La verità sul medio oriente, oltre la propaganda antisemita

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Achille
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Perché Israele ha bisogno di difendersi:

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Francesco Franco Coladarci
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La chimica dei terroristi

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

di Fernando Termentini
Da più parti arrivano allarmanti notizie che l’Isis avanzando in Siria potrebbe impadronirsi di materiale “non convenzionale”; ossia Nucleare, Chimico o Biologico (NBC). News quasi sempre lette o commentate con scetticismo dalla maggior parte dei lettori, compresi alcuni organi istituzionali. Un’incredulità che deriva in buona parte dal convincimento assolutamente errato che la minaccia Nucleare sia rappresentata solo dalla bomba atomica, quella Chimica da proiettili o bombe di aereo caricate con aggressivi chimici al posto dell’esplosivo e quella Biologica basata sulla disseminazione nell’ambiente di potenti e letali Virus come, ad esempio potrebbe essere l’Ebola.

Non è esattamente così. Attacchi non convenzionali in particolare condotti attraverso atti terroristici contro la popolazione facendo esplodere ordigni esplosivi contaminati con materiale NBC, sono assolutamente possibili disponendo delle sostanze specifiche peraltro, in questo momento reperibili abbastanza facilmente nei depositi e laboratori di Paesi allo sbando come la Siria, la Libia e l’Iraq.
Realizzare un attacco terroristico non convenzionale è molto più facile di quanto si possa pensare. Ad esempio è sufficiente disporre di materiale radioattivo utilizzato negli Ospedali o in centri medici privati per scopi diagnostici e terapeutici. Scorie non di elevata emittenza radiologica ma in grado di poter costituire una seria contaminazione se disperso nell’ambiente.

In ogni caso in particolare nelle aree del mondo teatro di recenti ed importanti conflitti non è difficile recuperare sostanze NBC. Sicuramente in Libia esistono depositi ormai abbandonati ed accessibili da tutti in cui Gheddafi conservava il proprio armamento chimico. Ne sono segnalati in un’area sud orientale del Paese (Ruwagha) e probabilmente esistono anche vere e proprie fabbriche abbandonate in fretta e furia ubicate immediatamente a ridosso del confine con il Tchiad.

Analogamente in Siria dove parte degli aggressivi chimici disponibili potrebbero essere sfuggiti all’azione di confisca voluta dalle Nazioni Unite, insieme a uranio o altri derivati se le recenti informazioni fornite dall’Intelligence USA ed Israeliana rispondono in realtà. Anche in Iraq potrebbero essere accessibili vecchi depositi militari di aggressivi chimici abbandonati dall’Esercito di Saddam e sfuggiti ai controlli e potrebbero essere disponibili anche tonnellate di munizionamento all’Uranio Impoverito o inesplose o solo frantumate, sparse nel deserto in particolare ai confini con il Kuwait ed intorno a Bassora.

Una goccia di gas nervino SARIN allo stato liquido può uccidere una persona, qualche grammo di materiale radioattivo inquinare una vasta area. Non è necessario, quindi, disporre di un grosso arsenale per poter rappresentare una minaccia nel quadro di un “ricatto terroristico globale”.

Fernando Termentini
Generale di Brigata della riserva dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano
Analista di Sistemi Informatici, ufficiale Addetto alla Difesa Nbc in particolare per quanto attiene la valutazione dei rischi
Brevetto Nato nel settore della Bonifica mine ed Ordigni Esplosivi
0:01, 26 ottobre 2014

Fonte
http://www.interris.it/chimica-dei-terroristi/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Per le Nazioni Unite Hamas non è un gruppo terrorista

Messaggio da Achille »

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Ennesima dimostrazione della assurdità dell'esistenza delle Nazioni Unite. Invece che considerare Hamas un gruppo terrorista lo finanziano.

Diamo talmente per scontato che una società civile e democratica riconosca la differenza tra una organizzazione politica e una terroristica che ci siamo dimenticati del fatto che quella che dovrebbe essere la rappresentazione più alta della democrazia e del Diritto, l’assemblea delle Nazioni Unite, non fa affatto questa differenza. O perlomeno non lo fa con tutti.

