Ce la farò?
Moderatore: Cogitabonda
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Ce la farò?
Allora... Salve a tutti!
Sono Paola, quella che ha non riusciva a capire come si faceva a postare qui e che ha mandato la sua esperienza direttamente ad Achille (Sant'uomo!) perché aveva una gran voglia di comunicare con voi!
Achille gentilmente ha postato per me e voi quindi mi conoscete già!
Per iscrivermi poi ho letto la presentazione della "Comunità" e mi ci sono ritrovata moltissimo...
Detto in due parole: nella mia ricerca di Dio, sono passata attraverso varie esperienze, più o meno culturali e spirituali, credo che alla mia collezione di Chiese e Culti, manchino solo i calvinisti e i mennoniti... le esperienze più lunghe però come è naturale, essendo italiana e nata da una famiglia "nominalmente " cattolica sono state all'interno della Chiesa di Stato, ma la mia conversine è avvenuta negli anni '80 in pieno ecumenismo tra un sabato in Sinagoga, uno studio Biblico il venerdì con la Chiesa Battista e a domeniche alterne tra parrocchia ed Esercito della Salvezza, il tutto con il bene placito dell'allora Parroco che ben era contento di lasciar fare il lavoro di catechizzazione e acculturamento ad altri... forse perché non era troppo convinto di quello che avrebbe dovuto raccontarci se avesse dovuto farlo secondo i dettami del Catechismo cattolico!
Una svolta decisiva nella mia comprensione della Bibbia e nel crearmi una visione che alla fin fine è piuttosto aderente a quello che credo avesse in mente Dio per noi, me l'hanno data gli studi biblici con i Testimoni di Geova prima e con la Chiesa Avventista poi, di cui alla fine sono diventata membro battezzato nel 2000.
Cinque anni orsono, poiché mio marito, che mi aveva paziente accompagnato in questo mio peregrinare, prima da fidanzato, poi da sposo (Sant'uomo!), alla fine si era proprio scocciato di vedere che non appena diventavi membro frequentante, anche se non effettivo di qls di queste comunità, ci si ritrovava sempre davanti o ad una ostentata carineria che mascherava i sentimenti più turpi non appena manifestavi una qualche iniziativa personale, o ad un palese disinteresse, aveva abbandonato tutto, mi sono sentita in dovere di curare l'aspetto spirituale della nostra relazione in modo meno egoistico di quanto non avessi fatto in tutti gli anni precedenti e mi sono riavvicinata alla Chiesa cattolica, pur non condividendo la maggior parte degli aspetti formali del suo catechismo, aderendo a questo movimento che, per correttezza, non citerò ma che ha suscitato negli anni anche all'interno della Chiesa cattolica stessa molte polemiche, che si è conquistato il titolo di Movimento Geovista Cattolico per la sua chiusura e la rigidezza in quanto a regole e gerarchie.
In questo Movimento, stranamente, mio marito ha trovato una sua nicchia e una sua dimensione, che lo ha reso, lui timidissimo, capace di cantare in pubblico e suonare la sua chitarra, di parlare della parola di Dio davanti ai fratelli, senza paura e con la stessa sicurezza che ha quando tiene le lezioni universitarie sugli argomenti in cui è specialista.
Io sono felice perché ci facciamo delle bellissime chiacchierate quando prepariamo i temi e gli argomenti da presentare ai fratelli durante gli incontri settimanali che abbiamo, siamo felici di fare insieme cose che prima facevo da sola e che mi appagavano perché le facevo per Dio, ma che mi rattristavano perché mi toglievano del tempo che avrei potuto trascorrere con il mio sposo.
Mio marito ed io abbiamo una visione di dio tutta nostra , molto particolare che si può raccontare con una favola zen che ho sentito una volta raccontare in una Chiesa Pentecostale.
