Un esperienza considerata dalla scienza pre-morte

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Genny
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Messaggio da Genny »

Amore e Psiche ha scritto:erano (1994 ottobre) 5 giorni che vomitavo per un virus ,alla fine del 5 giorno ho visto tutto nero poi tutto bianco e sono andata a dormire,la mattina mi sono svegliata e ho cominciato a mangiare come se non avessi avuto niente :boh:
si chiama influenza intestinale... il virus muore dopo tot giorni e torna tutto normale come dopo un temporale....
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Anahata
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Messaggio da Anahata »

Amore e Psiche ha scritto:erano (1994 ottobre) 5 giorni che vomitavo per un virus ,alla fine del 5 giorno ho visto tutto nero poi tutto bianco e sono andata a dormire,la mattina mi sono svegliata e ho cominciato a mangiare come se non avessi avuto niente :boh:
Forse stavi solo per svenire?? :boh:
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Amore e Psiche
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Messaggio da Amore e Psiche »

Anahata ha scritto:
Amore e Psiche ha scritto:erano (1994 ottobre) 5 giorni che vomitavo per un virus ,alla fine del 5 giorno ho visto tutto nero poi tutto bianco e sono andata a dormire,la mattina mi sono svegliata e ho cominciato a mangiare come se non avessi avuto niente :boh:
Forse stavi solo per svenire?? :boh:
gia' :piange:
. Il destino non invia araldi. È troppo saggio o troppo crudele per farlo. (O. Wilde)

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Mamy

Messaggio da Mamy »

Che esperienza che hai avuto cara Anna :sor:

grazie ,mi ha emozionato molto :sorriso:


Mamy :fiori e bacio:



(come sta la nonnina che parlava con quel bambino ?)
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Ginevra
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Messaggio da Ginevra »

QUESTE esperienze sono molto emozionanti!..sopratutto quella di Anna e tutte le cose che ha detto sono giustissime,sopratutto quando dice che molti piagnuccolano per cose superflue!...e' vero che siamo fortunati e avvolte(mi riferisco anche a me')ci lamentiamo per cose inutili!pultroppo la quotidianita' ci ''addormenta'' per cosi' dire!...ma grazie a persone come ANNA ed ai loro commenti,in un certo senso,mi RISVEGLIO!!!...questo forum mi sta' aiutanto tantissimo anche a superare quello che ho subito e subisco tutt'ora a causa dei tdg!GRAZIE A TUTTI!!1
..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

Mamy ha scritto:
(come sta la nonnina che parlava con quel bambino ?)
Se n'è andata.
Staranno correndo insieme sulle nuvole, o almeno questo mi piace pensare. :sorriso:
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

..Anna.. ha scritto:mi sembrava di avere un macigno posato sul torace e mi ricordo nel momento esatto dell'arresto una sensazione di benessere incredbile. Non avevo peso e non avevo dolore.

Mia mamma che era in stanza dice che avevo preso i tratti di una persona che è morta e ha chiamato subito i medici (chissà come si è spaventata povera), mentre io, nell'attimo dell'arresto e di quel senso di benessere ero perfettamente cosciente e ho creduto di pensare: sto morendo, meno male. Mia mamma invece dice che non l'ho pensato, ma l'ho proprio detto. Poi tanti camici bianchi intorno e ricordo che hanno fatto uscire tutti dalla stanza. Mia mamma e mio marito compresi.

Buio.

