referendum sull'euro.

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sasa'74
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referendum sull'euro.

Messaggio da sasa'74 »

Mai come in questi giorni sento tanto malcontento sulla moneta unica europea,in Italia ad esempio è in corso una raccolta firme per indire un referendum che in un solo giorno ha superato le 50000 firme necessarie per legge.
Infatti come dei focolai sparsi qua e là in tutta europa stanno nascendo partiti no euro che trovano sempre più consenso tra i cittadini che sono scontenti della
moneta attuale è nostalgici della vecchia divisa monetaria.
Ammetto che non senza perplessità io sono uno di quei cittadini,cioè che hanno nostalgia della vecchia lira,e che hanno la sensazione di essersi trovati dentro questa situazione senza essere stati interpellati,che crede però nella "comunità europea" ma non "nell'Unione".
Ma vi sembra che i paesi del Sud europa,i cosiddetti piigs possano diventare tutt'uno con i paesi del Nord come i tedeschi,che ammiro e rispetto nonostante credo che gli italiani abbiano una marcia in più?
obiettivamente,in più 150 anni ancora oggi in Italia c'è un abisso tra nord e sud,per ragioni che non sto a elencare e che tutti conosciamo,quindi mi chiedo:quanto ci metteremo noi europei a essere "uniti"? Se anche ci riuscissimo,e tempo a parte,quali saranno le conseguenze?
Vedete,in Italia dopo più di un secolo dalla sua unita' e sorta una lega Nord con tanto di camicie verdi,quante leghe sorgeranno nel nord Europa se andremo avanti di questo passo e che colore avranno?
spero almeno che non siano nere :lingua:
Certo le mie sono solo sensazioni "a pelle",e tali rimangono,perché mi rendo conto di non essere un economista e non poter prevedere le esatte conseguenze di una uscita dalla moneta unica,ecco perché ho ancora delle riserve,ma so che anche gli economisti non sono infallibili.
vorrei sapere voi cosa ne pensate di un eventuale uscita dall' euro,siete pro o contro?
:strettamano:
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Ma sei già andato/a a votare per il referendum?


:boh:


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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

SONO PER LA FUORIUSCITA DALL'EURO, ANCHE SE AVREMO CONSEGUENZE SARANNO SEMPRE MENO GRAVI DI QUELLO CHE CI STA CAUSANDO L'EUROPA, ARRIVEREMO AL FALLIMENTO SE NON USCIAMO.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Per rispondere a Sasà, personalmente io sono favorevole all'euro per molti motivi, ma volevo soffermarmi su quanto hai scritto tu.

Il divario tra nord e sud Italia, ce lo siamo portati dietro nel tempo per colpa della nostra politica maccheronica, che da una parte chiamava terroni i meridionali, ma dall'altra li usava come grande serbatoio di voti e per ingraziarsi quei voti e quella parte di popolazione italiana hanno fatto clientelismi vari con lavori statali, sovvenzioni e via dicendo.
L'Europa a differenza dell'Italia ci strona di sanzioni, per questo motivo i vari cambiamenti vengono apportati pena pesanti multe.

Non dimentichiamoci che il debito italiano, l'arretratezza culturale in diversi campi ed i treni persi sono solo colpa nostra sia degli italiani che della mediocre classe politica che ci siamo imposti.

Le generazioni che oggi odiano l'euro sono le stesse che hanno creato questo enorme indebitamento pubblico, le stesse che hanno vissuto e si sono ingrassati sul piccolo boom economico degli anni 50-60 e che hanno voluto mantenere lo stesso tenore di vita durante gli anni 80 indebitandosi.
Io come figlio di quelle scelte scellerate sono per rimanere nell'euro anche a costo di sacrifici, perchè quello che ci conquistiamo oggi ci rimarrà anche domani.

Uscire dall'euro sarebbe l'ennesimo regalo alle banche ed agli speculatori, che farebbero affari con una liretta battuta dall'italietta...

