I tdg usano violenza fisica?

Spazio dove discutere dei problemi relativi ai rapporti tra i TdG e il mondo che li circonda

Moderatore: Gocciazzurra

cavdna

Messaggio da cavdna »

vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella :
Gabriella Prosperi ha scritto:Fortunatamente le nuove generazioni di Testimoni non si sentiranno più esclusi da costumi e usanze così come è accaduto ad altre generazioni, poichè la società è divenuta multietnica e tutti dobbiamo accogliere con rispetto le usanze e costumi degli altri, guardandole come arricchimento non come privazione.
Questo sempre che gli adulti siano capaci di gestire il tutto.
Gabriella
R I S P O S T A

mia cara sorella


Tu puoi solo immaginare quante Preghiere rivolgo al SIGNORE, affinché vengano rispettati da tuTutti i più elementari diritti di Libertà

ma per quello che riguarda la Società che è divenuta multietnica e multiraziale behhhhh

solo per portare un esempio
da quanti anni Noi Cattolici non diciamo più Campo Santo, ma Cimitero???? (nel rispetto delle altrui diversità)

mentre in ogni ambito scolastico ancora oggi si continuano a sentire che genitori di fanciulli TdG impongono le loro limitazioni???

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRISTO RISORTO

Avatar utente
Paxuxu
Utente Master
Messaggi: 4044
Iscritto il: 17/07/2009, 12:40
Contatta:

Messaggio da Paxuxu »

Gabriella Prosperi ha scritto:Fortunatamente le nuove generazioni di Testimoni non si sentiranno più esclusi da costumi e usanze così come è accaduto ad altre generazioni, poichè la società è divenuta multietnica e tutti dobbiamo accogliere con rispetto le usanze e costumi degli altri, guardandole come arricchimento non come privazione.
Questo sempre che gli adulti siano capaci di gestire il tutto.
Gabriella

Ma se Armaghedon è alle porte, come potranno le "nuove generazioni" dei tdg cambiare realmente?


:boh:


Paxuxu
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

Andrea Cinel ha scritto "Dire che la WT incoraggi la violenza domestica è voler essere in malafede. Perché non è così. E chi vuole polemizzare su questo punto ha solo tempo da sprecare, e tanto...
A parte che proprio nessuno ha scritto che la Wt o gli articoli che pubblica, incoraggino alla violenza domestica ma piuttosto è stato scritto che l'indottrinamento e il condizionamento mentale possono indurre ad un cambiamento di personalità e questo provocare stress o ancora esasperazione, frustrazione nella persona, talvolta fino ad arrivare alla violenza, mi sembra molto importante questo tuo passaggio, poichè se è come dici, allora non sarebbero così pochi i casi di violenza fisica da parte di un tdg, scrivi:
" Il caso del marito di Daniela non è certamente l'unico. Ed è molto probabile che i casi non denunciati siano molti. Io personalmente ne conosco diversi e la mia esperienza nei testimoni di Geova, in particolare nel periodo in cui ho "servito" come anziano di congregazione, mi ha dato modo di scoprire che non sono pochi i testimoni che ricorrono a qualche forma di violenza, spesso psicologica, ma a volte anche fisica, sulle proprie mogli e sui propri figli. Potrei citare il caso di quella sorella, moglie di un anziano, che parlandomi privatamente mi disse di non credere in Dio. Per quale motivo? Perché, come disse lei, "Dio se esiste non può permettere che suo marito la tratti con tale violenza, arrivando a picchiarla". Non potei fare nulla per lei perché minacciò il suicidio se avessi reso pubblico questo fatto
".
Quante mogli provano lo stesso timore di che sia reso pubblico un fatto del genere?
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

titti75 ha scritto:
Andrea Cinel ha scritto "Dire che la WT incoraggi la violenza domestica è voler essere in malafede. Perché non è così. E chi vuole polemizzare su questo punto ha solo tempo da sprecare, e tanto...
A parte che proprio nessuno ha scritto che la Wt o gli articoli che pubblica, incoraggino alla violenza domestica ma piuttosto è stato scritto che l'indottrinamento e il condizionamento mentale possono indurre ad un cambiamento di personalità e questo provocare stress o ancora esasperazione, frustrazione nella persona, talvolta fino ad arrivare alla violenza, mi sembra molto importante questo tuo passaggio, poichè se è come dici, allora non sarebbero così pochi i casi di violenza fisica da parte di un tdg, scrivi:
" Il caso del marito di Daniela non è certamente l'unico. Ed è molto probabile che i casi non denunciati siano molti. Io personalmente ne conosco diversi e la mia esperienza nei testimoni di Geova, in particolare nel periodo in cui ho "servito" come anziano di congregazione, mi ha dato modo di scoprire che non sono pochi i testimoni che ricorrono a qualche forma di violenza, spesso psicologica, ma a volte anche fisica, sulle proprie mogli e sui propri figli. Potrei citare il caso di quella sorella, moglie di un anziano, che parlandomi privatamente mi disse di non credere in Dio. Per quale motivo? Perché, come disse lei, "Dio se esiste non può permettere che suo marito la tratti con tale violenza, arrivando a picchiarla". Non potei fare nulla per lei perché minacciò il suicidio se avessi reso pubblico questo fatto
".
Quante mogli provano lo stesso timore di che sia reso pubblico un fatto del genere?
Ho scritto per tre volte ed ogni volta ho cancellato per non turbare la coscienza e la sensibilità delle donne che ci sono passate, non so come scriverlo ma voglio essere sincero:
Hanno tutti dalla loro parte, cominciando dagli anziani, proseguendo con la betel se i primi fanno orecchie da mercante, continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Andrea Cinel

Messaggio da Andrea Cinel »

titti75 ha scritto:
Andrea Cinel ha scritto "Dire che la WT incoraggi la violenza domestica è voler essere in malafede. Perché non è così. E chi vuole polemizzare su questo punto ha solo tempo da sprecare, e tanto...
A parte che proprio nessuno ha scritto che la Wt o gli articoli che pubblica, incoraggino alla violenza domestica ...
A dire il vero l'input alla mia osservazione veniva proprio da un tuo commento, e da questa precisa frase:

"non è forse vero che a volte viene incoraggiata la violenza dai zelanti fratelli pur di tenere buona la moglie? E' cristiano tale atteggiamento?"

E' vero che non menzioni nello specifico la WT e le sue pubblicazioni, ma nemmeno lo escludi. Infatti dici che "a volte viene incoraggiata la violenza", e, se non specifichi che questo "incoraggiamento" non viene dalla WT fai pensare proprio che nasca da lì, e non è così.

