“Chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

dolores ha scritto:Mi è piaciuta molto la sintesi di Bicchiere, esprime chiaramente il punto di vista cattolico sulla questione.
E ha ulteriormente chiarito a me perchè per il mio confessore un matrimonio civile (forzatamente civile per disparità di culto, con l'altra parte musulmana che mi ha rifiutato il rito misto), essendo comunque un atto formale davanti agli uomini, oltre che in coscienza, a quell'epoca, sia per me che per il mio ex marito valido davanti a Dio, non mi impediva l'accostamento alla Comunione (sebbene altri Sacerdoti della parrocchia che conoscevano la mia situazione non me la permettevano, infatti facevo la Comunione solo quando officiava il mio direttore spirituale, che conosceva comunque profondamente la mia "coscienza"), mentre attualmente nella situazione di non castità col mio fidanzato non me la fa fare.
L'impegno che presi col mio ex marito davanti agli uomini (il rito civile), e la nostra volontà interiore, a quell'epoca, che fosse valido davanti a Dio (anche se non "Sacramento" per me, ma non per mia volontà, che gli chiedevo almeno una volta alla settimana di fare il rito misto per amor mio), faceva di quell'unione un vero matrimonio, mentre la situazione attuale è parecchio diversa.
Comunque non provo alcun "senso di colpa", mi prendo la mia responsabilità di avere un comportamento contrario alle regole della fede che ho scelto per crescere in questa vita, continuo a essere attiva nella mi mia parrocchia e nella frequentazione sia della Messa che del mio confessore.
Mi sento Cattolica a tutti gli effetti, anche se so che c'è un' "ombra" nella mia vita, che devo capire fino in fondo.
Spero di non confondervi con questo ragionamento, ma credo che pur essendo una "peccatrice", la Chiesa Cattolica sia comunque la mia casa interiore.
Grazie Bicchiere!
:fiori:
ma il tuo, credo, sia un fatto ancora diverso, perchè il prete non ti dice che ti devi astenere alla Comunione perchè fai l amore con il tuo nuovo compagno senza essere sposato... ma perchè di base c'è un altro problema... il divorzio... che per Dio non esiste... e per Lui per l eternità sarai unita solo al tuo ex....
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Vedi Bicchiere mezzo pieno, hai colto il punto della situazione ma poi ti darò un mio parere.

Dire che avere rapporti dopo il matrimonio è religiosamente giusto perchè è attinente al credo biblico e quindi patrimonio delle fedi religiose cristiane, ebraiche e musulmane sono d'accordo.

Però questa visione di vita non dovrebbe essere imposta per mezzo di terrore psicologico o rigide visioni culturali che fin dalla giovinezza fanno passare il sesso come peccaminoso, demonico, depravato e via dicendo.

E' normale che se poi io da Cattolico credo in certe cose mi atterrò ad esse se sono un fedele serio, ma questo possiamo applicarlo ai TDG, ai protestanti e via dicendo.

La cosa sbagliata è l'impalcatura che viene costruita dietro.
Siccome questi consigli se visti con un'ottica laica possono sembrare ridicoli se non sorpassati, molto spesso vengono conditi con tutto quel pathos di rigetto da parte di Dio, sensi di colpa, conseguenze nafaste per non essersi attenuti a tali comandi provenienti dal divin sapere e via dicendo.

Tutto questo a mio avviso svilisce la dottrina o la fà ulteriormente disprezzare.
Un conto è il seguire una condotta morale perchè si pensa che sia meglio cosi.
Un'altra cosa è guarnire questa condotta morale con fanta maledizioni per avvalorarne la veridicità tutta di parte (della religione in questione per intendersi).... :strettamano:
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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

papà61 ha scritto:Quindi tutto questo macello per capire che Dio disapprova i rapporti sessuali fuori dal matrimonio? allora hanno ragione i tdg?

Cogitabonda, mi spieghi che significa quando dici che questo cozza con le tue conoscenze scientifiche?