Fino a che non ci mettiamo in testa che i debiti vanno onorati, che gli sprechi vanno ridotti e che le rendite sia lavorative che economiche di molti politici e caste italiche vadano pesantemente ridimensionate, non ne usciamo.

Tornare alla lira è un regalo a questi figuri che fino ad oggi hanno mangiato in uno status quo dominato dal battere moneta per mantenere i loro privilegi e che oggi giocando in un mercato globale non solo dimostrano di essere dei dinosauri mediocri, ma con i loro sprechi stanno fomentando l'ira delle persone che non arrivando a fine mese iniziano a chiedere teste e responsabilità....

Per tutte queste persone, società partecipate, baracconi statali inutili è giunta la fine dei bei tempi e questo grazie all'Europa.

Chidetevi, come mai in Italia non riusciamo a spendere molti dei fondi europei?
Semplice, perchè non potendo più fare la cresta sui lavori fatti con questi soldi, molti politici preferiscono far scadere i bandi.

Hai voglia a prendersela con l'euro, quando scandali come l'Expo, il Moses, Monte dei Paschi di Siena, mafia di Roma Capitale e via dicendo sono figlie del nostro mal costume....
La colpa per la nostra arretratezza, impreparazione alla globalizzazione e per i conti che non tornano, non è dell'Euro, ma solo la nostra. :strettamano:
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Non sono d'accodo con i discorsi che se usciamo dall'Euro le banche speculeranno, anzi questi discorsi sono fatti dai governanti per'appunto per sensibilizzare l'opinione pubblica affinché si convinca di rimanere nella stretta dell'euro, basta che ci giriamo indietro altre 13 anni fa e le cose andavano meglio, per quanto riguarda il debito, ricordiamoci che alla Germania gli fu ridotto il debito pubblico per la propria ripresa interna, perché invece agli Italiani questo non avviene ? e noto ci stanno prosciugando con la scusa del debito.

Poi il debito non l'ho provocato io (noi cittadini) perché ne devo pagare le conseguenze ? Qualsiasi ragionamento si possa pensare il motivo e che le nazioni per egoismo non pensano al bene dei cittadini ma alle banche.
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Il problema di fondo è che abbiamo una moneta unica, ma non una banca unica, ne tanto meno un governo unico, per fare una moneta unica ci dovevano essere questi presupposti, in mancanza di questi una nazione forte (vedi la Germania) detta legge sugli altri, non solo, si invita a cedere parte della propria sovranità, ma di questo passo il tracollo è inevitabile, non è dunque l'euro in quanto moneta a procurare la crisi, ma le mancate attuazioni nel gestirlo.

Ancora, non possiamo far risalire la crisi ai tempi dei romani, io ricordo perfettamente gli anni 60, il famoso boom economico, il problema è che non si vede la via d'uscita, anzi, più passa il tempo e più il disastro avanza, in sette anni (inizio crisi) non si è almeno fermata, ma prosegue senza avere nessuna possibilità di uscirne, le dichiarazioni dei politici sono solo che favole, discorsi tautologici, senza contare la realtà della corruzione agli alti livelli, che di fatto ci fa vergognare di essere italiani.

Inoltre, l'unione monetaria è come una società, se funziona si va avanti, se non funziona si scioglie, e non vedo perché non si possa uscire dall'euro, creando la propria moneta sovrana, adeguandola al valore dell'euro, anche perché, ormai siamo agli stracci, di questo passo voi giovani che avete 20, 30, 40, anni la pensione ve la potete solo che sognare, così come il lavoro.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Franco Coladarci ha scritto:Il problema di fondo è che abbiamo una moneta unica, ma non una banca unica, ne tanto meno un governo unico, per fare una moneta unica ci dovevano essere questi presupposti, in mancanza di questi una nazione forte (vedi la Germania) detta legge sugli altri, non solo, si invita a cedere parte della propria sovranità, ma di questo passo il tracollo è inevitabile, non è dunque l'euro in quanto moneta a procurare la crisi, ma le mancate attuazioni nel gestirlo.