Su tutto il resto, siamo daccordo.
Avatar utente
Dnick
Veterano del Forum
Messaggi: 2046
Iscritto il: 11/11/2009, 14:09
Contatta:

Messaggio da Dnick »

Mario70 ha scritto:Hanno tutti dalla loro parte, cominciando dagli anziani, proseguendo con la betel se i primi fanno orecchie da mercante, continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
Anche questo si abbondantemente capito: andare a denunciare alle autorità competenti

ma quello che non vuoi prorio capire ed analizzare
sono proprio le conseguenze che tale azioni potrebbero portare
perchè noi pensiamo che sono altrettanto bravi ad imbrogliare le carte in tavola
anche andando contro ciò che dice l'organizzazione pur di salvare il buon nome ecc. ecc.
Quindi quali sono i motivi che queste mogli non vanno alla questurà?
forse tentono di salvarla in tutti i modi e andando alla questura la reputano come ultima strada?
forse sono persuase ? forse sono minacciate? forse lo fanno per i figli?
e qui che risiede la violenza citata e non nell'organizzazione o nell'editoria WTS.
E come gli esempi che ti ho portato prima ne riporto un'altro altrettanto calzante e cioè:
non è forse vero che ci sono persone che vorrebbero gridare contro la mafia ma non possono
e per omertà di chi potrebbe testimoniare e per paura dell' incolumità sua e della sua famiglia?
Avatar utente
Gocciazzurra
Moderatore
Messaggi: 5916
Iscritto il: 10/06/2009, 22:09
Contatta:

Messaggio da Gocciazzurra »

Cristianalibera ha scritto:
Io invece ho recepito il messaggio che le pressioni esercitate dai Tdg possono essere la causa di violenza domestica che non c'azzecca nulla con il titolo del thread.
Potrebbero certo, tutto potrebbe... hmmm come potrebbe essere che pressioni esercitati da cattolici siano la causa che un altro cattolico picchiasse la moglie tdG o evangelica o atea che sia, giusto?
Ma qui, caso strano, si sta parlando dei Tdg e non di altre confessioni. :mrgreen:
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Dnick ha scritto:
Mario70 ha scritto:Hanno tutti dalla loro parte, cominciando dagli anziani, proseguendo con la betel se i primi fanno orecchie da mercante, continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
Anche questo si abbondantemente capito: andare a denunciare alle autorità competenti

ma quello che non vuoi prorio capire ed analizzare
sono proprio le conseguenze che tale azioni potrebbero portare
perchè noi pensiamo che sono altrettanto bravi ad imbrogliare le carte in tavola
anche andando contro ciò che dice l'organizzazione pur di salvare il buon nome ecc. ecc.
Quindi quali sono i motivi che queste mogli non vanno alla questurà?
forse tentono di salvarla in tutti i modi e andando alla questura la reputano come ultima strada?
forse sono persuase ? forse sono minacciate? forse lo fanno per i figli?
e qui che risiede la violenza citata e non nell'organizzazione o nell'editoria WTS.
E come gli esempi che ti ho portato prima ne riporto un'altro altrettanto calzante e cioè:
non è forse vero che ci sono persone che vorrebbero gridare contro la mafia ma non possono
e per omertà di chi potrebbe testimoniare e per paura dell' incolumità sua e della sua famiglia?
e chi rappresenterebbe la mafia in questo caso gli anziani? La WT? Ma fammi il piacere, l'unico a rappresentarla caso mai è solo il marito violento, diamo la colpa all'unico che la merita e non la scarichiamo su altri.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Gocciazzurra
Moderatore
Messaggi: 5916
Iscritto il: 10/06/2009, 22:09
Contatta:

Messaggio da Gocciazzurra »

Mario70 ha scritto: Partendo da questa base INDISCUSSA si può argomentare sul resto, ovvero se il modo di pensare prevalentemente settario dei tdg, può scatenare in soggetti PREDISPOSTI la violenza, questo lo posso accettare, ma credo che essendo il soggetto predisposto, prima o poi sarebbe uscita comunque questa violenza
Ma anche ammesso che uno sia predisposto alla violenza di suo, è molto grave che siano proprio coloro che trasudano la Bibbia e relativi concetti d'amore, ad innescargliela...
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
Avatar utente
Gocciazzurra
Moderatore
Messaggi: 5916
Iscritto il: 10/06/2009, 22:09
Contatta:

Messaggio da Gocciazzurra »

Mario70 ha scritto:
continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
Ci sono fior fior di trattati che spiegano i vari motivi per cui una donna non denuncia la violenza che subisce tra le mura domestiche. Ma senza andare a scomodarli posso dire che il primo motivo è la paura, anzi, il terrore di essere ammazzata, come quando l’ex marito dopo le “gentilezze” usatemi mi diceva che dovevo ringraziarlo se si era risolta in quel modo perchè la prossima volta mi avrebbe lasciata “distesa sul pavimento”.
E’ inoltre da tener presente che la violenza fisica è strettamente associata a quella psicologica per cui ci si viene a trovare in uno stato mentale ed emotivo debilitato e logorato.
Rivolgersi ai Carabinieri avrebbe significato un loro ammonimento all’animaloide che, nel pensiero terrorizzato della moglie, avrebbe reagito con maggior violenza uccidendola!

Per quanto riguarda appellarsi alla Congregazione si è visto come hanno reagito nel mio caso: segnatura a me con minaccia di disassociazione e assoluzione a lui!

Ritornando all’equazione violenza fisica = violenza anche psicologica, il marito violento convince subdolamente la moglie che è lei la responsabile di scatenare la sua violenza, per cui subentra anche un senso di colpa e un inconscio convincimento di meritare tale comportamento.

Un altro motivo deterrente alla ribellione è la vergogna. Sì, ci si vergogna profondamente di avere azzerato la propria dignità.
Un po’ come può accadere a chi subisce uno stupro che prova un’estrema mortificazione a rendere pubblico il proprio disonore.

Altro motivo è l’isolamento in cui il marito tende a cucire come una tela di ragno attorno alla moglie, per cui qualsiasi input esterno viene a mancare.

Altro ancora, e qui termino anche se potrei continuare a lungo, riguarda il contesto temporale in cui io vivevo la situazione: non c’erano nel modo più assoluto le informazioni e la presa di coscienza del problema di come ci sono attualmente. Non se ne parlava né in TV né sulla stampa. E ovviamente Internet non c’era.

