Herbert Pagani - Arringa per la mia terra
Inviato: 26/12/2014, 9:51
Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/QV462ehIVfw
Lo scopo di questo forum è quello di analizzare in chiave critica la dottrina e l'organizzazione dei Testimoni di Geova
https://forum.infotdgeova.it/
Intanto noto che questo professore parla di quello che potrebbe avvenire in futuro, non della realtà attualmente esistente in Israele, dove tutti i cittadini hanno gli stessi diritti.mr-shadow ha scritto:ISRAELE-PALESTINA/ Netanyahu getta la maschera e prepara lo "Stato razziale"
Il governo israeliano svolta a destra e l’Assemblea nazionale francese risponde riconoscendo lo Stato di Palestina. Il premier Benyamin Netanyahu ha licenziato i ministri centristi Yair Lapid e Tzipi Livni, che avevano criticato il suo operato. Tra marzo e aprile si andrà a elezioni anticipate e quella che si profila è un’alleanza tra Netanyahu e gli ultra-ortodossi. Il parlamento parigino in tutta risposta con 339 sì e 151 no ha votato una mozione che invita il governo Valls a riconoscere lo Stato di Palestina. Abbiamo chiesto un commento a Massimo Campanini, docente di Storia dei paesi islamici nell’Università di Trento.
Professore, che cosa implica lo spostamento a destra del governo israeliano?
Questo spostamento era prevedibile. Netanyahu a un certo punto sembrava incarnare una linea politica oscillante tra aperture e chiusure, mentre ora mostra il suo vero volto. Netanyahu è un uomo di destra che ha sempre cercato di realizzare quella che dal punto di vista del diritto e della democrazia occidentale è un’aberrazione, cioè uno Stato etnico e razziale. Vedendo la possibilità di arrivare a questo obiettivo, il premier ha scelto di allearsi con le forze ortodosse che si stanno sempre più ramificando e prendendo piede nella società israeliana.
Ci vuole spiegare meglio qual è il progetto di Netanyahu?
La visione dello Stato d’Israele come Stato degli ebrei implica che chi non è ebreo in questo Stato è un cittadino di serie B. Si è identificati quindi come cittadini non in quanto membri di una società civile, ma in quanto si fa parte dell’etnia ebraica. E’ una violazione palese di una delle idee portanti della democrazia occidentale. Lo ritengo un fatto estremamente preoccupante, perché rappresenta un’involuzione che gli stessi padri fondatori dello Stato d’Israele non prevedevano. La conseguenza sarà che gli arabi israeliani che vivono all’interno dello Stato d’Israele saranno automaticamente considerati dei cittadini di serie B. Ma questa discriminazione varrà potenzialmente anche per una persona non ebrea di origini europee che viva in Israele.
Mi fermo un attimo qui: questa è la realtà dei fatti. Una realtà impensabile nei paesi vicini, dove i gay vengono impiccati o lapidati. Che poi ci siano strumentalizzazioni politiche di questo evento, questo è normale: accade anche in Italia che certi eventi vengano "usati" per scopi propagandistici. Ma la tolleranzaverso i gay è indice della democrazia reale esistente in Israele dove i diritti di tutti vengono rispettati. Possono certo essere necessari dei miglioramenti, e certe limitazioni possono essere compresibili, visto il clima e la minaccia sempre presente del terrorismo e degli attentati, ma prima di puntare il dito contro Israele e ti togliere la pagliuzza dall'occhio degli Ebrei, questi critici guardino l'immensa trave che c'è nell'cchio delle nazioni vicine, una trave fatta di odio, violenza, terrorismo, intolleranza e barbarie, sia nei confronti dei gay che degli Ebrei in generale.mr-shadow ha scritto:Oggi la parata omosessuale a Tel Aviv
....
Alla parata di oggi, oltre alla modella Bar Rafaeli che aprirà la festa in spiaggia, parteciperanno anche personaggi politici di rilievo, dal sindaco di Tel Aviv Ron Huldai ai ministri Lapid e Livni, oltre ai leader dei partiti di opposizione, Yacimovich e Gal-On. Il Gay Pride in Israele ha un significato molto diverso da quelli che si svolgono in Europa o Stati Uniti: il Comune di Tel Aviv ha investito 590mila shekel (circa 120mila euro) nella manifestazione e altri 225 mila andranno a favore di una campagna di marketing diretta ai turisti gay. «La Parata dell'Orgoglio è diventata uno dei simboli della città – ha detto il sindaco Huldai – Decine di migliaia di israeliani e turisti da Israele e da tutto il mondo prendono parte alla manifestazione ogni anno. Credo che Tel Aviv, città della tolleranza, sarà faro e bussola per altre città del Paese».