Ancora, non possiamo far risalire la crisi ai tempi dei romani, io ricordo perfettamente gli anni 60, il famoso boom economico, il problema è che non si vede la via d'uscita, anzi, più passa il tempo e più il disastro avanza, in sette anni (inizio crisi) non si è almeno fermata, ma prosegue senza avere nessuna possibilità di uscirne, le dichiarazioni dei politici sono solo che favole, discorsi tautologici, senza contare la realtà della corruzione agli alti livelli, che di fatto ci fa vergognare di essere italiani.

Inoltre, l'unione monetaria è come una società, se funziona si va avanti, se non funziona si scioglie, e non vedo perché non si possa uscire dall'euro, creando la propria moneta sovrana, adeguandola al valore dell'euro, anche perché, ormai siamo agli stracci, di questo passo voi giovani che avete 20, 30, 40, anni la pensione ve la potete solo che sognare, così come il lavoro.
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:ok:
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Messaggio da mr-shadow »

Non fatevi prendere per i fondelli da Grillo e dal suo esercito di tirapiedi. In Italia questo referendum non si potrà mai fare, salvo che non si modifichi il secondo comma dell'art. 75 della Costituzione che, tra le altre cose, non lo ammette sui trattati internazionali.

Art. 75.

E' indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione,
totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge,
quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali.
Non e' ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio,
di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum e' approvata se ha partecipato
alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se e' raggiunta
la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalita' di attuazione del referendum.
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Tranqui
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Messaggio da Tranqui »

contro perche' sarebbe un bel casino :ironico:
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

mr-shadow ha scritto:Non fatevi prendere per i fondelli da Grillo e dal suo esercito di tirapiedi. In Italia questo referendum non si potrà mai fare, salvo che non si modifichi il secondo comma dell'art. 75 della Costituzione che, tra le altre cose, non lo ammette sui trattati internazionali.

Art. 75.

E' indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione,
totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge,
quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali.
Non e' ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio,
di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum e' approvata se ha partecipato
alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se e' raggiunta
la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalita' di attuazione del referendum.


Io sono apolitico ma e certo che Grillo non ha torto nel cercare come Salvini di farci uscire dall'agonia dell'Europa.

Chi ha le tasche piene con uno stipendio non si cura di uscire dall'Euro piace rimanere nell'imbuto dell'Euro, o dell' Europa come più vi piace, ma la scelta di entrare in Europa con la conseguente crisi non è stata scelta da noi cittadini e per tale ragione i cittadini hanno tutto il diritto di voler chiederne di uscire, se la legge vieta ai cittadini di esprimere la loro opinione, il governo non ha l'autorità di poter fare trattati con altre nazioni senza interpellare democraticamente il popolo, come ha fatto cedendo sovranità che appartiene alla nazione. Non credo che Grillo stia sbagliando forse ragiona molto bene.
Ultima modifica di Wyclif il 22/12/2014, 16:47, modificato 2 volte in totale.
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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

deliverance1979 ha scritto: Per tutte queste persone, società partecipate, baracconi statali inutili è giunta la fine dei bei tempi e questo grazie all'Europa.
Undicimila partecipate, di cui millecinquecento inattive e duemila senza addetti. Sono questi i numeri della giungla delle società partecipate in Italia rilevati dall'Istat.

Nel 2012 - secondo i dati dell'istituto - in Italia sono 11.024 le partecipate pubbliche, per un totale di 977.792 addetti. Il 25,6% delle unità analizzate nel rapporto dell'Istat è partecipato al 100% da soggetti pubblici, il 29,1% rientra in una forchetta compresa tra il 50% e il 99,9%, mentre il 27,1% risulta partecipato per una quota inferiore al 20%. La dimensione media delle imprese partecipate, fa sapere sempre l'Istituto di statistica, è di 124 addetti per impresa.

