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Fu provata la sua autenticità ?

Inviato: 04/05/2015, 19:40
da Ray
In rete sulla pagina del signor Michel Leblanc ho letto questo articolo tratto da una lettera,non so se ne è
discusso in questo forum è se il testo di questo articolo(lettera) è veritiero,ne sapete qualcosa ? :boh:

Il sito insiste sul' appartenenza alla massoneria da parte dei fondatori della wt. :conf:
«Un massone americano, certo Mac William Broun (33º grado) scrive ad un collega massone tedesco, certo Hebert Hondesdoff Bergen, una lettera da Boston, in data 22 settembre 1922. In essa si dice tra l'altro: "Caro Fratello [...], questa gente (i Testimoni di Geova) ci è molto utile. Noi diamo loro molto danaro versato dai Fratelli che hanno fatto grossi guadagni durante la guerra (la Prima Guerra Mondiale): il loro voluminoso portafoglio non ne soffre. Sono ebrei. squadra e compasso - simboli della massoneriaLa primavera prossima verrà in Europa il Sig. Rutherford che farà propaganda con le sue conferenze [...]. La prego di provvedere affinché l'attività dei seri studiosi della Bibbia (si chiamano così i propagatori delle nuove teorie) non venga messa in cattiva luce dalla stampa [...]. I nostri nemici sono i protestanti come pure i cattolici in Europa. I loro dogmi intralciano i nostri piani. Perciò dobbiamo fare di tutto per diminuire i loro aderenti e metterli nel ridicolo" (cfr. "Vita Apuana", del 4 febbraio 1962, pag. 1). La lettera non poteva non suscitare una dura reazione. Quando il domenicano P. Lavaud pubblicò il testo della lettera, i Testimoni di Geova minacciarono denuncie e querele: ma fu provata la sua autenticità» (cfr. Mons. G. Marinelli, I Testimoni di Geova, Ferrara 1981, pagg. 39-40). Questo scritto ci offre uno spaccato inatteso e allo stesso tempo interessante delle relazioni di carattere finanziario (e non solo) intercorse tra la sètta geovista e la sètta per eccellenza, la Massoneria, argomento di questo agile articolo.


http://www.centrosangiorgio.com/occulti ... ower.htm#1" onclick="window.open(this.href);return false;

Inviato: 04/05/2015, 20:18
da Achille
Quando il domenicano P. Lavaud pubblicò il testo della lettera, i Testimoni di Geova minacciarono denuncie e querele: ma fu provata la sua autenticità» (cfr. Mons. G. Marinelli, I Testimoni di Geova, Ferrara 1981, pagg. 39-40)
Evidentemente le prove dell'autenticità di questa lettera (che nel web comunque non si trova, il che è piuttosto strano, visto che si trova tutto) sarebbero nel libro di Mons. G. Marinelli, alle pagine 39-40.
Bisognerebbe sapere cosa c'è scritto in queste pagine...

Inviato: 05/05/2015, 16:15
da Romagnolo
L'avevo letta anche io , mi pare di averla letta in un sito del Gris, strano che Achille non l'abbia trovata in rete, se ho tempo vedo se la ritrovo.

Inviato: 05/05/2015, 17:28
da Socrate69
Farò una ricerca anch'io.
Nel frattempo...

https://firstlightforum.wordpress.com/2 ... -cultists/" onclick="window.open(this.href);return false;

Trad.
https://translate.googleusercontent.com ... VYBSfHml-A" onclick="window.open(this.href);return false;

Inviato: 05/05/2015, 18:17
da Cogitabonda
E' un argomento di cui si era già parlato in questo forum: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 3&p=261475" onclick="window.open(this.href);return false;

Avevo detto allora, e confermo oggi, di avere delle serie riserve sulla reale esistenza di quella lettera, poiché a parlarne era un personaggio che non mi sembrava molto credibile. Il barone Herbert von Bomsdorff-Bergen era un attivista anti-massone, antisemita e successivamente anche acceso nemico degli Studenti Biblici, in quanto li riteneva pedine sia dei massoni che degli ebrei. Fu lui a sostenere, in un suo libro, di avere ricevuto una lettera da Mac William Brown in cui si parlava dei molti soldi che i massoni avrebbero dato agli Studenti Biblici, ed il suo testo fu spesso citato in Germania dalla stampa cattolica e da altri oppositori di quel movimento religioso.

Inviato: 05/05/2015, 18:23
da Achille
Achille Lorenzi ha scritto:Evidentemente le prove dell'autenticità di questa lettera (che nel web comunque non si trova, il che è piuttosto strano, visto che si trova tutto) sarebbero nel libro di Mons. G. Marinelli, alle pagine 39-40.
Bisognerebbe sapere cosa c'è scritto in queste pagine...
Mi ha scritto oggi un amico che segue questa discussione:

«Io il libro di Marinelli ce l'ho (me lo ha regalato lui personalmente) e ti garantisco che alle pagine 39 e 40 non si dice niente di massoni & company».

