nel riconoscimento che la Chiesa dà di quest'ispirazione, giacché, se la CHiesa non fosse ispirata, questo riconoscimento che fu dato a questi libri sarebbe del tutto umano ed aleatorio.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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sasa1965
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Messaggio da sasa1965 »

Per Polymetis
I cattolici possono ben dire che si rifanno ad un particolare stadio redazionale, perché si basano sul fatto che la Chiesa ha canonizzato il libro con tutte quelle parti, anche aggiunge, ma il protestante, che alla Chiesa cattolica non crede, non può spiegare perché ritenga il Nuovo Testamento parola di DIo, giacché il testo di questa raccolta ha continuato a cambiare, e non solo all'interno dei singoli libri, ma anche nella scelta di quali libri facessero parte di questo corpus.
Dopo un mese di battibecchi, posso dire che, ho capito il tuo modo di pensare. Spesso ho letto, la tua teoria della canonizzazione del nuovo testamento. Diciamo che in linea di massima sono d'accordo, anche se penso che le cose siano un po più articolate di come tu dici.
Però, riguardo all'antico testamento, le cose sono più complicate. Per circa mille anni il Tanak , è stato proprietà esclusiva del, mondo Ebraico/giudaico. Poi un bel giorno, possiamo dire da Paolo (se escludiamo Filone)in poi è cominciata una rilettura prima, una "rielaborazione" poi del libro Ebraico. In un secondo tempo questo a portato una risistemazione, dello testo invertendo l'ordine , guarda caso, e capitato come ultimo libro, Malchia, che si conclude, con l'aspettazione di Elia. Idealizzato dai cristiani nella figura del Battista. Sembra proprio un espediente Hollywoodiano, per introdurre la seconda parte di una sagra cinematografica. Invece il tanka, si conclude con 2° Cronache, e la speranza della ricostruzione del tempio. Visto che in tutta questa fase, non c'è stata nessuna concertazione con ambienti ebraici, i legittimi padroni del testo. Come hanno fatto i padri conciliari a canonizzare questo testo, (pesantemente riveduto) come parola di Dio?
Io penso che, la necessità, di rivendicare una continuità, con l'ebraismo , sia stata una reazione, guidata principalmente da Egesippo. Alla voglia di rottura con il passato, fomentata principalmente da Marcione.
Devo dire per quello che ho letto, che il marcionismo, mi è proprio antipatico. Però devo riconoscere all'eresiarca del Ponto, un comportamento logico e lungimirante. Egli, già nel secondo secolo, aveva capito, che il cristianesimo/ellenistico, stava andando totalmente in una direzione contraria rispetto, all'antico testamento e hai fantomatici giudeo/cristiani. La sua proposta di tagliare quel tenue cordone ombelicale, che li legava ancora all'ebraismo era una necessaria conseguenza. Se quell'operazione fosse riuscita, oggi avremmo: Noi Pagano/Cristiani, con il Nostro Cristo unico Dio (senza parentela). Gli Ebrei con Il Tanak e Jahve dio d'Israele. E forse avremmo ancora i giudeo/cristiani, non obbligati dalle persecuzioni a confluire nell'Islam .

Ciao
Se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l'emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori.


François-Marie Arouet
cavdna

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vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello in CRISTO "Polymetis":
polymetis ha scritto:Hai capito male, sono ispirati entrambi, ma la garanzia dell'ispirazione degli autori biblici è nel riconoscimento che la Chiesa dà di quest'ispirazione, giacché, se la CHiesa non fosse ispirata, questo riconoscimento che fu dato a questi libri sarebbe del tutto umano ed aleatorio.

Ad maiora
R I S P O S T A

mio caro fratello


infatti un documento Conciliare ( COSTITUZIONE DOGMATICA SULLA DIVINA RIVELAZIONE DEI VERBUM - Vaticano II) afferma:
"Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro successori i vescovi, ad essi « affidando il loro proprio posto di maestri » (10). Questa sacra Tradizione e la Scrittura sacra dell'uno e dell'altro Testamento sono dunque come uno specchio nel quale la Chiesa pellegrina in terra contempla Dio, dal quale tutto riceve, finché giunga a vederlo faccia a faccia, com'egli è (cfr. 1 Gv 3,2).

La sacra tradizione

8. Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi. Gli apostoli perciò, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli ad attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per iscritto (cfr. 2 Ts 2,15), e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre (11). Ciò che fu trasmesso dagli apostoli, poi, comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa del popolo di Dio e all'incremento della fede; così la Chiesa nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede.

Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo (12): cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro (cfr. Lc 2,19 e 51), sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità. Così la Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio.

Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega. È questa Tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero canone dei libri sacri e nella Chiesa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse sacre Scritture. Così Dio, il quale ha parlato in passato non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa e per mezzo di questa nel mondo, introduce i credenti alla verità intera e in essi fa risiedere la parola di Cristo in tutta la sua ricchezza (cfr. Col 3,16).

