il santo impostore

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Cicciuzzo
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il santo impostore

Messaggio da Cicciuzzo »

in uno dei miei siti preferiti ( :ironico: ) ho trovato questa recensione interessante
https://www.uaar.it/libri/santo-impostore/" onclick="window.open(this.href);return false;
il libro analizza, tra le altre cose, cosa pensavano all'epoca le autorità ecclesiastiche su Francesco Forgione in arte Pio (generalmente non cose positive).

in più, per completezza, aggiungo questa
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12208510_1007753175954757_6908481077624694451_n.jpg (42.11 KiB) Visto 5383 volte
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

viewtopic.php?f=7&t=15713#p252414" onclick="window.open(this.href);return false;
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Quoto!

Ma d'altronde i "grandi martiri" altro non sono che persone malate di protagonismo e quale modo migliore hanno di autoinfliggersi dolori e torture su loro stessi, pur di attirare l'attenzione?


Paxuxu
Cicciuzzo
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Paxuxu ha scritto:Quoto!

Ma d'altronde i "grandi martiri" altro non sono che persone malate di protagonismo e quale modo migliore hanno di autoinfliggersi dolori e torture su loro stessi, pur di attirare l'attenzione?


Paxuxu
che onore essere quotati dal grande Shaytan in persona!! :diablo: :diablo:
ecco un'altra malata famosa di protagonismo
https://www.uaar.it/libri/posizione-della-missionaria/" onclick="window.open(this.href);return false;
https://it.wikiquote.org/wiki/Christoph ... issionaria" onclick="window.open(this.href);return false;
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

Paxuxu ha scritto:Quoto!

Ma d'altronde i "grandi martiri" altro non sono che persone malate di protagonismo e quale modo migliore hanno di autoinfliggersi dolori e torture su loro stessi, pur di attirare l'attenzione?


Paxuxu

:quoto100:

Daltronde nel caso di Giovanna d'Arco qualcuno si è mai accorto che era schizzofrenica la poverina? Oggi l'avrebbero richiusa, nel medioevo guidava le truppe francesi e l'hanno pure fatta santa.
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Paxuxu ha scritto:Quoto!

Ma d'altronde i "grandi martiri" altro non sono che persone malate di protagonismo e quale modo migliore hanno di autoinfliggersi dolori e torture su loro stessi, pur di attirare l'attenzione?

Paxuxu
:piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange:

Malati di protagonismo???
Autoinfliggersi dolori e torture...???

Io mi informerei meglio prima di fare simili affermazioni...

http://it.cathopedia.org/wiki/Lista_dei_Martiri" onclick="window.open(this.href);return false;

https://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzi ... _cristiani" onclick="window.open(this.href);return false;

:addio:
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Non ricordo il nome,..ma c'era una rivista che fino a qualche anno fa riportava i miracoli attribuiti a padre pio nel corso della sua vita, spesso interrogando i testimoni di tali miracoli,...sia come osservatori che come beneficiari di tali interventi.
Che dire...??? Difficile pensare ad una cospirazione giornalistica per tenere in auge la fama di quest' uomo...o forse sì? :boh: :boh:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Cicciuzzo
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Messaggio da Cicciuzzo »

Romagnolo ha scritto:Non ricordo il nome,..ma c'era una rivista che fino a qualche anno fa riportava i miracoli attribuiti a padre pio nel corso della sua vita, spesso interrogando i testimoni di tali miracoli,...sia come osservatori che come beneficiari di tali interventi.
Che dire...??? Difficile pensare ad una cospirazione giornalistica per tenere in auge la fama di quest' uomo...o forse sì? :boh: :boh:
La seconda che hai detto, poi se la rivista é pure di parte il gioco é fatto
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Cicciuzzo
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Vieri ha scritto:
Paxuxu ha scritto:Quoto!

Ma d'altronde i "grandi martiri" altro non sono che persone malate di protagonismo e quale modo migliore hanno di autoinfliggersi dolori e torture su loro stessi, pur di attirare l'attenzione?

Paxuxu
:piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange: :piange:

Malati di protagonismo???
Autoinfliggersi dolori e torture...???

Io mi informerei meglio prima di fare simili affermazioni...

http://it.cathopedia.org/wiki/Lista_dei_Martiri" onclick="window.open(this.href);return false;

https://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzi ... _cristiani" onclick="window.open(this.href);return false;

:addio:
La prima é una lista di parte, la maggior parte non verificabile.
e comunque non mi risulta che padre pio e Teresa di Calcutta fossero due martiri, anzi
E poi nelle liste inserite vi sono persone vissute in epoche remote, in epoche buie, di cui sappiamo ben poco se non che vivevano circondati da ignoranti che bevevano qualsiasi idiozia fosse loro propinata.
I veri martiri, da un punto di vista del senso civico piuttosto che da quello religioso, sono ben pochi (e ti concedo Massimiliano Kolbe, Oscar Romero, Pino Puglisi, Peppe Diana, Dietrich Boenhoffer,...)
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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Ray
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Messaggio da Ray »

Penso che Vieri si riferisse ai primi martiri cristiani,in pratica quando la Chiesa era perseguitata
dai pagani,poi si "rifece" sui persecutori... :cer:

e nu tuccamma s gennar :ironico:

:occhiol:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Romagnolo ha scritto:Non ricordo il nome,..ma c'era una rivista che fino a qualche anno fa riportava i miracoli attribuiti a padre pio nel corso della sua vita, spesso interrogando i testimoni di tali miracoli,...sia come osservatori che come beneficiari di tali interventi.
Che dire...??? Difficile pensare ad una cospirazione giornalistica per tenere in auge la fama di quest' uomo...o forse sì? :boh: :boh:
Una volta nel 1969 andammo a San Giovanni Rotondo ma devo dire la verità, non certamente per fare un "pellegrinaggio" ma una semplice gita e per curiosità.

La mia impressione è che la devozione esagerata ai limiti estremi del fanatismo e della superstizione per questo frate ha spinto i frati del posto o chi per essi a generare una vera e propria industria della devozioni con un giro di soldi e di spese spropositato e fuori da ogni logica di povertà francescana suscitando numerose critiche:
Numerose critiche e commenti negativi hanno accompagnato la costruzione della Chiesa, indirizzati sia verso l'ingente impegno economico, per taluni contrastante le regole della povertà francescana (nonostante lo stesso Francesco chiedeva l'utilizzo di materiali preziosi per ciò che era legato all'ambito religioso[) sia verso la valorizzazione del nome del progettista, per taluni superiore addirittura a quella del Santo stesso.
In particolare la cripta di 2.000 mq ha un soffitto tutto ricoperto d'oro!...

La costruzione colossale da taluni considerata uno spreco di denaro offerto dai fedeli che, secondo l'insegnamento di San Pio, avrebbe potuto invece trovare impiego nell'aiuto a persone bisognose. Tale denaro era però stato offerto proprio per la costruzione della sepoltura e non per altri usi. La struttura è anche considerata eccessivamente grande e dispersiva, priva di riferimenti cristiani chiaramente individuabili, in contrasto con il messaggio di semplicità e sacrificio.
Immagine
Di espressioni di fanatismo religioso ho assistito penosamente al Santo Sepolcro in corrispondenza della Pietra dell'Unzione" ( dove il corpo di Gesù fu cosparso di unguenti prima della sepoltura) ad un via vai di "donnine che strofinavano in maniera quasi ossessiva degli scialli imbevuti forse di profumo sulla Pietra dell'Unzione e portarsi via un "feticcio" come se potandosi poi addosso quello scialle le preservasse da tutti i mali...
Immagine
Padre Pio è stato sicuramente una brava persona, ma non certo da annoverare fra i veri santi cristiani che con le loro opere, il loro sacrificio, il loro esempio hanno lasciato un segno indelebile nella storia.
Anche altri casi strani di altre persone "non santificate" hanno avuto le stimmate:

[youtube][/youtube]

Alcuni articoli poi sulla ragione di queste stigmate sono "inquietanti"

http://www.corriere.it/cronache/07_otto ... atto.shtml" onclick="window.open(this.href);return false;

Pensiero finale:
Data l'enorme e per me esagerata devozione quasi ai limiti della superstizione per Padre Pio, anche se un domani fossero accertate "manipolazioni", sicuramente la Chiesa cattolica per non deludere centinaia di migliaia di esagerati credenti metterebbe sicuramente tutto a tacere....
Scusate, ma un conto è èssere "chiesaioli" come dice Romagnolo....ed un conto è essere realisti...e per me il papa Francesco dovrebbe avere per queste cose molta più voce in capitolo.....