Tra le partecipate pubbliche le imprese attive sono solo 7.685, il 69,7% del totale. Nel suo Report sulle società pubbliche riferito al 2012 l'Istat fa sapere che le non attive sono 1.454, 994 quelle fuori dal campo di osservazione del registro Asia imprese; 891 le unità residuali che impiegano 9.963 addetti.


Sono quasi 2 mila, per la precisione 1.896, le partecipate pubbliche con zero addetti, tra le 7.685 imprese attive.
E' la prima volta che l'Istat pubblica un rapporto sull'intero universo delle partecipate pubbliche, prima i 'censimenti' dell'Istituto di statistica si limitavano infatti alle controllate. Nella nota metodologica l'Istat spiega come la sua stima si sia avvalsa dell'utilizzo "integrato" delle basi di dati provenienti dalle "dichiarazioni sulla struttura delle partecipazioni rilevanti rese alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)"; dalle "dichiarazioni degli elenchi dei soci delle società di capitale iscritti al Registro delle imprese, gestito dalle Camere di Commercio"; dalle "informazioni desumibili dai bilanci civilistici e consolidati delle società di capitale. E ancora, dalle "dichiarazioni dell'elenco dei consorzi e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle Amministrazioni Pubbliche registrate nella banca dati Consoc del Dipartimento della Funzione Pubblica"; nonché dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche al Dipartimento del Tesoro (Mef)"; e, infine, dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute da regioni, province e comuni alla Corte dei Conti".


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultima modifica di mr-shadow il 22/12/2014, 16:45, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da mr-shadow »

Wyclif ha scritto:
mr-shadow ha scritto:Non fatevi prendere per i fondelli da Grillo e dal suo esercito di tirapiedi. In Italia questo referendum non si potrà mai fare, salvo che non si modifichi il secondo comma dell'art. 75 della Costituzione che, tra le altre cose, non lo ammette sui trattati internazionali.

Art. 75.

E' indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione,
totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge,
quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli
regionali.
Non e' ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio,
di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum e' approvata se ha partecipato
alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se e' raggiunta
la maggioranza dei voti validamente espressi.
La legge determina le modalita' di attuazione del referendum.


Io sono apolitico ma e certo che Grillo non ha torto nel cercare come Salvini di farci uscire dall'agonia dell'Europa.

Chi ha le tasche piene con uno stipendio non si cura di uscire dall'Euro piace rimanere nell'imbuto dell'Euro, o dell' Europa come più vi piace, ma la scelta di entrare in Europa con la conseguente crisi non è stata scelta da noi cittadini e per tale ragione i cittadini hanno tutto il diritto di voler chiederne di uscire, se la legge vieta ai cittadini di esprimere la loro opinione, il governo non ha l'autorità di poter fare trattati con altre nazioni senza interpellare democraticamente il popolo, come ha fatto cedendo sovranità che appartiene alla nazione. Non credo che Grillo stia sbagliando forse ragiona molto bene.
Questa norma ha ragioni storiche ben precise che affondano nel caos del dopoguerra (si dovevano evitare azioni dal basso della sinistra per orientare l'Italia verso il blocco orientale), ragioni che oggi non esistono più. Ma finché è in vigore (e rimarrà in vigore perché fa comodo a tutti, anche a Grillo e Salvini), le polemiche sull'euro serviranno solo a monetizzare consensi elettorali... e nient'altro.

PS: Salvini e Grillo le tasche se le strariempono grazie alla politica.
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Caro mr-shadow, quando si copia un'articolo della Costituzione Italiana, si riporta per intero e non modificandolo ad uso e consumo come succede nelle Sale del Regno, anche perchè qui ci si documenta invece di prendere per oro colato ciò che dice un "fratello" dal palco sai.