Relazioni tra la Scrittura e la Tradizione

9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura e a parola di Dio in quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa trasmette integralmente la paro a di Dio - affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli - ai loro successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguenza l'una e l'altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza (13).

Relazioni della Tradizione e della Scrittura con tutta la chiesa e con il magistero

10. La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa; nell'adesione ad esso tutto il popolo santo, unito ai suoi Pastori, persevera assiduamente nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nella frazione del pane e nelle orazioni (cfr. At 2,42 gr.), in modo che, nel ritenere, praticare e professare la fede trasmessa, si stabilisca tra pastori e fedeli una singolare unità di spirito (14).

L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa (15), è affidato al solo .............. "



a quanti interessati - buona riflessione

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO RISORTO


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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Però, riguardo all'antico testamento, le cose sono più complicate. Per circa mille anni il Tanak , è stato proprietà esclusiva del, mondo Ebraico/giudaico."
Ma i cristiani non usano il Tanak... E' proprio qui l'errore. Noi non ci rifacciamo al cosiddetto canone ebraico, ma al canone dell'Antico Testamento creato dalla CHiesa, che non ha 39 libri, ma 46. Sicché noi non abbiamo rubato il canone a nessuno, perché il nostro canone è diverso, semmai l'accusa puoi farla ai protestanti. Noi non accettiamo la Genesi perché la accettavano gli Ebrei, la accettiamo perché ce lo dice la Chiesa. La fonte dell'autorità del nostro canone dell'AT sta nella Chiesa che, così come ha creato il canone del NT, ha creato il canone dell'AT. Non si vede proprio perché i cristiani, proprio perché cristiani, dovrebbero basarsi per il loro canone sugli ebrei. Mi vuoi replicare: "perché Gesù e Paolo erano ebrei"? Certo, ma a quel tempo il canone dell'AT ebraico non esisteva ancora. Questo è un passaggio cruciale. Il canone rabbinico attuale non è "il canone ebraico", è il canone dei farisei, e per giunta il canone dei farisei stabilizzatosi tra la fine del I secolo e l'inizio del II secolo d.C.
Sicché questo cosidetto canone ebraico fu creato quando la Chiesa s'era già staccata dalla sinagoga, e dunque per i cristiani non deve avere alcuna valenza normativa. E' noto infatti che al tempo di Gesù le varie correnti dell'ebraismo ritenevano sacri libri diversi. I farisei avevano il canone ebraico attuale (o per meglio dire, parte del canone attuale), quando ai sadducei, Girolamo e Origene ci testimoniano che si attenevano al solo Pentateuco, come si samaritani, e gli esseni poi avevano dei libri tutti solo, che in parte ci sono stati restituiti a Qumran. Quindi i cristiani non si sono impossessati di alcun Antico testamento ebraico, perché l'Antico testamento ebraico non esisteva. Gesù e Paolo sono ebrei anch'essi, ergo anch'essi eredi e legittimi discendenti, al pari di farisei, sadducei ed esseni dell'ebraismo. Il canone cristiano primitivo è cioè il canone di una parte dell'ebraismo, esattamente come il canone farisaico di fine I secolo. Noi dunque non abbiamo preso le Scritture di nessuno bensì, come membri della setta di rabbi Gesù, siano gli eredi al pari degli altri della tradizione di un popolo, e, rispetto a loro, o meglio, rispetto ai farisei, ci siamo creati il nostro canone, così come se lo sono creati i farisei, i sadducei, gli esseni, i samaritani.
"Però, riguardo all'antico testamento, le cose sono più complicate. Per circa mille anni il Tanak , è stato proprietà esclusiva del, mondo Ebraico/giudaico
."

Mille anni prima di Paolo, non era stato scritto un solo libro dell'attuale AT.
"Poi un bel giorno, possiamo dire da Paolo (se escludiamo Filone)in poi è cominciata una rilettura prima, una "rielaborazione" poi del libro Ebraico"
E Paolo non è forse ebreo? Dunque perché le interpretazioni ebraiche di Paolo sono meno legittimamente figlie dell'erbaismo di quelle di un Hillel o di un Gamaliele?
" un secondo tempo questo a portato una risistemazione, dello testo invertendo l'ordine "
Veramente l'ordine dei 39 libri del canone ebraico, che non esisteva al tempo di Gesù, è stato fluttuante di lista in lista, e di corrente in corrente,. Tu stai dando la sistematizzazione attuale come cristallizzata nel tempo, ma oltre ad essere tarda è pure locale. La LXX ha un ordine che le deriva dal giudaismo ellenistico, anch'esso giudaismo come quello palestinese e babilonese. Sono tutti eredi legittimi del variegato popolo ebraico. Comunque, non voglio qui dire che esistessero due canoni, uno palestinese e uno alessandrino, come si faceva un tempo, bensì voglio dire che non esisteva alcun canone. Ancora a fine I secolo abbiamo attestate in ambito farisaico dispute sulla canonicità di libri come il Qohelet o il Cantico, che, guarda caso, non sono citati neppure nel NT (forse perché non erano considerati canonici dai più?) E che dire di S. Giuda che nel Nt cita invece come ispirato e canonico Enoch, oggi apocrifo? Decisamente, un canone non c'era...
"che il cristianesimo/ellenistico, stava andando totalmente in una direzione contraria rispetto, all'antico testamento e hai fantomatici giudeo/cristiani"
Per noi cristiani è il contrario. Gesù è il legittimo erede delle promesse vetero-testamentarie, e la loro più riuscita realizzazione.