Pensierino finale: Visto che mi rivolhgo in genere ad un "pubblico" di non credenti, posso dire che anche i "chiesaioli" non hanno tutti una fede con le fette di prosciutto davanti agli occhi .....??
:ciao:
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Vieri
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Ray ...

Messaggio da Vieri »

Ray ha scritto:Penso che Vieri si riferisse ai primi martiri cristiani,in pratica quando la Chiesa era perseguitata
dai pagani,poi si "rifece" sui persecutori... :cer:

e nu tuccamma s gennar :ironico:

:occhiol:
No caro Ray, mi riferivo anche a tuiti i martiri e cristiani perseguitati di oggi per la loro fede:

https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/_wwlist/" onclick="window.open(this.href);return false;

http://it.radiovaticana.va/news/2015/12 ... ri/1191418" onclick="window.open(this.href);return false;

http://magna-carta.it/content/persecuzione-cristiani" onclick="window.open(this.href);return false;

Buona giornata
:strettamano:
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precisazioni su padre Pio

Messaggio da Vieri »

Come ho avuto modo in precedenza non di criticare la vita e l'operato di Padre Pio, ma della sua esposione mediatica ai limiti del fanatismo desidero riportare anche un filmato su Youtube circa l'origine delle sue stigmate.

La storia e la vita di Padre Pio:
https://it.wikipedia.org/wiki/Padre_Pio_da_Pietrelcina" onclick="window.open(this.href);return false;
[youtube][/youtube]
Giustamente una persona può valutare i "contro":

http://www.totustuus.it/modules.php?nam ... t&sid=3368" onclick="window.open(this.href);return false;

ed anche i "pro":

http://www.uccronline.it/2016/02/05/le- ... piegabili/" onclick="window.open(this.href);return false;

In conclusione, ribadisco la mia critica riguarda non la figura di questo frate ma il suo "uso commerciale" con spese folli per redigere la sua chiesa.....
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

L'autolesionismo è una malattia ed anche largamente usata specialmente fra i giovani e quando ha iniziato "questo" pseudosanto ad avere le lesioni? Ma guarda è stato da bambino o questa?

Qui c'è una delle tante prove che si possono trovare ANCHE in rete, sulla malattia dell'autolesionismo buona visione.

Ah, per i puristi ed i benpensanti se ci dovessero esserci nel Forum posto solo il link.


https://youtu.be/Gve8ObJVAt0
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Vieri
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Controindicazioni scientifiche....

Messaggio da Vieri »

Paxuxu ha scritto:L'autolesionismo è una malattia ed anche largamente usata specialmente fra i giovani e quando ha iniziato "questo" pseudosanto ad avere le lesioni? Ma guarda è stato da bambino o questa?

Qui c'è una delle tante prove che si possono trovare ANCHE in rete, sulla malattia dell'autolesionismo buona visione.

Ah, per i puristi ed i benpensanti se ci dovessero esserci nel Forum posto solo il link.


https://youtu.be/Gve8ObJVAt0
Controindicazioni scientifiche:
http://www.uccronline.it/2016/02/05/le- ... piegabili/" onclick="window.open(this.href);return false;

Quelle di Padre Pio, inoltre, non erano ferite o lesioni dei tessuti -come avrebbero dovuto essere se procurate con l’acido fenico- ma essudazioni sanguigne. Lo testimoniano tutti i medici che lo hanno visitato, come il dott. Giorgio Festa che esaminò le stigmate il 28 ottobre 1919, scrivendo: «non sono il prodotto di un traumatismo di origine esterna, e neppure sono dovute all’applicazione di sostanze chimiche potentemente irritanti» (S. Gaeta, A. Tornielli, “Padre Pio, l’ultimo sospetto: la verità sul frate delle stimmate”, Piemme 2008). Si trattò di una essudazione continua, costante, notevole, solo in punti precisi e dai margini netti, che oltretutto non davano luogo a flogosi (infiammazioni) o suppurazione. L’applicazione dell’acido frenico o di materiali chimici, al contrario, provoca la consumazione dei tessuti e la conseguente infiammazione delle zone circostanti. C’è poi tutto l’aspetto del fortissimo profumo sprigionato dal sangue coagulato, constatato dai medici e da chiunque esaminasse le stigmate. Un profumo discontinuo e non constante, al contrario di chi fa grande uso di profumi. Gli elementi comunque sono tanti e sono stati tutti ben approfonditi.

Nel 2009, in occasione di un convegno a San Giovanni Rotondo, il professor Ezio Fulcheri, docente di Anatomia patologica all’Università di Genova e di Paleopatologia all’Università di Torino, ha dichiarato di aver esaminato a lungo il materiale fotografico e i documenti sulle stigmate di Padre Pio, concludendo: «Ma quali acidi, quali trucchi… Diciamolo una volta per tutte, sgomberando il campo da ogni equivoco e sospetto: le stimmate di Padre Pio da Pietrelcina sono inspiegabili scientificamente. E anche se, per ipotesi, se le fosse prodotte volontariamente, martellandosi un chiodo sulla mano trapassandola, la scienza attuale non sarebbe in grado di spiegare come quelle ferite profonde siano rimaste aperte e sanguinanti per 50 anni». Ha poi proseguito: «Faccio notare che nel caso di Padre Pio ci trovavamo ancora in era pre-antibiotica, e dunque la possibilità di evitare infezioni era ancora più remota di oggi.

Perchè poi le stigmate sparirono completamente senza lasciare nessuna cicatrice dopo 50 anni esatti ?

dal sito:
https://blog.uaar.it/2010/03/07/proposi ... padre-pio/" onclick="window.open(this.href);return false;
Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali
Immagine
Tali affermazioni possono sorprendere, in quanto comune credenza vuole che le stimmate siano scomparse ‘miracolosamente’ alla morte del frate, o per lo meno nelle sue immediatezze. Così infatti si legge in qualche testo sul frate di Pietrelcina: “nei due o tre giorni che precedettero il trapasso, le piaghe cessarono di gemere, non avevano più nulla da dare; i loro lembi si riavvicinarono, si rimarginarono, diventarono impercettibili”. [Peroni L.: Padre Pio da Pietrelcina. Borla, 1991, p. 565] “Al momento della sua sepoltura, i confratelli di Padre Pio rimasero stupefatti. Non c’era più alcuna traccia delle stimmate! Al posto delle piaghe aperte e sanguinanti, così spesso esaminate lungo cinquant’anni, non erano rimaste che sottili croste, che ben presto si staccarono. La pelle, sulla zona delle piaghe, era «liscia come quella di un neonato». Riconosciamo che alcuni rimasero perplessi, o addirittura scandalizzati. Per mostrarlo alla folla, si rimisero a Padre Pio le sue spesse calze e i mezzi guanti di lana. Ma furono i medici che lo curavano e lo conoscevano da anni a restare più disorientati. Le piaghe non cicatrizzano su un cadavere! E non c’era nulla neanche all’interno delle piaghe, quelle «trafitture da parte a parte» i cui frequenti e indiscreti esami tanto l’avevano fatto soffrire.” [Winowska M.: Il vero volto di padre Pio. San Paolo, 1988, pp. 184-185] “subito dopo la morte, dalle mani del frate, dai piedi e dl costato, sono scomparse per incanto le cinque piaghe della Croce e le profonde ferite delle stimate”. [Ruffo F.: Padre Pio da Pietrelcina. Brancato, 2000, p. 91]
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mr-shadow