Da tempo Tel Aviv ha scelto la tolleranza verso gli omosessuali come propria bandiera, simbolo dell'apertura e dell'assenza di discriminazioni nella società israeliana: l'obiettivo delle autorità è mostrare il Paese come l'unica vera democrazia in Medio Oriente, l'unica in grado di differenziarsi dall'omofobia e la repressione dei vicini arabi. La realtà dei fatti è ben diversa.
Ma dai, non lo avrei mai immaginato. Questa gente che disprezza Israele e il Sionismo, dovrebbe ringraziare che possono esistere e vivere apertamente in questa ammirevole democrazia, che permette loro non solo di vivere la loro vita ma anche di dissentire e di criticare la nazione in cui vivono. E anziché darsi tanto da fare per combattere contro l'unica democrazia esistente in quella parte del mondo, provino solo a fare qualcosa del genere nella striscia di gaza o nella west bank: così "capirebbero meglio" (sulla loro pelle) in che consiste la differenza fra un regime intollerante e nazista e un paese libero e civile.E' vero, l'omofobia esiste nella società palestinese, così come in altre parti del mondo.
Ascoltavo da ragazzo questo cantante. Ricordo certe sue canzoni, come "Albergo ad ore"...Achille Lorenzi ha scritto:Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/QV462ehIVfw
Come al solito non hai risposto.Achille Lorenzi ha scritto:Mi fermo un attimo qui: questa è la realtà dei fatti. Una realtà impensabile nei paesi vicini, dove i gay vengono impiccati o lapidati. Che poi ci siano strumentalizzazioni politiche di questo evento, questo è normale: accade anche in Italia che certi eventi vengano "usati" per scopi propagandistici. Ma la tolleranzaverso i gay è indice della democrazia reale esistente in Israele dove i diritti di tutti vengono rispettati. Possono certo essere necessari dei miglioramenti, e certe limitazioni possono essere compresibili, visto il clima e la minaccia sempre presente del terrorismo e degli attentati, ma prima di puntare il dito contro Israele e ti togliere la pagliuzza dall'occhio degli Ebrei, questi critici guardino l'immensa trave che c'è nell'cchio delle nazioni vicine, una trave fatta di odio, violenza, terrorismo, intolleranza e barbarie, sia nei confronti dei gay che degli Ebrei in generale.mr-shadow ha scritto:Oggi la parata omosessuale a Tel Aviv
....
Alla parata di oggi, oltre alla modella Bar Rafaeli che aprirà la festa in spiaggia, parteciperanno anche personaggi politici di rilievo, dal sindaco di Tel Aviv Ron Huldai ai ministri Lapid e Livni, oltre ai leader dei partiti di opposizione, Yacimovich e Gal-On. Il Gay Pride in Israele ha un significato molto diverso da quelli che si svolgono in Europa o Stati Uniti: il Comune di Tel Aviv ha investito 590mila shekel (circa 120mila euro) nella manifestazione e altri 225 mila andranno a favore di una campagna di marketing diretta ai turisti gay. «La Parata dell'Orgoglio è diventata uno dei simboli della città – ha detto il sindaco Huldai – Decine di migliaia di israeliani e turisti da Israele e da tutto il mondo prendono parte alla manifestazione ogni anno. Credo che Tel Aviv, città della tolleranza, sarà faro e bussola per altre città del Paese».
Da tempo Tel Aviv ha scelto la tolleranza verso gli omosessuali come propria bandiera, simbolo dell'apertura e dell'assenza di discriminazioni nella società israeliana: l'obiettivo delle autorità è mostrare il Paese come l'unica vera democrazia in Medio Oriente, l'unica in grado di differenziarsi dall'omofobia e la repressione dei vicini arabi. La realtà dei fatti è ben diversa.Ma dai, non lo avrei mai immaginato. Questa gente che disprezza Israele e il Sionismo, dovrebbe ringraziare che possono esistere e vivere apertamente in questa ammirevole democrazia, che permette loro non solo di vivere la loro vita ma anche di dissentire e di criticare la nazione in cui vivono. E anziché darsi tanto da fare per combattere contro l'unica democrazia esistente in quella parte del mondo, provino solo a fare qualcosa del genere nella striscia di gaza o nella west bank: così "capirebbero meglio" (sulla loro pelle) in che consiste la differenza fra un regime intollerante e nazista e un paese libero e civile.E' vero, l'omofobia esiste nella società palestinese, così come in altre parti del mondo.