Ad maiora
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Messaggio da chang »

tranquillizzatevi Mario70 e Cavdna..

non a caso ho citato Dawkins...diciamo che nel 2010 credere nella spada roboante dei cherubini...o nei Nefilim...o all'arca di Noè...sembra un pò ingenuo...ma tempo fa apparivate altrettanto ingenui voi ai miei occhi nel credere in un Dio che si è fatto uomo...in un'anima immortale...nell'esistenza degli angeli...nella moltiplicazione dei pani e dei pesci...nei miracoli ...

diciamo che per cercare di comprendere la bibbia ci vuole uno sforzo enorme dal mio punto di vista perchè se ci riflettete bene è tutto apparentemente molto poco credibile nel 2010...

oppure pensate ci sia realmente molta differenza nel credere ai Nefilim o a un Dio che si è fatto uomo?

detto questo già ho ribadito il fatto che non mancano certo i simbolismi in Genesi...però con bel pò d'ingenuità ...o la vogliamo chiamare fede...il credente cerca di riflettere attentamente su tutta la bibbia...e lo porta a fare determinate considerazioni...

ora io vorrei che mi spiegaste questo...che senso ha scrivere che Adamo visse 130 anni e concepì Set...poi visse altri 800 anni...generò figli e figlie nel frattempo...e morì a 930 anni...questo non vale solo per Adamo ma per moltissimi altri....

che nel 2010 si possa credere ad uomo che visse così a lungo...sembra in effetti molto ingenuo...ma io non capisco ancora il senso simbolico che avrebbe tutto questo...
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Non esiste nessun dato scientifico contro l'Incarnazione, per contro ne esistono contro il creazionismo. Sicché è ingenuo credere al creazionismo, perché l'evoluzione delle specie è provata dalla biologia, mentre non è di per sé ingenuo credere all'Incarnazione, perché nessun dato scientifico o paradigma conclamato vi si oppone.
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Messaggio da sasa1965 »

diciamo che per cercare di comprendere la bibbia ci vuole uno sforzo enorme dal mio punto di vista perchè se ci riflettete bene è tutto apparentemente molto poco credibile nel 2010...

oppure pensate ci sia realmente molta differenza nel credere ai Nefilim o a un Dio che si è fatto uomo?ora io vorrei che mi spiegaste questo...che senso ha scrivere che Adamo visse 130 anni e concepì Set...poi visse altri 800 anni...generò figli e figlie nel frattempo...e morì a 930 anni...questo non vale solo per Adamo ma per moltissimi altri....

che nel 2010 si possa credere ad uomo che visse così a lungo...sembra in effetti molto ingenuo...ma io non capisco ancora il senso simbolico che avrebbe tutto questo...
Ti devo fare i complimenti, questa volta hai colto, il cuore del problema.
Premesso, che ho il massimo rispetto per tutte la religioni, anche se a volte , sono un po irriverente e satirico nei suoi confronti, le devo riconoscere l'immenso coraggio, di confrontarsi a viso aperto contro tutti i più insondabili misteri, contro i quali la scienza non osa (per il momento) ingaggiare battaglia. Però devo dire, che forse proprio questa sua indomabile audacia, la espone troppo spesso a critiche aspre e spietate.
Che senso ha ? Domanda Amletica alla quale non si può dare una risposta, chiara e definitiva. E non è una risposta nemmeno quella di poly che dice, visto che non è ancora stato dimostrato che l'incarnazione non è una favola, io credo ancora alla mia favola.
Il problema della religione e proprio il senso la logica. Se si fosse accontenta di fermarsi all'etica, la religione sarebbe stata inattaccabile. Ma in un delirio di onnipotenza a deciso di sfidare lo spazio e il tempo, la vita e la razionalità. Consigliata male da alla sua più grande alleata la filosofia, ha cercato di assoggettare alla sua "logica", il creato e il Creatore. Nel tentativo di tappare le falle, dei suoi ragionamenti farraginosi, come un pitone si avvolto a spirale su se stessa, rifiutando consigli e riflessioni. Oggi nel 2010, a cosa serve la religione? Perso ormai la sua vocazione evangelizzatrice. Serve solo a convincere chi è già convito. E forse serve a noi, che come degli inguaribili romantici, continuiamo a corteggiare la nostra sfuggente amante.
Se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l'emblema della verità! Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori.