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A proposito della scomparsa delle stimmate di padre Pio

Nel corso di un programma trasmesso qualche tempo addietro da TelePadrePio padre Marciano Morra, Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, ha descritto come e quando sarebbero scomparse le stimmate sul corpo di Padre Pio: “le stimmate dei piedi e del costato sono scomparse un anno e mezzo-due anni prima della morte di padre Pio” come testimoniato da un confratello che lo accudiva; “le stimmate sulle mani scompaiono due mesi prima della morte” come testimoniato anche da alcune foto; “quando padre Pio muore cade nella bara l’ultima crosticina della mano sinistra”. Dunque, le stimmate ”si sono guarite piano piano [ma] il mistero delle stimmate di padre Pio consiste proprio qui […] nella scomparsa”: la guarigione di tali lesioni in un anziano con cattiva circolazione vascolare sarebbe infatti un evento inspiegabile, perché esse avrebbero potuto più facilmente esitare in cancrena.
Tali affermazioni possono sorprendere, in quanto comune credenza vuole che le stimmate siano scomparse ‘miracolosamente’ alla morte del frate, o per lo meno nelle sue immediatezze. Così infatti si legge in qualche testo sul frate di Pietrelcina: “nei due o tre giorni che precedettero il trapasso, le piaghe cessarono di gemere, non avevano più nulla da dare; i loro lembi si riavvicinarono, si rimarginarono, diventarono impercettibili”. [Peroni L.: Padre Pio da Pietrelcina. Borla, 1991, p. 565] “Al momento della sua sepoltura, i confratelli di Padre Pio rimasero stupefatti. Non c’era più alcuna traccia delle stimmate! Al posto delle piaghe aperte e sanguinanti, così spesso esaminate lungo cinquant’anni, non erano rimaste che sottili croste, che ben presto si staccarono. La pelle, sulla zona delle piaghe, era «liscia come quella di un neonato». Riconosciamo che alcuni rimasero perplessi, o addirittura scandalizzati. Per mostrarlo alla folla, si rimisero a Padre Pio le sue spesse calze e i mezzi guanti di lana. Ma furono i medici che lo curavano e lo conoscevano da anni a restare più disorientati. Le piaghe non cicatrizzano su un cadavere! E non c’era nulla neanche all’interno delle piaghe, quelle «trafitture da parte a parte» i cui frequenti e indiscreti esami tanto l’avevano fatto soffrire.” [Winowska M.: Il vero volto di padre Pio. San Paolo, 1988, pp. 184-185] “subito dopo la morte, dalle mani del frate, dai piedi e dl costato, sono scomparse per incanto le cinque piaghe della Croce e le profonde ferite delle stimate”. [Ruffo F.: Padre Pio da Pietrelcina. Brancato, 2000, p. 91]
Piuttosto ambiguo appare invece qualche racconto degli stessi frati cappuccini: “Come è noto, le stimmate di Padre Pio scomparvero definitivamente alla sua morte, la notte del 23 settembre 1968. Le piaghe avevano iniziato a chiudersi già nei mesi precedenti a cominciare da quella dei piedi e del costato. La notte del trapasso era presente tra gli altri il fotografo del Convento, padre Giacomo Piccirillo, che fotografò le mani, i piedi ed il costato a testimonianza della scomparsa delle piaghe.”
In realtà le cose andarono proprio come sostiene padre Marciano. Ma non è notizia recente, in quanto già nel 1984 era noto un più che credibile resoconto della sparizione di quelle piaghe, per bocca di Padre Pellegrino da Sant’Elia a Pianisi, testimone diretto degli ultimi anni di vita e della morte di Padre Pio: “Dopo un po’ portammo la salma sulla veranda attigua alla cella. Io e il dottor Sala cominciammo a prepararla e a vestirla. C’era­no anche il superiore, padre Raffaele, e padre Mariano. Appena scoprimmo il corpo di padre Pio, ci accorgemmo che le stigmate erano sparite. Avevo visto spesso le piaghe delle mani di padre Pio: una ferita profonda, al centro del palmo, coperta di incrosta­zioni sanguigne. Una sola volta, nel 1958, avevo visto la ferita del costato. Padre Pio aveva perduto un bottone della maglia che aveva addosso, e mi pregò di riattaccarglielo. Fu costretto a scoprirsi: la piaga del costato era lunga sei, sette centimetri e larga due o tre. Mi sembrava molto profonda, ma non versava sangue. Negli ultimi anni, tuttavia, le stigmate delle mani e dei piedi erano andate progressivamente attenuandosi, fin quasi a scom­parire. Inizialmente sui piedi erano rimaste delle ecchimosi, che ricordo di aver visto mentre il Padre faceva un pediluvio. Poi, però, rimanendogli accanto, mi accorsi che non ce n’era più traccia. Le estremità rimanevano tuttavia molto dolenti: bastava sfiorarne leggermente il dorso con un dito perché sul viso del Padre apparisse una smorfia di dolore. L’uso della sedia a rotelle si rese necessario perché negli ultimi anni padre Pio non riusciva più a mettere i piedi a terra. Quanto alle mani, le persone che frequentavano più da vicino padre Pio si accorsero che negli ultimi mesi di vita sul dorso non c’erano più le incrostazioni sanguigne. Guardando le pezzuole che il Padre adoperava per la ferita del costato, notai lo stesso fenomeno. Il 22 settembre, mentre il Padre celebrava la sua ultima Messa, dalle sue mani erano cadute delle scaglie quasi perfetta­mente bianche. Mentre il dottor Sala ed io preparavamo il corpo, dopo la morte, dalla mano sinistra cadde l’ultima scaglia. Esaminammo attentamente i piedi, il costato, le mani: la pelle era fresca come quella di un bambino. Dove c’erano state le ferite, non si vedeva niente, neppure l’ombra di una cicatrice. Padre Giacomo fece un servizio fotografico e il dottor Sala stese una relazione scientifica. La scomparsa delle stigmate ci lasciò perplessi. Il dottor Sala disse subito che quel fatto era un miracolo superiore alle stesse stigmate, perché si era verificata la rigenerazione di tessuti necrotizzati. Non sapevamo, però, quale decisione prendere. In attesa di riferire ai superiori, il padre guardiano stabilì che su quell’avvenimento si mantenesse il silenzio e che la salma di padre Pio fosse esposta con i mezzi guanti e le calze, in modo che la gente potesse vederlo come era da vivo” [In: Allegri R.: Padre Pio. L’uomo della speranza. Mondadori, 1984, p. 216-218]
Che le stimmate fossero già scomparse ben prima della morte viene comunque ignorato in molte delle biografie sul frate, più interessate a dimostrazioni teologiche. Come dimostra questo brano: “Il superiore del convento ed i confratelli, in lagrime, gareggiarono al fine di prestare, al corpo esanime del Padre, i pietosi uffici. Tutti erano ansiosi di poter finalmente esaminare o quanto meno osserva­re da vicino le stimmate, «i segni della Passione» che avevano stam­pato Cristo in Padre Pio. Ma quel corpo, ricomposto nella veranda, offrì loro ancora un pro­digio, forse il più grande: le ferite delle mani, dei piedi e del costato erano completamente rimarginate. Anche le gambe ed i piedi non si presentavano più gonfi e tumefatti. Nessuna traccia di coaguli ematici, di cicatrici, di reazioni infiam­matorie. Furono scattate molte fotografie per documentare l’eccezionale even­to definito da un medico presente «fuori da ogni tipologia di com­portamento clinico e di carattere extra naturale». È noto, infatti, che ogni ferita profonda lascia sempre una cicatrice. Nei punti in cui per cinquant’anni c’erano