Non so quando mi sono risvegliata, quanto tempo è passato. Qualche minuto o qualche ora non lo so, non ho nemmeno mai chiesto perchè non mi interessa.
Ciao Anna, grazie per aver raccontato la tua esperienza. Anch'io come te e come milioni di persone che hanno queste esperienze particolari abbiamo avuto in comune delle sensazioni di benessere superiore che cancella il dolore avuto prima. Nel mio caso il dolore intenso avuto per la caduta era sparito mi sentivo leggera, ed avevo la sensazione di benessere e di calore ( pioveva a dirotto e faceva freddo ed ero caduta sul bagnato del balcone) era così bello che mi dicevo" ah, ma com'è bello, fammi stare ancora un po' così" :risata: . Poi tra queste esperienze i comuni denominatori sono "l'esperienza extra-corporea", il "buio" e la "luce". Nel mio caso ho visto prima il buio, poi ho avuto la sensazione di essere elevata in alto, ( non chiedermi come,perchè non lo so) subito dopo ho visto una luce bianchissima ed intensa, non accecante, ed ho visto in lontananza una folla di persone che erano per lo più ombre, non le distinguevo, mentre distinguevo nitidamente due persone in primo piano. Tutte le persone che sono state ai confini della morte o della vita, quando il cuore cessa di battere e il cervello di funzionare, per non più di una manciata di minuti, poi tornano a vivere normalmente testimoniano fenomeni davvero particolari. Il tuo fenomeno era quello di sentire le vibrazioni toccando delle persone, forse perchè emanavi una certa energia da te? Solo permettimi di capire e di chiederti: credi che ci ci sia qualcosa al di là della morte?
Se sì non capisco una cosa, non so se ti ricordi ma in una discussione abbiamo sviscerato a fondo l'argomento dell'aborto e così anche dell'eutanasia, io ti dicevo che in caso dell'eutanasia è possibile essere ancora coscienti come è successo per il neuroendocrinologo Umberto Scapagnini, che essendo testimone di un esperienza pre-morte non è più a favore dell'eutanasia ma contro (ha scritto suo libro “Il cielo può attendere” Piemme 2011, la sua esperienza pre-morte). Quindi tu che eri a favore dell' eutanasia e dell'aborto, mi dici come puoi esserlo soprattutto tu che hai avuto tale esperienza...Se sai che le persone possono essere perfettamente coscienti durante un coma e che se prima erano a favore dell'eutanasia sai che potrebbero benissimo cambiare idea e voler vivere? :grazie: :ciao:
..Anna..

Messaggio da ..Anna.. »

titti75

Il tuo fenomeno era quello di sentire le vibrazioni toccando delle persone, forse perchè emanavi una certa energia da te?
No no.
io non emanavo energie, almeno non più di quella che emaniamo tutti, visto che siamo energia.
Sentivo quella degli altri.
Probabilmente una persona sotto stress è più "carica", quindi quelle scossette le percepivo di più.

Gli animali in fondo "sentono" quando qualcuno è nervoso. Chi ha animali in casa lo sa.
Probabilmente in quel periodo il mio istinto animale era più sveglio.
Solo permettimi di capire e di chiederti: credi che ci ci sia qualcosa al di là della morte?
Mah. Devo dire che io non "credo" niente.
Che è diverso da non credere A NIENTE.
Rimango aperta ad ogni possibilità.
Quello che mi piacerebbe ci fosse dopo è un altro paio di maniche.

Se sì non capisco una cosa, non so se ti ricordi ma in una discussione abbiamo sviscerato a fondo l'argomento dell'aborto e così anche dell'eutanasia, io ti dicevo che in caso dell'eutanasia è possibile essere ancora coscienti come è successo per il neuroendocrinologo Umberto Scapagnini, che essendo testimone di un esperienza pre-morte non è più a favore dell'eutanasia ma contro (ha scritto suo libro “Il cielo può attendere” Piemme 2011, la sua esperienza pre-morte).
Si che me lo ricordo.
Il fatto che Umberto Scapagnini abbia avuto paura e voleva vivere non fa testo.
O almeno non fa più testo di quanto possa farne io.
A meno che tu non consideri più rilevante la sua parola solo perchè neuroendocrinologo.
Due persone che soffrono per me sono due persone che soffrono, in quel caso i titoli accademici non contano.
Quindi tu che eri a favore dell' eutanasia e dell'aborto, mi dici come puoi esserlo soprattutto tu che hai avuto tale esperienza...Se sai che le persone possono essere perfettamente coscienti durante un coma e che se prima erano a favore dell'eutanasia sai che potrebbero benissimo cambiare idea e voler vivere?
Pure io ero cosciente e allora?

Per me non sentire più quel peso sul torace (morire) era liberatorio.
A maggior ragione sono favorevole all'eutanasia. Perchè stare in quelle condizioni e con quel dolore, te lo assicuro, non è affatto divertente.

Io ci sono stata per poco, prova ad immaginare starci per chissà quanto tempo.
Chi ha paura di morire o di cambiare idea se si trova a un passo dalla morte ha solo da non firmare preventivamente nessun foglio di autorizzazione all'eutanasia. Non è mica obbligatorio.
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dolores
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Messaggio da dolores »

..Anna.. ha scritto: Per me non sentire più quel peso sul torace (morire) era liberatorio.
A maggior ragione sono favorevole all'eutanasia. Perchè stare in quelle condizioni e con quel dolore, te lo assicuro, non è affatto divertente.

