Porte aperte ai gay, la svolta della Chiesa. In parrocchia le veglie antiomofobia

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mr-shadow

Porte aperte ai gay, la svolta della Chiesa. In parrocchia le veglie antiomofobia

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Porte aperte ai gay, la svolta della Chiesa. In parrocchia le veglie antiomofobia
Cadono i veti sulla spinta delle parole del Papa. Da Genova a Milano e Palermo decine di adesioni

Bisogna "accogliere e accompagnare" omosessuali e trans, "questo è quello che farebbe Gesù oggi". La svolta è arrivata dopo queste precise e puntuali parole pronunciate da Papa Francesco meno di un anno fa (era l'ottobre del 2016), di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbaijan. E ha contagiato parte del mondo cattolico. Tanto che da dopodomani fino a fine maggio saranno diverse le parrocchie, italiane e non, che aderiranno (le prime città saranno Milano e Siviglia) alla giornata mondiale per la lotta all'omo-transfobia.

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Popper
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Un mio pensiero

Messaggio da Popper »

Sono contento che il Papa, a differenza dei tdg,mostra amore e considerazione per i gay.se essi si sentono interiormente di amare una persona dello stesso sesso,sono liberi di farlo...però spiegatemi perché ogni volta che vedo due maschi baciarsi..non lo so,come dire,lo sento che non é una cosa naturale.mi fa un po senso,con rispetto parlando.Non li giudico,pero non riesco ad accettare personalmente una cosa del genere.


PS.(umanamente il Papa e da apprezzare.ma se si dichiara cristiano e incoerente,visto che la bibbia non approva gli uomini che giacciono con uomini.
mr-shadow

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Da omosessuale ho sempre sostenuto che rientra nella normalità delle cose. Una persona può benissimo avere una sensazione di fastidio di fronte ad amoreggiamenti omosessuali, però anche tu precisi che ti fanno schifo I MASCHI. Cioè, ti fa schifo se ad amoreggiare sono due uomini. Ma se vedi baciarsi due lesbiche cosa provi? Schifo o voglia di buttarti a fare il terzo?
Popper
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Messaggio da Popper »

anche se ho specificato "i maschi",quel che ho scritto vale anche per le lesbiche.io ho una moglie percui la voglia di fare il "terzo" non mi sfiora neanche lontanamente.certe perversioni tienitele per te, per favore
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Quixote
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Non credo che Mr-Shadow volesse offenderti. Cerca di essere tollerante, specie in una materia cosí delicata, ove è facile che pregiudizi affiorino. Da parte mia ti posso dire che non sono d’accordo con lui, nel senso che la “normalità”non è un valore universale, ma una norma acquisita, in linea con il proprio tempo, con la tradizione, con quello che esperimenti nella vita. Di fatto, io etero, condividevo il tuo schifo; poi ci ho fatto l’abitudine, ed oggi apprezzo un bacio fra due persone che si amano, indipendentemente dal loro sesso. Per arrivare a questo ho dovuto superare un’educazione non dico errata, ma unilaterale, che mi mostrava solo un aspetto della vita sentimentale.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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mr-shadow

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Dovevo metterci una faccina, infatti. Ho anche aspettato a rispondere, e a scusarmi, per l'equivoco...
non sono d’accordo con lui, nel senso che la “normalità”non è un valore universale, ma una norma acquisita
se le persone portano rispetto pur provando una repulsione perché io non dovrei rispettare il loro modo di pensare? sono comunque meglio di tanti ipocriti che si fanno belli a parole e fanno schifo nei fatti.
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Amalia
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Popper ha scritto:Non li giudico, però non riesco ad accettare personalmente una cosa del genere.
Certo, apprezzo il tuo punto di vista, non ti giudico un bigotto ma personalmente non riesco ad accettare un' affermazione del genere.
Se ti dicessi questo tu come lo interpreteresti? Mi considereresti aggressiva e intollerante nei tuoi confronti? Pensaci.