Ora è molto diverso perché c’è grande informazione circa la violenza domestica e mi ricorda il parallelo dei Tdg dubbiosi dell’epoca che erano ignari che moltissimi altri avevano gli stessi sentimenti e si sentivano totalmente soli e indegni.
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Gocciazzurra ha scritto:
Mario70 ha scritto: Partendo da questa base INDISCUSSA si può argomentare sul resto, ovvero se il modo di pensare prevalentemente settario dei tdg, può scatenare in soggetti PREDISPOSTI la violenza, questo lo posso accettare, ma credo che essendo il soggetto predisposto, prima o poi sarebbe uscita comunque questa violenza
Ma anche ammesso che uno sia predisposto alla violenza di suo, è molto grave che siano proprio coloro che trasudano la Bibbia e relativi concetti d'amore, ad innescargliela...
Però goccia, anche in questo caso le cose non sono così scontate perchè per un singolo caso di un tdg violento come quello che ahimè hai conosciuto tu, te ne potrei portare altri 10 di persone violente diventate mansuete dopo essere diventate tdg, allora come se ne esce?
Secondo me è proprio questo argomento che è sbagliato in partenza.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Gocciazzurra ha scritto:
Mario70 ha scritto:
continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
Ci sono fior fior di trattati che spiegano i vari motivi per cui una donna non denuncia la violenza che subisce tra le mura domestiche. Ma senza andare a scomodarli posso dire che il primo motivo è la paura, anzi, il terrore di essere ammazzata, come quando l’ex marito dopo le “gentilezze” usatemi mi diceva che dovevo ringraziarlo se si era risolta in quel modo perchè la prossima volta mi avrebbe lasciata “distesa sul pavimento”.
E’ inoltre da tener presente che la violenza fisica è strettamente associata a quella psicologica per cui ci si viene a trovare in uno stato mentale ed emotivo debilitato e logorato.
Rivolgersi ai Carabinieri avrebbe significato un loro ammonimento all’animaloide che, nel pensiero terrorizzato della moglie, avrebbe reagito con maggior violenza uccidendola!

Per quanto riguarda appellarsi alla Congregazione si è visto come hanno reagito nel mio caso: segnatura a me con minaccia di disassociazione e assoluzione a lui!

Ritornando all’equazione violenza fisica = violenza anche psicologica, il marito violento convince subdolamente la moglie che è lei la responsabile di scatenare la sua violenza, per cui subentra anche un senso di colpa e un inconscio convincimento di meritare tale comportamento.

Un altro motivo deterrente alla ribellione è la vergogna. Sì, ci si vergogna profondamente di avere azzerato la propria dignità.
Un po’ come può accadere a chi subisce uno stupro che prova un’estrema mortificazione a rendere pubblico il proprio disonore.

Altro motivo è l’isolamento in cui il marito tende a cucire come una tela di ragno attorno alla moglie, per cui qualsiasi input esterno viene a mancare.

Altro ancora, e qui termino anche se potrei continuare a lungo, riguarda il contesto temporale in cui io vivevo la situazione: non c’erano nel modo più assoluto le informazioni e la presa di coscienza del problema di come ci sono attualmente. Non se ne parlava né in TV né sulla stampa. E ovviamente Internet non c’era.

Ora è molto diverso perché c’è grande informazione circa la violenza domestica e mi ricorda il parallelo dei Tdg dubbiosi dell’epoca che erano ignari che moltissimi altri avevano gli stessi sentimenti e si sentivano totalmente soli e indegni.
Ok, grazie delle spiegazioni, essendo un uomo non potrò mai capire fino in fondo determinate situazioni, la reazione che mi nasce spontanea è solo quella di usare violenza contro chi avrebbe dovuto rispettarti, di umano non ha nulla, ma continuo a credere che ti siano capitate delle situazioni assurde, paradossali sia con la bestia in questione, sia con quegli anziani, la religione dei tdg di per se in questo caso specifico, non c'entra nulla.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Gocciazzurra
Moderatore
Messaggi: 5916
Iscritto il: 10/06/2009, 22:09
Contatta:

Messaggio da Gocciazzurra »

Mario70 ha scritto:
Gocciazzurra ha scritto:
Mario70 ha scritto: Partendo da questa base INDISCUSSA si può argomentare sul resto, ovvero se il modo di pensare prevalentemente settario dei tdg, può scatenare in soggetti PREDISPOSTI la violenza, questo lo posso accettare, ma credo che essendo il soggetto predisposto, prima o poi sarebbe uscita comunque questa violenza
Ma anche ammesso che uno sia predisposto alla violenza di suo, è molto grave che siano proprio coloro che trasudano la Bibbia e relativi concetti d'amore, ad innescargliela...
Però goccia, anche in questo caso le cose non sono così scontate perchè per un singolo caso di un tdg violento come quello che ahimè hai conosciuto tu, te ne potrei portare altri 10 di persone violente diventate mansuete dopo essere diventate tdg, allora come se ne esce?
Secondo me è proprio questo argomento che è sbagliato in partenza.
Scusami ma non trovo pertinenza nella tua risposta.
Il concetto è che predisposizione o no alla violenza, una confessione religiosa (e la estendo a tutte) anzichè scatenarla dovrebbe sedarla. E non mi riferisco alla mia vicenda personale, ma in generale.
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
Avatar utente
Dnick
Veterano del Forum
Messaggi: 2046
Iscritto il: 11/11/2009, 14:09
Contatta:

Messaggio da Dnick »

Mario70 ha scritto:e chi rappresenterebbe la mafia in questo caso gli anziani? La WT? Ma fammi il piacere, l'unico a rappresentarla caso mai è solo il marito violento, diamo la colpa all'unico che la merita e non la scarichiamo su altri.
Certo che il primo colpevole è il marito che usa la violenza?
e nessuno dice il contrario
ma l'invito è sempre rivolto a capire le fondamenta di tale violenza

e ancora una volta scomponi un'esempio a modo tuo

che rettifico

Come La mafia fa dell'omertà la sua forza
così
La WTS fa il salvaguardare il buon nome di geova la sua forza

Prendi i casi di pedofilia e vedi come sono gestiti
guarda le lettere scritte agli anziani per avvertirli del comportamento
che devono tenere nell'eventualità di un'intervista che li potrebbero mettere in imbarazzo
ma mi sembra che ti sei dimenticato di tutte queste cose.

per il resto quoto in toto ciò che ha scritto gocciazzurra

Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Dnick ha scritto:
Mario70 ha scritto:e chi rappresenterebbe la mafia in questo caso gli anziani? La WT? Ma fammi il piacere, l'unico a rappresentarla caso mai è solo il marito violento, diamo la colpa all'unico che la merita e non la scarichiamo su altri.
Certo che il primo colpevole è il marito che usa la violenza?
e nessuno dice il contrario
ma l'invito è sempre rivolto a capire le fondamenta di tale violenza

e ancora una volta scomponi un'esempio a modo tuo

che rettifico

Come La mafia fa dell'omertà la sua forza
così
La WTS fa il salvaguardare il buon nome di geova la sua forza

Prendi i casi di pedofilia e vedi come sono gestiti
guarda le lettere scritte agli anziani per avvertirli del comportamento
che devono tenere nell'eventualità di un'intervista che li potrebbero mettere in imbarazzo
ma mi sembra che ti sei dimenticato di tutte queste cose.