Io ci sono stata per poco, prova ad immaginare starci per chissà quanto tempo.
Chi ha paura di morire o di cambiare idea se si trova a un passo dalla morte ha solo da non firmare preventivamente nessun foglio di autorizzazione all'eutanasia. Non è mica obbligatorio.

Sono d'accordo, l'eutanasia non è un obbligo, basta non firmare.
Inoltre non trovo una contraddizione fra aver sperimentato l'attimo della morte ed essere favorevole all'eutanasia.
Potrei dire, anzi, che avere toccato il punto di morte in molti casi fa passare la "paura di morire".
Aver vissuto certe esperienze fa si che si viva la morte come un momento naturale della stessa vita.
Non so se riesco a spiegarmi bene, ma aver sfiorato la morte, con tutto ciò che ne è corollario (espansione del senso di coscienza, sensazione piena della propria vulnerabilità biologica ma intuizione che noi siamo anche "altro"), può contribuire al formarsi di una consapevolezza che la vita biologica non sia il nostro Tutto a cui stare tenacemente attaccati ad ogni costo, soprattutto quando si sperimenta un dolore fisico insopportabile.
Questo ovviamente è molto soggettivo, e ovviamente in punto di morte possiamo cambiare idea, per questo basta non firmare nessuna autorizzazione.
Cerco di fare delle distinzioni fra coma irreversibile (dove non c'è più "nessuno" dentro quel corpo, mantenuto articialmente in condizioni di battito cardiaco, senza più alcuna vita cerebrale) e stato vegetativo permenente, dove innanzitutto ci sono (rare ma ci sono) e esperienze cliniche di risveglio, e inoltre il tronco encefalico è solo parzialmente "spento" con possibile (rara, quasi nulla) coscienza residua del paziente.
Personalmente in quelle condizioni abbraccerei la morte fisica con immensa gioia.
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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Mamy

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..Anna.. ha scritto:
Mamy ha scritto:
(come sta la nonnina che parlava con quel bambino ?)
Se n'è andata.
Staranno correndo insieme sulle nuvole, o almeno questo mi piace pensare. :sorriso:


IDEM. :ok:


Mamy :fiori:
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

dolores ha scritto:
..Anna.. ha scritto: Per me non sentire più quel peso sul torace (morire) era liberatorio.
A maggior ragione sono favorevole all'eutanasia. Perchè stare in quelle condizioni e con quel dolore, te lo assicuro, non è affatto divertente.

Io ci sono stata per poco, prova ad immaginare starci per chissà quanto tempo.
Chi ha paura di morire o di cambiare idea se si trova a un passo dalla morte ha solo da non firmare preventivamente nessun foglio di autorizzazione all'eutanasia. Non è mica obbligatorio.