E’ il caso di Hamas, un gruppo che Stati Uniti, Europa e diversi Stati nel mondo riconoscono giustamente come un gruppo terrorista e che persino alcuni Paesi arabi, tra i quali l’Egitto, hanno riconosciuto come entità terrorista. Ebbene, le Nazioni Unite non lo fanno. A dire il vero non si sa esattamente come considerano Hamas, ma dal comportamento adottato sembra che lo considerino più un interlocutore politico che un gruppo terrorista che addirittura per statuto ha la distruzione di uno Stato democratico, Israele, e l’eliminazione di tutti gli ebrei.

Ammettiamo che la cosa ha colpito anche noi (ebbene si, ammettiamo la nostra ignoranza), noi che abbiamo blaterato contro le Nazioni Unite e contro l’Europa che danno aiuti finanziari a pioggia a un gruppo terrorista che usa quegli aiuti per costruire i tunnel del terrore e per acquistare armi con cui attaccare Israele. Ci scusiamo, sull’Europa avevamo tutto il Diritto di protestare, ma non sull’Onu perché le Nazioni Unite non considerano Hamas come un gruppo terrorista.

Lo abbiamo constato grazie alla richiesta ufficiale del Governo Israeliano alle Nazioni Unite di inserire Hamas nella lista dei gruppi terroristici internazionali. La richiesta verrà avanzata questa settimana dalla rappresentanza israeliana al Palazzo di Vetro e più precisamente dal colonnello Noam Neuman, Capo del Dipartimento di Diritto Internazionale della avvocatura militare dell’IDF, il quale sottoporrà al Consiglio di Sicurezza dell’Onu tutta una serie di prove che dimostrano i crimini di guerra commessi da Hamas e le sue attività terroristiche. A sorpresa, ma questo per il momento non lo possiamo confermare, sembra che il colonnello Neuman porterà anche prove fornite dall’Egitto sul coinvolgimento di Hamas in diversi attentati che hanno coinvolto il suolo egiziano, non ultimo l’attentato multiplo che pochi giorni fa ha ucciso 31 militari egiziani.

Una situazione paradossale

Siamo di fronte a una situazione paradossale nella quale l’organismo internazionale più grande e potente del mondo non solo non riconosce Hamas come una entità terrorista ma arriva persino a collaborare con i terroristi palestinesi permettendo loro di usare le sue strutture come rifugio sicuro per i suoi capi e addirittura come deposito di armi e base di lancio per i missili che vengono sparati contro Israele. Non solo, non riconoscendo Hamas come un gruppo terrorista le Nazioni Unite consentono quello che noi più volte abbiamo chiamato “business umanitario”, cioè l’utilizzo da parte dei terroristi dei fondi e dei materiali “umanitari” per fini che poco hanno a che fare con il settore umanitario, un business di svariate centinaia di milioni nel quale sguazzano decine e decine di ONG compiacenti. E non è tutto, questo assurdo comportamento dell’Onu permette a Stati canaglia come la Turchia e il Qatar di finanziare il terrorismo di Hamas facendolo passare come “aiuto umanitario”. Una indecenza che deve finire.

Europa più indecente dell’Onu

Ma se la attuale posizione dell’Onu rispetto ad Hamas è senza dubbio una cosa indecente, ancora più indecente è il comportamento dell’Unione Europea che pur riconoscendo Hamas come un gruppo terrorista continua imperterrita ad alimentare quel “business umanitario” di cui abbiamo parlato. Sono i dati a dirlo (qui la nostra inchiesta). Centinaia di milioni di Euro donati dall’Europa attraverso strutture delle nazioni Unite e ONG che finiscono immancabilmente nelle mani dei terroristi invece di andare a sviluppare il territorio e aiutare lo sviluppo. E se abbiamo capito bene l’Europa non appoggerà la richiesta israeliana all’Onu di inserire Hamas nella lista dei gruppi terroristici delle Nazioni Unite sebbene proprio l’Unione Europea lo abbia fatto. Paradosso nel paradosso. Non sappiamo ancora cosa faranno gli Stati Uniti ma lo vedremo nei prossimi giorni. Per il momento Hamas per l’Onu resta una allegra combriccola di politici che solo per caso ha nel suo statuto fondante la distruzione di Israele e lo sterminio di tutti gli ebrei.