Questa fiaba narra di un villaggio sperduto in una foresta in cui un giorno arrivò la notizia che sarebbero stati portati degli elefanti per fare un grosso lavoro. Allora siccome nessuno aveva visto gli elefanti tutti vollero andare sul cantiere per vederli. Tre ciechi vivevano in quel villaggio e vollero anche loro poter avere una idea di come fossero gli elfanti.
Allora si fecero accompagnare da una guida, ma quando giunsero sul cantiere, la gente era talmente tanta che non poterono raggiungere gli animali, tranne che in una singola parte del loro corpo.
Così mentre tornavano a casa accompagnati dalla guida discutevano tra loro dicendo :
Quello che aveva toccato la proboscide:"L'elefante è come un grosso serpente boa"
Quello che aveva toccato la pancia:"L'elefante è come una muraglia gigantesta"
Quello che aveva toccato la zanna:"l'elefante è come una sciabola fredda e e cilindrica"
e più preseguivano più si intestardivano a contraddirsi l'un l'altro.
Alla fine la loro guida, spazientito disse: "Stupidi,ma non sa vi rendete conto che siete dei poveri ciechi e che ciascuno di voi non ha avuto la possibilità di conoscere che una piccola parte dell'elefante? Invece di litigare tra voi, fate tesoro delle conoscenze che ciascuno ha ottenuto la possibilità di avere e condividetele... solo così avrete l'Idea di che cosa sia l'Elefante!"
Per me l'Elefante (DIO) è Amore, anche quando permette le disgrazie, perché le cose accadono, la cattiveria esiste, le ingiustizie imperversano, ma come ha detto il grande Gandhi, per operre i grandi cambiamenti che si desidera avvengano nell'umanità occorre iniziare da noi stessi.
Fratelli... posso chiamrvi così, vero? Fratelli, dunque chi è qui è perché è diventato più consapevole di qualcosa... sia essa un disagio psicologico, sia essa una necessità di condivisione, ma l'importante è che questo sentimento resti o diventi, se non lo è, qualcosa di positivo, di costruttivo per se stesso in primis e per chi gli sta vicino!
Alla prossima!
Sono Paola, quella che ha non riusciva a capire come si faceva a postare qui e che ha mandato la sua esperienza direttamente ad Achille (Sant'uomo!) perché aveva una gran voglia di comunicare con voi!
Achille gentilmente ha postato per me e voi quindi mi conoscete già!
Per iscrivermi poi ho letto la presentazione della "Comunità" e mi ci sono ritrovata moltissimo...
Detto in due parole: nella mia ricerca di Dio, sono passata attraverso varie esperienze, più o meno culturali e spirituali, credo che alla mia collezione di Chiese e Culti, manchino solo i calvinisti e i mennoniti... le esperienze più lunghe però come è naturale, essendo italiana e nata da una famiglia "nominalmente " cattolica sono state all'interno della Chiesa di Stato, ma la mia conversine è avvenuta negli anni '80 in pieno ecumenismo tra un sabato in Sinagoga, uno studio Biblico il venerdì con la Chiesa Battista e a domeniche alterne tra parrocchia ed Esercito della Salvezza, il tutto con il bene placito dell'allora Parroco che ben era contento di lasciar fare il lavoro di catechizzazione e acculturamento ad altri... forse perché non era troppo convinto di quello che avrebbe dovuto raccontarci se avesse dovuto farlo secondo i dettami del Catechismo cattolico!
Una svolta decisiva nella mia comprensione della Bibbia e nel crearmi una visione che alla fin fine è piuttosto aderente a quello che credo avesse in mente Dio per noi, me l'hanno data gli studi biblici con i Testimoni di Geova prima e con la Chiesa Avventista poi, di cui alla fine sono diventata membro battezzato nel 2000.