È come se ti dicessi: hai la pelle nera, non ti giudico per questo, hai tutto il diritto di essere nero ma non devi fare "atti" da nero perchè Dio lo disapprova. Se una persona È omosessuale lo è e basta. Non puoi tollerarlo come persona ma disapprovare il suo modo di vivere la sua vita che, se ti fosse sfuggito, per essere piena, e vale per tutti, comprende anche la vita emotiva e relazionale, con tutto quel che ne consegue.
E sul perché la cosa ti risulta innaturale ha ben risposto Quixote. Viviamo in un contesto che ci ha permeati di una certa visione del mondo e di ciò che è "naturale" e ciò che non lo è ma siamo anche dotati della capacità di evolvere il nostro pensiero, maturare e comprendere cose che prima vedevamo in una maniera distorta, parziale, influenzata da tradizioni e pregiudizi.

PS.(umanamente il Papa e da apprezzare.ma se si dichiara cristiano e incoerente,visto che la bibbia non approva gli uomini che giacciono con uomini.
Di nuovo lo stesso ragionamento: apprezzo la tal persona però...
Ti ricordo che la Bibbia, o meglio coloro che l'hanno messa per iscritto, non avevano la benché minima idea del concetto di omosessualità intesa come caratteristica congenita ad un individuo, qualcosa che si è e non un qualcosa che si fa...si può condannare un ladro perché agisce da ladro ma il ladro non è nato ladro, quindi se ruba contravviene alle leggi stabilite e và punito, ma a volte anche il ladro non sceglie di essere ladro ma è semplicemente cleptomane...come la mettiamo? Si comporta così perchè è così. La consapevolezza della identità sessuale era qualcosa di completamente ignoto agli autori biblici che infatti facevano un generico riferimento a certi atti ma non avevano coscienza della psiche umana e del fatto che non si può scindere la persona come è (come è stata creata se vuoi) da ciò che la sua natura la porta a sentire e fare per svilupparsi nella sua pienezza.
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Popper
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Non sono incoerente.ho detto che rispetto i gay,ma non condivido i loro atti.non condividere vuol dire che mi viene difficile accettare le loro pratiche,e quindi quando vedo un bacio tra di loro é piu che normale che essendo che non fa parte della MIA natura,nasce un senso fastidio.non e la cultura o l ambiente.e qualcosa che nasce dall interiore.e non si tratta di diversità, nel senso che un nero e pure diverso,ma non per questo mi da fastidio.ma e l atto in sé cio di cui io parlo.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Caro Popper, come ben ti ha detto Amalia, dire che si accettano i gay ma non i loro baci è come dire che si accetta una persona nera ma non il suo colore della pelle. Tu sembri credere che esista una differenza tra gli atti (il bacio), ed il colore della pelle. Ma vedi fa parte della natura di un individuo, del suo essere, non solo il colore della pelle, ma anche il mondo in cui ama. Dunque dire ad un gay che lo accetti se non bacia chi ama, è come dire ad un canguro che lo accetti purché non salti, o ad un albero che lo accetti purché non fiorisca. Quelli che tu chiami "atti" per altri sono semplicemente la "vita".
NOn ho poi ben ben capito perché escludi che il rigetto che provi verso gli omosessuali ti sia stato instillato dalla cultura. Dici che provi questo rigetto perché non fa parte della tua natura essere omosessuale. Ma lo stesso vale per il colore della pelle diverso. Tu non sei nero, perché dunque i neri non ti fanno senso? Forse è perché sei cresciuto in una società che aveva già da tempo archiviato il razzismo, ed in cui i neri, ed i matrimoni interraziali, erano consentiti, dunque non ti fanno nessun effetto. Se fossi nato in una cultura in cui, sin dall'infanzia, tu avessi visto persone dello stesso sesso che si baciano, ugualmente non ti avrebbero fatto nessuna impressione.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Popper, a volte quel fastidio che ci viene da dentro non è puro istinto, ma effetto di un'abitudine. Ripenso a quando iniziai il ginnasio e all'effetto, lo confesso, di disagio provato nel vedere fra gli studenti alcuni ragazzi con disabilità motorie. Non ci ero affatto abituata, perché alle elementari e alle medie quei ragazzi venivano relegati in classi separate (allora era così), o forse le famiglie li istruivano a casa per evitare loro l'umiliazione di essere segregati. Pensandoci su mi resi conto che quei ragazzi prima erano stati nascosti alla mia vista, ma c'erano sempre stati ed erano ragazzi come me, anche se costretti a usare le stampelle, e incontrandoli tutti i giorni non ci volle molto tempo perché quel disagio sparisse.