Sono d'accordo, l'eutanasia non è un obbligo, basta non firmare.
Inoltre non trovo una contraddizione fra aver sperimentato l'attimo della morte ed essere favorevole all'eutanasia.
Potrei dire, anzi, che avere toccato il punto di morte in molti casi fa passare la "paura di morire".
Aver vissuto certe esperienze fa si che si viva la morte come un momento naturale della stessa vita.
Non so se riesco a spiegarmi bene, ma aver sfiorato la morte, con tutto ciò che ne è corollario (espansione del senso di coscienza, sensazione piena della propria vulnerabilità biologica ma intuizione che noi siamo anche "altro"), può contribuire al formarsi di una consapevolezza che la vita biologica non sia il nostro Tutto a cui stare tenacemente attaccati ad ogni costo, soprattutto quando si sperimenta un dolore fisico insopportabile.
Questo ovviamente è molto soggettivo, e ovviamente in punto di morte possiamo cambiare idea, per questo basta non firmare nessuna autorizzazione.
Cerco di fare delle distinzioni fra coma irreversibile (dove non c'è più "nessuno" dentro quel corpo, mantenuto articialmente in condizioni di battito cardiaco, senza più alcuna vita cerebrale) e stato vegetativo permenente, dove innanzitutto ci sono (rare ma ci sono) e esperienze cliniche di risveglio, e inoltre il tronco encefalico è solo parzialmente "spento" con possibile (rara, quasi nulla) coscienza residua del paziente.
Personalmente in quelle condizioni abbraccerei la morte fisica con immensa gioia.
Ecco vedete, è questa la differenza tra il credere e il non credere nell’Aldilà… Per esser chiara io sono contraria all’eutanasia perché come ho già fatto notare una volta ad Anna, riguardo l'eutanasia, sono contraria in quanto credente. È vero non è obbligatorio firmare alcun foglio di autorizzazione, ma chi vuole firmarlo è del tutto consapevole che l’eutanasia è una forma di suicidio? Siamo nell’argomento dell’esperienza pre-morte, allora diciamocela tutta… Sappiamo che Dio non approva l’omicidio in qualsiasi forma che riguardi una vita umana, e nemmeno il suicidio. Ora dal momento che tu Anna credi all’esistenza delle esperienze di pre-morte, dovresti credere anche a quelle negative, che sono in tutto poche nel mondo, secondo dati statistici, solo il 4-5% a prescindere da qualsiasi appartenenza religiosa. Comunque esperienze di questo tipo sono angoscianti e terrificanti e sembra, che le persone che le hanno vissute dichiarano di aver visto un posto che potrebbe essere chiaramente l’inferno, descritto come un lago di fuoco dove le anime soffrivano all’infinito i loro tormenti e pativano la loro sete, chiedendo tutti un sorso d’acqua. Erano consapevoli che tra queste anime c’erano i suicidi… Capisci ora? Una persona che non riesce a risolvere un problema in vita ma cerca di risolverlo con la morte, potrebbe in realtà non risolverlo ma rimanere con quel problema in eterno perché ha gettato in faccia al Creatore il dono della vita….. Se si crede in queste esperienze perché non anche in quelle negative che ci fanno capire che Dio non vuole che l’uomo rechi del male al prossimo, men che meno a se stesso e per questo ci ordina di ”non uccidere”? Infatti le esperienze di pre-morte negative avvengono soprattutto nei tentativi di suicidio e considera anche che nelle varie religioni e filosofie orientali il suicidio non viene mai visto come un bene anzi è generalmente considerato un peccato gravissimo. Persino l’Islam considera il suicidio uno dei peccati maggiori, la maggior parte degli studiosi musulmani sono concordi nel considerare il suicidio proibito in qualunque circostanza, compresi gli attacchi suicidi. Ecco perchè dobbiamo credere alle ragioni di vita di Umberto Scapagnini. Ciao
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dolores
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Messaggio da dolores »

Credo in Dio talmente tanto che sono certa che Lui sia con me sia da viva che da morta, in questa vita e nell'altra, qualsiai forma abbia l'Aldilà.
Credo a Dio così colmo d'amore che possa abbracciarmi, e non condannarmi all'inferno, se il mio corpo è ammalato in modo irreversibile e io, sfinita, abbia voglia di dire "basta così".
Fra suicidio ed eutanasia c'è un'enorme differenza.
Accetto tutte le prove della vita, perchè so che il Signore in qualche modo, attraverso di esse, mi stà parlando e mi è vicino, non ho mai cercato di scansarle, mai pensato al suicidio!
Ma credo che vivere attraverso un corpo che non ha coscienza di sè, che è mantenuto in una vita meramente biologica attraverso sofisticate tecnologie, dove non è la cura umana, del mio prossimo amoroso, a tenermi in vita, ma solo un respiratore che procura meccanicamente il battito cardiaco all'interno di un corpo "vuoto" non abbia niente a che fare nè con la vita che con la morte.
E' un paradosso tecnologico che tiene in vita un corpo e una mente già morti.
Personalissimamente non credo in Un Dio che mi condanni all'inferno se non avessi la forza di accettare un destino del genere.
Quello sì, sarebbe l'inferno.
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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titti75 ha scritto:Ecco vedete, è questa la differenza tra il credere e il non credere nell’Aldilà… Per esser chiara io sono contraria all’eutanasia perché come ho già fatto notare una volta ad Anna, riguardo l'eutanasia, sono contraria in quanto credente. È vero non è obbligatorio firmare alcun foglio di autorizzazione, ma chi vuole firmarlo è del tutto consapevole che l’eutanasia è una forma di suicidio? Siamo nell’argomento dell’esperienza pre-morte, allora diciamocela tutta… Sappiamo che Dio non approva l’omicidio in qualsiasi forma che riguardi una vita umana, e nemmeno il suicidio. Ora dal momento che tu Anna credi all’esistenza delle esperienze di pre-morte, dovresti credere anche a quelle negative, che sono in tutto poche nel mondo, secondo dati statistici, solo il 4-5% a prescindere da qualsiasi appartenenza religiosa. Comunque esperienze di questo tipo sono angoscianti e terrificanti e sembra, che le persone che le hanno vissute dichiarano di aver visto un posto che potrebbe essere chiaramente l’inferno, descritto come un lago di fuoco dove le anime soffrivano all’infinito i loro tormenti e pativano la loro sete, chiedendo tutti un sorso d’acqua. Erano consapevoli che tra queste anime c’erano i suicidi… Capisci ora? Una persona che non riesce a risolvere un problema in vita ma cerca di risolverlo con la morte, potrebbe in realtà non risolverlo ma rimanere con quel problema in eterno perché ha gettato in faccia al Creatore il dono della vita….. Se si crede in queste esperienze perché non anche in quelle negative che ci fanno capire che Dio non vuole che l’uomo rechi del male al prossimo, men che meno a se stesso e per questo ci ordina di ”non uccidere”? Infatti le esperienze di pre-morte negative avvengono soprattutto nei tentativi di suicidio e considera anche che nelle varie religioni e filosofie orientali il suicidio non viene mai visto come un bene anzi è generalmente considerato un peccato gravissimo. Persino l’Islam considera il suicidio uno dei peccati maggiori, la maggior parte degli studiosi musulmani sono concordi nel considerare il suicidio proibito in qualunque circostanza, compresi gli attacchi suicidi. Ecco perchè dobbiamo credere alle ragioni di vita di Umberto Scapagnini. Ciao
Hai riportato di nuovo tutto sul piano religioso.
Quello che è successo a me ha una spiegazione razionale.
Le esperienze negative potrebbero (attenzione al condizionale) essere soltanto la paura di quello che c'è dopo, e che si manifesta attraverso delle immagini. Non è detto che queste immagini non siano in realtà una forma di allucinazione pre o post morte.