E qui si tratta di indire un referendum consultivo, che guarda caso è contemplato dalla Nostra Costituzione Italiana.

http://web.tiscali.it/studio3R/

Il referendum abrogativo o confermativo

è una consultazione popolare in cui il corpo elettorale è chiamato non ad eleggere i propri rappresentanti, bensì a rispondere ad uno specifico quesito con un si o con un no.
Referendum abrogativo

Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art.75 della nostra costituzione, si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Referendum confermativo

Tra i vari referendum disciplinati nel nostro ordinamento, riveste una particolare importanza il referendum confermativo con cui gli italiani sono chiamati a votare una legge di modifica costituzionale.

L'art.138 della costituzione dice che se una legge di modifica costituzionale non è approvata da entrambi i rami del parlamento con la maggioranza dei due terzi, questa può essere sottoposta a referendum popolare confermativo entro 3 mesi dall'ultima approvazione. La richiesta può essere fatta da un quinto dei membri di una Camera, o cinquemila elettori, o cinque consigli regionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati e per la sua validità non sono richiesti quorum costitutivi o deliberativi pertanto la votazione sarà valida indipendentemente dal numero di persone che decideranno di esercitare il diritto di voto.
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Messaggio da mr-shadow »

Paxuxu ha scritto:Caro mr-shadow, quando si copia un'articolo della Costituzione Italiana, si riporta per intero e non modificandolo ad uso e consumo come succede nelle Sale del Regno, anche perchè qui ci si documenta invece di prendere per oro colato ciò che dice un "fratello" dal palco sai.

Sai leggere? Non pretendo ragionevolezza da chi va appresso a un pregiudicato pluriomicida che in virtù di ricchezze ammucchiate quando pappava alla Rai ha evitato il processo e la condanna, ma fino a prova contraria il testo dell'art. 75 è questo.

http://www.normattiva.it/atto/caricaArt ... colo=0#art" onclick="window.open(this.href);return false;

Tutto il resto è fuffa. Premesso che in Italia si disattendono anche i risultati degli abrogativi, il referendum consultivo (previsto solo in sede locale, tra l'altro) non comporta alcun obbligo di esecuzione legislativa, al pari delle proposte di legge di iniziativa popolare. Ergo, tutta questa propaganda è solo una truffa finalizzata a monetizzare voti.

L'art. 138 regola solo la consultazione popolare obbligatoria quando la modifica costituzionale in prima lettura passa con meno dei due terzi dei voti (fu una goduria affossare la riforma del Berluska). In altre parole, si tiene solo dopo un'iniziativa parlamentare, e non per iniziativa popolare.

http://www.normattiva.it/atto/caricaArt ... colo=0#art" onclick="window.open(this.href);return false;

Non si fa luogo a referendum se la legge e' stata approvata nella
seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi
dei suoi componenti.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Franco Coladarci ha scritto:Ancora, non possiamo far risalire la crisi ai tempi dei romani, io ricordo perfettamente gli anni 60, il famoso boom economico, il problema è che non si vede la via d'uscita, anzi, più passa il tempo e più il disastro avanza, in sette anni (inizio crisi) non si è almeno fermata, ma prosegue senza avere nessuna possibilità di uscirne, le dichiarazioni dei politici sono solo che favole, discorsi tautologici, senza contare la realtà della corruzione agli alti livelli, che di fatto ci fa vergognare di essere italiani.
Caro Franco, l'analisi del debito italiota è questa e purtroppo è impietosa
Immagine

Come si vede, questo debito esplode dal 1970, ovvero 45 anni fa, proprio il tempo giusto dell'odierna generazione under 40.

Il debito non genera ricchezza.
Chi dice che svalutando moneta per avere più margine di manovra, dice una mezza verità, poichè la moneta più debole darà da una parte maggiore esportazione (non per forza utile per pareggiare i debiti, vista la disparità tra valute) ma sposta il problema sempre in avanti.
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Messaggio da DeProggy »

Caro deliverance, in parte posso anche capire quello che hai scritto pero´in merito a:
deliverance1979 ha scritto:...