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Fatto sta che in 32 anni ne ho viste e riviste scene di gay che si baciano.in 32 anni penso che si puo parlarw di abitudine.eppure l abitudine non ha cambiato il mio istinto.tuttoggi la pensi sempre alla stessa maniera...i disabili non ti creano un senso di fastidio,ma di pietà. E diverso!
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Popper ha scritto:Fatto sta che in 32 anni ne ho viste e riviste scene di gay che si baciano.in 32 anni penso che si puo parlarw di abitudine.eppure l abitudine non ha cambiato il mio istinto.tuttoggi la pensi sempre alla stessa maniera...i disabili non ti creano un senso di fastidio,ma di pietà. E diverso!
La prima parte mi sta bene, visto che parli di te e quindi ti credo. Ma non puoi dirmi che cosa provavo io! Se ho usato quel mio ricordo come raffronto è perché quel disagio che provavo era fastidio. Io penso che fosse causato da un certo istinto che spinge gli animali a rifuggire dai loro simili quando essi non sono fisicamente integri, o forse un residuo di infantilismo nel non voler vedere le cose sgradevoli, ma siccome oltre alla parte animale gli esseri umani hanno anche altro, è bastato unire un pizzico di logica, di solidarietà e di maturità per superarlo.
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Infatti io non ho detto che accetto i gay.ho detto che rispetto la loro liberta di esserlo, ma non accetto l omosessualità.perche a mio parere contro natura.un nero lo rispetto e lo accetto anche perche non e contronatura essere neri
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Un nero non puo diventare bianco,un gay invece puo diventare etero
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Amalia
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Popper ha scritto:Un nero non puo diventare bianco,un gay invece puo diventare etero
Questa è una pura castroneria!
A parte il fatto che un nero può diventare bianco, vedi Micheal Jackson, ma con conseguenze non proprio gradevoli, visto che tramite la chirurgia usa "violenza" sul proprio essere. Ma non è questo il punto.
Un gay non può diventare etero ma al massimo smettere di compiere atti omosessuali. Il problema sta nel fatto che la sua natura, il suo sviluppo emozionale, tutto il suo mondo interiore di sentimenti e naturale desiderio di completarsi nell' Unione con un'altra persona, verrebbero castrati. Di fatto se lo si constringesse a fare l'etero gli si userebbe violenza, non permettendo alla sua persona di realizzarsi in pienezza secondo la sua natura.
Nel forum, di discussioni in cui persone sicuramente più esperte di me hanno ben elaborato tutte le ragioni per obiettare a quanto da te appena scritto ve ne sono in abbondanza. Puoi trovarle facilmente con la funzione "cerca". Spero che troverai il tempo per leggerle in autonomia e rivalutare la tua posizione.
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Immaginatevi se un giorno alcuni umani urinano contro gli alberi,perche ci sono centinaia di animali che lo fanno in natura per tracciare il territorio.assurdo,no? Similmente dire che la natura giustifica l omosessualita perche esistono 400 specie di animali che la praticano e davvero un paragone assurdo.il cavalluccio marino maschio e vero che porta lui in gremvo i suoi piccoli e li partorisce ma perche la natura gli ha dato take dote.un essere umano invece maschio, se vuole imitare il cavalluccio, deve mutilarsi i genitali e ricorrere a modifiche scientifiche,DEVE ANDARE CONTRO LA SUA NATURA..ci sono cmnq omosessuali che diventano etero.mai sentito dire?allora tornate sulla terra.
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Quixote
