[Florilegio]: Il peccato di Sodoma

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[Florilegio]: Il peccato di Sodoma

Messaggio da polymetis »

Padre John McNeill, gesuita, in questo suo libro su "La Chiesa e l'omosessualità", uscito in America nel 1976 con l'imprimatur dell'autorità ecclesiastica, indaga il peccato di Sodama per scoprire le vere ragioni della condanna della città. Queste idee, oggi note a tutti e quasi scontate, allora suonarono quasi rivoluzionarie:

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Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da polymetis »

Uno scritto sullo stesso argomento di T. Römer, professore di Antico Testamento all'università di Losanna:

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(T. Römer. L. Bonjour, L'omosessualità nella Bibbia e nell'Antico Vicino Oriente, Torino, Claudiana,pp. 55-65)

In conclusione possiamo certamente dire che gli abitanti di Sodoma hanno tenuto verso gli angeli mandati da dio un comportamento omosessuale, ma siccome a queste atteggiamento omosessuale hanno accompagnato un tentativo di stupro, non potremo mai sapere se Dio distrusse Sodoma perché ci fu uno strupro omosessuale o non invece perché semplicemente fu un tentativo di stupro. Inoltre, e questa sempre essere la violazione, il tentativo di stupro viene fatto verso gli ospiti, che sono una figura sacra per tutti i popoli antichi, Greci compresi, e dunque non si capisce se Sodoma sia stata distrutta perché tentò uno stupro omosessuale, o sia bastato banalmente uno stupro, o perché quello stupro fu compiuto verso degli ospiti, e dunque la colpa della città per cui Dio li punì fu che tentarono di violentare un ospite, e questo a prescindere dal fatto che lo stupro fosse di carattere omosessuale. Il fatto stesso che Lot offra le sue figlie agli abitanti di Sodoma non implica che egli ritenesse uno stupro omosessuale più grave di uno eterosessuale, e che dunque era meglio che stuprassero le sue figlie piuttosto che commettere uno stupro contro natura. Al contrario, Lot offre le sue figlie perché l'sopite e sacro, così sacro che per lui è un male minore che stuprino le sue figlie piuttosto che tocchino i suoi ospiti, proprio in quanto ospiti. Non c'entra dunque nulla il fatto che lo stupro etero è preferibile agli occhi di Lot ad uno stupro omoerotico, bensì ai suoi occhi uno stupro delle sue figlie è meno grave di uno stupro degli ospiti.
Nessun testo antico-testamentario inoltre associa il peccato di Sodoma all'omosessualità, questa è un'interpretazione molto più tarda, che non dovrebbe certo interessare a quei cristiani che dicono di basarsi sulla Sola Bibbia e di rigettare tesi provenienti da fonti apocrife.
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Ciao Polymetis. Sai, giusto di recente ho avuto una discussione interminabile con I tdG in merito all'omosessualità nelle Scritture, ed ovviamente non è stato ricavato un ragno da un buco. Ho letto le tue pagine scannerizzate compresi i tuoi commenti e le osservazioni esegetiche presenti sono le stesse identiche che ho fatto anche io a mia volta a tali TdG. Tu scrivi:

"Nessun testo antico-testamentario inoltre associa il peccato di Sodoma all'omosessualità, questa è un'interpretazione molto più tarda, che non dovrebbe certo interessare a quei cristiani che dicono di basarsi sulla Sola Bibbia e di rigettare tesi provenienti da fonti apocrife."

Ora, noi sappiamo che per i SolaScripturisti, la Bibbia non è solo Antico, ma anche Nuovo Testamento insieme. A tal proposito, ti voglio fare una domanda in merito a Sodoma e il Nuovo Testamento, tu come interpreti questo testo?

"condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. 8 Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie. Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio, 10 soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore."
(2Pietro 2:6-10)


Secondo te a cosa allude il testo evidenziato in rosso? L'autore di 2Pietro non è esplicito, ma sembra che l'intero capitolo sia permeato di condanna verso persone che insegnano libertinaggio e perversione sessuale. Tu che dici?


Saluti
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Se non sbaglio ( e se così fosse Polymetis mi correggerà) le parole di Paolo erano dirette alle pratiche che si svolgevano in determinati culti. e che rendevano sacri i rapporti tra aventi lo stesso sesso.
Una prostituzione sacerdotale, per dirla in termini semplicistici.

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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Gabriella, grazie del contributo, ma se leggi meglio, non mi stavo riferendo a Romani 1:26-27, ma quale era il peccato di Sodoma secondo l'Autore dell'Epistola di 2Pietro.