Io non metto in dubbio che qualcuno abbia visto delle cose. Ma non esiste alcuna prova che quelle cose che hanno visto sono reali e non frutto di fantasia. Come un sogno per esempio. Si vede, si vive, provoca anche emozioni ma non è reale.

Ti dirò la verità, quello che mi spaventa moltissimo è che ci sia qualcuno che decida al posto mio cosa voglio fare della mia vita.
E mi auguro di non avere la sfortuna di trovarmi in balia di altrui decisioni che mi costringano a vivere in uno stato permanente di dolore.

Credo che non esista al mondo male più grande che si possa fare a una persona, quanto quello di obbligarla a sopportare la sofferenza.

Il giorno che mi daranno un time-out che prevede una scadenza a breve termine, visto che il mondo gira attraverso le imposizioni, vedrò di arrangiarmi da sola, senza aspettare di non avere più le forze per farlo.
E pazienza se poi dovrò implorare per un sorso d'acqua.

L'inferno può essere qui e ora.
Trovo assurdo rassegnarsi a vivere all'inferno, fino all'ultimo alito di vita, per paura di una realtà post morte che portebbe anche non esistere.

Io non impongo agli altri come vivere, e mi piacerebbe che qualcuno non imponesse a me come morire.
La morte non è niente, è solo un attimo, è il prima che è brutto.
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Messaggio da nelly24 »

Seguendo il consiglio di Anahata ho trovato e comprato il libro che ho cominciato a leggere. :ok:
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.Albert Einstein
"Mi piacciono le persone che....no, niente. Mi piacciono gli animali"

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Messaggio da Lizzy75 »