state piaghe visibili e ben delineate, la pelle si presentava uguale a quella di ogni parte del cor­po, morbida, elastica, mobile. Il professor Sala, illustre clinico, scrisse che «alla pressione digitale non si evidenziavano più sprofondamenti di ossa o cedimenti delle stesse». Le stimmate erano state impresse in Padre Pio quale mezzo di per­sonale partecipazione, in forma cruenta, alla Passione di Cristo. Esauritasi con la morte detta funzione, quei segni non avevano più motivo di rimanere in quel corpo. La scomparsa delle piaghe e la rigenerazione della carne nelle mani, nei piedi ed al torace di Padre Pio, era il segno che Dio aveva gradito l’immolazione e, in quel corpo martoriato, poneva ora un germe di resurrezione! Un’ipotesi, ma teologicamente attendibile anche perché, un princi­pe della Chiesa, tre anni dopo, nel corso della solenne inaugurazio­ne della monumentale Via Crucis a San Giovanni Rotondo, la confermò. Il Cardinale Corrado Ursi, Arcivescovo di Napoli, il 25 maggio 1971 disse, tra l’altro: «Padre Pio fu piagato nel corpo, come Cristo, per distruggere mali e sofferenze del mondo contemporaneo, ma subito dopo la morte la sua carne, nelle parti colpite dalle misteriose ferite, rigerminò, ap­punto per indicare la certezza della resurrezione finale, il rinnova­mento dell’umanità, che lui in certo modo rivestiva, e anche per mostrare le credenziali della sua speciale missione avuta da Dio per il bene dei fratelli da richiamare alla salvezza».” [Padre Pio e i suoi miracoli. CEA Editore, 1996, pp. 117-118]
L’unico dubbio, se mai ve ne fossero, verterebbe dunque sulla presenza della stimmata sulla mano sinistra della quale si afferma: “Sul corpo del venerato Padre Pio le stigmate rimasero aperte, fresche e sanguinanti per mezzo secolo (1918-1968). Ma, verso la fine della sua vita, cominciarono a chiudersi. Le prime a rimarginarsi furono quelle dei piedi e del costato, probabilmente circa due anni prima della morte. Nell’estate (luglio-agosto) del 1968, non si vedevano le piaghe alle mani, almeno sui dorsi. Durante la celebrazione dell’ultima Messa (22 settembre 1968), era ancora visibile la stigmata nel palmo della mano sinistra. In meno di 24 ore, anche questa scomparve completamente. L’ultima rilevanza crostosa dalla faccia palmare sinistra cadde al momento della morte.” [http://www.sanpiodapietrelcina.org/stigmate2.htm] Questa ipotesi è stata ripresa anche in un recente documentario RAI della serie La storia siamo noi, secondo il quale la stimmata alla mano sinistra era ancora presente (per come dimostrerebbe un celebre filmato) in occasione dell’ultima messa (16 settembre 1968), celebrata da padre Pio sedici ore prima della morte.
Ma su questi fatti o presunti tali si sono scatenate polemiche e dietrologie; il che non appare strano in base agli enormi interessi che circondano la figura di padre Pio. A tal proposito è il caso di rileggere un illuminante articolo di parecchi anni addietro: “che le stigmate fossero scomparse durante l’ultima messa si e’ saputo solo nel ’91, quando a Mixer è stato trasmesso un filmato fino a quel momento inedito, e trovato proprio da Malatesta. In quel filmato si vede chiaramente che durante la celebrazione dell’eucarestia le stigmate vanno scomparendo. Ma purché fino a quel momento nessuno aveva detto come e soprattutto quando le stigmate erano scomparse? Malatesta dice che ci fu una congiura ordita da tre frati. Dei quali fa i nomi: padre Clemente di Santa Maria in Punta, “definitore provinciale”, in pratica “capo” dei Cappuccini della provincia; padre Carmelo di San Giovanni in Galdo, superiore guardiano del convento di San Giovanni Rotondo; padre Raffaele da Sant’Elia a Pianisi, incaricato dai primi due di interrogare padre Pio sulle stigmate: compito che svolse per quasi tre anni, dal ’66 al ’68, per tre volte al giorno. Questi tre, sostiene Malatesta, nascosero la scomparsa delle stigmate per un motivo molto semplice: la rivelazione di quell’evento straordinario avrebbe fatto accorrere a San Giovanni Rotondo legioni di medici da tutto il mondo; ed era questo che i tre non volevano, perché i medici avrebbero scoperto che padre Pio non era stato assistito a dovere durante la malattia, e neppure durante le sue ultime ore. I tre, sempre secondo Malatesta, avrebbero costretto un padre Pio già agonizzante (era sulla sedia a rotelle) a dire quella messa del 22 settembre 1968 perché era la giornata dei “Gruppi di Preghiera”, i quali garantiscono ogni anno enormi entrate economiche (oggi, 60 – 70 miliardi di offerte); e in quel giorno padre Pio avrebbe dovuto “consegnare” l’organizzazione proprio a padre Carmelo. Se padre Pio non fosse stato presente, quel “passaggio delle consegne” non sarebbe stato forse creduto dalle migliaia di fedeli aderenti ai “Gruppi di preghiera”. Ma quella celebrazione della messa – imposta, ordinata – costò cara alla salute di padre Pio. Il quale poi, scrive sempre Malatesta, passò la notte nella sua cella, senza assistenza medica: un assurdo, considerato che era il fondatore del più grande ospedale d’Europa, la “Casa sollievo della sofferenza”, che sta esattamente di fianco al convento. Solo alla fine arrivò un medico, il dottor Sala appunto, ma ci venne a titolo personale. Ecco, per nascondere tutto questo si sarebbe fatta passare sotto silenzio la scomparsa delle stigmate.” [Brambilla M.: Chi ha paura dei segreti di padre Pio. Due biografi: lobby di teologi contro il santo del Gargano. Corriere della sera, 15 gennaio 1997, p. 29]
Del nominato padre Carmelo (che sarebbe dunque corresponsabile di una mistificazione) esiste comunque questa personale ricostruzione: “Poiché la scomparsa delle stigmate restò segreta e nota solo a pochi noi, stimai opportuno lasciare il corpo coperto ai piedi con le calze e alle mani coi mezzi guanti. Non per occultare la verità ma perché in quel momento non era opportuno rendere pubblico il fatto che poteva prestarsi a false affrettate interpretazioni e a motivo di scandalo per i deboli. Così diedi il precetto grave di obbedienza proibendo nel modo più assoluto e permettendo solo di baciarlo sui guanti… Forse qualcuno mi interpretò anche male ma io non mi curai di nulla. [Ad alcuni superiori] svelai la verità la mattina seguente e con gli altri mi salvai dicendo che poiché Padre Pio così andava vestito in vita si era giudicato opportuno di lasciarlo tale anche da morto. Tutti pensavano che le stigmate fossero rimaste come prima e, non vedendo più le piaghe sarebbe occorso una spiegazione e una dilucidazione per tanti motivi impossibile. [Solo più tardi] i miei superiori approvarono nel modo di agire, informati, di non scoprire Padre Pio per motivi di prudenza e cautela in quel momento tanto delicata. Padre Clemente mi richiese una dichiarazione scritta: io mi rifiutai di farla”. [da: http://www.questotrentino.it/2008/06/padre_pio.htm" onclick="window.open(this.href);return false;]
Ma questa testimonianza appare chiaramente invalidata dalle altre che abbiamo preso in considerazione. Tornando a padre Marciano, il suo attuale racconto, che non aggiunge nulla a quanto già noto, conferma ancora una volta quanto un’interessata agiografia abbia lucrato sulla mistificazione o quanto meno sull’equivoco.