Saluti.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ops, hai ragione, scusa.
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The Red Baron
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Messaggio da The Red Baron »

Inutile arrampicarsi sugli specchi, L'Omosessualità è condannata al 100%

Ci sono mille passi che lo confermano,

Nella vita non si può avere tutto :ciuccio:
Ci sono due tipi di sciocchi, chi non ha dubbi, chi dubita di tutto
entrambi sono dispensati dal pensare

Bella la Democrazia, così bella che ha messo a morte il Cristo e liberato Barabba!
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Red Baron...i passi non sono mille....ma al massimo sei o sette....e questo volendo ancora essere buoni verso i cristiani omofobi....perchè se dovessimo dirla tutta, solo due passaggi in tutta la Bibbia uno del Levitico ed uno di Paolo ai Romani parlano esplicitamente di pratiche omosessuali, e in maniera affatto chiara...tanto per dirne una, il Levitico se la prende con gli uomini, ma non con il lesbismo...non ti chiedi il perchè?
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Polymetis, sbaglio o avevi scannerizzato un'altra pagina dal libro e l'intervento è scomparso ? !
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Ciao Polymetis. Sai, giusto di recente ho avuto una discussione interminabile con I tdG in merito all'omosessualità nelle Scritture, "
Anch'io ho avuto una discussione interminabile da poco sul forum Geova informa, e, se probabilmente i TdG con cui hai discusso erano persone civili, la gente con cui ho discusso io invece distillava cafoneria e omofobia ogni due parole... Che tristezza.
Il moderatore, molto poco correttamente, nonostante la discussione fosse in pieno svolgimento, ha voluto prendersi l'ultima parola chiudendo il tutto. DI nuovo: che tristezza infinita.
nore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio, 10 soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore." (2Pietro 2:6-10)

Secondo te a cosa allude il testo evidenziato in rosso? L'autore di 2Pietro non è esplicito, ma sembra che l'intero capitolo sia permeato di condanna verso persone che insegnano libertinaggio e perversione sessuale. Tu che dici?
Trattasi della condanna di una sessualità sregolata, vissuta tra bagordi. Il riferimento a Sodoma la sregolatezza potrebbe stare nel fatto che fecero un tentativo di stupro, e di stupro di angeli sopratutto. Forse simili pratiche a Sodoma erano tipiche, e questa fu solo l'ultima goccia che fece traboccare il vaso. Il fatto che fu un tentativo di stuprare angeli, farebbe sì che il peccato di Sodoma sia innaturale perché viola esseri di un ordine superiore. Non c'è dunque nessun esplicito accenno al fatto che la sregolatezza sia nell'omosessualità. Sul peccato di Sodoma come violazione del confini tra l'ordine umano e quello divino, non ho citato la seconda parte del libro di McNeill, che tratta proprio di questo aspetto, in riferimento sopratutto ad un passo nella lettera di S. Giuda. Ecco le scansioni, questa volta a fogli singoli e benne grandi, per i ciechi del forum:

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(J. McNeill, La Chiesa e l'omosessualità, pp. 85-91)

Comunque, che ci possa essere una condanna per "omosessualità" in merito al tentativo di stuprare degli angeli mi lascia delle perplessità filosofiche notevoli: chi sostiene che l'episodio sia storico, per accusare gli abitanti di Sodoma di omosessualità deve pensare gli gli angeli fossero maschi, cioè sessuati. Questo pare impossibile, sia per un accenno di Gesù (Mt 22,30), sia per la pura e semplice logica: un essere di puro spirito, in che senso mai potrebbe essere maschio o femmina, visto che queste sono classificazioni materiali che derivano dal possesso di attributi anatomici? Vogliono davvero immaginare angeli coi genitali maschili?Ora, rispondere che l'agiografo della Genesi non sia abbastanza evoluto per sapere che gli angeli non hanno sesso, e dunque il racconto può immaginare gli angeli maschi perché poco evoluto, e di conseguenza che dunque dio condanni Sodoma per aver violato i suoi maschissimi messaggeri, pare non sia una risposta praticabile per il fondamentalista che crede che la Bibbia sia dettata parola per parola da Dio, e dunque che la teologia della Genesi sia identica a quella del NT. Si dovrà dunque concludere che gli angeli, così come non hanno sesso oggi, non l'avevano neppure allora, e dunque gli abitanti di Sodoma, strettamente parlando, non hanno tentato di violentare dei maschi. Temo però di non sapere se il livello di primitivismo dei TdG arrivi al punto di dire che gli angeli siano maschi, e visto che chiamano Dio "Geova la virile persona di guerra", mostrando come sempre di non sapere l'italiano con siffatte circonlocuzioni, non oso immaginare cosa pensino degli angeli.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Lucifero il Figlio dell'Aurora ha scritto:Polymetis, sbaglio o avevi scannerizzato un'altra pagina dal libro e l'intervento è scomparso ? !