per il resto quoto in toto ciò che ha scritto gocciazzurra

No, non me ne sono dimenticato, ma non per questo è giusto generalizzare e mettere tutto in un unico calderone.
Per quanto riguarda questo caso specifico la mia posizione è chiara, per altre tematiche sono stato il primo a renderle pubbliche, ma ogni questione è a se, se si parla di pedofilia c'è tutto un discorso da fare a parte, come anche per la stampa, ma nel caso specifico è proprio la paura che si possa rendere pubblica una notizia del genere che dovrebbe spingere gli anziani a non essere omertosi, ma ad agire secondo le disposizoni del libro degli anziani, ecco perchè chi subisce violenza dovrebbe andare fino in fondo, ma capisco che come ha spiegato goccia, le cose non sono così immediate e questo è un vero peccato.
ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Gocciazzurra
Moderatore
Messaggi: 5916
Iscritto il: 10/06/2009, 22:09
Contatta:

Messaggio da Gocciazzurra »

Mario70 ha scritto:
Gocciazzurra ha scritto:
Mario70 ha scritto:
continuando con la legge, cosa le frena allora dal fare determinati passi?
Sarò eccessivamente razionale ma la violenza proprio non la concepisco, se si vuole realmente fermarla credo che le soluzioni ci siano o no?
Ci sono fior fior di trattati che spiegano i vari motivi per cui una donna non denuncia la violenza che subisce tra le mura domestiche. Ma senza andare a scomodarli posso dire che il primo motivo è la paura, anzi, il terrore di essere ammazzata, come quando l’ex marito dopo le “gentilezze” usatemi mi diceva che dovevo ringraziarlo se si era risolta in quel modo perchè la prossima volta mi avrebbe lasciata “distesa sul pavimento”.
E’ inoltre da tener presente che la violenza fisica è strettamente associata a quella psicologica per cui ci si viene a trovare in uno stato mentale ed emotivo debilitato e logorato.
Rivolgersi ai Carabinieri avrebbe significato un loro ammonimento all’animaloide che, nel pensiero terrorizzato della moglie, avrebbe reagito con maggior violenza uccidendola!

Per quanto riguarda appellarsi alla Congregazione si è visto come hanno reagito nel mio caso: segnatura a me con minaccia di disassociazione e assoluzione a lui!

Ritornando all’equazione violenza fisica = violenza anche psicologica, il marito violento convince subdolamente la moglie che è lei la responsabile di scatenare la sua violenza, per cui subentra anche un senso di colpa e un inconscio convincimento di meritare tale comportamento.

Un altro motivo deterrente alla ribellione è la vergogna. Sì, ci si vergogna profondamente di avere azzerato la propria dignità.
Un po’ come può accadere a chi subisce uno stupro che prova un’estrema mortificazione a rendere pubblico il proprio disonore.

Altro motivo è l’isolamento in cui il marito tende a cucire come una tela di ragno attorno alla moglie, per cui qualsiasi input esterno viene a mancare.

Altro ancora, e qui termino anche se potrei continuare a lungo, riguarda il contesto temporale in cui io vivevo la situazione: non c’erano nel modo più assoluto le informazioni e la presa di coscienza del problema di come ci sono attualmente. Non se ne parlava né in TV né sulla stampa. E ovviamente Internet non c’era.

Ora è molto diverso perché c’è grande informazione circa la violenza domestica e mi ricorda il parallelo dei Tdg dubbiosi dell’epoca che erano ignari che moltissimi altri avevano gli stessi sentimenti e si sentivano totalmente soli e indegni.
Ok, grazie delle spiegazioni, essendo un uomo non potrò mai capire fino in fondo determinate situazioni, la reazione che mi nasce spontanea è solo quella di usare violenza contro chi avrebbe dovuto rispettarti, di umano non ha nulla, ma continuo a credere che ti siano capitate delle situazioni assurde, paradossali sia con la bestia in questione, sia con quegli anziani, la religione dei tdg di per se in questo caso specifico, non c'entra nulla.
ciao
Scusami ma col piffero che nel mio caso, la religione dei tdg non c'entra. C'entra eccome! :inca:
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16575
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Secondo me la violenza è intrinseca nel messaggio stesso dei TdG e lo si percepisce anche da come si esprimono i TdG internettiani, che, a differenza dei TdG che si presentano nel mondo reale, non sanno nascondersi così bene dietro la maschera della mitezza e della mansuetudine, rivelando il loro vero volto.
L'ideologia geovista predica la distruzione violenta di quasi tutta l'umanità e i TdG vivono nella costante aspettativa di questo immane massacro. Vedono le persone che stanno loro accanto come "cadaveri che camminano". Vedono i tutti coloro che non accettano la loro verità persone sotto l'influenza di Satana. E se qualcuno non solo non accetta ma disapprova apertamente tale "verità", questa persona viene vista come uno strumento di cui Satana si serve per minare la loro fede.
I TdG sono esortati ad odiare chi si oppone alla "verità" e il passo dall'odio alla violenza non è poi così lungo.
Il marito è considerato il capo della moglie, la moglie deve essere ubbidiente e sottomessa. Se tale ruolo non viene rispettato, e, addirittura, la moglie "incredula" si oppone alla "verità", il "fratello" si sente del tutto autorizzato ad usare l'autorità di cui si ritene divinamente costituito per fare in modo che la moglie "rimanga al suo posto" e per difendere così la "verità", minacciata dalla moglie/strumento di satana.
E' vero che ufficialmente la WTS non dice mai che la violenza verso il coniuge sia lecita o corretta, ma in molti altri casi la WTS dice che che l'organizzazione viene prima di tutto, che la moglie non deve interferire o ostacolare il "servizio teocratico" del marito, che gli oppositori (moglie compresa) sono strumenti di Satana, e che chi si opppone alla "verità" si oppone a "Geova", e che chi non accetta la "verità" morirà di morte violenta.
Non c'è molto di amorevole e di pacifico in questo modo di considerare tutti quelli che non sono parte dell'organizzazione.
In tale contesto non sorprende che possano accadere anche singoli episodi come quelli menzionati in questa discussione.