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Messaggio da polymetis »

"nemmeno quella di poly che dice, visto che non è ancora stato dimostrato che l'incarnazione non è una favola, io credo ancora alla mia favola."

La tua conclusione postula la premessa. La frase "non è stato dimostrato che è una favola, quindi io credo alla mia favola" è mal formulata, perché etichetta come favola ciò che non è dimostrato lo sia.
Io ho semplicemente detto che c'è una differenza tra il credere a Dio, o ad altri dogmi, e il credere a cose che sono già state confutate, tutto qui. Ovviamente non basta il fatto che queste cose non siano ancora state confutate a renderle credibili, occorrerà valutare la probabilità di ogni affermazione caso per caso.
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Messaggio da chang »

beh io non darei la Genesi per spacciata...nel senso che pure l'amico Dawkins ha i suoi bei problemi a spiegarmi l'evoluzione...

dalla bibbia non mi aspetto un quadro chiaro...ma quando si parla di evoluzione vorrei chiarezza visto che si parla di una teoria scientifica...

e invece tutta questa chiarezza non esiste...al contrario forse c'è pure più caos...le teorie creazioniste sono alimentate pure da questa incertezza sull'evoluzione...mancano tanti...troppi tasselli...
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Messaggio da sasa1965 »

beh io non darei la Genesi per spacciata...nel senso che pure l'amico Dawkins ha i suoi bei problemi a spiegarmi l'evoluzione...

dalla bibbia non mi aspetto un quadro chiaro...ma quando si parla di evoluzione vorrei chiarezza visto che si parla di una teoria scientifica...

e invece tutta questa chiarezza non esiste...al contrario forse c'è pure più caos...le teorie creazioniste sono alimentate pure da questa incertezza sull'evoluzione...mancano tanti...troppi tasselli...
Per quanto riguarda, la religione e la teologia cristiana, un minimo di conoscenza (autodidatta) penso di averla, anche se il mio amico Poly(spero di poterti chiamare amico) dice che le mie letture sono per lo più scandalistiche . Per quando riguarda l'evoluzione, sono quasi completamente incompetente, ricordo che molti anni fa , ho letto un libro di Piero Angela, e un altro testo di cui non ricordo l'autore. Attualmente le mie fonti sono national geographic e scientific american, quando trattano questi argomenti. Quindi niente di accademico.
Sei nel vero quando dice, che l'evoluzione dell'uomo (penso che parli di quella, quando ti riferisci ai tasselli, o meglio anelli mancanti) , lungi dall'essere un fatto, è ancora una teoria, che fra l'altro è in rapida traforazione. Molte delle ipotesi Darwiniane, sono messe in discussione o addirittura accantonate .
Però, bisogna dire, che ci sono alcuni capi saldi che ormai sono fatti scientifici. E purtroppo bastano e avanzano per squalificare la genesi biblica. Secondo la cronologia, interna alle scritture la creazione dell'uomo risalirebbe a circa 6000 anni fa. Mentre le datazioni fossili fanno risalire la comparsa dell'homo sapiens a 140000 anni or sono. Come puoi notare c'è un abisso incolmabile fra le due date, che anche tutte le alchimie interpretative, del libro Evoluzione edito dalla Watchtower, non riescono ad appiattire. Ricordo di aver letto avidamente quel libricino verde quando ero tdg. Rammento come cercava di allungare i giorni creativi a 36000 anni (ogni giorno 6000), mi ricordo bene?
Ma la cosa più carina è quella teoria postulata dagli "scienziati" di Brooklyn, i quali asserivano (spero vivamente che abbiano cambiato idea), che dalla creazione della terra, fino al diluvio universale, nell'atmosfera terrestre vi sarebbero stati milioni di metri cubi d'acqua, che facendo da scudo contro i raggi solari, avrebbero favorito eccezionali condizioni di vita sulla terra, questo schermo avrebbe permesso la sorprendente longevità delle generazioni antidiluviane. In oltre avrebbero contribuito a alterare le datazioni, fatte al radiocarbonio dagli scienziati moderni, rendendole del tutto inattendibili. Peccato che gli astrofisici del corpo direttivo, nel formulare la loro fanta-follia si sono dimenati che una tale massa d'acqua sospesa nell'atmosfera, avrebbe alterato si le condizioni della terra, ma non in "paradiso", ma più tosto, la superficie del nostro pianeta sarebbe stata simile alla fossa delle Marianne, dove la luce non è mai penetrata e dove regna il buio assoluto.
E' vero che nella documentazione fossile mancano molti anelli dei primordiali antenati dell'uomo, ma è altrettanto corretto dire che dalle impronte di laetoli, fino alla comparsa del Homo sapiens, passando per l'australopithecus afarensis , l'homo habilis e homo herectus, vi è un evidenza di fossili quasi ininterrotta.
Queste elementari osservazioni, sono più che sufficienti ha relegare, la creazione biblica, nel ambito della mitologia.