Thanks!"!!!!!!!!!!
non ti so rispondere ora..ma di certo questo è un pensiero comune a tutto il cristianesimo,e poi (perchè l argomenti si è unpo spostato) è capire se anche se disapprovato, Dio punisce con le malattia, aids , come fa capire la wts nel articolo
poi ho una domanda per bicchiere perchè ..... secondo il ragionamento, secondo la tradizione, quando una volta si facevano i "fidanzamenti ufficiali" davanti parenti e amici.. significa che ci si era sposati?... e che anche se la cerimonia era fissata dopo 2 anni , se si faceva l amore non era più peccato????

:boh: :timido: :boh: :timido: :boh: :timido: :boh:
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Bicchiere mezzo pieno
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

deliverance1979 ha scritto:Vedi Bicchiere mezzo pieno, hai colto il punto della situazione ma poi ti darò un mio parere.

Dire che avere rapporti dopo il matrimonio è religiosamente giusto perchè è attinente al credo biblico e quindi patrimonio delle fedi religiose cristiane, ebraiche e musulmane sono d'accordo.

Però questa visione di vita non dovrebbe essere imposta per mezzo di terrore psicologico o rigide visioni culturali che fin dalla giovinezza fanno passare il sesso come peccaminoso, demonico, depravato e via dicendo.

E' normale che se poi io da Cattolico credo in certe cose mi atterrò ad esse se sono un fedele serio, ma questo possiamo applicarlo ai TDG, ai protestanti e via dicendo.

La cosa sbagliata è l'impalcatura che viene costruita dietro.
Siccome questi consigli se visti con un'ottica laica possono sembrare ridicoli se non sorpassati, molto spesso vengono conditi con tutto quel pathos di rigetto da parte di Dio, sensi di colpa, conseguenze nafaste per non essersi attenuti a tali comandi provenienti dal divin sapere e via dicendo.

Tutto questo a mio avviso svilisce la dottrina o la fà ulteriormente disprezzare.
Un conto è il seguire una condotta morale perchè si pensa che sia meglio cosi.
Un'altra cosa è guarnire questa condotta morale con fanta maledizioni per avvalorarne la veridicità tutta di parte (della religione in questione per intendersi).... :strettamano:
Ma infatti io sono d'accordo con te. Concordo col fatto che non deve essere la paura della condanna il leit motif per seguire determinati principi religiosi ma il desiderio personale di volerlo fare. Il senso di colpa poi non dev'essere estremizzato fino al punto di condizionare mentalmente la singola persona, però non bisogna nemmeno arrivare al contrario ossia togliere tutti i messaggi di punizione in modo da fare contenti coloro che vogliono seguire principi diversi.

Credo che ci voglia sempre una via di equilibrio.

Inutile dire che il messaggio del "bastone" (castigo)e della "carota" (premio) sono parte integrante della stessa dottrina; quindi non si possono togliere a piacimento.

La dottrina cristiana prevede determinati principi che chiaramente chi è laico, o meglio, ateo, non crede e dunque non li segue. Io mi sono limitato semplicemente a dire quali sono questi principi precisando in particolare il punto di vista cattolico sulla questione.
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

lovelove84 ha scritto:
poi ho una domanda per bicchiere perchè ..... secondo il ragionamento, secondo la tradizione, quando una volta si facevano i "fidanzamenti ufficiali" davanti parenti e amici.. significa che ci si era sposati?... e che anche se la cerimonia era fissata dopo 2 anni , se si faceva l amore non era più peccato????

:boh: :timido: :boh: :timido: :boh: :timido: :boh:
Non mi risulta che i fidanzamenti di per sè significhino che ci si era sposati. L'atto formale era del "fidanzamento" e non del "matrimonio", tant'è che il fidanzamento non ha gli stessi effetti legali del matrimonio. Fare l'amore prima del matrimonio era peccato anche allora perchè i fidanzamenti ufficiali non sono la stessa cosa delle nozze.