Fino a che non ci mettiamo in testa che i debiti vanno onorati, ......
NO, NON DOBBIAMO ONORARE UN BEL NIENTE!!
invece dovremmo chiedere ai governanti (i maggiordomi degli banksters) e ai prosstitute media le risposte alle seguenti domande:
a chi siamo debitori? alle banche? chi sono i loro proprietari? come lo creano il denaro le banche?

http://megachip.globalist.it/Detail_New ... lla-Russia" onclick="window.open(this.href);return false;

Parlare di onorare i debiti e di pagare le tasse in un sistema dove la meta´ della ricchezza mondiale viene detenuta da un ottantina di parasiti figli di puttana e´ osceno e immorale
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
L´AMORE INFINITO E´ L´UNICA VERITA´, tutto il resto e´illusione - David Icke
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Messaggio da sasa'74 »

Se restiamo nell'Europa saremo insieme a Spagna,Irlanda, Grecia,Portogallo il fanalino di coda dei paesi del Nord europa,gli eterni "terroni" d'europa,non ne usciremo più dallo stato attuale,tanto che molti economisti hanno ipotizzato un euro di serie A e uno di serie B per noi italiani!
ci conviene mantenere ancora l'euro? E poi uno stato senza la propria moneta che stato è? Una colonia?
io credo che stiamo perdendo la nostra sovranità,se non l'abbiamo già persa del tutto!
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Non solo, bisogna anche vedere quanto di tasse pagano questi elementi, come credi che siano diventati così ricchi?
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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Messaggio da Cinzia »

E' Antonio Gramsci Che ha detto: "C'é crisi quando il nuovo mondo vuole nascere ma il vecchio non vuole morire"?
Io sono favorevole all'euro e all Unione europea.
Ma ci vuole tempo per fare l Europa.. E ancor di più per fare gli europei... !
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Messaggio da sasa'74 »

Cinzia ha scritto:E' Antonio Gramsci Che ha detto: "C'é crisi quando il nuovo mondo vuole nascere ma il vecchio non vuole morire"?
Io sono favorevole all'euro e all Unione europea.
Ma ci vuole tempo per fare l Europa.. E ancor di più per fare gli europei... !
Ti riferisci a questo? :
http://www.crif.it/News/Comunicati-stam ... -2014.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Cinzia »

Un mio conoscente voleva avviare, qlq anno fa, un.attività nel settore dell energia eolica, in Sicilia, con investmenti interessanti, e creare lavoro... Non gli hanno dato le autorizzazioni perché non gli é mai passato neanche nell anticamera del cervello di "ungere"...
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Comunque non ti préoccupare, Sasa: sono una prolétaria; e anche senza prole...! :fiori:
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Vedo che sei molto informato,ci potresti spiegare cos'è il M.E.S .? :boh:
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Che c'entra il M.E.S. con quello che ho scritto?
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Messaggio da deliverance1979 »

Nell'affrontare il discorso Unione Europea, dobbiamo anche valutare la portata di tale sistema.

Come ha giustamente detto Cinzia, ci vorrà del tempo.

I principali problemi, quelli più maccheronici sono i seguenti.

Unione bancaria: Non li vogliono i popoli del nord per non doversi sobbarcare i debiti di noi latini non prima che abbiamo sistemato i conti.
Moneta unica: Ci va stretta a noi latini, o famosi PIIGS, perchè non possiamo svalutare come facevamo ai bei tempi della lira e per questo andiamo a traino.
Unione politica: Va stretta ai francesi che fissati con la loro grandeur non si vogliono genuflettere a nessuno.
Lingue e culture: A differenza delle nazionucole americane (Iowa.... :fronte: Wyoming... :fronte:), che in confronto dell'ultimo stato dell'Unione Europea non sono neanche degne di allacciargli le scarpe per cultura millenaria, ma a differenza dei contadinotti americani che comunque sono uniti e patriotici sotto un'unica bandiera e lingua, questa nostra cultura e diversità se da una parte ci pone come la principale potenza economica del mondo se fossimo uniti, dall'altra ci vede sempre a litigare e guardarci in maniera diffidente.