Secondo me questa lettera non esiste e tutta la storia è una bufala.
Io non sono riuscito a trovare questa lettera da nessuna parte e anche i riferimenti indicati nel testo (il libro di Marinelli) non dicono nulla che riguardi questa lettera, come invece si è indotti a credere leggendo quella pagina.
L'autenticità di questa lettera non è quindi stata provata in alcun modo.

Inviato: 05/05/2015, 18:31
da Achille
Ray ha scritto:... I loro dogmi intralciano i nostri piani. Perciò dobbiamo fare di tutto per diminuire i loro aderenti e metterli nel ridicolo" (cfr. "Vita Apuana", del 4 febbraio 1962, pag. 1).
Non sono riuscito a trovare "Vita Apuana" del 1962.

Invece la pagina 4 del periodico "Vita Apuana" del 6 settembre 1959 si può leggere qui:

http://www.testimonigeova.com/ApuanaMassoneria.PDF" onclick="window.open(this.href);return false;

Vi riportano stralci di questa presunta lettera, ma la lettera originale non c'è.

Inviato: 05/05/2015, 20:10
da Ray
Ok questo tuo amico Achille ha tagliato la testa al toro o meglio alla bufala... :ironico:
Achille Lorenzi ha scritto:
Ray ha scritto:... I loro dogmi intralciano i nostri piani. Perciò dobbiamo fare di tutto per diminuire i loro aderenti e metterli nel ridicolo" (cfr. "Vita Apuana", del 4 febbraio 1962, pag. 1).
Non sono riuscito a trovare "Vita Apuana" del 1962.

Invece la pagina 4 del periodico "Vita Apuana" del 6 settembre 1959 si può leggere qui:

http://www.testimonigeova.com/ApuanaMassoneria.PDF" onclick="window.open(this.href);return false;

Vi riportano stralci di questa presunta lettera, ma la lettera originale non c'è.
Azz...è pensare che già c'era chi nel lontano 1956 conosceva è criticava questo culto. :risata:

Inviato: 05/05/2015, 21:02
da Quixote
Ray ha scritto:Ok questo tuo amico Achille ha tagliato la testa al toro o meglio alla bufala... :ironico:
Non ne sarei certo a priori; forse Achille dovrebbe chiedere al suo amico che edizione possiede: la prima del 1981 (quella citata nel primo post), ha 241 pagine; la seconda accresciuta del 1983 ne ha 290; la terza, del 1988, addirittura piú di 500. Quindi le pagine potrebbero non corrispondere. Il libro è abbastanza raro, e quasi introvabile dalle mie parti. So dove trovarne copia, ma mi è impossibile visionarla a breve.

Inviato: 05/05/2015, 21:56
da ilnonnosa
Questo periodico "Vita Apuana" - anno XIVN. 33, 6 settembre 1959 p. 4, è citato anche nel libro di Achille Aveta "Un ideologia che logora - I Testimoni di Geova - 1990, pp.343, 344.
Ciao. Ilnonnosa

Inviato: 06/05/2015, 13:36
da Cogitabonda
Il giornale Vita Apuana e altri che in Italia possono aver pubblicato quell'informazione non inventavano nulla, si limitavano a riferire cose lette altrove.

Il barone von Bomsdorff-Bergen aveva pubblicato le sue affermazioni sulla famosa lettera in un suo libro Ein Welt-Betrug durch Zeichen, Wort und Griff an der Werkmaurerei, pubblicato a Zurigo nel 1923 sotto lo pseudonimo Christian Kreuz, inoltre le pubblicò in un articolo nel numero del 18 maggio 1923 del giornale svizzero Katholisches Tagblatt. Tali affermazioni furono riportate da altra stampa in lingua tedesca, fra cui il numero del 10 maggio del 1925 del Münchener Katholische Kirchenzeitung.

Tutto questo dimostra una sola cosa: quella notizia era piuttosto diffusa negli anni '20 e '30, ma aveva una sola fonte, il barone von Bomsdorff-Bergen.

Inviato: 06/05/2015, 21:59
da geovologo
Quixote ha scritto:
Ray ha scritto:Ok questo tuo amico Achille ha tagliato la testa al toro o meglio alla bufala... :ironico:
Non ne sarei certo a priori; forse Achille dovrebbe chiedere al suo amico che edizione possiede: la prima del 1981 (quella citata nel primo post), ha 241 pagine; la seconda accresciuta del 1983 ne ha 290; la terza, del 1988, addirittura piú di 500. Quindi le pagine potrebbero non corrispondere. Il libro è abbastanza raro, e quasi introvabile dalle mie parti. So dove trovarne copia, ma mi è impossibile visionarla a breve.
In effetti le pagg. 39 e 40 dell'edizione 1981 del libro di Marinelli riportano la fonte menzionata e rimandano all'articolo di R. Stucchi "Pro Memoria storico. I Testimoni di Geova", in "Studi cattolici" n°109 (1976) pp. 593-601.