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Popper, dabbravo, evita trolleggi. E la tua orina, te l’ho detto altrove, limitala al tuo cesso. Quella del cavalluccio è la terza volta che la leggo. Ci sta bene chi esprima un’opinione contraria, ma intelligente, per es. Camille Paglia. Ma siamo refrattari ai nastri registrati. Se vuoi esprimere la tua omofobia perché non lo fai in un blog dedicato? Non credi che ne ricaveresti maggior godimento? perché in fondo si limita a questo: una masturbazione che qui ti vien disturbata. Dobbiamo ritenere che ti diletti in questa perversione?
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Popper
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Ci sono state persone nel forum(Mauro),che hanno usato parole volgari,e non gli è stato detto nulla.e solo perche io menziono l urina,mi stai attaccando?devo dedurre che essendo che non puoi smentire i miei argomenti,questa e lultima arna che ti rimane...e mi stai anche calunniando definendomi omofobo, solo per attirarti le compiacenze della maggioranza.dai miei commenti non traspare nessun odio verso i gay.ho detto che rispetto la loro libertà sessuale, ma non la considero giustificabile dal punto di vista naturale.ho detto che non sono per me una minaccia.quindi il tuo definirmi omofobo é fuori luogo
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Fino a prova contraria io ho espresso le mie argomentazioni in maniera serrata e diffusa. Tu ti sei limitato ad affermazioni sintetiche che possono essere negate da altre affermazioni sintetiche. Non mi pare di calunniarti dichiarandoti omofobo, posto che hai dimostrato di esserlo. L’omofobia è repulsione verso la sessualità gay, e tu hai espressamente dichiarato di possederla. Il tuo punto di vista “naturale” varrebbe solo se tu possedessi la nozione di ciò che significa il termine ‘natura’. Poiché cosí non è, in quanto la natura, in sé, è priva di intelligenza, e quindi le è negato avere dei fini, se ne deduce che il tuo concetto di natura sia arbitrario.
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Popper ha scritto:Ci sono state persone nel forum(Mauro),che hanno usato parole volgari,e non gli è stato detto nulla.e solo perche io menziono l urina,mi stai attaccando?devo dedurre che essendo che non puoi smentire i miei argomenti,questa e lultima arna che ti rimane...
Sai benissimo che non è la poca raffinatezza dei tuoi argomenti il problema, ma il fatto che continui a ripetere lo stesso inconcludente paragone in tutte le discussioni. In un'altra discussione ti è stato spiegato che non aveva senso e tu lo ripeti qui tale e quale. Questo è trolleggiare.
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La natura non e intelligente.ma noi lo siamo.e sta alla nostra intelligenza dare il giusto ruolo delle funzioni umane.a differenza degli animali che agiscono spesso per istinto,noi possediamo un intelligenza superiore.percio usiamola!
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Quixote
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Popper ha scritto:La natura non e intelligente.ma noi lo siamo.e sta alla nostra intelligenza dare il giusto ruolo delle funzioni umane.a differenza degli animali che agiscono spesso per istinto,noi possediamo un intelligenza superiore.percio usiamola!
Pienamente d’accordo, ma se finalmente dichiari che la natura non è intelligente, giocoforza non può avere dei fini, sicché è errato dire che la natura ha creato pene e vagina per il fine di procreare. Elementare Watson!
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E allora prova a farti asportare l intestino,chi la detto che ha il fine di digerire il cibo?..prova a toglierti tutti i denti, chi la detto che hanno il fine di masticare il cibo?..i globuli rosdi o bianchi non hanno neanche un fine?..potrei continuare all infinito sai...SE I GENITALI SERVONO SOLO AL PIACERE E NON AL PROCREARE,COME MAI OgNI QuALVOLTA PRODUCE Spermatozoi?CHE FINE HannO GLI SpermatozoI??
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Mauro1971
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Popper ha scritto:Ci sono state persone nel forum(Mauro),che hanno usato parole volgari,e non gli è stato detto nulla
Vero, ma io l'ho fatto con motivo, scopo e ragione, non per mera volgarità.