Segnalo a questo proposito questa pagina del sito:

http://www.infotdgeova.it/esperienze/famiglia2.php" target="_blank

Achille
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

Gocciazzurra ha scritto: Scusami ma col piffero che nel mio caso, la religione dei tdg non c'entra. C'entra eccome! :inca:
Quello che volevo dire è che in un'altra congregazione magari tuo marito sarebbe stato redarguito una prima volta e la seconda disassociato, gli anziani avrebbero avuto tutti gli strumenti per agire in questa maniera e le cose sarebbero potute andare diversamente.
Magari saresti uscita per altri motivi, ma per questo caso specifico le cose sarebbero potute andare diversamente.
Comunque chiudo quì il mio pensiero sul caso specifico, immagino che sia stata più che dura, quindi un abbraccio e guarda avanti.
Ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
nike
Utente Senior
Messaggi: 695
Iscritto il: 04/03/2011, 14:01
Contatta:

Messaggio da nike »

Franco Coladarci ha scritto: Secondo ciò che insegna il CD il Marito è “Capo” della moglie( entrambi TdG), la tratta con amore! Certamente finché la moglie riconosce l’autorità del marito, ma cosa succede se la moglie non è d’accordo con certe disposizioni del marito?, se tali disposizioni recano danno o difficoltà alla famiglia?, di solito la moglie fa sentire la sua “voce” cercando al limite un punto d’incontro, ma se il marito “impone” il suo punto di vista visto che il CD lo considera il capo cosa potrebbe succedere? Che il marito implicitamente ha “sempre” ragione, a motivo della sua autorità, e, non sempre prevale il buon senso, l’amore, la considerazione verso la propria moglie, il marito è imbevuto di autoritarismo inculcatogli dal CD e, non è raro che alcuni passino alla violenza fisica pur di far valere la propria ”Autorità”, ecco dunque, che ufficialmente la WTS incita all’amore ma di fatto vi sono le premesse per altri tipi di comportamento.
Franco per favore non emettiamo sentenze sulla base di ragionamenti a dir poco contorti. L'autorità del marito sulla moglie come la intendono i tdg non ti permette in nessun caso di superare il confine. So benissimo di cosa parlo perchè e successo a un fratello di una congregazione vicina a quella che frequentavo io e che frequentano i miei. Coppia di una certa età con figli tdg gia sposati e con bambini. Si viene a scoprie con stupore di tutti che a lui ogni tanto prudono le mani. Gli anziani prima gli danno un paio di trigliate, lui però è recidivo e allora lo sbattono fuori a calci nel sedere sneza tante moine. Storia abbastanza recente (un paio di anni fa), sono disposto a dare i dettagli in privato ai mod se vogliono verificare che non racconto frottole.
"Ciao a tutti, belli e brutti" Nike

presentation presentation old forum
Avatar utente
Mario70
Utente Gold
Messaggi: 6306
Iscritto il: 10/06/2009, 21:28
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Mario70 »

nike ha scritto:
Franco Coladarci ha scritto: Secondo ciò che insegna il CD il Marito è “Capo” della moglie( entrambi TdG), la tratta con amore! Certamente finché la moglie riconosce l’autorità del marito, ma cosa succede se la moglie non è d’accordo con certe disposizioni del marito?, se tali disposizioni recano danno o difficoltà alla famiglia?, di solito la moglie fa sentire la sua “voce” cercando al limite un punto d’incontro, ma se il marito “impone” il suo punto di vista visto che il CD lo considera il capo cosa potrebbe succedere? Che il marito implicitamente ha “sempre” ragione, a motivo della sua autorità, e, non sempre prevale il buon senso, l’amore, la considerazione verso la propria moglie, il marito è imbevuto di autoritarismo inculcatogli dal CD e, non è raro che alcuni passino alla violenza fisica pur di far valere la propria ”Autorità”, ecco dunque, che ufficialmente la WTS incita all’amore ma di fatto vi sono le premesse per altri tipi di comportamento.
Franco per favore non emettiamo sentenze sulla base di ragionamenti a dir poco contorti. L'autorità del marito sulla moglie come la intendono i tdg non ti permette in nessun caso di superare il confine. So benissimo di cosa parlo perchè e successo a un fratello di una congregazione vicina a quella che frequentavo io e che frequentano i miei. Coppia di una certa età con figli tdg gia sposati e con bambini. Si viene a scoprie con stupore di tutti che a lui ogni tanto prudono le mani. Gli anziani prima gli danno un paio di trigliate, lui però è recidivo e allora lo sbattono fuori a calci nel sedere sneza tante moine. Storia abbastanza recente (un paio di anni fa), sono disposto a dare i dettagli in privato ai mod se vogliono verificare che non racconto frottole.
Non ce n'è bisogno perchè è quello che ho detto io fino ad ora.
Grazie della testimonianza.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Avatar utente
Gabriella Prosperi
Utente Platinium
Messaggi: 14678
Iscritto il: 11/06/2009, 6:16
Contatta:

Messaggio da Gabriella Prosperi »

cavdna ha scritto:
Tu puoi solo immaginare quante Preghiere rivolgo al SIGNORE, affinché vengano rispettati da tuTutti i più elementari diritti di Libertà

ma per quello che riguarda la Società che è divenuta multietnica e multiraziale behhhhh

solo per portare un esempio
da quanti anni Noi Cattolici non diciamo più Campo Santo, ma Cimitero???? (nel rispetto delle altrui diversità)

mentre in ogni ambito scolastico ancora oggi si continuano a sentire che genitori di fanciulli TdG impongono le loro limitazioni???

grazie :fiori e bacio: :strettamano: :fiori e bacio:

vi saluto in CRISTO RISORTO

[/size]
Bhe, convivere ed arricchirsi convivendo in una società multietnica e multireligiosa non vuol dire rinnegare le proprie radici (e questo credo sia un timore di tanti) se ciò avviene non è certo colpa della convivenza, ma perchè le radici sono state lasciate seccare in nome di altri "ideali" certamente meno nobili, poichè si confonde la conoscenza con l°omologazione .
Se genitori di altre religioni pongono dei limiti in ambito scolastico, sta proprio all°intelligenza degli educatori evitare di imporre solo alcune tradizioni a scapito di altre.
Se la famiglia non è in grado di formare cittadini consapevoli, sta proprio agli insegnanti intervenire in merito in modo che tutti i discepoli siano a conoscenza e rispettino quelle che sono le idee di ciascuno, senza discriminazioni e ognuno libero di conservare e, aggiungerei, approfondire le proprie.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
Presentazione
Avatar utente
Dnick
Veterano del Forum
Messaggi: 2046
Iscritto il: 11/11/2009, 14:09
Contatta:

Messaggio da Dnick »