Ciao
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François-Marie Arouet
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sasa1965
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Ovviamente non basta il fatto che queste cose non siano ancora state confutate a renderle credibili, occorrerà valutare la probabilità di ogni affermazione caso per caso.
Non è del tutto vero che la scienza, non si sia espressa, su temi come l'incarnazione. E chiaro che il linguaggio scientifico usa una terminologia del tutto diversa. Quello che la teologia chiama incarnazione, potrebbe corrisponde a teletrasporto, materializzazione. e anche resurrezione, potrebbe essere simile alla smaterializzazione. Questi concetti non sono nuovi nel mondo della fisica quantistica. Sono passati 13 anni quando per la prima volta l'astrofisico Stephen Hawking riusci a teletrasportare (smaterializzare e far rimaterializare in un altro posto) un fotone nel suo laboratorio. Dal 1997 a oggi sono stati fatti molti passi avanti, tanto che gli studiosi, ipotizzano che in un futuro, relativamente , prossimo questa tecnica di trasporto sia applicabile a tutto, uomo compreso.
Il problema forse è un altro. Visto che l'uomo può riprodurre in laboratorio certi fenomeni, questi ultimi non sono più dei veri e propri miracoli. Al massimo possiamo parlare di scienza più evoluta. E quelli che noi chiamiamo dei non posso essere viaggiatori di un altro mondo?
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polymetis
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"Quello che la teologia chiama incarnazione, potrebbe corrisponde a teletrasporto, materializzazione. e anche resurrezione, potrebbe essere simile alla smaterializzazione. Questi concetti non sono nuovi nel mondo della fisica quantistica. Sono passati 13 anni quando per la prima volta l'astrofisico Stephen Hawking riusci a teletrasportare (smaterializzare e far rimaterializare in un altro posto) un fotone nel suo laboratorio"
Il tuo linguaggio è improprio, e utilizza i termini divulgativi internettiani. Non è mai avvenuto alcun teletrasporto. Il fotone che si materializza all'altro capo non è quello dell'origine, c'è una riproduzione di un fotone identico (o meglio, una trasmissione di informazione tramite l'entanglement quantistico), una clonazione, non un trasporto del fotone di partenza.
L'Incarnazione non ha nulla a che fare col teletrasporto, né con quello di Star Trek né con quello dei fotoni, anche perché la trascendenza non è un luogo fisico, anzi non è un luogo, e non ha alcuna proprietà attingibile dalla nostra fisica.
"Il problema forse è un altro. Visto che l'uomo può riprodurre in laboratorio certi fenomeni, questi ultimi non sono più dei veri e propri miracoli. Al massimo possiamo parlare di scienza più evoluta. E quelli che noi chiamiamo dei non posso essere viaggiatori di un altro mondo?"!
Sì, sono d'accordo, sono atterrati sulle piste per dischi volenti di Nazca, appena prima di aver costruito le piramidi d'Egitto e aver affondato Atlantide...

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Sì, sono d'accordo, sono atterrati sulle piste per dischi volenti di Nazca, appena prima di aver costruito le piramidi d'Egitto e aver affondato Atlantide...
E' chiaro, che questo mio accostamento per adesso, non può che ritenersi un azzardo scherzoso. E' vero che l'esperimento, non è come un tele trasporto, in effetti somiglia più all'invio di un fax. Però aspettiamo prima di pronunciarci definitamente.
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beh in realtà la situazione è un pò più complicata Sasa...

la teoria dell'evoluzione è sempre stata oggetto di critiche...in un certo senso si potrebbe fare un parallelismo tra gli evoluzionisti e i testimoni di Geova...

i fuoriusciti nei testimoni vengono isolati e spesso sono oggetto di critiche anche ingiuste da parte della loro ex comunità...

la stessa cosa avviene tra gli evoluzionisti...chi rinnega l'evoluzione...non è che abbia un trattamento molto migliore...scienziati di un certo spessore appena hanno abbandonato la teoria dell'evoluzione...sono stati isolati e considerati quasi dei folli dalla comunità scientifica per il loro dissenso...

vorrei chiedervi...le leggi che regolano l'universo cosa dimostrano...sempre se dimostrano qualcosa...
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sasa1965
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chang ha scritto:beh in realtà la situazione è un pò più complicata Sasa...

la teoria dell'evoluzione è sempre stata oggetto di critiche...in un certo senso si potrebbe fare un parallelismo tra gli evoluzionisti e i testimoni di Geova...

i fuoriusciti nei testimoni vengono isolati e spesso sono oggetto di critiche anche ingiuste da parte della loro ex comunità...

la stessa cosa avviene tra gli evoluzionisti...chi rinnega l'evoluzione...non è che abbia un trattamento molto migliore...scienziati di un certo spessore appena hanno abbandonato la teoria dell'evoluzione...sono stati isolati e considerati quasi dei folli dalla comunità scientifica per il loro dissenso...