Francesco D’Alpa
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Alla fine quando una brava persona viene venerata in maniera così esagerata e bigotta tendente alla superstizione, con la raccolta di molti fondi, la verità assoluta ed incontestabile non esiste mai e spesso "l'odore dei soldi", tra l'altro spesi, per me anche male,,....copre ogni "odore" o "puzza""lasciando spazio a tutte le interpretazioni possibili da quelle attendibili a quelle meno....

:ciao:
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Messaggio da mr-shadow »

Vieri ha scritto: una brava persona
Un oscuro episodio nella vita del frate di Pietrelcina
Nel massacro di S. G. Rotondo Padre Pio fu con gli arditi neri
Il 14 ottobre del 1920, durante il biennio rosso, undici lavoratori caddero vittime della reazione seguita alla vittoria socialista nelle elezioni amministrative del piccolo comune del Gargano.

Giancarlo Smidile (L’Avanti!, 2 aprile 1961) - prelevato da http://padresanpio.blogspot.it" onclick="window.open(this.href);return false;

San Giovanni Rotondo, paesello del forte e dimenticato Gargano è noto in Italia per i voluti miracoli di Padre pio, miracoli che hanno formato la fortuna di parecchi speculatori”.
Le parole che abbiamo riferito non sono state scritte in questi giorni dai corrispondenti scesi a S. Giovanni Rotondo a descrivere la mesta e solitaria Pasqua del padre di Pietrelcina, estromesso, per intervento del Vaticano, dalle funzioni della Settimana Santa, dopo che la sua attività di mistico taumaturgo ha suscitato sospetti e diffidenze persino nelle gerarchie ecclesiastiche. Queste parole sono l’inizio di una corrispondenza apparsa sull’Avanti! quarantuno anni fa, esattamente il 20 ottobre 1920, per un’occasione che non ha nulla a che vedere con le inchieste di oggi sugli episodi di fanatismo religioso e sulle losche speculazioni che superstizione e ingenuità hanno alimentato.
Il titolo della corrispondenza era infatti: “Il massacro di San Giovanni Rotondo”. Il massacro era avvenuto sei giorni prima, il 6 ottobre, e fu uno dei tanti che insanguinarono l’Italia nel periodo che va sotto il nome di biennio rosso, allonché più violenta si scatenò l’aggresssione degli squadristi di ogni risma, fratelli della polizia e della guardia regia contro i lavoratori e le loro organizzazioni. Il legame tra Padre Pio e il sanguinoso episodio non si limita alla circostanza che il fatto avvenne nello stesso luogo dove già allora egli si era acquistato fama di artefiche di miracoli più o meno “voluti”. A quell’epoca Padre Pio non era il mistico contemplativo, spargitore di grazie, che conosciamo oggi. Era anche questo, ma sebbene provato, riferiscono intempestivi agiografi - dalle notturne lotte col demonio “da cui riportava i segni visibili sul corpo”, il trentaquattrenne cappuccino conservava forza bastante per dedicarsi ad altro genere di lotte.
E le lotte di quel tempo si combattevano nel modo che tutti sanno, ma Padre Pio non era uomo da tirarsi indietro. Egli aveva dato dimostrazione della sua energia fin dal primo momento che mise piede a San Giovanni Rotondo. Le cose nel paesello non andavano troppo bene. Le chiese erano poco frequentate, le osterie, invece, rigurgitavano, a quanto pare, di avvinazzati bestemmiatori. L’arivo del frate bastò a modificare la situazione: le osterie si fecero deserte, le chiese si ripopolarono. Afferma una biografia che “sparì la bestemmia, risanarono le famiglie, si placarono gli odi e cessarono le contese”. L’effetto di tutto ciò, racconta sempre la biografia dello stigmatizzato di San Giovanni, fu che “gli avvocati non avevano più nulla da fare”. Ma la quiete non fu di lunga durata se di lì a qualche anno, cioè nel 1920, il frate di Pietrelcina si trovò a fronteggiare una situazione esetremamente grave, dalla quale il 14 ottobre di quell’anno scaturì il massacro di cui parlava il nostro giornale, un eccidio in cui si ebbero 11 morti e ottanta feriti.
Quale fu la parte di Padre Pio e dei suoi frati in quell’episodio e negli eventi che lo precedettero? I fatti si possono ricostruire dalla cronaca che ne dette L’Avanti nel suo numero del 20 ottobre 1920, e dagli atti parlamentari relativi alla discussione che si svolse alla Camera il 5 dicembre dello stesso anno sul tragico episodio.
Nel 1920 si stava procedendo in tutta Italia alle elezioni amministrative che segnavano un notevole successo dei socialisti. Si doveva votare anche a San Giovanni Rotondo che era retto da un commissario prefettizio, un certo Carmelo Romano, un individuo su cui pendeva anche un processo per violenza carnale. Per il timore di una vittoria socialista, si tentò di rinviare le elezioni, si verificarono diversi episodi di violenza e di intimidazione, ma infine la popolazione di San Giovanni Rotondo andò alle urne. Il blocco conservatore agrario che si esprimeva nei cosiddetti libero-popolari fu sconfitto: i socialisti ebbero la maggioranza col 1069 dei voti contro 850. Per il rinvio delle elezioni si era mosso quello che il deputato socialista Mucci nella discussione alla Camera, chiamò blocco o fascio d’ordine, che, precisò, “andava dai combattenti patriottici a Padre Pio e agli arditi neri”. In questo modo il nome del taumaturgo fu direttamente legato se non all’episodio del massacro ai suoi antefatti, alle cause che lo determinarono e ai gruppi che lo provocarono. Il clero del luogo si era dato un gran daffare per favorire nella campagna elettorale il blocco conservatore e nazionalista ma il suo intervento non era valso a mutare l’esito della consultazione. Essendosi mossi “preti e frati che in quel paese abbondano” - come si legge nel vecchio numero del nostro giornale - è difficile credere che Padre Pio non se ne era stato con le mani in mano. I socialisti, a suo giudizio, dovevano minacciare il prezioso lavoro di bonifica delle osterie che, a quanto affermano i suoi biografi, egli aveva felicemente compiuto. E’ certo comunque, perché l’affermazione di Mucci non viene contestata dal sottosegretario agli Interni Corradini, che Padre Pio era un personaggio di rilievo nel “fascio d’ordine” che tentò dapprima di opporsi alle elezioni e che poi cercò di impedire ai socialisti di prendere possesso del Comune. Nel blocco o fascio d’ordine denunciato da Mucci si collocava un gruppo del tutto nuovo che si intitolava “Arditi di Cristo” e aveva per emblema un gagliardetto nero con lo stemma pontificio. Era dunque in buona compagnia Padre Pio, anche ammettendo che non fosse tra gli ispiratori di questi squallidi provocatori. Da essi venne infatti la provocazione che dette il via alla sparatoria. Il 14 ottobre un corteo popolare percorse lle vie di San Giovanni Rotondo per accompagnare gli amministratori socialisti che si insediavano nel comune. Ma davanti alle porte del municipio il corteo fu fermato dai carabinieri. Il commissario Pevere che ridigeva il servizio d’ordine si opponeva che i socialisti nel prendere possesso del municipio esponessero la bandiera rossa dal balcone dell’edificio, perché, diceva, sarebbe stata un’offesa alla patria e alla bandiera nazionale. Gli “arditi” erano decisi anch’essi a impedire l’esposizione della bandiera rossa. Da essi partirono oltraggi e insulti ai dimostranti. Cominciarono così i tafferugli: simultaneamente dal balcone del municipio, i carabinieri aprirono il fuoco sulla folla. Si parlò anche del alncio di una bomba che però venne attribuito non alla forza pubblica ma agli “arditi”.
Qualcuno pensa, non senza una certa verosimiglianza, che l’oblio in cui cadde Padre Pio fino al 1933 andasse spiegato col fatto che il suo nome era stato mescolato a un episodio così tragico del periodo di violenze che precedette l’avvento del fascismo. Ora Padre Pio sta rientrando nell’ombra una seconda volta, per ragioni diverse: i fatti di oggi, la vicenda che abbiamo rievocato confermano che la sua attività, la sua fama, quello che si è chiamato il suo mito, hanno poco da vedere con la semplice fede di devoti, che spesso, attraverso la persona del taumaturgo, ha finito per dare alimento a quella situazione su cui il Vaticano ha deciso di intervenire.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Io non voglio giudicare s' egli era vero o no, perché d'uno tanto uomo se ne debbe parlare con riverenza.