Scritto da Sharon Levi

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Messaggio da Achille »

RISPOSTA A UN QUAQUARAQUÀ DI NOME AMOS OZ

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Francesco Franco Coladarci
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Anche in Grecia la sharia ha ormai i propri tribunali

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

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Si fa strada insinuandosi nelle enclave geografiche e giurisprudenziali, erodendo pian piano l’assetto normativo ed istituzionale europeo: è la sharia, già presente nel Vecchio Continente. Dove detta legge. Non solo in Inghilterra, com’è risaputo. Bensì anche in Grecia.

Tutto ha avuto inizio nella Tracia occidentale. Qui vivono circa 100 mila musulmani. Che ormai, per risolvere le loro controversie personali o familiari, non si rivolgono più al giudice, bensì al mufti. Appellandosi ad un cavillo ovvero alla legge del 5 gennaio 1914 relativa alle regole applicabili «ai territori ceduti ed alle loro organizzazioni giudiziarie». Da qui, pian piano, silenziosamente ma inesorabilmente, sgomitando un po’, la sharia è riuscita a farsi strada. E ad ingoiare anche territori e ambiti di competenza, che di per sé non dovrebbero esserle propri. A denunciarlo è stato il giornale on line Médias-Presse-Info. Che ha puntato con forza e con chiarezza l’indice contro quell’indifferenza giurisprudenziale, quel lassismo giuridico e quella superficialità amministrativa, che di fatto han reso possibile alla sharia estendere il suo potere ben oltre le loro competenze, anche verso chi cioè non sia né greco, né musulmano, né residente nella Tracia occidentale. Senza che alcuno abbia avuto alcunché da obiettare, anzi col benestare della Corte di Cassazione, che ritiene il mufti «giudice legittimo» non solo verso i cittadini greci musulmani, ma anche sull’intero territorio nazionale e addirittura oltre le frontiere. Incredibile! Le controversie relative al diritto familiare gli sono state, ad esempio, affidate anche quando uno dei congiunti non fosse greco, ma egizio, australiano, tedesco, moldavo o palestinese. In questi casi, lo Stato è stato assente, benché chiedesse ai livelli amministrativi di non trascrivere sui registri di stato civile i matrimoni tra stranieri e cittadini greci musulmani.

Non solo: ancor più inquietante è il fatto che i “tribunali” islamici di Xanthi e Didimoticho abbiano esteso la loro giurisdizione a quei casi, in cui uno dei congiunti non era neppure musulmano, bensì cristiano ortodosso. E nessuno ha trovato alcunché da ridire. Ancora: i livelli istituzionali hanno affidato ai “tribunali” islamici il compito d’autorizzare o meno il matrimonio tra minorenni di famiglie greche musulmane, chiudendo al contempo sino ad oggi più di un occhio sulle loro pratiche poligamiche, benché la legge ellenica tuteli la famiglia monogamica. Almeno sulla carta. Ma a che serve, quando poi non vi sia chi la faccia rispettare?

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La soluzione degli sceicchi: uscire dalla crisi aprendo il mercato alla Sharia
Egitto: stretta costituzionale sui principi della sharia
In Algeria, a Cabilia, l’intelligence ha schedato tutti i Cristiani
Fonte
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Non volevo intervenire più su questo thread....

Non sò se avete ascoltato il telegiornale di oggi dove in Siria i miliziani dell'ISIS hanno creato un mercato delle schiave, dove vanno al mercato e se le comprano...

In passato circolò questo articolo di libero, so che è di parte ma fà riflettere....

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... delle.html

Di cosa vogliamo parlare....
Poi ci meravigliamo che le persone guardano con favore leader come Putin?
E' normale....