Erano prove tecniche...
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Bhe, nelle loro pubblicazioni, gli angeli sono sempre rappresentati da maschi nerboruti e barbuti nonchè..pennuti. :sorriso:
Gabriella
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Il riferimento a Sodoma la sregolatezza potrebbe stare nel fatto che fecero un tentativo di stupro, e di stupro di angeli sopratutto
Ma non ho capito bene, la motivazione in sè del tentativo di "stupro", cioè sesso violento, è letterariamente attestato da qualche fonte o è solo un'ipotesi di qualche studioso? No, perchè dalle fonti primarie si parla o di mancata inospitalità o di perversione sessuale generica (dunque, il fatto che sia stupro o consenzienza non avrebbe valore in questo caso), ma come colpa specifico dello stupro non mi risulta che ne parlino autori antichi....correggimi se sbaglio.
chi sostiene che l'episodio sia storico, per accusare gli abitanti di Sodoma di omosessualità deve pensare gli gli angeli fossero maschi, cioè sessuati.
Non ti scordare la tradizione interpretativa di matrice enochica a cui si rifanno di Genesi 6:2-4.....E che troverebbe implicite conferme perfino nel Nuovo Testamento (precisamente in 1Pietro 3:19-20;2Pietro 2:4;Giuda 6-7)
Questo pare impossibile, sia per un accenno di Gesù (Mt 22,30)
Per i TdG credo che Gesù in questo passo si riferisca a un divieto attuale e presente degli angeli, non a qualcosa che fu loro permesso di fare in passato....
un essere di puro spirito, in che senso mai potrebbe essere maschio o femmina, visto che queste sono classificazioni materiali che derivano dal possesso di attributi anatomici?
Per i TdG gli angeli si potevano un tempo "materializzare" con una perfetta identità antropomorfa. Basti pensare a come leggono Genesi 32:25-31 ed Osea 12:5....Giacobbe lottò con un angelo, che però nel testo viene chiamato "uomo"....

Saluti
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

"Ma non ho capito bene, la motivazione in sè del tentativo di "stupro", cioè sesso violento, è letterariamente attestato da qualche fonte o è solo un'ipotesi di qualche studioso? No, perchè dalle fonti primarie si parla o di mancata inospitalità o di perversione sessuale generica (dunque, il fatto che sia stupro o consenzienza non avrebbe valore in questo caso), ma come colpa specifico dello stupro non mi risulta che ne parlino autori antichi....correggimi se sbaglio."
Scusa ma non capisco la domanda. Che i Sodomiti tentino di abusare sessualmente degli angeli, non è forse già detto in Gn 19, visto che sono i Sodomiti stessi a dire "vogliamo conoscerli" (=avere rapporti sessuali con loro)? Se dunque in "Pietro" abbiamo menzione di una "perversione", un "andar dietro alla carne", perché mai non potrebbe essere un nome dato al tentativo di violare gli angeli, l'incapacità cioè di controllare la propria concupiscenza?
"Non ti scordare la tradizione interpretativa di matrice enochica a cui si rifanno di Genesi 6:2-4.....E che troverebbe implicite conferme perfino nel Nuovo Testamento (precisamente in 1Pietro 3:19-20;2Pietro 2:4;Giuda 6-7)"
in effetti su questo punto non è possibile insistere perché se I TdG credono alla storicità di ogni mito mesopotamico finito nella Bibbia c'è ben poco di cui discutere, manca un terreno comune.
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Scusa ma non capisco la domanda.
L'ho notato che non l'hai capita. Allora cercherò di essere più chiaro ed esplicito con un esempio. Paolo, usando una terminologia simile di Pietro dice molto spesso nelle sue epistole di non andare dietro ai "desideri della carne" che nella lettera ai Galati enumera come comprendenti un mucchio di cose. Ora, tra questo mucchio di cose, per Paolo ci sono anche il libertinaggio, le orgie, il sesso prematrimoniale, etc....tutte cose "innocue" da un punto di vista laico, perchè effettivamente cose come orgie o pratiche sessuali prima del matrimonio si compiono tra soggetti adulti e consenzienti....perchè sto sottolineando ora la consenzienza? Perchè se è vero, che anche Pietro (o il discepolo che ha scritto a nome suo) è dello stesso parere di Paolo (e sembra proprio di esserlo come si evince da dichiarazioni tipo 1Pt2:11), il fatto che tali sodomiti abbiano voluto abusare degli angeli con la violenza e la consenzienza è un elemento contingente nella condanna, giacchè per Pietro potremmo dedurre che avrebbe condannato l'omosessualità come "desiderio della carne" in sè, a prescindere dal fatto che i sodomiti abbiano tentato di abusare o meno violentemente degli angeli...non so se risulto più chiaro finalmente....

in effetti su questo punto non è possibile insistere
Secondo me basterebbe dimostrare in maniera convincente che i Beni Elohim del testo non erano altri che i Figli di Seth.... Comunque vedi, il guaio è che a questi "miti mesopotamici" non credeva solo il popolo ebraico, ma perfino gli autori della Rivelazione del Nuovo Testamento, che hanno dato conferma teologica a tale storicità....come tu stesso e gli autori che citi, Giuda credeva che la colpa dei sodomiti fu quella di accoppiarsi con una razza superiore, esseri angelici.