Giovani gay impiccati in Iran: http://www.giornalettismo.com/archives/ ... attro-gay/" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... attro-gay/" onclick="window.open(this.href);return false;
Idem come sopra, non hai risposto.Achille Lorenzi ha scritto:Intanto noto che questo professore parla di quello che potrebbe avvenire in futuro, non della realtà attualmente esistente in Israele, dove tutti i cittadini hanno gli stessi diritti.mr-shadow ha scritto:ISRAELE-PALESTINA/ Netanyahu getta la maschera e prepara lo "Stato razziale"
Il governo israeliano svolta a destra e l’Assemblea nazionale francese risponde riconoscendo lo Stato di Palestina. Il premier Benyamin Netanyahu ha licenziato i ministri centristi Yair Lapid e Tzipi Livni, che avevano criticato il suo operato. Tra marzo e aprile si andrà a elezioni anticipate e quella che si profila è un’alleanza tra Netanyahu e gli ultra-ortodossi. Il parlamento parigino in tutta risposta con 339 sì e 151 no ha votato una mozione che invita il governo Valls a riconoscere lo Stato di Palestina. Abbiamo chiesto un commento a Massimo Campanini, docente di Storia dei paesi islamici nell’Università di Trento.
Professore, che cosa implica lo spostamento a destra del governo israeliano?
Questo spostamento era prevedibile. Netanyahu a un certo punto sembrava incarnare una linea politica oscillante tra aperture e chiusure, mentre ora mostra il suo vero volto. Netanyahu è un uomo di destra che ha sempre cercato di realizzare quella che dal punto di vista del diritto e della democrazia occidentale è un’aberrazione, cioè uno Stato etnico e razziale. Vedendo la possibilità di arrivare a questo obiettivo, il premier ha scelto di allearsi con le forze ortodosse che si stanno sempre più ramificando e prendendo piede nella società israeliana.
Ci vuole spiegare meglio qual è il progetto di Netanyahu?
La visione dello Stato d’Israele come Stato degli ebrei implica che chi non è ebreo in questo Stato è un cittadino di serie B. Si è identificati quindi come cittadini non in quanto membri di una società civile, ma in quanto si fa parte dell’etnia ebraica. E’ una violazione palese di una delle idee portanti della democrazia occidentale. Lo ritengo un fatto estremamente preoccupante, perché rappresenta un’involuzione che gli stessi padri fondatori dello Stato d’Israele non prevedevano. La conseguenza sarà che gli arabi israeliani che vivono all’interno dello Stato d’Israele saranno automaticamente considerati dei cittadini di serie B. Ma questa discriminazione varrà potenzialmente anche per una persona non ebrea di origini europee che viva in Israele.
Vedremo se la cose cambieranno con le prossime elezioni o se queste sono solo "previsioni pessimistiche".
Intanto questi spostamenti degli equlibri a destra o a sinistra fanno parte del normale processo esistente in ogni democrazia.
Nelle "teocrazie" islamico/terroriste che assediano Israele simili confronti democratici, con ribaltamenti o spostamenti degli equilibri politici, non esistono.
Israele è e rimane l'unica democrazia esistente in quella parte del mondo.
Quindi se in futuro accadrà quanto previsto nell'intervista ti va bene...Intanto noto che questo professore parla di quello che potrebbe avvenire in futuro, non della realtà attualmente esistente in Israele, dove tutti i cittadini hanno gli stessi diritti.
Mi sto stufando, come ho già detto, di discutere con te.mr-shadow ha scritto:Quindi se in futuro accadrà quanto previsto nell'intervista ti va bene...
Mario70 ha scritto:Volevo segnalare un bel film che ho visto ieri a proposito di questo dibattito: "il figlio dell'altra", credo che se si riuscisse a capire che sia gli ebrei che i palestinesi sono soprattutto esseri umani prima che appartenenti all'una o all'altra razza o religione, si farebbe un gran passo avanti.