L'unica cosa che mi fa piacere, che nessuno di questi figuri grotteschi del califfato da due soldi non osa alzare le mani contro Israele, ed ancora chissà perchè......
Anzi un pò mi dispiace, che le alzassero pure, cosi almeno Israele avrebbe la scusa per spazzarli via e fare l'ennesimo favore a noi occidentali....
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Verdemare
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Messaggio da Verdemare »

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Mettiamocelo bene in testa: L' Islam moderato non esiste!!!! :test:
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Francesco Franco Coladarci
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Iraq, nuova strage dell’Isis: 85 i morti

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Negli ultimi 10 giorni sono stati 200 i corpi ritrovati nella provincia di Anbar: ma alcune fonti forniscono dati più drammatici

di Chiara Menichelli

Ottantacinque membri della tribù sunnita Albunimr sono stati massacrati dai jihadisti dello Stato islamico nella provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale: lo ha riferito l’emittente al-Arabiya, spiegando che si tratta di 50 sfollati e di altre 35 cadaveri ritrovati in una fossa comune.

Sono circa 200 le persone uccise dall’Isis nella zona di al Anbar, fra le tribù sunnite ostili allo Stato Islamico negli ultimi 10 giorni: tuttavia i dati non sono certi e alcune fonti locali forniscono bilanci molto più drammatici. Le vittime, tra cui molte donne e bambini, “appartengono “tutte alle tribù Albounimer – ha spiegato al-Faleh Essaoui, vice presidente del consiglio provinciale di Anbar – sono stati uccisi tutti negli ultimi 10 giorni”.

Nel frattempo, il ministro della Difesa Roberta Pinotti lancia l’allarme sui terroristi italiani arruolati dalla jihad: secondo le stime in mano al ministro, i fondamentalisti arruolati dall’Isis “possono aumentare di circa 1.000-1.500 unità” e vengono da diversi Paesi, anche europei. In particolare, si teme che una cinquantina di italiani siano coinvolti nell’arruolamento: “sono numeri contenuti – ha sottolineato Pinotti – ma il problema potrebbe aumentare. Serve una risposta più efficace e rapida della comunità internazionale”.



0:05, 3 novembre 2014
fonte
http://www.interris.it/iraq-nuova-strag ... 5-i-morti/" onclick="window.open(this.href);return false;

Quando l'occidente si sarà ben assuefatto, per l'ISIS la strada sarà in discesa.
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Messaggio da deliverance1979 »

Solo con una chiara, palese e violenta disfatta militare si farà capire al fondamentalismo islamico che non c'è spazio per questa gentaglia.
Inoltre, bisognerebbe prendere i responsabili di questi massacri, degli stupri di massa, della vendita di persone come schiavi nonchè delle uccisioni gratuite, e dopo averli regolarmente processati, appenderli per il collo proprio come per i nazisti a Norimberga.

Ma l'occidente sta osservando questo regolamento di conti a distanza, disinteressato a tutto.
Ma quando Israele si difende, allora la belva furiosa antisemita, che dorme sorniona si risveglia in tutta la sua violenza.

Ma tutta questa gente dove sta quando i fondamentalisti giustiziano a centinaia uomini e donne? :inca: :inca: :inca:

Dove è la loro indignazione e sdegno nel guardare il mercato delle schiave del nuovo proclamato califfato? :inca: :inca: :inca:

Dove sta l'ira di quella cultura "cristiano-giudaico" europea, quando questi loschi figuri ci minacciano che porteranno su di noi l'apocalisse e ci imporranno la Shariah? :inca: :inca: :inca:

Dove sono i riottosi pronti a menare le mani nel rivendicare diritti e giustizia per i palestinesi, ma altressì intenti a fare spallucce difronte alle affermazioni dell'ISIS prima e dei fatti dopo del tipo: "violentare le donne degli infedeli è cosa giusta", "decapitare un occidentale perchè tale o perchè infedele".... :inca: :inca: :inca: :inca:

Qui silenzio radio, silenzio tombale..... :fronte: :fronte: :fronte: :fronte:
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Guarda un po', non si parla più di Gaza adesso

Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Guarda un po', non si parla più di Gaza adesso
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: l'Egitto demolisce abitazioni al confine con Gaza
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Cari amici,

devo dirvelo, sono proprio indignato. Per che cosa? Naturalmente per quel che accade a Gaza, per la repressione dei poveri gazawi, per l'isolamento, il blocco, l'assedio. Guardate queste immagini: case demolite (https://www.palinfo.com/site/pic/newsde ... mid=165302" onclick="window.open(this.href);return false;), terribili esplosioni (http://www.gatestoneinstitute.org/4839/ ... -standards" onclick="window.open(this.href);return false;), carri armati che impediscono ai miserabili proprietari di recuperare in pace le proprie cose, grandi bulldozer che distruggono tutto (http://www.israelnationalnews.com/News/ ... Fd1NPmG9Qf" onclick="window.open(this.href);return false; cliccate sul quadrato nero per far partire il film). Si parla addirittura di creare un canale artificiale per rendere impossibile lo scavo dei tunnel. Stanno perfino togliendo la cittadinanza ed espellendo i poveri palestinesi che vivono questo dramma dove si sono rifugiati (http://www.jpost.com/Breaking-News/Egyp ... ans-380208" onclick="window.open(this.href);return false;).

Perché nessuno fa niente? Perché non ci sono proteste, manifestazioni, flottiglie? Perché l'Unione Europea non boicotta, i paesi nordici non condannano, Kerry e Obama non si preoccupano, l'Onu non si riunisce? Proprio non capisco. Che succede? Non amiamo più Gaza, non vogliamo più restare umani? Non ci preoccupa più la prigione a cielo aperto, che dico Auschwitz numero due?

Ah scusate, ho letto meglio, adesso capisco... non è Israele, pardon, l'Entità sionista, il nome proibito mi è scappato per la concitazione. E' l'Egitto. E questa volta Hamas e gli altri eroici combattenti non stanno facendo resistenza, non cercano di ammazzare gli ebrei come è del tutto legittimo, chi ne dubita. Stanno facendo terrorismo nel Sinai, organizzano attentati, ammazzano soldati egiziani, cose così. E l'Egitto si difende. Lo capisco, è legittimo. Magari Hamas potrebbe mettersi a sparare i suoi missili sul Cairo, così per vendetta. E allora sì che ci sarebbe da ridere. Speriamo solo che presto tutti riprendano a fare il gioco che piace tanto a noi europei, a cercare di distruggere Israele. Così non avremo dubbi e potremo felicemente tornare a manifestare.

fonte
http://www.informazionecorretta.com/mai ... 0&id=55890" onclick="window.open(this.href);return false;
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La vera storia di Israele

Messaggio da Achille »

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Messaggio da mr-shadow »

Premesso che nell'articolo si dovrebbe leggere sionisti ogni volta che si legge ebrei (perché sionista non significa ebreo, e la maggioranza degli ebrei i sionisti li schifa), basare la legittimità di Israele sui latifondisti arabi che hanno venduto le proprie terre al momento giusto (cioè quando potevano fare il prezzo che volevano) è semplicemente ridicolo. I latifondisti arabi hanno fatto quello che fanno tutti quando sta per arrivare un nuovo padrone, e cioè mettersi dalla parte del più forte ed approfittarsene. Lo fecero nobili e preti a breccia di Porta Pia ancora non aperta. Il solo Mons. De Merode si fece straricco vendendo tutti i suoi possedimenti di Esquilino e Castro Pretorio, laddove si dovevano costruire i primi nuovi quartieri umbertini. Il fatto che i sionisti non hanno rubato quelle terre regolarmente acquistate non incide in alcun modo sul rivendicato diritto di esistenza dello stato sionista, diritto che non ha in alcun modo.
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mr-shadow ha scritto:Premesso che nell'articolo si dovrebbe leggere sionisti ogni volta che si legge ebrei (perché sionista non significa ebreo, e la maggioranza degli ebrei i sionisti li schifa), basare la legittimità di Israele sui latifondisti arabi che hanno venduto le proprie terre al momento giusto (cioè quando potevano fare il prezzo che volevano) è semplicemente ridicolo. I latifondisti arabi hanno fatto quello che fanno tutti quando sta per arrivare un nuovo padrone, e cioè mettersi dalla parte del più forte ed approfittarsene. Lo fecero nobili e preti a breccia di Porta Pia ancora non aperta. Il solo Mons. De Merode si fece straricco vendendo tutti i suoi possedimenti di Esquilino e Castro Pretorio, laddove si dovevano costruire i primi nuovi quartieri umbertini. Il fatto che i sionisti non hanno rubato quelle terre regolarmente acquistate non incide in alcun modo sul rivendicato diritto di esistenza dello stato sionista, diritto che non ha in alcun modo.
Si Mr. è meglio prenderle con la forza come hanno fatto i turchi e... con i curdi.. :cer:

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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Stai solo forzando le mie parole e le mie intenzioni. I sionisti si attaccano ad atti legittimi come l'acquisto delle terre per affermare la legittimità del dominio sionista, che si basa su miti come l'esistenza di un popolo ebraico (ma la razza ebraica non esiste, e la maggior parte dei sionisti non hanno ascendenza mediorientale), e di un dio che gli avrebbe a suo tempo promesso quelle stesse terre.
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mr-shadow ha scritto:Stai solo forzando le mie parole e le mie intenzioni. I sionisti si attaccano ad atti legittimi come l'acquisto delle terre per affermare la legittimità del dominio sionista, che si basa su miti come l'esistenza di un popolo ebraico (ma la razza ebraica non esiste, e la maggior parte dei sionisti non hanno ascendenza mediorientale), e di un dio che gli avrebbe a suo tempo promesso quelle stesse terre.
Che gli Ebrei abbiano abitato quei luoghi per millenni è un fatto su cui non c'è bisogno di discutere.
Ogni angolo della terra di Israele parla di Ebraismo e di storia ebraica.
Il moderno Stato di Israele ha ridato una Patria a milioni di Ebrei, e questo Stato ha il diritto sia di esistere, sia quello di difendersi.

La pagina che ho segnalato prima parla del fatto che gli Ebrei hanno acquistato a caro prezzo la loro terra, e non solo dai latifondisti ma anche dai semplici contadini arabi.
Gli Ebrei di ogni parte del mondo risparmiavano il denaro per poter acquistare un loro pezzo di terra in "Palestina": http://www.kklitalia.it/richiedi-un-bossolo/" onclick="window.open(this.href);return false;
E dopo aver acquistato zone rocciose ed incolte le hanno trasformate in oasi paradisiache, e questo grazie ai loro sacrifici e al loro duro lavoro.

I tentativi di annientare lo Stato di Israele sina dal momento della sua nascita sono falliti, nonostante la preponderanza numerica e la ferocia del mondo arabo che li circonda.
E c'è da sperare che Israele abbia la forza di continuare a resistere a a difendersi dall'odio di questi fanatici.
"Israele" siamo anche noi in quella parte del mondo.
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mr-shadow ha scritto:Stai solo forzando le mie parole e le mie intenzioni. I sionisti si attaccano ad atti legittimi come l'acquisto delle terre per affermare la legittimità del dominio sionista, che si basa su miti come l'esistenza di un popolo ebraico (ma la razza ebraica non esiste, e la maggior parte dei sionisti non hanno ascendenza mediorientale), e di un dio che gli avrebbe a suo tempo promesso quelle stesse terre.
No sto forzando un bel niente,e scusa ma il tuo commento c'entra come i cavoli a merenda.

Miti ? Ma gli ebrei non sono un mito,se poi parli di religione,si dovrebbe fare una gara per
chi ha più miti il D-o degli ebrei o quello dei mussulmani,che poi e lo stesso...

Le razze non esistono...sono d'accordo che tutti veniamo dai sapiens,ma io mi sento un napoletano,e
l'israeliano si sente un'ebreo.Forse la confondi con l'identità di un popolo .
Ma scusa la storia di Maometto la conosci ? Sai chi era ? :boh:
Ray

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Che gli Ebrei abbiano abitato quei luoghi per millenni è un fatto su cui non c'è bisogno di discutere.
E chi lo discute? Ma non ci hanno vissuto solo loro. E' il punto di partenza della storia di una religione che all'epoca si, era anche popolo per consanguineità, ma quella terra non è degli ebrei. Non è solo degli ebrei. Qualsiasi discendente di chi ci ha vissuto per quegli stessi millenni ha lo stesso diritto di viverci, diritto che i sionisti negano, invece, anche agli ebrei che non si riconoscono nella loro ideologia razzista.
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Quando non si quota.....