E forse, a volerla proprio dire tutta, può risultare meno offensiva una parola forte usata sensatamente, che l'abuso di un'ottusità del tutto caotica, insensata e sopratutto reiterata.
Questo offende chiunque si sia prodigato ed abbia dedicato parte del suo tempo a risponderti e spiegarti garbatamente, malgrado alcune TUE uscite decisamente offensive verso singoli utenti del forum.

Per cui direi si possa anche concludere con un semplice: pensala come preferisci, è assolutamente tuo diritto. Del tuo cul pure, fanne ciò che più ti aggrada, tuo è. Ma cortesemente, smettila di ammorbare gli altri che tuo diritto non è di decretare cosa altri facciano con le loro chiappe, che loro sono ed insindacabilmente nessuno può dir loro a quale uso debbano destinarle o meno.
Ti danno fastidio due uomini che si baciano? Hai un collo, usalo e girati dall'altra parte. Hai il grandissimo diritto di rispettare i diritti altrui facendonti gli affaretti tuoi. Non è grandiosa la Libertà?

Insomma, Confucio.

Mi raccomando però, niente pensieri zozzi se sono due donne a baciarsi eh... :ok:
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

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Io non ho offeso nessuno.il mio menzionare alcuni foresti era posto in un contesto di ipotesi e per fare ragionare.ho menzionato specifici foristi perche giustificano lomosessualita partendo daglu animali e io ho posto un iperbole per smentire il tutto.di certo non mi metto ai tuoi livelli usando parole poco anzi per niente decorose e pulite...cmnq che i gay usino le loro chiappe "in quel modo",ho sempre detto che sono liberi di farlo,ma io personalmente non lo condivido.
mr-shadow