Il sacramento del matrimonio è sempre esistito nella storia della Chiesa ed ha sempre avuto la sua sacralità di fronte a Dio e di fronte all'uomo.
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lovelove84
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Messaggio da lovelove84 »

Bicchiere mezzo pieno ha scritto:
lovelove84 ha scritto:
poi ho una domanda per bicchiere perchè ..... secondo il ragionamento, secondo la tradizione, quando una volta si facevano i "fidanzamenti ufficiali" davanti parenti e amici.. significa che ci si era sposati?... e che anche se la cerimonia era fissata dopo 2 anni , se si faceva l amore non era più peccato????

:boh: :timido: :boh: :timido: :boh: :timido: :boh:
Non mi risulta che i fidanzamenti di per sè significhino che ci si era sposati. L'atto formale era del "fidanzamento" e non del "matrimonio", tant'è che il fidanzamento non ha gli stessi effetti legali del matrimonio. Fare l'amore prima del matrimonio era peccato anche allora perchè i fidanzamenti ufficiali non sono la stessa cosa delle nozze.

Il sacramento del matrimonio è sempre esistito nella storia della Chiesa ed ha sempre avuto la sua sacralità di fronte a Dio e di fronte all'uomo.

noo per carità lo so che non si è sposati, ..ma era su questo tuo ragionamento che mi ha fatto pensare a quella domanda, tendo anche in considerazione il fatto che Dio è ovunque e che la bibbia non da nessun spiegazione sulla formalità.
Come dicevo però questa idea non è condivisibile, giacchè il matrimonio non è solo un atto di fronte a Dio ma è anche un atto formale di fronte agli uomini. La promessa di eterna fedeltà fra i due coniugi infatti viene fatta sia di fronte a Dio che di fronte agli uomini. Come dicevo precedentemente è verissimo che la Bibbia non da una spiegazione dettagliata della formalità con cui deve avvenire un matrimonio ma fa comunque sempre capire che si tratta di un atto di fronte agli uomini oltre che di fronte a Dio.
:timido: :timido2: :timido: :timido2:
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Messaggio da papà61 »

Bicchiere mezzo pieno ha scritto:
papà61 ha scritto:Quindi tutto questo macello per capire che Dio disapprova i rapporti sessuali fuori dal matrimonio? allora hanno ragione i tdg?
Non è che hanno ragione i TdG, ha ragione il cristianesimo! Se ti fai una panoramica di tutte le confessione cristiane esistenti, a parte qualche sparuto caso isolato di evangelici che pensano che il matrimonio sia un atto solo ed esclusivamente di fronte a Dio, tutte sono concordi che il matrimonio è un atto di fronte a Dio e agli uomini e dunque i rapporti fra uomo e donna non legati dall'atto formale del matrimonio non sono leciti.
si, sono d accordo. la mia risposta era ironica e leggermente provocatoria! In fin dei conti, qualsiasi religione vieta i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, alcuni poi si spingono oltre avendo codificato cosa "si puote e cosa non si puote".
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Messaggio da dolores »

"ma il tuo, credo, sia un fatto ancora diverso, perchè il prete non ti dice che ti devi astenere alla Comunione perchè fai l amore con il tuo nuovo compagno senza essere sposato... ma perchè di base c'è un altro problema... il divorzio... che per Dio non esiste... e per Lui per l eternità sarai unita solo al tuo ex...."

Credo che hai centrato il punto, anche se qui si rischia di spaccare il capello in quattro, perchè se è vero che in "coscienza" ero sposata, è anche vero che in Chiesa questo matrimonio non è mai stato fatto, quindi, per assurdo, formalmente per la Chiesa non sono mai stata sposata, è per la mia coscienza che lo sono stata.
Quindi, sempre in coscienza, col mio attuale fidanzato ho una relazione di tipo "adultero".
Comunque conoscendo profondamente il mio confessore, e conoscendo lui altrettanto bene me, non credo che il suo atteggiamento derivi da una situazione di tipo "formale", ma prettamente spirituale.

