Inviato: 03/12/2013, 11:20
Ma dove sono quando appaiono queste belle discussioni?!Mauro1971 ha scritto:La scienza non parla di Dio.Cogitabonda ha scritto:Io non la penso così, ma la mia opinione non è appoggiata da dati, come del resto non lo è la tua. Né tu né io, credo, abbiamo dei dati statistici sull'apertura mentale di credenti e atei, e nemmeno sulle rispettive capacità di accostarsi al trascendente.
Un credente, se non soffre di quelle prclusioni dovute all'adesione letterale a un testo sacro, è libero di credere all'evoluzione e non ha remore ad accettare le scoperte della scienza. Ma quanti sono quelli che lo fanno realmente? Mi sembra che molti si ritraggano di fronte a domande come, per esempio "se Dio crea per mezzo dell'evoluzione, vuol dire forse che la creazione non è ancora terminata?". Parlo ovviamente del pensiero degli individui, che può muoversi in maniera assai più agile di come possa muoversi un'intera chiesa.
Allo stesso modo, un non credente che non abbia sposato un fondamentalismo di qualche genere, se ha un approccio logico-scientifico alla realtà che lo circonda è in grado di abbandonare una teoria quando una nuova scoperta la contraddice. Ma anche in questo caso, quanti sono quelli che realmente si comportano così?
Penso che i non credenti abbiano comunque un vantaggio: non rischiano di essere tacciati di eresia.
Cosa significa questo, in primis ovviamente che non ne certifica la non-esistenza.
Così come non certifica la non esistenza di una teiera, degli unicorni rosa, di draghi invisibili nei garage o di un dio fatto di spaghetti.
Ma c'è l'altro lato, il più importante, in tutta la scienza non c'è nulla che indichi la presenza di un Dio. Nessuna ricerca, niente di niente che abbia la variabile o il fattore "Dio" come elemento di una Teoria.
E' questo che a me fa molto pensare. Ci sono fior di scienziati credenti, eppure nessuno di loro ha mai pubblicato qualcosa che coinvolgesse questa entità.
Si fa presto a dire "si ma Dio è spirituale e non lo puoi percepire, misuare o mettere in aclun modo nel materiale".
Questa affermazione è falsa ed è usata dai fedeli per chiudere gli occhi e giustiface l'assenza di questo Dio. Giustificare l'assenza.
E' falsa perchè anche solo indirettamente, l'azione o la presenza di un qualcosa è quantomeno osservabile negli effetti che questa ha sugli oggetti circostanti. Quindi spirituale o meno, se anche solo muovesse una biglia su di una pista di sabbia, questo sarebbe osservabile quantomeno nel movimento della biglia e nel leggero solco lasciato sulla sabbia. Su questo non c'è santo che tenga.
Ma no, i fedeli in genere a questo discorso affermano "Dio è spirituale e non è percebili nel materiale", tipo mantra, per renderlo in qualche modo più vero. Gli fai l'esempio del sasso lanciato nello stagno, e quelli niente, "OM u spritualo nun c'azzec cun lo materialo AH HUMMMMM" e te capisci che stai tirando cappocciate contro il granito.
Capacità logiche pari al granito.
E nella mia esperienza che faccio? Beh, annovero questo atteggiamento tra gli "effetti della fede". Non tutti sono così, ma la stragrande maggioranza decisamente (ovviamente il discorso annovera tutte le Fedi, non solo il Cattolicesimo).
E allora mi chiedo, ma com'è che in tutto ciò che conosciamo (scientificamente) nonc'è traccia di alcun Dio, Anima, Spirito ecc?
Com'è che gli scienziati credenti non sono in grado di tirare fuoi una sola Teoria Scientifica che includa Dio?
Non opere divulgative o filosofiche, proprio materiale scientifico concreto e degno di nota.
Che a me piacerebbe eh. Sapere che la morte sia solo un passaggio, stati diversi dell'essere e dell'esistenza...e a chi non piacerebbe?
Nel mio davvero lungo peregrinare ho conosciuto in prima persona tante realtà spirituali e religiose, e non ci ho trovato nulla di concreto in questi termini.
Ho dovuto arrendermi all'evidenza.
Ho trovato che l'unica cosa che ci dica qualcosa con un senso e con delle prove, su di noi, l'universo e la realtà, è proprio la scienza, con tutti i suoi limiti, difetti e cose che ancora sono da scoprire e conoscere.
E mi piace poi sentir parlare di questo come un "limite conoscitivo", quando dall'altra parte quello che viene spacciato per conoscenza alla fine è semplicemente fantasia in quanto non ha alcuna prova concreta a suo sostegno.
Poi ti arriva un Ray, che comincia a ripetere "CHI" all'infinito, che se anche gli spieghi "NESSUNO" e gli dai dei motivi logici e perfettamente razionali, continua a ripetere CHI, senza rendersi conto che a mettere tanti CHI uno di seguito all'altro si ottiene solo il verso del gallo.
Ottusità, saltare a piè pari le motivazioni che si hanno davanti agli occhi e continuare a ripetere la propria convinzione comunque, anche quando non ha alcun valore.
Cogi, e che gli rispondi a questi?
Guarda qui. Ho tirato fuori un'eccezione che penso sia valida alle affermazioni sulla complessità della natura e dell'universo come prova dell'esistenza di un Creatore.
nessuno che però l'affronti. A parte Ray che ovviamente non ha capito la discussione e cercava in qualche modo, un po' ingenuotto forse, di affermare comunque questa "realtà", tirando in campo un'altra prova e senza affrontare quella in corso. Che succede, se gli confuti pure quella (sempre nel caso permetta al suo cervello di capire le parole che gli vengono scritte) ne tira fuori un'altra?
ma non è solo lui. Ce n'è uno che abbia considerato realmente le mie parole?
A mio avviso lo hanno fatto, si sono resi conto che non ci sono molti appigli per confutarle, ma hanno glissato il tutto come "materia". "E' un ateo, non può capire".
Ma io resto meravigliato ed estasiato dalle bellezze della natura e del cosmo esattamente come loro. Questo non lo capiscono, come diventa inaccettabile una reazione diversa che il pensare "qualcuno deve aver fatto qualcosa", pensiero che trovo al lato opposto dell'umiltà, per cui ogni cosa dove avere una dimensione "umana".
L'universo non ha una dimensione umana, ha sua dimensione talmente vasta che non è stato "crato" per noi, quale nostro parco giochi, ma siamo noi ad esserne una parte miserevolmente irrelevante e siamo noi a doverci chinare per cercare di comprenderlo, se mai potremo e con difficoltà immense.
Ma vallo aspiegare... non ascoltano. Sono solo un limitato materialista che crede a quelle fregnacce limitatissime che dice la Scienza. Che poi queste siano l'unica cosa che effettivamente conosciamo, poco importa.
Capisci perchè, a parte alcuni casi particolari come il tuo, io abbia davvero una bassa opinione della fede? Troppo spesso la vedo in opera come tappo alle sinapsi, che come opera di una qualche forma ci conoscenza o almeno di saggezza.
Non ho ancora finito di leggere tutto, ma per ora condivido il quote e dentro di me spero che questa bella discussione non vada scemando nei soliti luoghi comuni utili solo a trincerare le persone dietro illogiche difese delle proprie credenze.
Un abbraccio e un pensiero gentile anche ad alcune persone del forum alle quali sono stati rivolti apprezzamenti che trovo quanto mai appropriati!