Avevi detto che ti aveva stufato la discussione, ma non importa. Non mi offendo per cosi poco.Achille Lorenzi ha scritto: Mi sto stufando, come ho già detto, di discutere con te.
L'importante è sputare addosso ai "Sionisti", anche cercando di attribuirmi intenzioni che non ho mai avuto.mr-shadow ha scritto:Avevi detto che ti aveva stufato la discussione, ma non importa. Non mi offendo per cosi poco.
Che vuoi che ti risponda. Se vuoi avere ragione per forza basta qualche click sul pannello di amministrazione del forum. Cosi ti metti sul piano degli islamici che porti sempre ad esempio per dimostrare la democraticità dello stato sionista.
Certo, questo è scritto anche nel regolamento del forum. Ma in certi casi, come qualche messaggio fa, sei andato oltre l'argomento, cosa che a me non pare di aver mai fatto.mr-shadow ha scritto:Scusa se ce ripenso come i cornuti, ma ritengo doveroso verso una persona che rispetto, e che tutto deve pensare salvo che la mia polemica sia personale, aggiungere che se manifesto i miei sentimenti anti-sionisti è perché in questa discussione è l'oggetto del contendere. Ma sarebbe accaduto anche per altre situazioni politiche o personaggi. Se la discussione avesse trattato la presunta bontà di Madre Teresa, o il presunto pacifismo di Nelson Mandela, o avesse voluto dipingere come positivi paesi come gli Usa o la Cina, sarebbe stato lo stesso. Non mi ricordo ora chi lo diceva, ma io discuto le idee, non le persone.
Si può difendere Israele anche senza essere sionisti. Israele inteso non come stato nazionale, bensi come diritto di TUTTI gli ebrei (credenti o per sola cultura), di vivere, se lo vogliono, nella terra che la storia biblica indica essere come quella di origine non di un popolo (perché il popolo ebraico non esiste, come non esiste quello cristiano o quello islamico: i popoli si dividono in rari casi per etnia, più spesso per cultura regionale o nazionale), bensì di una religione. Quella sionista è la pretesa di una minoranza di persone che vuole dettare legge nella terra di TUTTI i semiti, ma che di semita (ovvero di mediorientale), forse ha una lontana ascendenza dei tempi apostolici, essendo il sionista medio slavo o caucasico.se essere Sionisti significa difendere Israele, ebbene io sono Sionista.
Posso chiederti cosa intendi con "Israele siamo noi"?Io mi identifico in Israele perché "Israele" siamo NOI
Leggo altroveAchille Lorenzi ha scritto: Israele è un modello positivo di convivenza civile, proprio perché è fondato su un'ideologia - il sionismo - che propone un modo di vita insieme laico e carico di valori, attento ai bisogni della collettività e alla libertà degli individui, fondato sulla pace e sul progresso, alieno per sua natura dalla violenza.
Parole che non vanno molto d'accordo con le tesi dell'onorevolissima del Berluska. Per ammissione di un sito filo-sionista (perchè informazionecorretta.com tale è), il sionismo vuole uno stato per i soli ebrei, con la lingua degli ebrei, la cultura degli ebrei, le feste degli ebrei. A parte l'abuso della parola ebrei (non esiste un popolo ebraico), e concesso che anche un sionista può essere contrario alla violenza, se lo scrive un sito come quello ci devo credere...Il Sionismo è il movimento di liberazione nazionale ebraico che ha come scopo la creazione e lo sviluppo di uno Stato per il popolo ebraico, Israele, con cui si identifica in lingua (ebraico come lingua ufficiale), simboli (bandiera, inno e stemma), tradizione e cultura (festività e memoria storica).
La fonte: http://www.informazionecorretta.com/com ... 1351589937" onclick="window.open(this.href);return false;mr-shadow ha scritto:Leggo altrove
Il Sionismo è il movimento di liberazione nazionale ebraico che ha come scopo la creazione e lo sviluppo di uno Stato per il popolo ebraico, Israele, con cui si identifica in lingua (ebraico come lingua ufficiale), simboli (bandiera, inno e stemma), tradizione e cultura (festività e memoria storica).
Plausibile. Il governo destrorso campa coi partiti religiosi."trucco propagandistico"