(N. Machiavelli, Discorsi sulla prima deca di Tito Livio, lib. I, cap. XI ad fin.)
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Messaggio da Cicciuzzo »

Quixote ha scritto:Io non voglio giudicare s' egli era vero o no, perché d'uno tanto uomo se ne debbe parlare con riverenza.

(N. Machiavelli, Discorsi sulla prima deca di Tito Livio, lib. I, cap. XI ad fin.)
:quoto100:
vorrei avere lo stesso dono della sintesi che possiedi tu :ok: :ok: :risata: :risata:
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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Messaggio da Cicciuzzo »

Ray ha scritto:Penso che Vieri si riferisse ai primi martiri cristiani,in pratica quando la Chiesa era perseguitata
dai pagani,poi si "rifece" sui persecutori... :cer:

e nu tuccamma s gennar :ironico:

:occhiol:
https://www.bing.com/videos/search?q=se ... &FORM=VIRE" onclick="window.open(this.href);return false;
sicuramente la conosci :ironico:
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Ogni cultura ha i suoi santi. Come talvolta ho anche esemplificato, anche il potere morale e culturale corrente ha tanti santi, anche viventi, che poi ad una analisi meno di parte tanto santi non sono.

Ci sono poi anche tanti santi che possono anche avere, entro certi limiti, una legittimazione reciproca e "culturalmente" trasversale: si pensi per esempio a Nelson Mandela e a Madre Teresa di Calcutta.

Il fatto è che essere santi senza "difetti" è un lusso che può concedersi, al limite, un santo di duemila anni fa ma solo perché mancano dati per conoscerlo appena un po' meglio e senza ricostruzioni di parte.

Perfino Ghandi, che pure ha introdotto metodi di lotta innovativi se paragonati a quelli arcaici di un Che Guevara, non è stato sempre perfetto, soprattutto in famiglia ma anche quando, tanto per dirne una, ebbe parole di apprezzamento per il fascismo, da Ghandi visto evidentemente come un alleato contro il nemico britannico.

Padre Pio è, invece, un santo tipico della cultura più popolare e metterne in evidenza le magagne è davvero un gioco da ragazzi. Mi sembra ovvia, da ogni punto di vista, l'ostilità (iniziale) del potere religioso "ufficiale" nei suoi confronti: sia per non esporsi a facili attacchi e sia per difendersi da possibili nuovi "messia".
Fra tutti i "santi" recenti, quindi, è uno dei più attaccabili, ma a me non va di "attaccarlo" perché devo confessare un mio debole per la cultura popolare. Tale cultura ha una sua ingenuità evidente ma non ha, a mio avviso, quella arroganza e quella spocchia che mostra il potere morale e culturale corrente. E' per me una semplice questione di simpatia.
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Messaggio da Cicciuzzo »

Giovanni64 ha scritto:Ogni cultura ha i suoi santi. Come talvolta ho anche esemplificato, anche il potere morale e culturale corrente ha tanti santi, anche viventi, che poi ad una analisi meno di parte tanto santi non sono.
se non sbaglio ci sono anche nell'Islam
https://it.wikipedia.org/wiki/Marabutto" onclick="window.open(this.href);return false;
Ci sono poi anche tanti santi che possono anche avere, entro certi limiti, una legittimazione reciproca e "culturalmente" trasversale: si pensi per esempio a Nelson Mandela e a Madre Teresa di Calcutta.
Mandela mi viene da annoverarlo come figura carismatica, diciamo un "santo" laico.
sulla seconda ho le mie riserve
https://www.uaar.it/libri/posizione-della-missionaria/" onclick="window.open(this.href);return false;
Il fatto è che essere santi senza "difetti" è un lusso che può concedersi, al limite, un santo di duemila anni fa ma solo perché mancano dati per conoscerlo appena un po' meglio e senza ricostruzioni di parte.
Perfino Ghandi, che pure ha introdotto metodi di lotta innovativi se paragonati a quelli arcaici di un Che Guevara, non è stato sempre perfetto, soprattutto in famiglia ma anche quando, tanto per dirne una, ebbe parole di apprezzamento per il fascismo, da Ghandi visto evidentemente come un alleato contro il nemico britannico.
:quoto100:
Padre Pio è, invece, un santo tipico della cultura più popolare e metterne in evidenza le magagne è davvero un gioco da ragazzi. Mi sembra ovvia, da ogni punto di vista, l'ostilità (iniziale) del potere religioso "ufficiale" nei suoi confronti: sia per non esporsi a facili attacchi e sia per difendersi da possibili nuovi "messia".
Fra tutti i "santi" recenti, quindi, è uno dei più attaccabili, ma a me non va di "attaccarlo" perché devo confessare un mio debole per la cultura popolare. Tale cultura ha una sua ingenuità evidente ma non ha, a mio avviso, quella arroganza e quella spocchia che mostra il potere morale e culturale corrente. E' per me una semplice questione di simpatia.
in effetti da un punto di vista puramente antropologico padre Pio è senza dubbio un personaggio interessante :strettamano:
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Vieri
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Chi è un santo ?

Messaggio da Vieri »

Chi è un santo ?

Per me è una persona che ha vissuto degnamente la sua vita dedicandosi all'aiuto fisico e spirituale dei poveri e dei diseredati subendo spesso anche il martirio.
Una persona integerrima che, dopo una conversione totale anche da una vita precedentemente discutibile, ha lasciato un esempio di vita illuminante lasciando anche scritti e riflessioni valevoli nel tempo.
Per essere santi, bisogna aver fatto miracoli accertati e certificati?
Per la chiesa cattolica Si, ma ritengo che il miracolo più grande di certe persone sia il fatto che il loro esempio viva ancora oggi.

Ovviamente tutti i "santi", se non sono degli eremiti o fanno una vita ascetica ed isolata (cosa che tra l'altro non condivido poichè il vero amore verso Dio si manifesta anche con l'amore verso il prossimo) sono soggetti ad una certa "pubblicità" trovando come al solito i credenti ed i fedeli sinceri, come i fanatici religiosi, superstizione e ingenuità, e naturalmente i miscredenti, gli oppositori o gli scettici.
Tutto questo fa parte della natura emotiva dell'uomo

Ritornando al discorso di Padre Pio, sicuramente è stato una persona di fede e che ha vissuto in un momento turbolento della storia italiana e specie dopo la prima guerra mondiale sappiamo benissimo, prima dell'avvento del fascismo nel 1922, le lotte operaie, gli scioperi e le manifestazioni di piazza spesso con spargimento di sangue.

L'eccidio di San Giovanni Rotondo del 1920, non è per me un fatto assolutamente eccezionale e relativo a quella zona ma che disgraziatamente faceva parte di quegli "incidenti" spesso presenti in tutta italia in quegli anni.