dolores ha scritto:Credo in Dio talmente tanto che sono certa che Lui sia con me sia da viva che da morta, in questa vita e nell'altra, qualsiai forma abbia l'Aldilà.
Credo a Dio così colmo d'amore che possa abbracciarmi, e non condannarmi all'inferno, se il mio corpo è ammalato in modo irreversibile e io, sfinita, abbia voglia di dire "basta così".
Fra suicidio ed eutanasia c'è un'enorme differenza.
Accetto tutte le prove della vita, perchè so che il Signore in qualche modo, attraverso di esse, mi stà parlando e mi è vicino, non ho mai cercato di scansarle, mai pensato al suicidio!
Ma credo che vivere attraverso un corpo che non ha coscienza di sè, che è mantenuto in una vita meramente biologica attraverso sofisticate tecnologie, dove non è la cura umana, del mio prossimo amoroso, a tenermi in vita, ma solo un respiratore che procura meccanicamente il battito cardiaco all'interno di un corpo "vuoto" non abbia niente a che fare nè con la vita che con la morte.
E' un paradosso tecnologico che tiene in vita un corpo e una mente già morti.
Personalissimamente non credo in Un Dio che mi condanni all'inferno se non avessi la forza di accettare un destino del genere.
Quello sì, sarebbe l'inferno.
Guarda essendo cristiana cattolica credo che il primissimo dovere dei medici sia quello di salvare delle vite umane non di ucciderle. Ora se invece l'etica medica dovesse imporre di staccare il respiratore perchè qualcuno lo vuole, allora il primo dovere dei medici di salvare le vite verrebbe meno e quel qualcuno e forse chi ha staccato la spina, correranno il rischio di essere giudicati per aver tolto una vita e non aver fatto nulla per salvarla. Tra eutanasia e suicidio non c'è differerenza perchè in entrambi i casi ci sono dolore, sofferenza, disperazione.
..Anna.. ha scritto:
Hai riportato di nuovo tutto sul piano religioso.
Quello che è successo a me ha una spiegazione razionale.
Le esperienze negative potrebbero (attenzione al condizionale) essere soltanto la paura di quello che c'è dopo, e che si manifesta attraverso delle immagini. Non è detto che queste immagini non siano in realtà una forma di allucinazione pre o post morte.

Io non metto in dubbio che qualcuno abbia visto delle cose. Ma non esiste alcuna prova che quelle cose che hanno visto sono reali e non frutto di fantasia. Come un sogno per esempio. Si vede, si vive, provoca anche emozioni ma non è reale.

Ti dirò la verità, quello che mi spaventa moltissimo è che ci sia qualcuno che decida al posto mio cosa voglio fare della mia vita.
E mi auguro di non avere la sfortuna di trovarmi in balia di altrui decisioni che mi costringano a vivere in uno stato permanente di dolore.

Credo che non esista al mondo male più grande che si possa fare a una persona, quanto quello di obbligarla a sopportare la sofferenza.

Il giorno che mi daranno un time-out che prevede una scadenza a breve termine, visto che il mondo gira attraverso le imposizioni, vedrò di arrangiarmi da sola, senza aspettare di non avere più le forze per farlo.
E pazienza se poi dovrò implorare per un sorso d'acqua.

L'inferno può essere qui e ora.
Trovo assurdo rassegnarsi a vivere all'inferno, fino all'ultimo alito di vita, per paura di una realtà post morte che portebbe anche non esistere.

Io non impongo agli altri come vivere, e mi piacerebbe che qualcuno non imponesse a me come morire.
La morte non è niente, è solo un attimo, è il prima che è brutto.
Guarda tutto il post è inevitabile che si riporti sul piano religioso, visto che i comuni elementi che accomunano le esperienze avute negli attimi della morte sono la luce intensa, visioni di i paesaggi paradisiaci, di Angeli e di Santi. Se tu pensi che possono essere dei sogni, sei libera di pensarlo, ma i luminari della tanatologia e coloro che fanno ricerche ed indagini a tutto campo dei fenomeni NDE, dicono il contrario e lo sostengono sulla base delle prove e non sulle cose campate per aria. Perché hanno intervistato persone che non avevano avuto esperienze NDE, che avevano malattie cardiache ed invitandole a inventarsi le esperienze, chiedendo loro di immaginare i medici tentare di rianimarli da un attacco cardiaco, ricostruendo in maniera quanto più dettagliata possibile le operazioni, hanno appurato che quasi tutti descrissero delle procedure errate. Mentre nessuno dei veri testimoni della propria rianimazione dal di fuori del proprio corpo commise errori.. Alcuni hanno anche oltre passato i muri descrivendo dettagli in un’altra stanza che non potevano conoscere… Come lo spieghi? Dite che il dolore è brutto al quale è preferibile la morte o peggio l’inferno? La vita è dolore! Ognuno di noi deve portare una croce grande o piccola che sia. Gesù non si è tirato indietro di fronte alle grandissime sofferenze, alle percussioni ed infine alle umiliazioni che sapeva già avrebbe dovuto patire, dimostrando che anche Dio è stato con noi ed è morto poi è ritornato alla vita. Se succedono questi eventi, questi possono essere un messaggio che Dio ci vuole comunicare: anche noi come Gesù, ritorneremo alla meravigliosa vita eterna, l’esperienza dell’attimo della morte è solo un saggio. :fiori e bacio:
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Messaggio da dolores »