Vorrei inserire un passo da un libro di Libri di
Cadei Battista Santovecchi Patrizia
Da Testimone di Geova a... ? Un aiuto per chi vuole uscire
LA DONNA: SUDDITO DI SUDDITI
L’essere donna fra i testimoni di Geova è sicuramente una discriminante: le donne non solo non godono di pari opportunità nelle congregazioni, ma sono chiaramente considerate esseri inferiori. L’uomo è il capo della donna, che pertanto deve stargli sottomessa.
Tale superiorità viene continuamente confermata dalla Torre di Guardia, sottolineando come sia «appropriato» che la donna rimanga nel ruolo che le spetta, quello cioè di essere sottomessa al capo. Alle donne non è consentito ricoprire alcun incarico di responsabilità né di insegnamento nella congregazione; tutti i ruoli di autorità e prestigio possono essere occupati solo da uomini. L’unica mansione che una donna può svolgere è quella del proselitismo, e solo in questo campo può, come i membri dell’altro sesso, svolgere il «servizio di pioniera»; ma anche qui la donna non può insegnare in presenza di un uomo. Se, per esempio, un uomo e una donna escono in «predicazione» e si rendesse necessario svolgere uno «studio biblico» a domicilio con una persona interessata, solo l’uomo ha il diritto di condurlo; in alternativa, solo per un caso di necessità può farlo la donna, ma coprendosi il capo in segno di sottomissione, anche se l’uomo in questione fosse suo figlio. Per quanto riguarda la preghiera pubblica, mai, in nessun caso, una donna potrà «condurla»: rimane appannaggio esclusivo dell’uomo.
Se gli anziani notano che la donna prende troppe decisioni o partecipa troppo apertamente alle vicende domestiche, lei e il marito verranno richiamati; inoltre, sicuramente, tale uomo non sarà ritenuto idoneo a ricoprire incarichi di responsabilità nella congregazione. Saranno soprattutto le donne intraprendenti ed estroverse a sentirsi continuamente scoraggiate dall’affermarsi: queste più delle altre sentiranno il peso di essere donne e soffriranno per l’impossibilità di poter esprimere il loro potenziale.
Nel campo dell’educazione si esalta continuamente la disciplina basata sulla punizione anche fisica come «giusto metodo» per educare un bambino, e mantenere in questo modo il «giusto» ruolo di ognuno all’interno della famiglia. Di conseguenza anche le donne vanno disciplinate e tenute al loro posto sia in congregazione che in famiglia. Questa concezione della famiglia aumenta la preoccupazione del marito per il suo ruolo di capofamiglia dichiarato.

Riportiamo un paio di esperienze drammatiche, riferite da J.R. Bergman:.
“«Nel 1985, poche settimane dopo la celebrazione del matrimonio, racconta Cynthia Swink Kostyk, il marito la picchiò. La sua descrizione dei successivi quattro anni non sorprenderà chi ha dimestichezza con il calvario degli abusi tra le pareti di casa: esplosioni di violenza, grandi rimorsi, regali stravaganti e poi di nuovo efferata violenza...
Come accade in molti matrimoni caratterizzati da abusi la violenza non fu mai denunciata alla polizia. Comunque non restò sepolta tra le mura di casa. Poco dopo il primo incidente, Cynthia e il marito si rivolsero per aiuto agli “anziani” della congregazione di Reseda, e continuarono a fare così per i successivi anni di vita in comune. Ella racconta che gli “anziani” le davano una quantità di consigli su come far migliorare le cose in famiglia: “tutti ammettevano che qualcosa non andava; ma dicevano pure che queste cose accadono in ogni coppia. Uno degli anziani mi suggerì di imparare nuove ricette e me ne segnalò alcune di sua moglie che a lui piacevano molto “.
La Torre di Guardia le ricordava in una lettera.., che “i conservi cristiani non dovrebbero citarsi in tribunale”. Le fu detto pure di non parlare dei suoi problemi con gli amici. Gradualmente, ella ricorda, gli abusi peggiorarono. Quando riprese a lamentarsi con gli “anziani”, le fu detto che le conveniva — anche secondo le Scritture — dimostrare sottomissione. Alla fine, essi ammisero che probabilmente aveva sposato l’uomo sbagliato, ma che non c’era nulla da fare. “Io dissi loro: E le mie sofferenze fisiche?, loro replicarono: Non ne tenere conto. Decisi di rispettare la volontà di Dio, così restai con mio marito. Mi sforzai di comportarmi bene; pregavo Geova di farmi cambiare attitudine”.
Dopo quattro anni di matrimonio la Kostyk si sentiva depressa, incapace di lavorare e soffriva di fastidi alla colonna vertebrale a causa delle scudisciate e delle botte ricevute dal marito... Dopo sei mesi di terapia intensiva in una casa di cura di Lancaster, la sua collera esplose e cominciò a scrivere lunghe lettere agli “anziani”: “Non sarei mai rimasta con mio ma rito, se voi non mi aveste minacciato di intraprendere azioni disciplinari nei miei confronti... Tuttavia, a causa dei vostri consigli, ero arrivata a credere che le mogli cristiane devono rimanere con i mariti fino alla morte, anche se la morte è causata dagli stessi mariti”. Nel marzo 1990 ella chiese assistenza al tribunale, dichiarando: “Sono stata picchiata... almeno quindici, venti volte dal dicembre 1985. Ho subito lesioni... tra cui la distorsione del bacino e del fianco, uno strappo alle spalle e al collo. Attualmente, a motivo dei miei gravi acciacchi emotivi e fisici, non sono più in grado di badare a me stessa “.
La Kostyk riteneva che, affinché la sua guarigione fosse completa, fosse importante parlare; così ruppe il silenzio impostole dagli “anziani e iniziò a parlare dei suoi guai agli amici, la maggior parte dei quali sono testimoni di Geova. Gli “anziani” le intimarono di smetterla. Ella non ubbidi, perciò fu disassociata dalla congregazione».*
* Jerry R. BERGMAN, I Testimoni di Geova e la salute mentale, Dehoniane, Roma 1996, 296.
28


Un’altra fuoriuscita, B. Harrison Grizzuti, riassume così la sua percezione dell’atteggiamento dei testimoni di Geova verso le donne:
“«Nella mia religione — il geovismo — tutto ciò che è bello e nobile e spirituale viene rappresentato da un uomo; e tutto ciò che è malvagio e depravato e mostruoso è rappresentato da una donna. Avevo imparato che la “organizzazione di Dio” era “la sposa di Cristo “, e che i suoi 144.000 coeredi celesti erano rappresentati da “una casta vergine”. Avevo anche imparato che “la Grande Babilonia” o “la falsa religione” era “la madre degli abomini” e che “la cosa disgustante della terra”.., che ama inebriarsi di sangue umano.., è rappresentata come una donna, una prostituta internazionale.
Si riteneva che le ragazze giovani non avessero degli “impulsi” come i ragazzi. Erano non solo le custodi della loro propria addormentata sessualità, ma protettrici anche dei vitali impulsi maschili. Erano quindi doppiamente responsabili e, se cadevano, doppiamente dannate. Si insegnava alle ragazze che, per il solo fatto di esistere, provocavano la sessualità maschile.., che era poi loro compito sottomettere.
Essere femmina, ho appreso, è essere la Tentazione... Poiché i maschi naturalmente “lo desideravano” di più, se una donna “lo desiderava” era doppiamente depravata, contro natura, oltre che peccatrice». *
* Barbara HARRISON GRIZZLJTI, «Lite with Jehovah<, in BERGMAN, I Testimoni di Geova e la salute mentale, pag. 295,