vorrei chiedervi...le leggi che regolano l'universo cosa dimostrano...sempre se dimostrano qualcosa...
Quello che accade nel mondo accademico, non è diverso da quello che succede in tutti gli ambiti lavorativi e dello scibile umano. Arrivismo, invidia, pettegolezzo. Sono difetti tipici del uomo. Ricordo che problemi molto simili erano diffusi anche nelle congregazione dei Testimoni di Geova. Ma il dissenso di per se non dimostra che una teoria sia falsa o meno.
Le leggi che regolano l'universo e la vita, dimostrano che esiste un creatore, che ha emanato tali principi naturali? Forse si. Ma quest'ammissione, non ci autorizza a credere che la genesi biblica sia parola di Dio. Anzi se mai è vero il contrario. Per me è assolutamente inconcepibile che il grande architetto dell'universo (come direbbero i massoni),che ha dettato i principi fisici, chimici , meccanici, e perché no anche elettrici, in un equilibrio tale da permettere la vita, almeno sul terzo pianeta del sistema solare della regione galattica di Sirio, possa poi di colpo rincoglionirsi è far scrivere un libro che non ha ne capo ne coda.
La perfezione dell'universo dimostra che esiste un Creatore, che non ha nulla a che vedere con le superstiziose e mitologiche sacre scritture.

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polymetis
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Lo scopo della Genesi non è dire come sia stato creato il mondo, motivo per cui non è Dio che si è riconglionito, sei tu che non sai cosa cercare in quel libro. Inoltre la tua idea di dio che scrive un libro, non tiene conto che la Bibbia oltre che parola di Dio al 100% è anche parola dell'uomo al 100%, sebbene su piani diversi, sicché quando confronti l'architettura dell'universo con quella del testo sacro devi renderti conto che in quest'ultimo c'è anche la mediazione umana (per noi cattolici ovviamente, i fondamentalisti si tengano pure la loro ridicola idea di "dettatura".

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non so in passato...ma oggi nemmeno i testimoni credono che la bibbia sia stata dettata da Dio...bensì uomini scrissero la bibbia sotto ispirazione divina...


"le leggi che regolano l'universo dimostrano che esiste un creatore che ha emanato tali principi naturali? Forse sì."

se questi principi naturali sono stati emanati da un creatore...cosa possiamo considerare oggi realmente scientifico o antiscientifico?

cioè quello che noi chiamiamo scienza...corrisponde alla scienza del nostro creatore se esiste?
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sasa1965
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polymetis ha scritto:Lo scopo della Genesi non è dire come sia stato creato il mondo, motivo per cui non è Dio che si è riconglionito, sei tu che non sai cosa cercare in quel libro. Inoltre la tua idea di dio che scrive un libro, non tiene conto che la Bibbia oltre che parola di Dio al 100% è anche parola dell'uomo al 100%, sebbene su piani diversi, sicché quando confronti l'architettura dell'universo con quella del testo sacro devi renderti conto che in quest'ultimo c'è anche la mediazione umana (per noi cattolici ovviamente, i fondamentalisti si tengano pure la loro ridicola idea di "dettatura".
Riconosco nel Creatore e nel creato un grande e sublime equilibrio. E' questa consapevolezza, che mi fa in ultima analisi dubitare dell'ispirazione della bibbia, nella quale io cerco è penso di riconoscere la tradizione di un grande popolo il primo, se non contiamo Akhenaton a essere monoteista. Siccome sono un grande estimatore della precisione matematica e dell'estrema razionalità, della creazione e del Grande Architetto cosmico, non riesco a capire, questa tua dichiarazione (la Bibbia oltre che parola di Dio al 100% è anche parola dell'uomo al 100%, sebbene su piani diversi). Visto che hai usato percentuali matematiche, vorresti essere così gentile, da spiega razionalmente questo ineffabile concetto?

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se questi principi naturali sono stati emanati da un creatore...cosa possiamo considerare oggi realmente scientifico o antiscientifico?

cioè quello che noi chiamiamo scienza...corrisponde alla scienza del nostro creatore se esiste?
La scienza, intesa come principi fisici, razionalmente verificabili, non è in contrasto con il Creatore anzi ne esalta le qualità.
Al contrario e la fede intesa come , credere in assenza o conflitto di prove, a essere contro la razionalità di Dio. Ti ricordo che la razionalità è l'unica prova tangibile dell'esistenza di un Dio.
Quindi è più giusto dire: scienza+logica=Dio e religione+fede=uomo. Infondo, non è la religione un archetipo superstizioso di scienza ? Non è la fede un difetto della logica? Non è l'uomo a voler ipotizzare la natura di Dio?