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:boh:
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Le razze non esistono...sono d'accordo che tutti veniamo dai sapiens,ma io mi sento un napoletano,e
l'israeliano si sente un'ebreo.Forse la confondi con l'identità di un popolo
Allora gli austriaci sarebbero legittimati a cacciare dalle loro case Achille e tutti gli italiani del Trentino perché storicamente quella è terra austriaca e i trentini di lingua tedesca vogliono vivere con Vienna e non con Roma? Cosi ragionando i turchi potrebbero rivendicare Roma, visto che è stata fondata da discendenti di Enea.
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Ray
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mr-shadow ha scritto:
Le razze non esistono...sono d'accordo che tutti veniamo dai sapiens,ma io mi sento un napoletano,e
l'israeliano si sente un'ebreo.Forse la confondi con l'identità di un popolo
Allora gli austriaci sarebbero legittimati a cacciare dalle loro case Achille e tutti gli italiani del Trentino perché storicamente quella è terra austriaca e i trentini di lingua tedesca vogliono vivere con Vienna e non con Roma? Cosi ragionando i turchi potrebbero rivendicare Roma, visto che è stata fondata da discendenti di Enea.
Non è quello che si fa o che se potessero ......

Se vogliono gli austriaci e i turchi possono sempre provarci...sempre se ci riescono....
Che fai vogliamo andare a ritroso ?

Rivendicare il proprio territorio ?
Tocchi un tasto dolente con questo tuo discorso Mr. è non conviene... :occhiol:

Fai un discorso troppo vago confondi le identità la storia di chi abita quei luoghi
con il volere appropriarsi di fatto di quella identità storica è geografica.

Enea non era turco era un troiano,e lo stesso ? Boh
comunque fa parte della mitologia greca e romana.
Ultima modifica di Ray il 05/11/2014, 19:47, modificato 1 volta in totale.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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mr-shadow ha scritto:Allora gli austriaci sarebbero legittimati a cacciare dalle loro case Achille e tutti gli italiani del Trentino perché storicamente quella è terra austriaca e i trentini di lingua tedesca vogliono vivere con Vienna e non con Roma?
(parentesi OT)In effetti in molte zone dell'Alto Adige sembra di essere in Austria e le persone che vi abitano si sentono più tedesche che italiane. Ma la maggior parte preferiscono rimanere "italiani" perché godono di maggiori privilegi nella Regione Autonoma.

Comunque io sono Trentino e nella mia regione le persone si sentono nella quasi totalità italiane e non tedesche (chiusa parentesi OT).
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mr-shadow ha scritto:E chi lo discute? Ma non ci hanno vissuto solo loro. E' il punto di partenza della storia di una religione che all'epoca si, era anche popolo per consanguineità, ma quella terra non è degli ebrei. Non è solo degli ebrei. Qualsiasi discendente di chi ci ha vissuto per quegli stessi millenni ha lo stesso diritto di viverci, diritto che i sionisti negano, invece, anche agli ebrei che non si riconoscono nella loro ideologia razzista.
Nello Stato di Israele vivono quasi 2 milioni di arabi che godono degli stessi diritti di qualsiasi altro cittadino.

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Nello Stato di Israele vivono quasi 2 milioni di arabi che godono degli stessi diritti di qualsiasi altro cittadino.
I non ebrei non hanno la cittadinanza, e non esiste alcuna legge fondamentale che garantisca loro i diritti fondamentali. Ne abbiamo già parlato, i diritti dei non ebrei [sionisti] possono essere messi in forse in qualsiasi momento, e questo fa di Israele uno stato razzista come lo erano gli USA (che nel sud lo rimangono di fatto) e il Sudafrica. Se davvero è una democrazia che vuole essere esempio (ma si dice che siano democrazia anche gli USA...), perché non da gli stessi diritti a tutti, riservando quelli inalienabili solo a quelli di una certa religione? Come si è più volte ripetuto basterebbe poco per zittire l'antisionismo e l'antisemitismo a qualsiasi forma e livello...