Alcuni potranno obiettare che questi siano casi limite o che i racconti estremizzino la condizione delle donne all’interno di detta organizzazione. Ma le molteplici esperienze raccolte confermano quanto sopra descritto.
La rigida distinzione dei ruoli tra maschi e femmine impone regole ferree da rispettare, all’interno delle quali i figli devono riconoscersi e adeguarsi: i maschi impareranno ben presto la loro preminenza sulle donne, mentre queste supinamente si adatteranno al loro ruolo, covando risentimento. L’imposizione di un gran numero di tabù mette i figli in conflitto con il mondo esterno, isolandoli dai loro coetanei. Questi, soffocati da mille divieti, tendono a sposarsi in fretta, aggravando la loro già difficile esistenza,
Anche l’uomo ha poco spazio per esprimere il proprio potenziale, poiché ogni attività è fortemente controllata e pianificata dall’alto. Il sentimento di frustrazione che ne deriva trova poi il suo sfogo tra le mura domestiche.
L’ideologia imposta dalla Società Torre di Guardia genera dei sudditi, e sicuramente le donne sono costrette a essere suddite degli stessi sudditi.
Leggendo alcuni commenti
consigliere di leggere attentamente questo libro e di assimilarlo
perchè molte volte pur pensando che si è veramente usciti da tali meccanismi e dalle sale del ragno
inconsciamente riafforano modi e atteggiamenti tipici dei TDG.
Avatar utente
Francesco Franco Coladarci
Moderatore
Messaggi: 3864
Iscritto il: 16/07/2009, 21:24
Contatta:

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Caro Nike.
Non metto in dubbio il tuo racconto, se lo narri è senz’altro vero.
Voglio quotare il post di Achille che scrive.
Secondo me la violenza è intrinseca nel messaggio stesso dei TdG e lo si percepisce anche da come si esprimono i TdG internettiani, che, a differenza dei TdG che si presentano nel mondo reale, non sanno nascondersi così bene dietro la maschera della mitezza e della mansuetudine, rivelando il loro vero volto.
L'ideologia geovista predica la distruzione violenta di quasi tutta l'umanità e i TdG vivono nella costante aspettativa di questo immane massacro. Vedono le persone che stanno loro accanto come "cadaveri che camminano". Vedono i tutti coloro che non accettano la loro verità persone sotto l'influenza di Satana. E se qualcuno non solo non accetta ma disapprova apertamente tale "verità", questa persona viene vista come uno strumento di cui Satana si serve per minare la loro fede.
I TdG sono esortati ad odiare chi si oppone alla "verità" e il passo dall'odio alla violenza non è poi così lungo.
Il marito è considerato il capo della moglie, la moglie deve essere ubbidiente e sottomessa. Se tale ruolo non viene rispettato, e, addirittura, la moglie "incredula" si oppone alla "verità", il "fratello" si sente del tutto autorizzato ad usare l'autorità di cui si ritene divinamente costituito per fare in modo che la moglie "rimanga al suo posto" e per difendere così la "verità", minacciata dalla moglie/strumento di satana.
E' vero che ufficialmente la WTS non dice mai che la violenza verso il coniuge sia lecita o corretta, ma in molti altri casi la WTS dice che che l'organizzazione viene prima di tutto, che la moglie non deve interferire o ostacolare il "servizio teocratico" del marito, che gli oppositori (moglie compresa) sono strumenti di Satana, e che chi si opppone alla "verità" si oppone a "Geova", e che chi non accetta la "verità" morirà di morte violenta.
Non c'è molto di amorevole e di pacifico in questo modo di considerare tutti quelli che non sono parte dell'organizzazione.
In tale contesto non sorprende che possano accadere anche singoli episodi come quelli menzionati in questa discussione.
Strano che nessuno lo ha letto.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
Avatar utente
Dnick
Veterano del Forum
Messaggi: 2046
Iscritto il: 11/11/2009, 14:09
Contatta:

Messaggio da Dnick »

Inoltre nel documento tratto da un'altro libro
che ho inserito al seguente 3d https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=17&t=7240
contiene anche il capitolo XI LA FAMIGLIA GEOVISTA.

Ora quello che io mi chiedo e che se qualcuno si è preso la briga
di fare delle ricerche e degli studi
significa che quello che stiamo dicendo non è campato per aria
come vogliono insistetemente farci capire.
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Non sono d'accordo su alcuni punti:
I TdG sono esortati ad odiare chi si oppone alla "verità" e il passo dall'odio alla violenza non è poi così lungo.
I tdg sono esortati ad odiare il male non l'individuo. Questo è stato e viene ripetuto in continuazione. Sono le opere da odiare.
Il marito è considerato il capo della moglie, la moglie deve essere ubbidiente e sottomessa. Se tale ruolo non viene rispettato, e, addirittura, la moglie "incredula" si oppone alla "verità", il "fratello" si sente del tutto autorizzato ad usare l'autorità di cui si ritene divinamente costituito per fare in modo che la moglie "rimanga al suo posto" e per difendere così la "verità", minacciata dalla moglie/strumento di satana.
Neanche questo è del tutto corretto. Il matrimonio è santo anche laddove il coniuge incredulo si opponga alla "verità". Anzi ci sono interi articoli mirati che indicano come occorre, con la buona condotta guadagnare il proprio partner. Gli anziani coscienziosi indicheranno al marito che, nonostante la moglie sia una strega malvagia impenitente, resta comunque sua moglie e quindi se vuol avere provilegi, salvarla dalla distruzione e bla bla bla.. deve mostrarle rispetto e trattarla come indica Paolo.
E' vero che ufficialmente la WTS non dice mai che la violenza verso il coniuge sia lecita o corretta, ma in molti altri casi la WTS dice che che l'organizzazione viene prima di tutto, che la moglie non deve interferire o ostacolare il "servizio teocratico" del marito, che gli oppositori (moglie compresa) sono strumenti di Satana, e che chi si opppone alla "verità" si oppone a "Geova", e che chi non accetta la "verità" morirà di morte violenta.
Questo è verissimo, ma che c'azzecca? Allora, in linea di massima i TdG dovrebbero essere persone violente con tutti quelli con cui hanno problemi giacché loro sono santi e gli altri morti che camminano. Non mi sembra che i testimoni si comportino così. a parte quelli geneticamente cafoni, i tdg mostrano molto rispetto e buone maniere nei modi in cui trattano gli altri.
Avatar utente
sconvolta
Veterano del Forum
Messaggi: 1718
Iscritto il: 07/07/2010, 23:50
Contatta:

Messaggio da sconvolta »