Io ritengo che parlare di "squadristi di Cristo" e non di "squadristi fascisti", come se queste persone fossero al servizio di Padre Pio, sia una fesseria storica poichè storicamente mi sembra di non aver trovato traccia di questa masnada.

Che in quegli eventi delittuosi fosse stato messo in mezzo padre Pio, può anche darsi ma se leggiamo il primo tafferuglio e poi lo scontro era avvenuto prevalentemente per la decisione di esporre in piazza del municipio al posto della bandiera italiana (*) la bandiera rossa e per molti reduci questo era un affronto inaccettabile.

(*) Ricordiamo che siamo a meno di due anni dalla fine della prima guerra mondiale con avvenimenti riprovevoli alla fine della guerra (650.000 morti) dove i socialisti contrari alla guerra stessa sputavano o inveivano contro i reduci accusandoli di averli ridotti alla fame e togliendo loro il lavoro. (Questa è una testimonianza diretta di mia madre nata nel 1899 e che aveva assistito a simili scene)

Alla fine con il senno di poi,ed a distanza di quasi 100 anni rimane difficile in un tumulto di agitati stabilire chi "scagliò la prima pietra" ma ritengo che quelli che considerano "schierato" padre Pio contro i socialisti fosse il suo desiderio di convincerli a maggiore calma e NON ESPORRE IN MUNICIPIO la bandiera rossa, ritenendolo un affronto a tutta la comunità.

Poi, alla fine, come abbiamo visto, sia il periodo storico particolarmente movimentato, sia il dilagante ed esagerato fanatismo per questo frate fuori da ogni logica umana di fede serena e consapevole, ha fatto il resto creando da questa figura mistica un mostro economico di grandi proporzioni.

Alla fine a chi dare le colpe? A una brava ed ascetica persona o a chi lo ha esageratamente sfruttato per fini economici più che devozionali ?

le critiche del resto della Chiesa sono state rivolte spesso non alla figura di Padre Pio ma a chi lo ha sfruttato tutto questa devozione in una maniera così indegna facendone una vera e propria "industria della fede"?

Il fanatismo, il bigottismo, la superstizione, l'uso della fede a fini economici non fanno parte del VERO credo cattolico.
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Messaggio da Cogitabonda »

Penso che sia una prova tremenda per degli esseri umani essere chiamati santi quando si è ancora in vita. Quando ci sono folle plaudenti, quando la gente accorre da ogni dove aspettandosi conforto per le sue miserie, parole di saggezza, miracoli addirittura, bisogna essere persone eccezionali per non montarsi la testa.
Chi di noi può dire come reagirebbe se si trovasse in una posizione simile? Penso che sia molto facile lasciarsi trascinare, convincersi che la vox populi sia davvero vox Dei, accettare quella corona/aureola credendo che sia caduta dal cielo, convincersi che quella posizione sia una missione affidata da Dio. Ci vorrebbe un eccezionale equilibrio mentale, un radicatissimo buon senso per non cadere in quella tentazione, il cui effetto peggiore è, credo, perdere di vista se stessi. Deve essere un'impresa ardua amare il prossimo come te stesso, se tu non sai più chi sei.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da mr-shadow »

Vieri ha scritto: Io ritengo che parlare di "squadristi di Cristo" e non di "squadristi fascisti", come se queste persone fossero al servizio di Padre Pio, sia una fesseria storica poichè storicamente mi sembra di non aver trovato traccia di questa masnada.
Il nome "Arditi di Cristo" risulta anche dai rapporti di polizia inviati al ministero degli interni, rapporti consultabili nelle raccolte dell'Archivio centrale dello Stato. Era un sodalizio antisocialista formato da cattolici, alcuni dei quali in seguito finiti nelle mire dell'Ovra per antifascismo. E comunque i morti in quel periodo ci furono da ambo le parti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Art ... _di_Modena" onclick="window.open(this.href);return false;
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Cogitabonda ha scritto:Penso che sia una prova tremenda per degli esseri umani essere chiamati santi quando si è ancora in vita. Quando ci sono folle plaudenti, quando la gente accorre da ogni dove aspettandosi conforto per le sue miserie, parole di saggezza, miracoli addirittura, bisogna essere persone eccezionali per non montarsi la testa.
Chi di noi può dire come reagirebbe se si trovasse in una posizione simile? Penso che sia molto facile lasciarsi trascinare, convincersi che la vox populi sia davvero vox Dei, accettare quella corona/aureola credendo che sia caduta dal cielo, convincersi che quella posizione sia una missione affidata da Dio. Ci vorrebbe un eccezionale equilibrio mentale, un radicatissimo buon senso per non cadere in quella tentazione, il cui effetto peggiore è, credo, perdere di vista se stessi. Deve essere un'impresa ardua amare il prossimo come te stesso, se tu non sai più chi sei.
:quoto100:
In effetti, su questo, Padre Pio ha dato una grande prova di umiltà non facendosi coinvolgere in tanta esagerata devozione.
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Rinvangare il passato non serve a niente.....

Messaggio da Vieri »

mr-shadow ha scritto:
Vieri ha scritto: Io ritengo che parlare di "squadristi di Cristo" e non di "squadristi fascisti", come se queste persone fossero al servizio di Padre Pio, sia una fesseria storica poichè storicamente mi sembra di non aver trovato traccia di questa masnada.
Il nome "Arditi di Cristo" risulta anche dai rapporti di polizia inviati al ministero degli interni, rapporti consultabili nelle raccolte dell'Archivio centrale dello Stato. Era un sodalizio antisocialista formato da cattolici, alcuni dei quali in seguito finiti nelle mire dell'Ovra per antifascismo. E comunque i morti in quel periodo ci furono da ambo le parti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Art ... _di_Modena" onclick="window.open(this.href);return false;
Caro mr. Shadow,
non riesco a capire il collegamento di questi fatti ad altri avvenuti in un'altra regione.
Sappiamo benissimo tutti che alla fine della prima guerra mondiale, oltre all'influenza della "spagnola" che arrecò ulteriori sofferenze, ci furono in tutta Europa e specie in Germania e Italia delle notevoli lotte politiche derivanti dalla "novità" della rivoluiozne russa con notevoli scioperi e tumulti che sfociarono poi con la nascita del fascismo.

In tale periodo così tormentato andare poi a capire chi fossero esattamente questi "arditi di Cristo" rispetto agli "arditi fascisti" che iniziavano a imperversare nel tempo, anche in relazione alle nulle o scarse informazioni disponibili, mi sembra eccessivamente pretestuoso.

Invito pertanto ad una maggiore obiettività storica visto che Padre Pio non mi risulta che sia stato mai un "capopopolo" magari anche lui con il fez in testa e la bottiglia di olio di ricino in mano........
:ciao:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Cicciuzzo ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:Ogni cultura ha i suoi santi. Come talvolta ho anche esemplificato, anche il potere morale e culturale corrente ha tanti santi, anche viventi, che poi ad una analisi meno di parte tanto santi non sono.
se non sbaglio ci sono anche nell'Islam
https://it.wikipedia.org/wiki/Marabutto" onclick="window.open(this.href);return false;
Ci sono poi anche tanti santi che possono anche avere, entro certi limiti, una legittimazione reciproca e "culturalmente" trasversale: si pensi per esempio a Nelson Mandela e a Madre Teresa di Calcutta.
Mandela mi viene da annoverarlo come figura carismatica, diciamo un "santo" laico.
Francamente non capisco: ma se era talmente evidente che stavo usando il termine "santo" non nello specifico significato che ha in ambito cattolico o religioso in generale, che senso ha questa tua precisazione? In ogni caso non è un problema, ci mancherebbe altro.
sulla seconda ho le mie riserve
https://www.uaar.it/libri/posizione-della-missionaria/" onclick="window.open(this.href);return false;
Già leggendo le prime parole nel link che proponi mi viene l'orticaria: si utilizzano le più comode e banali e solite stupidaggini per promuovere qualcosa che ovviamente viene presentato come "scomodo" quando, fortunatamente, troppo scomodo non sarebbe nemmeno presentare un libro critico su Mandela. A proposito, fatti una domanda: per uno studioso sarebbe più scomodo presentare un libro molto critico su Mandela o uno molto critico su Madre Teresa?