Saluti
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polymetis
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Caro Lucifero, ero indeciso se risponderti, visto che è domenica è che non ho voglia di fare niente, ma l'argomento che proponi è molto stimolante, e così ho deciso di scriverti comunque.
"L'ho notato che non l'hai capita. Allora cercherò di essere più chiaro ed esplicito con un esempio. Paolo, usando una terminologia simile di Pietro dice molto spesso nelle sue epistole di non andare dietro ai "desideri della carne" che nella lettera ai Galati enumera come comprendenti un mucchio di cose. Ora, tra questo mucchio di cose, per Paolo ci sono anche il libertinaggio, le orgie, il sesso prematrimoniale, etc....tutte cose "innocue" da un punto di vista laico, perchè effettivamente cose come orgie o pratiche sessuali prima del matrimonio si compiono tra soggetti adulti e consenzienti....perchè sto sottolineando ora la consenzienza? Perchè se è vero, che anche Pietro (o il discepolo che ha scritto a nome suo) è dello stesso parere di Paolo (e sembra proprio di esserlo come si evince da dichiarazioni tipo 1Pt2:11), il fatto che tali sodomiti abbiano voluto abusare degli angeli con la violenza e la consenzienza è un elemento contingente nella condanna, giacchè per Pietro potremmo dedurre che avrebbe condannato l'omosessualità come "desiderio della carne" in sè, a prescindere dal fatto che i sodomiti abbiano tentato di abusare o meno violentemente degli angeli...non so se risulto più chiaro finalmente...."
Da quello che hai scritto al massimo si può ricavare che il fatto che le persone siano consenzienti è una condizione necessaria ma non sufficiente per dichiarare un'azione lecita. Bisogna fare un po' di chiarezza nella lista che prendi da Gal 5, perché occorre capire di cosa si sta parlando. Hai citato anche il "sesso pre-matrimoniale", ma dove l'hai visto nella lista di Gal? Se ti riferisci a porneia, allora non c'è alcuna certezza su cosa questa parola indichi, e non mi pare il caso di tradurla in maniera così netta. Ma, tornando a noi, ti avevo detto che nell'agire sessuale la consensualità dell'altro è solo una condizione necessaria, ma non sufficiente, perché quel comportamento si possa considerare morale. Un'azione infatti può essere immorale non solo perché danneggia un altro, ma anche perché danneggia noi stessi. Io sono d'accordo con l'apostolo Paolo che se una persona si dà a fare delle orge sta facendo del sesso disgiunto dall'amore, e dunque, disgiunto dallo Spirito. Una sessualità sfrenata, cioè il libertinaggio o le orge, rovinano la vita di una persona. Potremmo paragonarle al consumo di droga che, se anche non danneggia dei terzi, tuttavia fa sì che la vita di una persona finisca per abbruttirsi e rovinarsi, perché se si fa sesso con un'altra persona senza amore ci si abitua ad utilizzare gli altri come mero strumento di piacere. Nell'orgia, similmente, non hai più a che fare con persone, tant'è distrutta la soggettività di chi hai accanto, bensì hai a che fare con tanti pezzi di corpi, che sono tutti accalcati del mucchio, sicché per l'appunto c'è una riduzione dell'altro a mera corporeità da usare. Questa è la più completa distruzione del secondo imperativo categorico kantiano secondo cui si rispetta una persona solo se si considera la sua umanità come un fine in se stesso, senza ridurla ad un mero mezzo per ottenere altro, oggettivando quella che invece è una soggettività. Chi compie opere di libertinaggio od orge si abitua ad usare gli altri anziché amarli, e la sua vita finisce per pensare solo alla lussuria e ai corpi, senza alcuna edificazione per l'anima.
Sicché, che due persone siano consenzienti, non è effettivamente una condizione sufficiente, benché sia necessaria, a definire un rapporto morale. A mio avviso ciò che rende qualcosa un'opera dello spirito e non della carne è l'amore, cioè la volontà di amare una persona, un amore che edifica entrambi, e che fa sì che il compagno sia amato, e non usato come strumento o ridotto a mero corpo per placare la nostra concupiscenza. Solo l'amore, cioè il fatto che una persona si dia a noi come soggetto, e non come oggetto, può in realtà placare la sete di infinito della nostra anima. Quando invece, nel sesso senza amore, ci si dà non una soggettività ma un'oggettività, un corpo, allora la nostra soggettività infinita non è placata da quel finito rappresentato da un mero corpo. Questa gente che pensa di trovare la felicità andando ad orge non sa cioè quello di cui ha veramente sete, e dunque lo cerca in posti sbagliati, ma non riesce mai a placare la propria sete di amore e di infinito, perché quello che trova non era quello che la sua anima in pena stava cercando. E' come se fossero persone assetate d'acqua, e che si illudono di trovarla in questo modo, ma in realtà non fanno altro che trovare bibite gassate che anziché placare la loro sete gliela fanno tornare, riportandoli esattamente al punto di partenza. Esaurito un corpo, devono passare a quello successivo, come il drogato che finita una dose di eroina ha bisogno subito di un'altra, perché la sensazione di benessere era ingannevole e solo momentanea. Questa è la differenza, a mio avviso, tra i rapporti della carne, che distruggono noi stessi (nonché gli altri) perché ce li fanno oggettivare non abituandoci a trattarli come fossero una vera Alterità, bensì come meri oggetti e corpi, ed invece i rapporti d'amore dall'altro lato, che hanno al contrario di mira l'edificazione reciproca, e la crescita insieme di entrambi gli innamorati nell'amore e nel rispetto, un rapporto tra l'altro che lascia sussistere l'altro, e non lo vuole fagocitare, ma anzi, vuole il suo bene. Se le opere della carne allontanano da Dio, perché inclinano l'animo alla mera lussuria, le opere dell'amore invece esaltano l'animo e come in una scala celeste lo migliorano, e gli fanno pensare cose più grandi ed aspirare al cielo. Che il discrimine tra le opere della carne e dello Spirito sia l'amore, lo inferisco da diversi passi biblici. Sappiamo infatti che le opere dello Spirito sono quelle che avvicinano a Dio. E dunque questa donna aveva capito tutto:

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Traduzione:
Se 1Gv 4,16
"Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui."