(Stiamo uscendo fuori tema)

Nonostante le bellissime esperienze pre morte, continuo a sostenere che sceglierei l'eutanasia in caso di coma irreversibile.
E sarei per forza costretta a sceglierla prima, da viva, semplicemente perchè a quel punto non ci sarebbe più una coscienza che pensa, dentro il corpo, e non vorrei che nessuno avesse nè il peso, nè la responsabilità di una tale decisione.
Proprio perchè ho fiducia nell'etica medica mi fido del giudizio tecnico sullo stato in cui il mio corpo si trova, ma la decisione finale sarebbe mia. Una me che in quel momento non c'è più, è solo un corpo vuoto.
Mi prenderei anche la responsabilità di presentarmi a Dio, un giorno, pur dopo aver acconsentito al mio distacco dal corpo materiale.

La tua visione della fede ti farà senz'altro provare raccapriccio a queste mie parole, ma così come te, la mia convinzione è sincera e profonda, e anche la mia in buona fede.
E anche la mia fede in Dio. :fiori e bacio:
La felicità non è domani. La felicità è ora. Perchè ovunque tu vada ci sei già. (A. De Mello)
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Mamy

Messaggio da Mamy »

dolores ha scritto:(Stiamo uscendo fuori tema)

Nonostante le bellissime esperienze pre morte, continuo a sostenere che sceglierei l'eutanasia in caso di coma irreversibile.
E sarei per forza costretta a sceglierla prima, da viva, semplicemente perchè a quel punto non ci sarebbe più una coscienza che pensa, dentro il corpo, e non vorrei che nessuno avesse nè il peso, nè la responsabilità di una tale decisione.
Proprio perchè ho fiducia nell'etica medica mi fido del giudizio tecnico sullo stato in cui il mio corpo si trova, ma la decisione finale sarebbe mia. Una me che in quel momento non c'è più, è solo un corpo vuoto.
Mi prenderei anche la responsabilità di presentarmi a Dio, un giorno, pur dopo aver acconsentito al mio distacco dal corpo materiale.

La tua visione della fede ti farà senz'altro provare raccapriccio a queste mie parole, ma così come te, la mia convinzione è sincera e profonda, e anche la mia in buona fede.
E anche la mia fede in Dio. :fiori e bacio:

:quoto100: stare attaccato ad una macchina,essere un vegetale o in uno stato comatoso,la chiamate vita ?No grazie,è una non vita. :triste:
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

Lo so le scelte sono sempre difficili e delicate quando si tratta di questo argomento,ma la Chiesa è chiara al riguardo, vi cito due passi del catechismo: n. 2268: "Il quinto comandamento proibisce come gravemente peccaminoso l'omicidio diretto e volontario. L'omicida e coloro che volontariamente cooperano all'uccisione commettono un peccato che grida vendetta al cielo". Riguardo, invece, all'eutanasia, al n. 2277: "Essa è moralmente inaccettabile".
Quindi l’eutanasia è considerata alla stregua di un omicidio, e gli studi sul cosiddetto stato vegetativo persistente, ovvero coma, rivelano come chi è in coma è in grado di percepire tutto. Ora si parla di lasciare morire una persona, togliendogli cibo ed acqua, esattamente come di far morire di sete e di fame una persona. Molte persone si sono risvegliate dal coma… Perché distruggere questa speranza? Come possiamo sapere che una persona in coma vuole realmente morire, se non siamo mai stati in queste situazioni non sappiamo quello che si può provare. La persona che è in coma non può decidere per se stessa, ma deve essere questa persona libera di scegliere di vivere o meno quando si sveglierà, perché c’è anche questa possibilità che possa risvegliarsi …. Scapagnini ha guardato la morte in faccia, ed ha sconfitto un melanoma dopo una lunga battaglia. Dice: “Ebbi una visione: un tunnel di luce. Stavo morendo. La mia mano sinistra fu fermata da mia mamma, il mio angelo custode. Poi ho visto Padre Pio, che mi ha detto: “Devi seguire la volontà del Signore”. Mi sono svegliato e sono andato in coma per 80 giorni. Prima che mi accadesse tutto questo ero favorevole all’eutanasia. Ma quando ero in coma ho combattuto come un leone per restare vivo. E una forza superiore all’uomo mi ha dato l’energia per resistere e vincere la lotta contro le cellule maligne.” :sorriso: :fiori e bacio:
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