grazie per il caloroso benvenuto.
......termino la storia. La signora con i bimbi dopo alcuni anni, finalmente termina università, esame di stato e finalmente inizia a lavorare. Premetto che nei primi anni aveva frequenti crisi di depressione,che io attribuivo al fatto che avesse due bimbi piccoli (ahimè esiste anche la depressione post parto),fosse lontana dalla sua famiglia di origine ed in più sempre uscire a testimoniare con i piccoli.Durante i periodi più bui le sorelle (tdg) stavano a casa sia a turno per aiutarla e non lasciarla sola. Ed io ammiravo questa solidarietà. La cosa che mi stupisce stupisce è che io ero sempre ben accolta.
PREMETTO CHE IO MI SONO SEMPRE DICHIARATA AGNOSTICA E POCO INCLINE AL LORO STUDIO.(nel senso che oltre alla curiosità non è che mi interessava)
Bene inizia a lavorare e piano piano, apre gli occhi e vede il mondo. non che prima non lo avesse visto: era diventata tdg a 22 anni ed aveva convinto lei il fidanzato (poi marito) allo studio.
Da qui alla separazione e alla dissociazione di lei il passo è stato breve. Da qui veniamo alla cosa che faceva soffrire più me che lei era l'ostracismo nei suoi confronti. Ho un grande senso di giustizia e rispetto per le idee altrui. Mi arrabbiavo quando lei incontrava ex sorelle che manco la salutavano. Lei mi rispondeva che le regole erano queste. Lei mi rassicurava che non stava male perché le regole del gioco erano queste e anzi rispettava il comportamento dei tdg.
Un giorno mi hanno bussato alla porta due tdg che non conoscevo e sono stata gentilmente aggressiva nei loro confronti:
Ho detto loro con che cuore tolgono il saluto ad un disassociato: la loro risposta era che lo facevano per farlo tornare sulla retta via. Inoltre gli ho detto che sono dei superbi a sentirsi dei giudici dell'animo umano. Se esiste Dio o Geova sarà ed è compito suo giudicare i propri figli. A quel punto volevano entrare e spiegarmi a lungo il discorso, ma io mi sono rifiutata perché per me la mancanza di fratellanza e la superbia sono prioritaria nella vita.
Un'altra cosa che mi fece riflettere molto furono le sue riflessioni post tdg. Mi diceva: sai la vita fuori è molto difficile. Hai il libero arbitrio su ogni cosa e situazione e che invece da tdg si sentiva protetta, non doveva decidere nulla: la strada era già segnata, i comportanti ed i pensieri pure. Mi ha fatto tenerezza. La mia riflessione è che alcune persone sono e rimangono tdg perché si sentono protette : una società in cui non devi decidere nulla. Tutto è già deciso.
Ed anche la mia prima amica ha iniziato lo studio venendo da una situazione familiare a dir poco disastrosa con conseguenza adolescenza da quasi drogata e in balia degli eventi.
Forse le persone che ho conosciuto io hanno un percorso di vita molto diverso fra loro ma diventare tdg era un piccolo rifugio dal mondo.
Premetto che non sono qui a difendere i tdg, porto solo la mia esperienza,
Tra tutte le persone che ho conosciuto (vengono sempre in due) ho notato tantissima ignoranza (nel senso di cultura). : non tutti sia chiaro.leggendo il forum capisco che il tempo per leggersi qualche libro o qualcosa che non sia Geova proprio non ci sia.
Ci tengo a precisare che le amicizie che ho descritto non miravano a farmi studiare. ( forse all'inzio si) ma penso che i mè vedano una persona che le rispetta, si incuriosisce, dice sempre le proprie idee (contro le loro) ma senza arroganza.
Avrei mille domande da farvi ma la prossima volta.
Sono davvero felice per molti di voi che hanno ritrovato la propria libertà di pensiero e di vita e sono addolorata per coloro che hanno coniugi, fidanzati o parenti prigionieri e plagiati da una "religione" che di religioso ha ben poco, mi sembra quella multi level marketing che ti rovinano la vita
"la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare" Jovanotti.