Allora Mc 10,9
"L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto"

Come volevasi dimostrare.
Per favore, non separate i miei amati amici.


L'amore è ciò che mette le ali alla nostra anima, e ci rende migliori, più capaci di amare sia il prossimo che dio, e di essere cioè persona più equilibrate e migliori. Per questo San Paolo, sempre in Galati, visto che è di una lista di peccati in Gal che stiamo parlando, scrive: "Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge." (Gal 5,23)
Posso dunque dire che San Paolo non avrebbe mai classificato i rapporti omosessuali come peccato, se avesse saputo cosa fossero ovviamente. Siccome però è nato 1800 anni prima che la psichiatria partorisse la nozione di "orientamento sessuale" di un'individuo non sapeva né cosa fosse un omosessuale, né due due uomini o due donne possono amarsi come una coppia etero, e dunque, giustamente, condanna quello che percepisce. La sua condanna resta infallibile, essendo Parola di Dio, ma, per l'appunto, per non fraintenderlo, bisogna vedere cosa condanna infallibilmente, e, da capo, ciò che condanna infallibilmente è l'unica cosa che percepisce, e non quello che non può percepire perché gli mancano le categorie concettuali per farlo.

Il desiderio della carne in sé non è peccaminoso, ma lo è solo se non si coniuga all'amore. Che non sia peccaminoso lo si deduce dalla vita quotidiana di tutti i giorni: anche due sposi, uomo e donna, si desiderano carnalmente, ma siccome placano la loro concupiscenza in un atto che è insieme una comunicazione reciproca di amore, il loro desiderio della carne non è illecito. Lo è invece in pratiche come orge o stupri, per i motivi sopra spiegati, e sopratutto negli stupri, dove per placare la propria concupiscenza si fa violenza ad un altro individuo.
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Linus

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Lucifero il Figlio dell'Aurora ha scritto:Ciao Polymetis. Sai, giusto di recente ho avuto una discussione interminabile con I tdG in merito all'omosessualità nelle Scritture, ed ovviamente non è stato ricavato un ragno da un buco.

Saluti
Si l'ho letta anch'io.ALLUCINANTE!!!!!Ma come hai fatto a resistere!Poi ancora che insistono sull'omosessualita' come stile di vita,si certo ne parlano come se fosse uno stile di arredamento.Il bello e' che secondo me non e' solo questione di ignoranza ma e' proprio questione di non sapere cosa significhi amare il prossimo visto che feriscono in questa maniera persone che hanno gia' il loro carico di sofferenza alle spalle.Non voglio piu' partecipare alle discussioni sul tema e non capisco perche' le religioni siano cosi' ossessionate dagli omosessuali.Io sono una persona normale,questa e' la mia natura,non rompo i marroni e nessuno e mi sono stancato di tutti quelli che si permettono di giudicarci e di romperci i marroni a noi.Saro' strano io,ma a me non me ne frega niente di sapere con chi va a letto una persona.
Linus

Messaggio da Linus »

Ma poi ecco un'altra contraddizione.Una volta l'anziano mi disse che ero omosessuale a causa dell'imperfezione ereditata da Adamo.Allora se non e' una cosa voluta da me perche' mi condanna poi nella Bibbia?Anche i vari handicap fisici sono dovuti all'imperfezione ereditata da Adamo,allora Dio perche' non ha scritto nelle scritture che anche i down,gli storpi e i ciechi non erediteranno il regno di Dio?
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vlady100
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Messaggio da vlady100 »

Che tristezza! Invece di pensare sul "autocontrollo 1Cor.7:9", e su come "mortificare carne", e "prendere la croce", si pensa con chi e concesso di accopiarsi....
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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Beh per andare un attimo OT (ma in fondo per nulla) richiamo Linus con un parallelismo:

Il mestruo femminile che oggi sappiamo essere FONDAMENTALE per la procreazione, per il dio di israele era qualcosa di impuro. Quella poveretta (creata con questa funzione fisiologica indispensabile per la procreazione stessa inventata dal suo creatore) non solo doveva patire i dolori mensili, vedersi insanguinata senza capire il perché ma doveva pure sentirsi impura, sporca e indegna di svolgere determinati compiti o di frequentare le persone.
Ecco queste sono le tipiche contraddizioni che, come Linus, mi mandano in bestia.

Che senso ha munire un ragazzo di una pistola, e poi arrestarlo per possesso d'armi???