Ora io sono profondamente orgoglioso di essere europeo per quello che rappresentiamo ed abbiamo rappresentato per la storia.
Il percorso sarà lungo e sicuramente tortuoso.

Ricordate che i primi che non vogliono l'euro sono i popoli extra europei (se dico nord americani e canadesi parlo di complottismo?.... ma forse anche no vista la loro scommessa con le enormi risorse sui fondi pensione, puntati sul fallimento dell'euro e del progetto Unione Europea), proprio perchè temono che il progetto Unione Europea si compia e nasca una nuova entità politica, economica e militare che a pieno regime potrebbe spostare il baricentro socio economico globale verso il vecchio mondo.

La Cina sta guardando con grande interesse il mediterraneo, che se anche è pieno di problemi, rimane pur sempre il centro del mondo, il luogo dove Asia, Africa ed Europa si uniscono in un crocevia chiamato Mediterraneo.
sasa'74 ha scritto:Se restiamo nell'Europa saremo insieme a Spagna,Irlanda, Grecia,Portogallo il fanalino di coda dei paesi del Nord europa,gli eterni "terroni" d'europa,non ne usciremo più dallo stato attuale,tanto che molti economisti hanno ipotizzato un euro di serie A e uno di serie B per noi italiani!
Può essere vero quello che dici, ma la cosa positiva sarebbe quella di reagire a questo status e tornare protagonisti in europa.
Io non voglio entrare nella spirale depressiva del "non ce la faremo mai"...
Non dimentichiamoci che i famosi PIIGS si ritrovano in questa maniera per delle politiche profondamente sbagliate e sprecone, che hanno sperperato denaro pubblico per mantenere uno stile di vita che non potevamo permetterci se non svalutando la moneta.
Tuttavia il Giappone, paese simile all'Italia perchè privo di risorse ma con grandi multinazionali (cosa che a noi manca ma che potremmo compensare con turismo e cultura) che a sua volta ha sperimentato questa politica di svalutazione monetaria, non mi sembra che abbia risolto i suoi problemi, anzi.

Personalmente penso che se non iniziamo ad abbattere l'enorme debito pubblico non ne usciremo mai.
L'altro giorno sentivo alla radio la lettura di un reportage tedesco che parlava di noi italiani, della crisi e del fatto che rimandiamo sempre le riforme.
Il giornalista ha riassunto la nostra situazione con una frase perfetta.
L'Italia, un paese povero fatto da gente ricca.

La nazione italiana ha 2130 miliardi di debito ma una ricchezza di 8500 miliardi.
Allora, a questo punto c'è qualcosa che non quadra, soprattutto quando si tratta di fare sacrifici e tasse che ricadono sempre sui soliti noti, considerando che il 10% delle famiglie italiane detengono il 44% di questa ricchezza.

Di chi è la colpa di questo sistema?
Dell'euro?
Dei tedeschi?
O forse dell'italica gestione di tutto il baraccone?
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DeProggy ha scritto:Caro deliverance, in parte posso anche capire quello che hai scritto pero´in merito a:
deliverance1979 ha scritto:...

Fino a che non ci mettiamo in testa che i debiti vanno onorati, ......
NO, NON DOBBIAMO ONORARE UN BEL NIENTE!!
invece dovremmo chiedere ai governanti (i maggiordomi degli banksters) e ai prosstitute media le risposte alle seguenti domande:
a chi siamo debitori? alle banche? chi sono i loro proprietari? come lo creano il denaro le banche?

http://megachip.globalist.it/Detail_New ... lla-Russia" onclick="window.open(this.href);return false;

Parlare di onorare i debiti e di pagare le tasse in un sistema dove la meta´ della ricchezza mondiale viene detenuta da un ottantina di parasiti figli di puttana e´ osceno e immorale




:strettamano: :ok:
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Messaggio da sasa'74 »

Wyclif ha scritto:
DeProggy ha scritto:Caro deliverance, in parte posso anche capire quello che hai scritto pero´in merito a:
deliverance1979 ha scritto:...

