Giovanni 1:18

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Vittorino
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Giovanni 1:18

Messaggio da Vittorino »

Nella Svegliatevi! di dicembre 2013, a p. 10 si pone la domanda: “Gesù è Dio?”:
Gesù.jpg
Gesù.jpg (157.89 KiB) Visto 1569 volte
La risposta era naturalmente scontata, ma quello che mi ha subito colpito, è stata la presentazione del versetto di Giovanni 1:18, di cui si riporta solo la prima metà, ma si omette la seconda dove si tratteggia invece la possibilità, a seconda delle traduzioni, che Gesù:

“lui che lo ha rivelato” (BJ)
“è quel che l’ha fatto conoscere” (Luzzi – Nuova Riveduta)
“he hath declared him” (King James)
“that (one) explained” (KIT)
“è colui che l’ha spiegato” (NWT)

In quest’ultimo caso la traduzione della NWT coincide col testo di Westcott and Hort.

Poiché fra “rivelare”, “conoscere”, “dichiarare”, “spiegare”, mi sembra ci sia una notevole differenza, la cosa mi ha incuriosito e volevo chiedere, a parer vostro, qual è la traduzione più aderente al testo greco.
Tralascerei le acrobazie linguistiche dell’intero versetto sulla NWT, che recita così:
“Nessun uomo ha mai visto Dio, l’unigenito dio che è nel[la posizione del] seno presso il Padre è colui che l’ha spiegato” (Giovanni 1:18 – NWT).
Grazie
:strettamano:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

La parola è Exegesato e vuol dire spiegare, raccontare, riferire, in italiano è diventata esegesi.
Vediamo dove è usata (vedi dove si trova il numero 1834):

http://www.studybibleforum.com/htm_php. ... strongs=43" onclick="window.open(this.href);return false;

Luke 24:35 They began to relate1834 their experiences3588 on the road3598 and how5613 He was recognized1097 by them in the breaking2800 of the bread740.
2 John 1:18 No3762 one3762 has seen3708 God2316 at any4455 time4455; the only3439 begotten3439 God2316 who is in the bosom2859 of the Father3962, He has explained1834 Him.

3 Acts 10:8 and after he had explained1834 everything537a to them, he sent649 them to Joppa2445.

4 Acts 15:12 All3956 the people4128 kept4601 silent4601, and they were listening191 to Barnabas921 and Paul3972 as they were relating1834 what3745 signs4592 and wonders5059 God2316 had done4160 through1223 them among1722 the Gentiles1484.

5 Acts 15:14 "Simeon4826 has related1834 how2531a God2316 first4413 concerned1980a Himself about1980a taking2983 from among1537 the Gentiles1484 a people2992 for His name3686.

6 Acts 21:19 After he had greeted782 them, he began to relate1834 one1520 by one1520 the things which3739 God2316 had done4160 among1722 the Gentiles1484 through1223 his ministry1248


Guardando solo questa parte del testo si capisce che il figlio ha rivelato o spiegato o fatto conoscere Dio, ma la prima parte dichiara che a rivelarlo è l' Unigenito Dio, Colui che è (ho hon) nel seno del padre.
A proposito di questa scrittura nel mio trattato ho scritto:

L'unico Dio generato, il solo ad avere la stessa natura del padre, mentre era sulla terra come uomo, esisteva in cielo come Dio, accanto a Dio padre, infatti si usa il presente: "che è nel seno del padre" non si usa ne il passato "che era" ne il futuro "che sarà".
Dio si è rivelato (nota l'aoristo storico) nella persona del Verbo Incarnato ovvero l'unigenito Dio "che lo ha rivelato".

1 Giovanni 3:5; " 5 Voi sapete che egli si è manifestato per togliere i peccati, e in lui non vi è peccato."

Giovanni 3:13 " Nessuno è salito al cielo se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo, che è in cielo."

(Ricordo che l'ultima parte "che è in cielo" manca in autorevoli manoscritti di matrice alessandrina, ma è presente in quelli occidentali e bizantini)

IEP 1 Giovanni 1:2 poiché la vita si è manifestata e noi l'abbiamo veduta e ne diamo testimonianza e vi annunziamo questa vita eterna che era presso il Padre e che si è manifestata a noi"

Anche queste scritture dicono chiaramente che fu il figlio a scendere dal cielo, a manifestarsi, dice inoltre (secondo la maggioranza dei manoscritti) che benché fosse "sceso dal cielo" continuava comunque ad essere "nel cielo".
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Vittorino da Feltre ha scritto: Poiché fra “rivelare”, “[far] conoscere”, “dichiarare”, “spiegare”, mi sembra ci sia una notevole differenza, la cosa mi ha incuriosito e volevo chiedere, a parer vostro, qual è la traduzione più aderente al testo greco.
Tralascerei le acrobazie linguistiche dell’intero versetto sulla NWT, che recita così:
“Nessun uomo ha mai visto Dio, l’unigenito dio che è nel[la posizione del] seno presso il Padre è colui che l’ha spiegato” (Giovanni 1:18 – NWT).
Non proprio; il verbo exēgéomai significa propriamente ‘condurre, far da guida’, da cui probabilmente il significato di ‘spiegare, interpretare’, per es. una legge, un poeta; cioè il far da guida, da maestro nell’interpretazione di un testo poco chiaro. Non saprei quanto l’evangelista sentisse ancora il senso proprio del verbo, ma potrebbe ben darsi che usandolo egli abbia voluto sottolineare la dignità superiore di Gesú, il Maestro appunto, che illustrava a discepoli e fedeli il mistero di Dio. Vedrei comunque tutti questi verbi italiani come sinonimi molto stretti; forse quello che rende meglio l’idea è rivelare, quasi come svelare un mistero; mentre far conoscere e spiegare colgono il valore semantico greco in maniera più generica; infine, di-chiarare, non è altro che render chiaro quello che prima era oscuro. Qualcuno traduce anche con narrare, come in qualche passo parallelo ricordato da Mario; ma il senso sarebbe lo stesso, come se in italiano dicessi ti narro quel che è successo, invece di ti spiego quel che è successo.

En passant la NWT 2013 ha reso un po’ più accattivante la sua legnosa traduzione; invece di «nel[la posizione del] seno presso il Padre» ora traduce “a fianco del Padre” (at the Father side).
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Ringrazio Mario (che saluto cordialmente anche nek ricordo di Prato (e delle zanzare) e Quixote, per il loro sempre prezioso contributo.
:grazie: :strettamano:
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