Che dio sadico.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Non solo nella Bibbia, ma è un "fenomeno", quello dell'impurità della donna (ma anche dell'uomo, anche per lui son previste situazioni d'impurità) a cui risponde l'antropologia culturale.
Fenomeno antico, di cui gli autori biblici han fatto "tesoro":
http://www.lett.units.it/ichco/Document ... 0islam.pdf" target="_blank
Gabriella
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

L'impurità rituale non è un peccato, semplicemente tutti i momenti che riguardano la nascita e la morte, siccome sono vicini alla sfera del sacro e del divino, diventano off-limits per gli uomini...
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Infatti non intendevo legare ciò al peccato. Ciò che mi premeva sottolineare è l'impalcatura creata intorno a dei bisogni fisiologici (tra cui l'amore) che sono parte integrante dell'uomo, sono biologicamente indispensabili eppure vengono visti o fatti vivere in condizioni di peccaminosità.
Ad oggi troverei inconcepibile che una mia collega, che so, non debba venire a lavoro perché ha il ciclo e quind impura. Così come troverei inconcepibile che un mio amico non possa uscire con me perché ha avuto una polluzione notturna (e già saperlo mi fa strano ahah).

Intendo dire questo, dal canto mio e contro il tuo, per screditare l'effettiva attendibilità biblica come strumento per riconoscere questo fantomatico e sempre più umano (nei modi contorti di giudicare) dio.

Ovviamente per rientrare immediatamente ot questa parentesi include di forza l'argomento AMORE e come esso venga esplicato.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Più che fermarsi alle regole di purità ed impurità del Levitico, che non riguardano i cristiani, forse dovremmo scoprire qual era l'insegnamento che celavano, cioè quale concetto cercavano di far passare. Secondo me, veicolano l'idea che alcuni processi rientrano nella sfera del sacro, e dunque emanano una carica ambigua, in cui l'uomo può trovare o salvezza o perdizione.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Polymetis
Da quello che hai scritto al massimo si può ricavare che il fatto che le persone siano consenzienti è una condizione necessaria ma non sufficiente per dichiarare un'azione lecita.
Si, però ti stai allontanando dalla mia domanda principale. Non ho chiesto se l'omosessualità sia lecita da un punto di vista filosofico o morale generico (grazie, che sia lecito lo so anche io), ma dobbiamo appurare se anche per l'autore di 2Pietro l'omosessualità può essere in sè lecita e quello che condanna di Sodoma è il tentativo di stupro, oppure considera deprecabile la volontà di fare sesso omosessuale in sè di questi sodomiti come hanno interpretato su questa linea anche i Padri della Chiesa più tardi. Capisci che sotto quest'ottica sottolineare che quello che fecero i sodomiti fu un stupro passa in secondo piano, se non appuriamo prima se per 2Pietro i sodomiti erano deprecabili perchè usarono il sesso con la violenza, oppure se con l'espressione "impure passioni dietro la carne", intende l'atto omosessuale in sè, a prescindere che questo sia ottenuto con desiderio di stupro o desiderio sessuale consenziente? Per questo ti ho chiesto se esiste una letteratura antica che attesti qualche autore giudeo/cristiano che condanna esplicitamente lo stupro, oppure se tutti questi autori antichi vedono quello dei sodomiti come una perversione sessuale per il solo semplice fatto di aver voluto fare sesso con esseri del loro stesso sesso, angeli o uomini che fossero.

ai citato anche il "sesso pre-matrimoniale", ma dove l'hai visto nella lista di Gal?
Non lo deduco dalla lista dei Galati, ma bensi' da 1Corinzi7. Paolo lascia due sole alternative sotto il profilo sessuale : o la continenza o il matrimonio. Ora, a meno che non si voglia estendere il concetto di "matrimonio" anche alle coppie gay (però estenderlo in base a quali valide argomentazioni?), direi che Paolo non lasci alcuna alternativa sessuale lecita e che dunque, come le orgie, condanni anche ogni rapporto non legalmente vincolato secondo i parametri del suo credo, consenziente o meno che sia.
Se ti riferisci a porneia, allora non c'è alcuna certezza su cosa questa parola indichi, e non mi pare il caso di tradurla in maniera così netta.
Ma secondo te porneia cosa significa? Cosa dicono i più autorevoli dizionari di greco su questa parola?



Linus
Si l'ho letta anch'io.ALLUCINANTE!!!!!Ma come hai fatto a resistere!
Me lo sto chiedendo anche io, non so cosa mi abbia trattenuto dal mandare un sonoro aff....lo certi utenti, anche perchè in fatto di atteggiamenti omofobi e troncamento netto della discussione devo dare il mio più pieno appoggio e solidarietà a Poly, ho ricevuto anche io questo trattamento nel thread in questione. Evidentemente quando si hanno piùù argomentazioni razionali, bisogna imporre con la forza e la censura le proprie ragioni, esattamente come nei forum islamici cui pure ho avuto a che fare.