Ciao
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"Siccome sono un grande estimatore della precisione matematica e dell'estrema razionalità, della creazione e del Grande Architetto cosmico, non riesco a capire, questa tua dichiarazione (la Bibbia oltre che parola di Dio al 100% è anche parola dell'uomo al 100%, sebbene su piani diversi)"
La Bibbia non insegna come va il cielo, ma come si va in cielo... (card. Baronio)
La logica dell'incarnazione e della Scrittura è quella annunciata da Paolo quando dice "Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino...." (1Cor 13,11), vale a dire che Dio, pur essendo perfetto, usando la lingua degli uomini, non può che assumerne i limiti strutturali, ed è una sua scelta. L'ispirazione divina non è equivalente all'idea che i TdG hanno della dettatura, infatti gli autori umani scrivono in base alla lingua ed ai generi letterari loro coevi. La Costituzione dogmatica Dei Verbum spiega dunque che nella Bibbia è infallibili ciò che concerne la nostra salvezza, e non materie di cosmologia o biologia, che, per altro, sarebbero state irricevibili dagli antichi (sempre che dio avesse un qualche interesse a comunicare questi dati). Parola di Dio al 100% e parola dell'uomo al 100% perché tutto nella Bibbia è ispirato, il problema è che non è ispirato per trasmettere quello che i fondamentalisti si aspettano che trasmetta. Quando la Bibbia ci descrive il cielo come solido ed è retto da colonne impiantate da Dio, il testo è ispirato, ma l'ispirazione del testo non consiste nel volerci trasmettere l'idea che il cielo è solido e sorretto da colonne, bensì in un significato che ha importanza per noi sotto il profilo della morale e della fede (ad esempio significare che la creazione è fermamente tenuta nelle mani di Dio, cioè che è solidamente fondata nel suo Creatore). Vale a dire che bisogna vedere al di là dei generi letterari qual è il messaggio di fondo del testo che veniva trasmesso attraverso immagini e modi di dire oggi "scaduti", inattuali scientificamente.
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sasa1965 ha scritto: La scienza, intesa come principi fisici, razionalmente verificabili, non è in contrasto con il Creatore anzi ne esalta le qualità.
Al contrario e la fede intesa come , credere in assenza o conflitto di prove, a essere contro la razionalità di Dio. Ti ricordo che la razionalità è l'unica prova tangibile dell'esistenza di un Dio.
Quindi è più giusto dire: scienza+logica=Dio e religione+fede=uomo. Infondo, non è la religione un archetipo superstizioso di scienza ? Non è la fede un difetto della logica? Non è l'uomo a voler ipotizzare la natura di Dio?

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che la scienza non sia in contrasto con un Creatore sono pienamente d'accordo...ma ciò che chiamiamo scienza...è la stessa scienza del nostro Creatore?

in parte lo è di sicuro...ma solo in parte...molte cose che oggi potrebbero essere considerate antiscientifiche...potrebbero essere in realtà scientifiche...e vale quindi pure il contrario...

la teoria dell'evoluzione...è appunto una teoria scientifica...ma nei fatti potrebbe essere un miscuglio di scienza e fantascienza...
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ci sono genetisti...paleontologi ...che sostengono ad esempio che sarebbe la scimmia a derivare dall'uomo...cioè che l'antenato comune era più vicino all'attuale uomo che alla scimmia...

questa teoria viene chiamata devoluzionismo...

io non è che sia d'accordo con questa ipotesi...ma la scienza (umana) la rigetta a priori...non la considera neanche una teoria scientifica...

quello che voglio dire...è che se esiste un Creatore...poteva tranquillamente progettare l'uomo e poi far derivare da esso la scimmia...ma secondo gran parte degli scienziati...non sarebbe scientifico tutto ciò...
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sasa1965
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che la scienza non sia in contrasto con un Creatore sono pienamente d'accordo...ma ciò che chiamiamo scienza...è la stessa scienza del nostro Creatore?

in parte lo è di sicuro...ma solo in parte...molte cose che oggi potrebbero essere considerate antiscientifiche...potrebbero essere in realtà scientifiche...e vale quindi pure il contrario...

la teoria dell'evoluzione...è appunto una teoria scientifica...ma nei fatti potrebbe essere un miscuglio di scienza e fantascienza...
Spesso, è accaduto nel corso della storia, che teorie ritenute esatte sono state corrette e rivedute. Ma l'autocritica, l'autoanalisi, il ripensamento, non vanno visti come un limite della scienza, anzi, le continue osservazioni empiriche, sono una garanzia di un progressivo miglioramento. E' in questo che la religione è estremamente carente, una volta che sono stati fissati di canoni, non è mai stata disposta a scendere a patti con una nuova ragione.
E appunto su questa immobilità culturale, anzi sul regresso della ragione, che all'inizio del secolo scorso alcuni gruppi e evangelici conservatori hanno rispolverato un'interpretazione letterale della bibbia, detto fondamentalismo. Non condanno questo modo di pensare (anche se non l'approvo), lo vedo più che altro una difesa disperata di chi, vede disgregarsi le proprie convinzioni e contemporaneamente paventa un possibile degrado morale e etico, della società. Vedo con piacere, che stai usando termini come potrebbe o potrebbero. Il dubbio, la possibilità, la probabilità sono le migliori frecce, nella faretra, della logica, della cultura, della tolleranza. E chiaro che ogni individuo ha il diritto di credere al suo Dio a modo suo, nel rispetto della liberata altrui.