Il punto è che Mandela (come e per certi versi più di Madre Teresa) è in cima alle mie simpatie e non avrei nessuna voglia di andare a leggere certe specifiche cose. In fondo abbiamo anche diritto ad avere dei santi, pur sapendo che alla fine per un uomo è già difficilissimo fare l'uomo, figuriamoci quanto è diffcile fare il santo. Facciamo il tifo per i poveri, per i segregati, per i lebbrosi e ci commuove chi di fatto passa molto tempo dalla loro parte e insieme a loro. Tutto qui. Poi è chiaro che ogni santo appartiene alla sua parrocchia e magari ha anche ucciso colpevoli e innocenti o si è servito di alleanze o ha avuto rapporti con questo o quel dittatore comunista, Enver Hoxha o Fidel Castro che sia.
:strettamano:

Aggiunta
"la posizione della missionaria": ma non vedi, anche solo dal titolo, il forte richiamo sessista? Come fa a piacerti un libro che già a partire dal titolo utilizza questi squallidi mezzucci misogini?
Insomma è facile essere misogini e sessisti quando si pensa di non essere visti e si sa che il potere culturale e morale corrente non ha nessun motivo per sanzionarti anche solo moralmente. Madre Teresa gode indubbiamente di aprrezzamenti trasversali ma è sempre uan icona cattolica. Prendi qualche donna che si è spesa per esempio per i migranti e che sia, a qualsiasi livello, una icona morale e culturale corrente e scrivi un libro con lo stesso titolo: vedrai che ti sbranano.
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Messaggio da Cicciuzzo »

Giovanni64 ha scritto:
Cicciuzzo ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:Ogni cultura ha i suoi santi. Come talvolta ho anche esemplificato, anche il potere morale e culturale corrente ha tanti santi, anche viventi, che poi ad una analisi meno di parte tanto santi non sono.
se non sbaglio ci sono anche nell'Islam
https://it.wikipedia.org/wiki/Marabutto" onclick="window.open(this.href);return false;
Ci sono poi anche tanti santi che possono anche avere, entro certi limiti, una legittimazione reciproca e "culturalmente" trasversale: si pensi per esempio a Nelson Mandela e a Madre Teresa di Calcutta.
Mandela mi viene da annoverarlo come figura carismatica, diciamo un "santo" laico.
Francamente non capisco: ma se era talmente evidente che stavo usando il termine "santo" non nello specifico significato che ha in ambito cattolico o religioso in generale, che senso ha questa tua precisazione? In ogni caso non è un problema, ci mancherebbe altro.
sulla seconda ho le mie riserve
https://www.uaar.it/libri/posizione-della-missionaria/" onclick="window.open(this.href);return false;
Già leggendo le prime parole nel link che proponi mi viene l'orticaria: si utilizzano le più comode e banali e solite stupidaggini per promuovere qualcosa che ovviamente viene presentato come "scomodo" quando, fortunatamente, troppo scomodo non sarebbe nemmeno presentare un libro critico su Mandela. A proposito, fatti una domanda: per uno studioso sarebbe più scomodo presentare un libro molto critico su Mandela o uno molto critico su Madre Teresa?

Il punto è che Mandela (come e per certi versi più di Madre Teresa) è in cima alle mie simpatie e non avrei nessuna voglia di andare a leggere certe specifiche cose. In fondo abbiamo anche diritto ad avere dei santi, pur sapendo che alla fine per un uomo è già difficilissimo fare l'uomo, figuriamoci quanto è diffcile fare il santo. Facciamo il tifo per i poveri, per i segregati, per i lebbrosi e ci commuove chi di fatto passa molto tempo dalla loro parte e insieme a loro. Tutto qui. Poi è chiaro che ogni santo appartiene alla sua parrocchia e magari ha anche ucciso colpevoli e innocenti o si è servito di alleanze o ha avuto rapporti con questo o quel dittatore comunista, Enver Hoxha o Fidel Castro che sia.
:strettamano:

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"la posizione della missionaria": ma non vedi, anche solo dal titolo, il forte richiamo sessista? Come fa a piacerti un libro che già a partire dal titolo utilizza questi squallidi mezzucci misogini?
Insomma è facile essere misogini e sessisti quando si pensa di non essere visti e si sa che il potere culturale e morale corrente non ha nessun motivo per sanzionarti anche solo moralmente. Madre Teresa gode indubbiamente di aprrezzamenti trasversali ma è sempre uan icona cattolica. Prendi qualche donna che si è spesa per esempio per i migranti e che sia, a qualsiasi livello, una icona morale e culturale corrente e scrivi un libro con lo stesso titolo: vedrai che ti sbranano.
Giovanni, per caso mi hai, come si dice dalle nostre parti, "preso in strino"? :risata:
Onestamente non mi va di dilungarmi, dico solo personalmente non mi va di avere dei santi (nel senso religioso del termine), perché se vai a vedere tanto santi poi non sono.
L'operato della suora onestamente non mi commuove, quello di Mandela, seppur con qualche zona d'ombra, è decisamente più convincente.
Ho l'impressione che i miei interventi vengano mal giudicati: attenzione, non è una critica, credo però che mi si veda ancora come qualcuno con la mentalità aggressiva del TdG. Posso assicurare che sono molto migliorato, ho le mie opinioni e il mio modo di pensare (spesso irriverente)ma lascio che ognuno la pensi come vuole, ci mancherebbe. Conservo il medesimo sarcasmo anche e soprattutto per il mondo TdG, e pazienza se talvolta posso sembrare politicamente scorretto (e la posizione del missionario non è la mia preferita :ironico: ).
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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Cicciuzzo
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Messaggio da Cicciuzzo »

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"la posizione della missionaria": ma non vedi, anche solo dal titolo, il forte richiamo sessista? Come fa a piacerti un libro che già a partire dal titolo utilizza questi squallidi mezzucci misogini?
Insomma è facile essere misogini e sessisti quando si pensa di non essere visti e si sa che il potere culturale e morale corrente non ha nessun motivo per sanzionarti anche solo moralmente. Madre Teresa gode indubbiamente di aprrezzamenti trasversali ma è sempre uan icona cattolica. Prendi qualche donna che si è spesa per esempio per i migranti e che sia, a qualsiasi livello, una icona morale e culturale corrente e scrivi un libro con lo stesso titolo: vedrai che ti sbranano.
lo stesso autore del libro "La posizione della missionaria" scrisse quanto segue:

"Sapevo che saremmo finiti a parlare di beneficenza, ed è qualcosa che io prendo molto seriamente, perché, signore e signori, siamo la prima generazione che davvero sa quale è la cura per la povertà. Si è tenuta nascosta per moltissimo tempo. Ha un nome: si chiama potere alle donne.
Se diamo alle donne controllo sul tasso della loro riproduzione, se gli diamo il diritto di parola, se le tiriamo fuori dal banale ciclo riproduttivo nel quale la natura e alcune dottrine religiose le hanno condannate; se seminiamo bene, non solo la povertà in quel villaggio, ma anche la salute e l'educazione, aumenteranno. Proviamolo in Bangladesh e in Bolivia, funziona sempre. Ditemi una religione che professa questo, o che mai lo ha fatto."

ne condivido ogni parola :strettamano:
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)

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