Vlady
Che tristezza! Invece di pensare sul "autocontrollo 1Cor.7:9", e su come "mortificare carne", e "prendere la croce", si pensa con chi e concesso di accopiarsi....
Non sono sicuro di aver capito bene il senso di questo intervento, puoi spiegarti meglio prego?



Saluti
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

“Si, però ti stai allontanando dalla mia domanda principale. Non ho chiesto se l'omosessualità sia lecita da un punto di vista filosofico o morale generico”
Non mi sembra d’essere stato sul piano meramente filosofico. Osservato come i “desideri della carne” per la Bibbia siano quelli che allontano dallo Spirito e da Dio, e aggiungevo dunque che l’amore tra due persone omosessuali non può rientrare in questi, perché sempre la Scrittura dice che invece l’amore eleva fino a Dio, e che ove v’è l’amore non c’è legge (sicché tra le opere della carne vanno catalogate solo quelle senza amore che abbruttiscono la persona allontanandola da Dio).
“ma dobbiamo appurare se anche per l'autore di 2Pietro l'omosessualità può essere in sè lecita e quello che condanna di Sodoma è il tentativo di stupro, oppureconsidera deprecabile la volontà di fare sesso omosessuale in sè di questi sodomiti “
Ma guarda che non devi essere tu a dimostrare, dev’essere l’accusa. Il testo di Pietro parla solo di gente che “va dietro alla carne”, e dunque, se loro vogliono proprio leggervi una menzione dell’omosessualità, solo loro a dovertelo provare. Tu puoi limitarti a dire che certamente a Sodoma vi fu un tentativo di stupro omosessuale, ma siccome già lo stupro è illecito di per sé, ed è un “andar dietro alla carne” (perché è un atto senza amore), allora il passo di 2Pt si spiega già anche semplicemente col ricordo di un tentativo di violenze. Vale a dire che non ti serve dimostrare che 2pt non parli di omosessualità, ti basta dimostrare che non c’è alcuna prova che ne parli. Se il testo è ambiguo infatti, non può essere usato come prova contro l’omosessualità. Sono loro, i TdG, che hanno bisogno per condannare l’omosessualità di un testo univoco, cioè che parli sicuramente di omosessualità, tu invece non hai bisogno di dimostrare che il testo parla univocamente di stupro, di basta dimostrare che è ambiguo e che non c’è modo di sapere se parli di stupro od omosessualità, e dunque, poiché c’è questo dubbio, non è lecito citarlo contro i gay, in quanto ciascuno lo interpreta come vuole. È certo infatti che a Sodoma si fu un tentativo di stupro, e nessuno può provare che la condanna di Sodoma avvenne perché quello stupro era omosessuale, e non invece perché quello stupro comportava la violazione del diritto di ospitalità e la violazione di esseri di ordine superiore, cioè degli angeli. Che lo stupro sia uno stupro omosessuale infatti non ci dice che la motivazione della condanna sia il fatto che lo stupro sia omosessuale, e non lo stupro in sé: sarebbe come dire che, se Dio punisce uno che stupra una donna, allora dio oltre al suo stupro condanna l’eterosessualità perché lo stupro era etero. Vale a dire che non necessariamente due cose, solo perché sono associate, sono entrambe condannate. Se ad esempio in Italia un gay stupra un uomo, non è che il legislatore condanni lo stupratore perché lo stupro fosse gay, ma bensì lo condanna per il semplice fatto che di stupro, omo od etero che fosse, s’è trattato.
Comunque, fosse in te, farei notare che le opere delle carne sono nella Scrittura contrapposte all’amore che innalza fino a Dio, e dunque, se è ben possibile annoverare in esse un atto di violenza senza amore come quello di Sodoma, non è possibile invece annoverare tra esse l’amore tra due partner eterosessuali.
“Per questo ti ho chiesto se esiste una letteratura antica che attesti qualche autore giudeo/cristiano che condanna esplicitamente lo stupro, oppure se tutti questi autori antichi vedono quello dei sodomiti come una perversione sessuale per il solo semplice fatto di aver voluto fare sesso con esseri del loro stesso sesso, angeli o uomini che fossero.
Ma nessuna delle due interpretazioni esiste nella Bibbia. Come sai i passi biblici veterotestamentari parlano genericamente dell’arroganza dei Sodomiti, senza specificare la natura del loro peccato. La letteratura extra-canonica non dovrebbe essere contemplata in una discussione sul peccato di Sodoma con dei TdG, visto che essi sicuramente non ritengono quelle fonti ispirate e per di più tarde. Comunque, come già detto, non devi sforzarti di dimostrare che il peccato si Sodoma di cui parla 2Pt sia lo stupro, ti basterà mostrare che è ambiguo, e che non è possibile discernere se si tratti di omosessualità.
Comunque, t’ho spedito via mail (gmail) della documentazione che potrebbe esserti utile.
“Non lo deduco dalla lista dei Galati, ma bensi' da 1Corinzi7. Paolo lascia due sole alternative sotto il profilo sessuale : o la continenza o il matrimonio. Ora, a meno che non si voglia estendere il concetto di "matrimonio" anche alle coppie gay (però estenderlo in base a quali valide argomentazioni?), direi che Paolo non lasci alcuna alternativa sessuale lecita e che dunque, come le orgie, condanni anche ogni rapporto non legalmente vincolato secondo i parametri del suo credo, consenziente o meno che sia. “
Questa argomentazione è facilmente scavalcabile. In tutto il cap. 7 Paolo infatti parla sempre del rapporto uomo-donna, cioè futuro marito e futura moglie, e dice loro appunto che è meglio sposarsi che ardere. Si può dunque rispondere che di rigore non è possibile usare questo testo per stabilire che cosa debba fare una coppia gay, in quanto il testo parla sempre esplicitamente della dialettica dei rapporti tra uomini e donne, e dunque della coppia etero: il testo dunque al massimo potrà servire per dire che non è lecito alcun rapporto sessuale pre-matrimoniale eterosessuale, ma il testo non dà alcuna indicazione in materia di coppie gay. Infatti, come ho più volte sostenuto, ha senso il divieto di sesso pre-matrimoniale nelle coppie etero proprio perché le coppie etero possono sposarsi, e dunque possono anche aspettare il matrimonio per sedare la propria concupiscenza. Mentre i gay non hanno il matrimonio e dunque non può esistere alcuna castità pre-matrimoniale gay, proprio perché non esiste alcun pre-matrimonio non esistendo il matrimonio.
La motivazione per cui San Paolo dice che è bene che l’uomo si sposi con la donna è che non tutti sono tagliati per castità, e dunque è meglio sposarsi che ardere. I gay non sono da meno: non tutti sono tagliati per la castità, e dunque, se si concede il diritto di sedare la propria concupiscenza agli etero, sarebbe discriminatorio pensare che invece tutti i gay debbano rimanere casti. La natura umana è uguale per gay ed etero, e dunque se San Paolo riconosce la debolezza intrinseca della natura degli etero, lo stesso discorso deve valere per i gay. Ma essi non hanno un matrimonio, e dunque, a differenza di quanto avviene per gli etero, dev’essere loro data la possibilità di trovare altre forme di partnership anche all’infuori del matrimonio che è loro precluso.
“Ma secondo te porneia cosa significa? Cosa dicono i più autorevoli dizionari di greco su questa parola?”
Porneia indica un “rapporto sessuale illecito”, senza specificare alcunché, sicché questo termine cambia significato a seconda di chi lo usa, perché se una persona ritiene un tipo di rapporto sessuale illecito, allora lo chiamerà porneia, e se un’altra persona ritiene invece illecite sessualmente altre cose, chiamerà esse porneia. Sicché la porneia può essere un mucchio di cose a seconda del contesto, come l’adulterio o l’incesto, ma in realtà non indica nessuno dei due, vuol dire solo “rapporto sessuale illecito”, e dunque a seconda di che cosa uno consideri illecito il significato cambia, perché ogni volta viene riferito a cose diverse. È un po’ come per il termine italiano “porcheria”. Che cosa significa questo termine? Sarebbe impossibile stilare un elenco universale di pratiche sessuali che rientrano nel termine “porcheria”, perché le varie persone hanno idee diverse su che cosa sia una “porcheria”. Sicché l’unico minimo comune denominatore del termine “porcheria” è che chi lo usa ritiene la pratica a cui si sta riferendo illecita, ma di per sé il termine non si riferisce a nessuna pratica in particolare. Così è per porneia.
“ Evidentemente quando si hanno piùù argomentazioni razionali, bisogna imporre con la forza e la censura le proprie ragioni, esattamente come nei forum islamici cui pure ho avuto a che fare.”
Sono curioso, mi daresti il link?