Franco Coladarci ha scritto:Caro Nike.
Non metto in dubbio il tuo racconto, se lo narri è senz’altro vero.
Voglio quotare il post di Achille che scrive.
Secondo me la violenza è intrinseca nel messaggio stesso dei TdG e lo si percepisce anche da come si esprimono i TdG internettiani, che, a differenza dei TdG che si presentano nel mondo reale, non sanno nascondersi così bene dietro la maschera della mitezza e della mansuetudine, rivelando il loro vero volto.
L'ideologia geovista predica la distruzione violenta di quasi tutta l'umanità e i TdG vivono nella costante aspettativa di questo immane massacro. Vedono le persone che stanno loro accanto come "cadaveri che camminano". Vedono i tutti coloro che non accettano la loro verità persone sotto l'influenza di Satana. E se qualcuno non solo non accetta ma disapprova apertamente tale "verità", questa persona viene vista come uno strumento di cui Satana si serve per minare la loro fede.
I TdG sono esortati ad odiare chi si oppone alla "verità" e il passo dall'odio alla violenza non è poi così lungo.
Il marito è considerato il capo della moglie, la moglie deve essere ubbidiente e sottomessa. Se tale ruolo non viene rispettato, e, addirittura, la moglie "incredula" si oppone alla "verità", il "fratello" si sente del tutto autorizzato ad usare l'autorità di cui si ritene divinamente costituito per fare in modo che la moglie "rimanga al suo posto" e per difendere così la "verità", minacciata dalla moglie/strumento di satana.
E' vero che ufficialmente la WTS non dice mai che la violenza verso il coniuge sia lecita o corretta, ma in molti altri casi la WTS dice che che l'organizzazione viene prima di tutto, che la moglie non deve interferire o ostacolare il "servizio teocratico" del marito, che gli oppositori (moglie compresa) sono strumenti di Satana, e che chi si opppone alla "verità" si oppone a "Geova", e che chi non accetta la "verità" morirà di morte violenta.
Non c'è molto di amorevole e di pacifico in questo modo di considerare tutti quelli che non sono parte dell'organizzazione.
In tale contesto non sorprende che possano accadere anche singoli episodi come quelli menzionati in questa discussione.
Strano che nessuno lo ha letto.
Franco
Dopo averlo letto,mi sono accorta che l'analisi fatta da Achille è dura ma tristemente vera,e ,finchè non si esce dai Tdg ,non si ha la ....LUCIDITà....di rendersi completamente conto di cosa comporti quel ...bombardamento ..continuo ..........e,anche se mentre sei con loro,forse ogni tanto qualche "campanellino" suona per SVEGLIARTI,viene subito ASSOPITO da tutto il contesto in cui ti fanno vivere .
I principi di Brooklyn non possiedono la verità:questa è la causa reale che li ha costretti, e li costringe anche ora,a ritrattare continuamente ciò che hanno proclamato ieri o decine di anni addietro,come verità biblica e divina. (Gunther Pape)
Presentazione
Avatar utente
Francesco Franco Coladarci
Moderatore
Messaggi: 3864
Iscritto il: 16/07/2009, 21:24
Contatta:

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Aquarius dice.
I tdg sono esortati ad odiare il male non l'individuo. Questo è stato e viene ripetuto in continuazione. Sono le opere da odiare.
La WTS dice.

«Quando le persone persistono nel fare il male, dopo che è stato chiaramente esposto loro, quando questo è così inveterato da divenire parte inseparabile della loro personalità, allora si deve sentire odio per la persona che prova piacere nel commetterlo, come per il peccato. Alcuni giungono a un punto in cui anche una disciplina severa non riesce ad estirpare il male che è diventato parte di loro, quindi non è più possibile distruggere il male e preservare le persone. Entrambi devono essere distrutti, poiché nulla li separa» (15/1/1959, p. 423).

Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Potresti usare una pubblicazione recente? Per recente intendo della mia età almeno.. massimo 25/30 di vecchiaia.. Sai perché un'informazione sia utile deve ricevere meno obiezioni possibili. Ci sono pubblicazioni che autorizzano il fumo ed il natale. Non per questo si può dire che i tdg sono autorizzati a fare queste cose..

Altrimenti il titolo del post diverrebbe: I tdg usaVANO la violenza fisica?
Avatar utente
Francesco Franco Coladarci
Moderatore
Messaggi: 3864
Iscritto il: 16/07/2009, 21:24
Contatta:

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Caro Rosario.
Fino a prova contraria quella pubblicazione è ancora valida.
Ciao
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

skype: el_condor4
Cristianalibera

Messaggio da Cristianalibera »

Franco Coladarci ha scritto:Caro Nike.
Non metto in dubbio il tuo racconto, se lo narri è senz’altro vero.
Voglio quotare il post di Achille che scrive.
Secondo me la violenza è intrinseca nel messaggio stesso dei TdG e lo si percepisce anche da come si esprimono i TdG internettiani, che, a differenza dei TdG che si presentano nel mondo reale, non sanno nascondersi così bene dietro la maschera della mitezza e della mansuetudine, rivelando il loro vero volto.
L'ideologia geovista predica la distruzione violenta di quasi tutta l'umanità e i TdG vivono nella costante aspettativa di questo immane massacro. Vedono le persone che stanno loro accanto come "cadaveri che camminano". Vedono i tutti coloro che non accettano la loro verità persone sotto l'influenza di Satana. E se qualcuno non solo non accetta ma disapprova apertamente tale "verità", questa persona viene vista come uno strumento di cui Satana si serve per minare la loro fede.
I TdG sono esortati ad odiare chi si oppone alla "verità" e il passo dall'odio alla violenza non è poi così lungo.
Il marito è considerato il capo della moglie, la moglie deve essere ubbidiente e sottomessa. Se tale ruolo non viene rispettato, e, addirittura, la moglie "incredula" si oppone alla "verità", il "fratello" si sente del tutto autorizzato ad usare l'autorità di cui si ritene divinamente costituito per fare in modo che la moglie "rimanga al suo posto" e per difendere così la "verità", minacciata dalla moglie/strumento di satana.
E' vero che ufficialmente la WTS non dice mai che la violenza verso il coniuge sia lecita o corretta, ma in molti altri casi la WTS dice che che l'organizzazione viene prima di tutto, che la moglie non deve interferire o ostacolare il "servizio teocratico" del marito, che gli oppositori (moglie compresa) sono strumenti di Satana, e che chi si opppone alla "verità" si oppone a "Geova", e che chi non accetta la "verità" morirà di morte violenta.
Non c'è molto di amorevole e di pacifico in questo modo di considerare tutti quelli che non sono parte dell'organizzazione.
In tale contesto non sorprende che possano accadere anche singoli episodi come quelli menzionati in questa discussione.
Strano che nessuno lo ha letto.
Franco

Non credo che nessuno l'abbia letto, forse bisognerebbe chiedersi strano che nessuno lo ha commentato! :blu: :test:


:cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer: :cer:
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Bing [Bot] e 4 ospiti