Ecco in poche parole di cosa si tratta.
Dopo quasi 60 anni di “leale servizio” al cospetto della WT, ho smesso qualsiasi associazione con i Testimoni di Geova, come Organizzazione, nel novembre del 2004, a seguito di una presa di coscienza dovuta ad un comportamento di parte della filiale svizzera della WT.
Dopo 5 anni, ho saputo che, il 4 giugno del 2009, hanno annunciato in Sala, che non ero più un Testimone di Geova, malgrado non avessi ancora neppure ritirato dalla posta la raccomandata con ricevuta di ritorno contenente la seconda convocazione per un udienza davanti ad un comitato giudiziario. Essendo assente in quel periodo, l’ho ritirata il giorno DOPO l’annuncio, il 5 giugno 2009!
Noi abbiamo tre figli. Tutti e tre battezzati Testimoni di Geova.
Due d’essi, le mie due figlie, avevano già inviato la loro lettera di dissociazione.
Mio figlio, ha ricevuto quasi lo stesso trattamento mio e, senza nemmeno alcuna lettera di convocazione per un udienza davanti ad un comitato giudiziario, è stato disassociato e l’annuncio è stato fatto nello stesso momento nel quale hanno fatto l’annuncio che riguardava la mia posizione.
Mia moglie non c’entra, in tutto questo.
Lei ha smesso di frequentare le adunanze nel luglio del 2005, per motivi suoi personali che nulla avevano a che fare con noi.
Non penso che, una persona battezzata da 40 anni, estremamente attiva nell’opera di predicazione, moglie di un uomo che è stato anziano per quasi 30 anni, possa essere semplicemente “dimenticata” dai pastori del gregge di Geova. Eppure, è ciò che hanno fatto gli anziani dell’ultima congregazione che abbiamo frequentato.
Durante tutti questi anni, nessun anziano si è mai degnato di telefonarle o di farle una visita.
Non so di certo per quale motivo non lo abbiano fatto. Posso solo fare delle ipotesi in merito.
Comunque, oggi, ha ricevuto una lettera firmata da due anziani, a nome della congregazione che frequentava!
Non è nostra abitudine nascondere l’un l’altro le cose che ci riguardano e, diciamo anche, da brava moglie cristiana, riconosce che il capo famiglia sono io e che prima di prendere qualsiasi decisione, dovrebbe consultarmi. Per tale motivo, non è strano se sono a conoscenza del contenuto della missiva.
Il motivo per cui condivido con voi questo soggetto, è solo accademico. Dovrebbe aiutarci a capire la vera natura dell’Organizzazione e quali sono le reali motivazioni che spingono i propri membri, soprattutto coloro che dovrebbero dare l’esempio nell’ agire.
Se i motivi che animano gli anziani fossero realmente dettati dai principi cristiani esposti nella Parola di Dio, e sbandierati su tutte le pubblicazioni della Watchtower, non penso che avrebbero aspettato 5 anni e più, prima di fare il PRIMO passo per aiutare una sorella che da segni di mancanza di premura per gli interessi del Regno, come percepiti dall’Organizzazione.
La Bibbia, riguardo a questo soggetto, è molto chiara. In Luca 15:6, Gesù fa un illustrazione ricordando agli scribi e farisei, che lo accusavano di associarsi con i peccatori, quali avrebbero dovuto essere le loro priorità. Egli dice:
In altre parole, se gli anziani, che pretendono di essere i pastori del gregge, dovessero smarrire una delle loro 100 pecore, ci si aspetta che vadano SUBITO alla sua ricerca. Non esiste, in questa scrittura, nessuna scusa da invocare per temporeggiare nelle ricerche. Infatti, Cristo sottolinea il fatto che il pastore che avesse smarrito una pecora, avrebbe dovuto lasciare le 99 altre, non in un luogo sicuro, ma … nel deserto, luogo arido, pericoloso per delle pecore indifese, che avrebbero potuto essere rubate da ladroni o divorate da fiere selvagge.Chi è fra voi l’uomo che, avendo cento pecore, se ne smarrisce una non lascia le novantanove nel deserto e non va in cerca della smarrita finché non la trovi?
Come mai, gli anziani della congregazione che hanno inviato la loro lettera, hanno temporeggiato per oltre 5 anni prima di decidersi a cercare la pecora smarrita?