Ad maiora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

Polymetis:

Comunque, t’ho spedito via mail (gmail) della documentazione che potrebbe esserti utile.
Si, grazie molto gentile, appena sono più libero con gli studi universitari (di cui mi sta iniziando, finalmente, la mia materia di Cristianesimo e Culture del Mediterraneo), leggerò certamente con molto interesse i libri da te dati.
Sono curioso, mi daresti il link?
Questa è la discussione integrale:


Ma non ti consiglio di perderci tempo nella lettura perchè è stata iniziata molti mesi fa ed ha avuto dunque un decorso già di per sè molto lungo, di cui bisognerebbe perdere interi giorni per seguire l'evolvere del thread.

Se sei interessato invece al momento in cui io l'ho "riesumata" qualche settimana fa, ti consiglio di cominciare a partire dal mio intervento alla fine di pagina 19:


La lunghissima ed estenuante discussione con i TdG è stata chiusa ad un certo punto di colpo molto ingiustamente semplicemente perchè il moderatore aveva dittatorialmente convinto che non c'era ormai più niente da dire (lasciando però ovviamente l'ultima parola al confratello spirituale che ribadiva il suo concetto teomofobo sui gay). Ed io che mi ero pure posto in maniera umile e gentile e relativamente remissiva, sperando più tolleranza e ragionevolezza sull'argomento. Peccato.




Saluti
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Ciao, mi riferivo al link della conversazione nel forum degli islamici. (mandamela via mp)
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ho cancellato i link come da regolamento.
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