Quanto al tema effettivamente pricipale della punizione divina con la malattia, per comportamenti sessuali fuori del matrimonio, credo che ai tempi in cui fu scritta la Bibbia era ovvio che le probabilità di ammalarsi, e addirittura di morire, erano maggiori (non c'erano le medicine attuali) se si praticava sesso al di fuori della coppia. E' indiscutibile che anche oggi sia più facile contrarre malattie sessuali se pratichi al di fuori della coppia, perchè solo la monogamia reciproca ti assicura una protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Più che una punizione di Dio è una faccenda del tutto legata alla biologia,alla natura,probabilmente all'antropologia e alla riproduzione e protezione della specie.
Credo sia indiscutibile che i cuccioli d'uomo abbiano più probabilità di sopravvivere se protetti dai genitori naturali per un lungo periodo.
Il matrimonio monogamo è quella situazione che nei nostri territori geografici ha permesso alla specie di riprodursi e di sopravvivere.
Forse effettivamente attualmente non è più così, ma la cultura cambia molto lentamente, di solito segue e non precede, i cambiamenti biologici.

Che bella questa discussione! Grazie Lovelove!
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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Messaggio da lovelove84 »

dolores ha scritto:"ma il tuo, credo, sia un fatto ancora diverso, perchè il prete non ti dice che ti devi astenere alla Comunione perchè fai l amore con il tuo nuovo compagno senza essere sposato... ma perchè di base c'è un altro problema... il divorzio... che per Dio non esiste... e per Lui per l eternità sarai unita solo al tuo ex...."

Credo che hai centrato il punto, anche se qui si rischia di spaccare il capello in quattro, perchè se è vero che in "coscienza" ero sposata, è anche vero che in Chiesa questo matrimonio non è mai stato fatto, quindi, per assurdo, formalmente per la Chiesa non sono mai stata sposata, è per la mia coscienza che lo sono stata.
Quindi, sempre in coscienza, col mio attuale fidanzato ho una relazione di tipo "adultero".
Comunque conoscendo profondamente il mio confessore, e conoscendo lui altrettanto bene me, non credo che il suo atteggiamento derivi da una situazione di tipo "formale", ma prettamente spirituale.

Quanto al tema effettivamente pricipale della punizione divina con la malattia, per comportamenti sessuali fuori del matrimonio, credo che ai tempi in cui fu scritta la Bibbia era ovvio che le probabilità di ammalarsi, e addirittura di morire, erano maggiori (non c'erano le medicine attuali) se si praticava sesso al di fuori della coppia. E' indiscutibile che anche oggi sia più facile contrarre malattie sessuali se pratichi al di fuori della coppia, perchè solo la monogamia reciproca ti assicura una protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Più che una punizione di Dio è una faccenda del tutto legata alla biologia,alla natura,probabilmente all'antropologia e alla riproduzione e protezione della specie.
Credo sia indiscutibile che i cuccioli d'uomo abbiano più probabilità di sopravvivere se protetti dai genitori naturali per un lungo periodo.
Il matrimonio monogamo è quella situazione che nei nostri territori geografici ha permesso alla specie di riprodursi e di sopravvivere.
Forse effettivamente attualmente non è più così, ma la cultura cambia molto lentamente, di solito segue e non precede, i cambiamenti biologici.

Che bella questa discussione! Grazie Lovelove!
Grazie a te, è proprio il confronto che fa crescere e maturare la propria fede alla quale non possiamo mai dire di averne pienamente conoscenza!

Credo che hai centrato il punto, anche se qui si rischia di spaccare il capello in quattro, perchè se è vero che in "coscienza" ero sposata, è anche vero che in Chiesa questo matrimonio non è mai stato fatto, quindi, per assurdo, formalmente per la Chiesa non sono mai stata sposata, è per la mia coscienza che lo sono stata.
Quindi, sempre in coscienza, col mio attuale fidanzato ho una relazione di tipo "adultero".
Comunque conoscendo profondamente il mio confessore, e conoscendo lui altrettanto bene me, non credo che il suo atteggiamento derivi da una situazione di tipo "formale", ma prettamente spirituale.
riporto quanto hai detto perchè lho fatto anch io questo ragionamento e poi mi son chiesta....ma l amore di Dio non va ben oltre a tutte queste seghe mentali? perchè qui sembra che come ti muovi ti muovi, rispettando la libertà,sei sempre in torto. solo seguendo le leggi sei apposto.. quindi Dio ci ha lasciati liberi o no? ha messo l amore al primo posto o no?
e questa domanda è per te: se per coscienza sei in adulterio.... per Dio come sei?