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Nella settimana tra il 14 e il 21 maggio si stanno svolgendo in tutta Italia iniziative, sia laiche che religiose, per la lotta all'omofobia, fra cui, a Firenze, quelle della Chiesa Protestante Unita. In questo contesto, certamente positivo, vi sono anche veglie di preghiera organizzate nelle chiese cattoliche che tuttavia determinano un grave fraintendimento nelle opinioni sia dei credenti che dei cittadini in genere.
Il fraintendimento, che sconfina nell'ipocrisia di alcuni, riguarda l’atteggiamento della Chiesa cattolica romana e dell’attuale pontefice nei confronti dell’omosessualità. Il 10 maggio scorso il quotidiano – un tempo progressista e laico ma ora sempre più allineato con il Vaticano – “Repubblica” titolava: Porte aperte ai gay, la svolta della Chiesa. In parrocchia le veglie antiomofobia, – facendo seguito alle famose parole di papa Francesco “Chi sono io per giudicare?”. Non sappiamo se l’articolista abbia avuto consapevolezza della confusione in cui ha indotto i suoi lettori, ma intendiamo chiarirlo.
Ora bisogna fare una premessa di carattere generale, su un aspetto di cui anche molti cattolici romani non hanno una esatta conoscenza: la Chiesa cattolica romana, oltre ad essere una organizzazione gerarchica, è anche fortemente burocratizzata e centralistica, perlomeno dall’XI secolo ad oggi. Le dichiarazioni e affermazioni dei suoi esponenti, incluso il Pontefice, non vincolano in alcun modo né i fedeli, né la stessa Chiesa di Roma, se non sono formalizzate per iscritto in un documento ufficiale (enciclica, bolla, breve, costituzione apostolica, decreto conciliare, esortazione apostolica, motu proprio) che a diverso livello di autorità e solennità sanciscono per tutto l’ecumene cattolico una decisione e/o una esortazione del pontefice e della Curia romana.
Le posizioni di apertura espresse dal pontefice non sono mai state formalizzate in questo modo. La conclusione che se ne deve trarre è che le parole di Francesco, per quanto possono essere state ispirate dalle migliori intenzioni, rimangono parole in libertà senza cambiare di una virgola la teologia e la morale cattolica in materia di sessualità e in particolare di omosessualità. Verba volant, scripta manent.
Infatti l’articolo di “Repubblica” da cui abbiamo preso le mosse per questo commento, cita nuovamente la Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali del 1986, scritta da Joseph Ratzinger (futuro Benedetto XVI) all'epoca Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex S. Uffizio). Un documento che non è stato minimamente smentito o scalfito dall'attuale Papa, quindi tuttora in vigore, un documento che afferma: «Scegliere un’attività sessuale con una persona dello stesso sesso equivale ad annullare il ricco simbolismo e il significato, per non parlare dei fini, del disegno del Creatore a riguardo della realtà sessuale. L’attività omosessuale non esprime un’unione complementare, capace di trasmettere la vita, e pertanto contraddice la vocazione a un’esistenza vissuta in quella forma di auto-donazione che, secondo il Vangelo, è l’essenza stessa della vita cristiana. Ciò non significa che le persone omosessuali non siano spesso generose e non facciano dono di se stesse, ma quando si impegnano in un’attività omosessuale esse rafforzano al loro interno una inclinazione sessuale disordinata, per se stessa caratterizzata dall'autocompiacimento». Nessun cambiamento formale, quindi, e nemmeno sostanziale visto che la maggiore o minore apertura dipende dal singolo prete e/o vescovo mentre le proposizioni del magistero vaticano sono molto precise e nette. Il documento di Ratzinger prosegue affermando che «la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all'affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata» e che «le persone omosessuali sono chiamate come gli altri cristiani a vivere la castità. Se si dedicano con assiduità a comprendere la natura della chiamata personale di Dio nei loro confronti, esse saranno in grado di celebrare più fedelmente il sacramento della Penitenza, e di ricevere la grazia del Signore, in esso così generosamente offerta, per potersi convertire più pienamente alla sua sequela.» Alcune persone, quindi, possono anche essere nate omosessuali ma devono vivere in castità e penitenza (il concetto cattolico romano di penitenza, così profondamente diverso da quello protestante).
La conclusione di queste osservazioni è che qualunque proposizione del tipo “i tempi sono cambiati con Francesco” non è altro che una millanteria mediatica intesa a confondere l’opinione pubblica oppure ad autoilludersi. Quale sarebbe infatti la svolta propagandata da alcuni media e da taluni gruppi cattolici?
Vale la pena ricordare anche che proprio l’attuale pontefice Francesco ha paragonato la fantomatica teoria gender ad una guerra mondiale ed ha affermato che gli omosessuali non possono diventare preti. Jorge Bergoglio, come lo stregone narrato da Goethe, è rimasto intrappolato dagli spiriti che lui stesso ha evocato, stretto tra una opinione pubblica che desidera maggiore apertura per continuare a considerarlo un Papa “progressista”, e una dottrina cattolica che non può essere in alcun modo cambiata. In tutto questo ovviamente qualsiasi seria e ponderata discussione sulla Sacra Scrittura è annullata e considerata irrilevante.
Noi guardiamo con amore ai fratelli e sorelle cattolici che, spesso ingenuamente, hanno creduto e credono alle fittizie aperture del pontefice circa la questione omosessuale ma non saremmo sinceri se non dicessimo alcune cose: in primo luogo che l’ecumenismo per funzionare deve essere rispettoso delle differenze e delle distanze che intercorrono tra le Chiese su questo argomento come sugli altri. È tipico dei cattolici e dei loro gruppi definirsi “cristiani” tout court escludendo le altre sensibilità confessionali o mettendole ai margini senza rendersi conto che questa è una arroganza che ferisce ed esclude.
In secondo luogo che essi sono più o meno involontariamente strumentalizzati dalla gerarchia vaticana per i suoi fini socio-politici e culturali, che sono quelli che tenere insieme correnti anche di segno opposto sui temi teologici, ecclesiologici ed etici così come li intende la Chiesa cattolica.
Quello che auspichiamo è un confronto serio e pacato sul merito della questione, ricordando che, come protestanti, noi riconosciamo in Cristo l’unico Capo della Chiesa e non un uomo vestito in bianco che abita in Vaticano.
Andrea Panerini
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La mia impressione è con Francesco sia cambiato l'atteggiamento, nel senso che la chiesa si è messa in ascolto e discute. Questa franchezza nell'ascolto e nell'accoglienza è però solo un primo passo. Quello che serve è che generi un cambiamento del magistero ordinario che, come giustamente nota l'articolista, non è mai avvenuto. In compenso pare che i teologi moralisti siano già persuasi di un corso nuovo nella teologia, e a volte i sogni precedono i fatti, anzi, li causano. Quando il magistero abbandono le proprie posizioni sulla civiltà liberale espresse nella Quanta Cura e nel Sillabo fu perché banalmente non era rimasto nessuno che ci credeva. Sarà così anche per la questione dell'omosessualità: deve morire la vecchia generazione. Già ora i teologi morali fanno un eccellente lavoro con libri ed insegnamento, ricordo in particolare Giannino Piana in Italia. Infatti non trattandosi di posizioni definite dogmaticamente la discussione è libera, e ho letto di recente diversi articoli di professori di teologia morale impegnati in università gestite dai gesuiti che caldeggiano il matrimonio gay sulla base di argomentazioni prese dalla filosofia di Tommaso d'Aquino. Questo tempo di cambiamento è eccitante: stiamo picconando poco a poco il passato e aiutando la Chiesa a riscoprire la sua struttura dogmatica più genuina, sepolta sonno tonnellate di roccia.

Ad maiora
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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