Gagarin

[Paxuxu]

Gagarin: l'Onu
proclama il 12 aprile
giornata dell'uomo
nello spazio
L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che celebra i 50 anni dall'impresa dell'astronauta russo

di Giampaolo Pioli e Valeria Robecco

NEW YORK, 8 aprile 2011 – “Girando attorno alla terra ho visto quanto e’ bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare e aumentare questa bellezza, non di distruggerla”. Pronunciando queste parole 50 anni fa Yuri Gagarin divenne il primo uomo a mettere piede nello spazio, compiendo un’intera orbita a bordo della capsula Vostok 1.

Al Palazzo di Vetro l’ambasciatore russo Vitaly Churkin ha celebrato la risoluzione adottata dall’Assemblea Generale che proclama il 12 aprile Giornata Internazionale della Missione Umana nello Spazio. “Gagarin ha inaugurato una nuova era. Ora e’ essenziale che l’uso delle missioni spaziali per scopi pacifici venga esteso ad un numero sempre maggiore di Paesi, ha detto il diplomatico durante l’inaugurazione della mostra fotografica ‘Gagarin. First Man in Space’, allestita nelle sale delle Nazioni Unite per commemorare l’impresa compiuta dall’astronauta russo. Churkin ha sottolineato l’importanza della missione compiuta nel 1961 “per la pace, il progresso dell’uomo nell’ambito tecnologico e anche per riuscire a prevenire il rischio dei disastri naturali. La decisione di onorare in tutto il mondo il coraggio di Gagarin deve rappresentare un nuovo punto di unione per i paesi di tutto il mondo”.

La risoluzione presentata dalla Federazione Russa e’ stata sponsorizzata da vari Paesi, in primis l’Italia. “Dobbiamo essere fieri che uno dei cosmonauti in contatto con noi dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), un progetto a cui prendono parte Stati Uniti, Russia, Giappone, Canada ed Europa, e’ Paolo Nespoli – ha detto ai delegati l’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini - Nespoli e’ il primo astronauta del nostro paese ad essere protagonista di una missione di lunga durata, e a breve sara’ raggiunto da Roberto Vittori, un altro connazionale”.

L’Ambasciatore ha ricordato “gli illustri predecessori”, che molti secoli fa hanno iniziato a navigare nello spazio attraverso la scienza e la letteratura. Dante Alighieri, che dedico’ ai cieli il suo capolavoro, la Divina Commedia. Il primo libro dell’Inferno si chiude infatti con l’indelebile immagine di due pellegrini che contemplano le stelle sopra di loro. E Galileo Galilei, che ha rivolto il suo telescopio verso il cielo.

Ragaglini ha concluso il suo intervento in Assemblea Generale sottolineando come finalmente “la corsa allo spazio abbia lasciato il posto alla cooperazione internazionale, di cui la Stazione Spaziale rappresenta uno dei risultati piu’ importanti, e l’Italia non solo a livello europeo ma anche mondiale ha svolto e continua a svolgere un ruolo centrale”.

http://qn.quotidiano.net/esteri/2011/04 ... arin.shtml