Fino a che non ci mettiamo in testa che i debiti vanno onorati, ......
NO, NON DOBBIAMO ONORARE UN BEL NIENTE!!
invece dovremmo chiedere ai governanti (i maggiordomi degli banksters) e ai prosstitute media le risposte alle seguenti domande:
a chi siamo debitori? alle banche? chi sono i loro proprietari? come lo creano il denaro le banche?

http://megachip.globalist.it/Detail_New ... lla-Russia" onclick="window.open(this.href);return false;

Parlare di onorare i debiti e di pagare le tasse in un sistema dove la meta´ della ricchezza mondiale viene detenuta da un ottantina di parasiti figli di puttana e´ osceno e immorale




ti straquoto anch'io,ma aggiungo che certe volte ci proviamo gusto a stare dalla parte dei nosti aguzzini..sembra ci sia un epidemia da sindrome di stoccolma e che rischiamo di diventare veri e propri masochisti. :strettamano:
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Messaggio da Wyclif »

Disoccupazione, miseria, mancanza di istituzioni, tasse in aumento, Ministri corrotti, Deputati con forti stipendi, Pensione d'oro, Clandestini che fanno aumentare la crisi, scarsità si posti letto negli ospedali ECC. ECC. . GRAZIE EUROPA, GRAZIE !

:inca:
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Messaggio da deliverance1979 »

Ragazzi! Qui nessuno mette in dubbio che le banche siano enti caritatevoli, che i grandi fondi internazionali facciano beneficenza e che la riccgezza sia equamente distribuita. Lo sappiamo tutti che esistono ricchi, ricchissimi e super ricchi; che vogliono mantenere il loro status quo per se stessi, la propria famiglia wd una ristretta cerchia di persone loro fedeli. Tuttavia qui stiamo parlando di uscire dall'euro perché il sistema Italia arranca se non peggio. Peró io continuo a ripetere: Di chi é la colpa dell'inpennata del debito che dagli anni 70 ad oggi ci costringe a pagare ogni anno 80 miliardi di euro solo d'interessi alle amate banche? Di chi é la colpa se per anni i sistemi di mafia, camorra e ndrangheta hanno eroso risorse economiche alla nazione ed alla popolazione locale? Di chi é la colpa se la corruzione, la corruttela fanno costare i lavori pubblici il doppio o il triplo che nelle altre nazioni? Di chi é la colpa se la legge gestita dalla politica, eletta dai cittadini, blocca il paese con sistemi di giudizio giurassici, sentenze con tempi biblici e certezza della pena o di risarcimenti in stile roulette?
Per non parlare del lavoro a nero, di chi si vanta di eludere le regole come non pagare il canone rai, le tasse, il costo dei servizi pubblici. Di interi battaglioni di falsi invalidi, di sempreverdi furbetti in ogni settire, di campioni del magheggio e della scorciatoia...
Non possiamo dare la colpa all'euro, alle banche, all'Europa. Ma solo a noi stessi. Con questo non dico che la crisi mondiale non sia stata provocata dalle speculazioni economiche , o che i tedeschi ci amino particolarmente.
Peró, in primis, ci siamo messi noi italioti a 90 gradi ed a braghe calate in questa situazione. Ora che senso ha piafnucolare? :strettamano:
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Ti quoto al 100% per essere precisi sai da quando è partito il mangia-mangia? Da quando sono riusciti a dare una nuova interpretazione di un articolo della costituzione che impediva di spendere allo stato più soldi di quelli che si incassavano nello stesso anno, più o meno dalla fine degli anni sessanta.
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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