Cinque anni orsono, poiché mio marito, che mi aveva paziente accompagnato in questo mio peregrinare, prima da fidanzato, poi da sposo (Sant'uomo!), alla fine si era proprio scocciato di vedere che non appena diventavi membro frequentante, anche se non effettivo di qls di queste comunità, ci si ritrovava sempre davanti o ad una ostentata carineria che mascherava i sentimenti più turpi non appena manifestavi una qualche iniziativa personale, o ad un palese disinteresse, aveva abbandonato tutto, mi sono sentita in dovere di curare l'aspetto spirituale della nostra relazione in modo meno egoistico di quanto non avessi fatto in tutti gli anni precedenti e mi sono riavvicinata alla Chiesa cattolica, pur non condividendo la maggior parte degli aspetti formali del suo catechismo, aderendo a questo movimento che, per correttezza, non citerò ma che ha suscitato negli anni anche all'interno della Chiesa cattolica stessa molte polemiche, che si è conquistato il titolo di Movimento Geovista Cattolico per la sua chiusura e la rigidezza in quanto a regole e gerarchie.
In questo Movimento, stranamente, mio marito ha trovato una sua nicchia e una sua dimensione, che lo ha reso, lui timidissimo, capace di cantare in pubblico e suonare la sua chitarra, di parlare della parola di Dio davanti ai fratelli, senza paura e con la stessa sicurezza che ha quando tiene le lezioni universitarie sugli argomenti in cui è specialista.
Io sono felice perché ci facciamo delle bellissime chiacchierate quando prepariamo i temi e gli argomenti da presentare ai fratelli durante gli incontri settimanali che abbiamo, siamo felici di fare insieme cose che prima facevo da sola e che mi appagavano perché le facevo per Dio, ma che mi rattristavano perché mi toglievano del tempo che avrei potuto trascorrere con il mio sposo.
Mio marito ed io abbiamo una visione di dio tutta nostra , molto particolare che si può raccontare con una favola zen che ho sentito una volta raccontare in una Chiesa Pentecostale.
Questa fiaba narra di un villaggio sperduto in una foresta in cui un giorno arrivò la notizia che sarebbero stati portati degli elefanti per fare un grosso lavoro. Allora siccome nessuno aveva visto gli elefanti tutti vollero andare sul cantiere per vederli. Tre ciechi vivevano in quel villaggio e vollero anche loro poter avere una idea di come fossero gli elfanti.
Allora si fecero accompagnare da una guida, ma quando giunsero sul cantiere, la gente era talmente tanta che non poterono raggiungere gli animali, tranne che in una singola parte del loro corpo.
Così mentre tornavano a casa accompagnati dalla guida discutevano tra loro dicendo :
Quello che aveva toccato la proboscide:"L'elefante è come un grosso serpente boa"
Quello che aveva toccato la pancia:"L'elefante è come una muraglia gigantesta"
Quello che aveva toccato la zanna:"l'elefante è come una sciabola fredda e e cilindrica"
e più preseguivano più si intestardivano a contraddirsi l'un l'altro.
Alla fine la loro guida, spazientito disse: "Stupidi,ma non sa vi rendete conto che siete dei poveri ciechi e che ciascuno di voi non ha avuto la possibilità di conoscere che una piccola parte dell'elefante? Invece di litigare tra voi, fate tesoro delle conoscenze che ciascuno ha ottenuto la possibilità di avere e condividetele... solo così avrete l'Idea di che cosa sia l'Elefante!"
Per me l'Elefante (DIO) è Amore, anche quando permette le disgrazie, perché le cose accadono, la cattiveria esiste, le ingiustizie imperversano, ma come ha detto il grande Gandhi, per operre i grandi cambiamenti che si desidera avvengano nell'umanità occorre iniziare da noi stessi.
Fratelli... posso chiamrvi così, vero? Fratelli, dunque chi è qui è perché è diventato più consapevole di qualcosa... sia essa un disagio psicologico, sia essa una necessità di condivisione, ma l'importante è che questo sentimento resti o diventi, se non lo è, qualcosa di positivo, di costruttivo per se stesso in primis e per chi gli sta vicino!
Alla prossima!