È anche interessante che il Cristo, non da la colpa alla pecora, ma al pastore. Dice: “se ne smarrisce una”, non dice “se una si smarrisse”! È responsabilità del pastore accertarsi di non smarrire le pecore e non della pecora quella di non doversi smarrire!
Ma come giustificano gli anziani, nella loro lettera, questo lungo temporeggiare?
Scrivono: “Ecco ormai molti anni da quando non abbiamo preso contatto con te, perché” … “pensavamo che avevi bisogno di un lungo tempo di riflessione.”
Ma non capisco: mia moglie non ha mai chiesto di un tempo di riflessione a nessuno, tanto meno un “lungo” tempo di riflessione! Questa frase suona solo come una giustificazione alla loro mancata responsabilità di vegliare sulle pecore!
Mentre non hanno deciso opportuno darsi da fare per cercare la pecora smarrita, hanno tenuto a rassicurarla. Scrivono “Comunque, pensiamo sempre a te”. Strano, Cristo nella sua illustrazione non ha detto “se smarrite una pecora, non andate a cercarla, ma, mi raccomando, pensate sempre a lei!”. Anzi, ha chiaramente ricordato che il pastore doveva cercarla, non con 5 anni di ritardo, non dopo aver messo al sicuro le 99 altre pecore, ma subito e di non smettere di cercarla “finché non l’avesse trovata”!
Comunque, ora sembrano essersi seriamente ricordati delle loro responsabilità e scrivono “ci chiediamo cosa possiamo fare per aiutarti a riprendere gusto nel servizio del nostro grande creatore Geova”. Ma dopo 5 anni, la pecora smarrita nel deserto potrebbe essere già morta da un pezzo. Penso che l’unica cosa che possono aspettarsi è … un miracolo! Si, ci vuole un miracolo ad una pecora poter essere ancora viva dopo 5 anni di vita comune con un orco apostata come me.
Terminano la loro missiva mostrando tutta la loro attuale disponibilità, sperando che ci si dimentichi della loro passata assenza e scrivono: “siamo pronti ad incontrarti nel giorno e l’ora che preferisci, nella nostra Sala del Regno”. Ma come, invece di andare a cercare la pecora nel deserto, o a casa sua, le chiedono di ritrovare da sola la strada dell’ovile e di venire spontaneamente a parlarne, sul loro territorio, la Sala del Regno!
Ma un momento: questi uomini sembrano dimenticare che questa donna ha un marito!
Come si permettono di invitare una donna sposata ad incontrare da sola due o tre uomini in un luogo da loro stabilito,dandogli come sola scelta il giorno e l’ora dell’incontro, non il luogo né, tanto meno, con chi presentarsi all’appuntamento? Mi chiedo se non ci sia la base per una denuncia!
E dal punto di vista, non giuridico, ma scritturale, in base a quale scrittura della Bibbia due o tre uomini si permettono di ignorare l’esistenza dell’autorità del marito di una donna e di invitarla ad incontrarli senza la sua presenza e senza il suo permesso? Chi credono di essere? Dei magistrati?
Questi uomini, nella loro arroganza, pensano di avere il diritto di poter chiederti qualsiasi cosa senza tener alcun conto dei tuoi diritti, solo perché sono degli “anziani”.
Non permetterò mai a due o tre uomini, con la scusa che si definiscono “anziani”, di incontrare mia moglie senza la mia presenza, da soli in un luogo da loro stabilito.
Comunque, concludono firmandosi, non con nome e cognome, come lo farebbe un amico o un normale essere umano, ma con il timbro recante il nome della congregazione.
Povera pecora, non merita nemmeno la sensibilità umana di un essere in carne ed ossa, ma solo la fredda sigla amministrativa di un ente giuridico.
Chissà cosa ne pensa Cristo di tutta questa premura pastorale.
Comunque non è mia intenzione discutere qui della posizione di mia moglie né in merito alle sue credenze né riguardo alla lettera che ha ricevuta.
Questa è una cosa privata e rispetto il suo diritto alla sua privacy e sono certo che capirete e non cercherete di saperne di più sul suo conto.
Per tornare dunque al motivo per cui ho condiviso con voi questo soggetto, forse ha potuto aiutarvi a capire la vera natura dell’Organizzazione e quali possono essere le reali motivazioni che spingono i propri membri ad intromettersi nella nostra vita privata.