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mr-shadow ha scritto:I non ebrei non hanno la cittadinanza
Ma sei sicuro di questo?
Io leggo che ci sono centinaia di migliaia di arabi che hanno la cittadinanza israeliana.
I cittadini arabi comprendono circa il 20% della popolazione di Israele ( http://it.wikipedia.org/wiki/Cittadini_arabi_di_Israele" onclick="window.open(this.href);return false; )

Per poter accedere a certe cariche o ruoli bisogna necessariamente essere cittadini dello Stato di Israele.
Come queste persone, che non sono ebree ma sono Israeliani:

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Ma sei sicuro di questo?
Si. Essendo revocabile per votazione parlamentare a maggioranza semplice è solo una simulazione. La vera cittadinanza è un diritto inalienabile. Mettere in mostra dei non ebrei con le cariche non significa nulla, perché il sionismo è un movimento politico e non religioso. Le persone qui mostrate possono benissimo essere tutti sionisti, ovviamente ognuno coi propri (sporchi o meno che siano) interessi.
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mr-shadow ha scritto:Si. Essendo revocabile per votazione parlamentare a maggioranza semplice è solo una simulazione. La vera cittadinanza è un diritto inalienabile. Mettere in mostra dei non ebrei con le cariche non significa nulla, perché il sionismo è un movimento politico e non religioso. Le persone qui mostrate possono benissimo essere tutti sionisti, ovviamente ognuno coi propri (sporchi o meno che siano) interessi.
Sì, però tu stai facendo solo delle illazioni.
Tu ipotizzi che la cittadinanza possa venire revocata, ma i fatti mostrano che ciò non è avvenuto, anzi, succede il contrario, che sempre più non ebrei vogliono ed ottengono la cittadinanza israeliana:
http://ilborghesino.blogspot.it/2012/10 ... liono.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Tu sospetti che i cittadini mostrati siano "sionisti", ma non puoi dimostrare questa cosa.
I fatti dimostrabili sono che questi non Ebrei sono certamente dei cittadini israeliani.
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Ma se uno più uno fa ancora due...
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http://ilborghesino.blogspot.it/2014/11 ... s.html?m=1" onclick="window.open(this.href);return false;

Come opera hamas, in modo davvero criminale, per attirare odio su Israele.

Un esempio:

«Il corrispondente di un quotidiano giapponese ha affermato che ad oltre venti colleghi è stato negato il ritorno in Israele sostenendo che lo stato ebraico avesse chiuso il checkpoint, quando nella realtà invece era aperto. Poi si è scoperto che Hamas li aveva trattenuti lì, perché era venuto a conoscenza che in quel punto sarebbe sopraggiunto uno strike israeliano, e uccidere giornalisti sarebbe stato un modo egregio per gettare un'ombra sullo stato ebraico. Sarebbe stato un caso evidente di omocidio premeditato su vasta scala, allo scopo di portare l'acqua al proprio mulino. Lo stesso giornalista ha testimoniato di essere a conoscenza di diversi altri casi simili».
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Basta vedere gli omicidi per investimento, che ultimamente vanno molto di moda, ma che soprattutto sarebbero impossibili da fermare se non vietando l'uso delle macchine ai palestinesi in maniera indiacriminata. Fatto sconcertante é stato l'ultimo caso dove un palestinese dopo aver investito un gruppo di israeliani, si stava accingendo a scendere e finire a colpi di spranga i feriti, prima di venire freddato a colpi di pistola da un poliziotto :fronte:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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L'Egitto continua a bombardare i confini di Gaza, in un'azione di repressione che consiste in una massiccia opera di demolizione di abitazioni nel tentativo di sfrattare migliaia di persone, suscitando la protesta dei residenti.
Il Governo egiziano vuole così distruggere il contrabbando di Hamas effettuato attraverso i tunnel, cosa certamente meno grave (il contrabbando) dell'essere bombardati da migliaia di missili (come è avvenuto con Israele), ma che ha provocato questa reazione da parte dei "fratelli arabi" dei "palestinesi":

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http://www.ynetnews.com/articles/0,7340 ... 20,00.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Ovviamente adesso ci saranno proteste di piazza in tutto il mondo contro il governo egiziano, con assalti alle ambasciate, bandiere bruciate, e richieste di boicottaggio e cancellazione dell'Egitto...
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