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Quella di Firenze, e sabato 19 dicembre siamo invitati al bar mitzvà dei figli di un nostro amico... sono così emozionata... sono quasi 20 anni che non rimetto piede in Sinagoga... poi quella di Firenze è splendida, l'hanno restaurata di recente! Mi sento eccitata come una bambina... ho chiesto ferie e spero me le concedano se no farò un cambio con qualche collega, perché non mi voglio perdere questa occasione così importante... forse in settembre inizierò un corso di ebraico biblico... chissà che non mi apra ulteriori orizzonti!
Sono certo che qui potrai confrontare positivamente i tuoi pensieri e approfondire queste non facili tematiche. Mi sento molto in sintonia con pressochè tutto ciò che hai scritto, oltretutto ho avuto occasione anch'io di frequentare sia gli Avventisti che Comunione e Liberazione (di questa parlavi?). Sia con gli Avventisti che con altre correnti similari, il problema sta proprio nel fatto che non si può manifestare pienamente l'idea che ci sia una vera possibilità di piacere a Dio anche fuori dal loro contesto, e la storiella degli elefanti illustra molto bene ciò che spesso ci è difficile capire. Eppure è scritto in modo evidente in Romani 2,12-16. Ciao e a presto
- Brambilla Bruna
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Paola1960 ha scritto:Quella di Firenze, e sabato 19 dicembre siamo invitati al bar mitzvà dei figli di un nostro amico... sono così emozionata... sono quasi 20 anni che non rimetto piede in Sinagoga... poi quella di Firenze è splendida, l'hanno restaurata di recente! Mi sento eccitata come una bambina... ho chiesto ferie e spero me le concedano se no farò un cambio con qualche collega, perché non mi voglio perdere questa occasione così importante... forse in settembre inizierò un corso di ebraico biblico... chissà che non mi apra ulteriori orizzonti!
...ulteriori orizzonti? Perchè ne dubiti forse? ;-)
Uffi...purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di visitare la Sinagoga di Firenze; di ritorno da Eretz Israel lo farò senz'altro, non appena mi si presenterà l'occasione, così magari avrò anche modo di salutare rav Yosef Levi!
Un salutone a te, e ...i miei sinceri auguri di "mazal tov" ai tuoi amici per il bar-mitzvah del loro figlio!
Shabbat Shalom!
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- Gabriella Prosperi
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Ciao Paola, benvenuta.
La tua ricerca di diverse esperienze, sebbene lontane dalla mia natura, provano che sei persona di forte carattere e determinata.
Gabriella
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Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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- Sal80
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Grazie Paola per le belle parole, è vero, ognuno deve aspirare a cambiare in modo positivo. Ti do anch`io il benvenuto.Paola: Fratelli... posso chiamrvi così, vero? Fratelli, dunque chi è qui è perché è diventato più consapevole di qualcosa... sia essa un disagio psicologico, sia essa una necessità di condivisione, ma l'importante è che questo sentimento resti o diventi, se non lo è, qualcosa di positivo, di costruttivo per se stesso in primis e per chi gli sta vicino!
Alla prossima!
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.
Confucio
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Confucio
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E...
Da Antonio
Da Antonio
I 'nuovi intendimenti' sono le 'toppe' che lo schiavo mette sui tessuti lacerati dei loro errori.(ryuzaky77)
Presentazione
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Ciao Paola.................
Ciao carissima Paola,
grazie mille per questa tua presentazione e delle tue parole.
Sei certamente una persona a cui piace il dialogo e
la condivisione delle idee,quindi qui ti troverai benissimo.
Ti auguro con tutto il cuore una..................................
Ciao e ancora un caro benvenuto in Cristo Gesù
da Filippo65.
grazie mille per questa tua presentazione e delle tue parole.
Sei certamente una persona a cui piace il dialogo e
la condivisione delle idee,quindi qui ti troverai benissimo.
Ti auguro con tutto il cuore una..................................
Ciao e ancora un caro benvenuto in Cristo Gesù
da Filippo65.
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