Voglio anche complimentarmi con Poly, per il suo splendido, slalom speciale dialettico, degno del miglior Alberto Tomba.
La Costituzione dogmatica Dei Verbum spiega dunque che nella Bibbia è infallibili ciò che concerne la nostra salvezza, e non materie di cosmologia o biologia, che, per altro, sarebbero state irricevibili dagli antichi (sempre che dio avesse un qualche interesse a comunicare questi dati).

Sicuramente gli antiche, non avrebbero potuto, capire se Dio avesse esposto le leggi reali della creazione. Questo però intrinsecamente significa, che le sue parole erano dirette solo a un 'antica civiltà, e non a quelle più evolute e moderne.
Se poi non era sua volontà comunicarci un messaggio, cosmico, biologico, creativo. Allora perché a permesso che tale racconto impreciso, abbia inquinato il suo testamento?
Dire poi che la bibbia è infallibile riguardo alla salvezza, mi sembra proprio una risposta di comodo, visto che nessuno e mai tornato per poterla testimoniare. Nemmeno san Paolo che si aspettava di essere rapito, ancora in vita da Dio e essere trasferito istantaneamente in cielo. Quest'incauta affermazione è solo servita ad offrire il fianco a assurde speculazioni, che hanno partorito la dottrina del Rapture , che oggi spopola negli stati uniti.
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

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http://www.unita.it/paleolitico-l-homo- ... a-1.263127" target="_blank" target="_blank
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Evoluzione e chiesa

Messaggio da Alfonso »

In ogni caso, Pio XII, nel 1950, nell'enciclica Humani generis dichiara esplicitamente che "i fedeli non possono abbracciare quell'opinione i cui assertori insegnano che dopo Adamo sono esistiti qui sulla terra veri uomini che non hanno avuto origine, per generazione naturale, dal medesimo come progenitore di tutti gli uomini, oppure che Adamo rappresenta l'insieme di molti primogenitori", perché il peccato originale fu "veramente commesso da Adamo individualmente e personalmente".
In altre parole, il racconto della Genesi andrebbe preso in senso letterale e non metaforico, e costituirebbe una testimonianza storica e non mitologica dell'origine dell'umanità. Una posizione tuttora valida, essendo stata ribadita dal recente Catechismo (Compendio, 7 e 75).

Veramente, un mezzo passo avanti nella percezione cattolica dell'evoluzionismo fu compiuto da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1996, quando in un discorso ai membri della Pontificia Accademia delle Scienze affermò che "circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell'enciclica Humani Generis, nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una mera ipotesi". Ma, il 7 luglio 2005, a tre mesi dall'elezione di Benedetto XVI, la Chiesa è subito corsa ai ripari quando il cardinale Christoph von Schönborg, arcivescovo di Vienna ed estensore del Catechismo, pubblica sul The New York Times l'articolo "Trovare il disegno della natura", nel quale dichiara il discorso del 1996 di Giovanni Paolo II "vago e secondario" e stabilisce che "l'evoluzione, nel senso di un processo, non guidato e non pianificato, consistente di variazioni casuali e selezione naturale, non è vera".

Un abbraccio
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Sandro_48
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Domande sulla Bibbia

Messaggio da Sandro_48 »

TRIANELLO "JESUS INSIDE" afferma:

"è necessario (con buona pace di Bultmann ) considerare come un evento storico la risurrezione di Cristo, questo perché solo se Cristo è effettivamente risorto la fede della Chiesa può avere un fondamento concreto." forse questa è una dottrina cattolica
ma da un punto di vista protestante la Resurrezione di Cristo NON è un Fatto Storico, bensì solo una Verità della Fede.

Sandro Prada
Lo scopo di questo sito è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, per evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi di questo gruppo.
cavdna

Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello:

Sandro Prada ha scritto:TRIANELLO "JESUS INSIDE" afferma:

"è necessario (con buona pace di Bultmann ) considerare come un evento storico la risurrezione di Cristo, questo perché solo se Cristo è effettivamente risorto la fede della Chiesa può avere un fondamento concreto." forse questa è una dottrina cattolica
ma da un punto di vista protestante la Resurrezione di Cristo NON è un Fatto Storico, bensì solo una Verità della Fede.

Sandro Prada
R I S P O S T A

mio caro fratello


e come spiegate la frase di Paolo:

"..............Se CRISTO non fosse RISORTO vana sarebbe la nostra fede..............."

a me pare di comprendere, che un fatto veramente accaduto, ha alimentato, sostenuto, rinforzato, etc. etc... la fede
quella fede ha ragione di essere PROCLAMATA, proprio per la storidicità dell'evento

grazie :strettamano:

vi saluto in CRISTO RISORTO

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