:timido2: :timido2: :timido2:
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Messaggio da Ray »

riporto quanto hai detto perchè lho fatto anch io questo ragionamento e poi mi son chiesta....ma l amore di Dio non va ben oltre a tutte queste seghe mentali? perchè qui sembra che come ti muovi ti muovi, rispettando la libertà,sei sempre in torto. solo seguendo le leggi sei apposto.. quindi Dio ci ha lasciati liberi o no? ha messo l amore al primo posto o no?
e questa domanda è per te: se per coscienza sei in adulterio.... per Dio come sei?
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papà61 ha scritto:Cogitabonda, mi spieghi che significa quando dici che questo cozza con le tue conoscenze scientifiche?
Che domandona! Secondo te sono capace di riassumere in poche frasi un'intera biblioteca? Vediamo cosa riesco a fare.

Tanto per cominciare la medicina, con la scoperta degli ormoni, ha spiegato il meccanismo naturale che spinge i ragazzini/e a praticare l'autoerotismo, a fare sogni a carattere sessuale e a provare curiosità verso tutto ciò che riguarda il sesso. Per secoli tutto questo era stato attribuito a tentazioni diaboliche, e invece era un naturale processo biochimico che fa parte dello sviluppo del corpo umano. Sempre la medicina sostiene che fa bene al sistema immunitario fare sesso, farlo bene e con regolarità. Però secondo le varie chiese questo è un privilegio da cui moltissimi sono esclusi: quelli che non hanno ancora trovato il Grande Amore, quelli che hanno sposato il Grande Amore ma sono stati mollati, quelli che si sono innamorati di una persona divorziata, quelli che amano una persona del proprio sesso e così via.

La psicologia, da Freud in poi, considera indissolubilmente uniti un sano sviluppo della personalità e una sessualità vissuta senza complessi e sensi di colpa. Fare esperienze di tipo sessuale (parlo di esperienze fra maggiorenni consapevoli e spinti da reciproca attrazione) è sano e normale agli occhi di qualsiasi psicologo, ma non è così per le chiese.

Infine l'antropologia ci insegna che nel mondo ci sono e ci sono stati svariati modi di concepire la struttura familiare, generalmente funzionali all'ambiente e alla struttura della società. La verginità della donna prima del matrimonio, e la sua fedeltà in seguito, sono di estrema importanza per quelle popolazioni in cui si è profondamente radicato il concetto di proprietà privata e la trasmissione della stessa ai propri eredi: in questo tipo di società gli uomini miravano a garantirsi la certezza di trasmettere i propri beni a figli che fossero veramente i loro. Ma non è sempre stato così, e non è così dappertutto. Per esempio c'è una popolazione amazzonica in cui tutti gli uomini che hanno avuto rapporti con una donna si considerano padri di tutti i figli che quella donna ha avuto e avrà. Si tratta di una popolazione in cui tutti i frutti della raccolta e della caccia vengono messi in comune, ma per i bambini è un grande vantaggio avere più padri, perchè questo significa avere più adulti che li tengono d'occhio e li proteggono da incidenti. Se provi a informarti su come funzionano i matrimoni Tuareg scoprirai un sistema diverso ancora. Nell’attuale società occidentale la norma accettata sembra essere quella della “poligamia seriale” o “monogamia a termine”, in cui un rapporto d’amore nasce, viene vissuto con reciproca fedeltà, poi finisce e i due componenti sono liberi di ripetere esperienze analoghe con altri. Questo tipo di comportamento però non è ammesso dal cattolicesimo.
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