Blue whale. Il gioco sfida che ha portato al suicidio almeno 157 adolescenti
Inviato: 16/05/2017, 1:39
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 40886.html" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.ilmessaggero.it/index.php?p= ... 5#commenti" onclick="window.open(this.href);return false;
Non so se ne avete già sentito parlare ma credo valga la pena spenderci due parole.
"Blue whale", balena azzurra, è una sorta di gioco malato messo in piedi da alcuni individui sui social network (in primis la versione russa di Facebook). Un gioco in cui dei tutor portano il ragazzino attraverso degli step quotidiani da fare in un crescendo di manipolazione ed autolesionismo (tutto da documentare e inviare al tutor) fino al cinquantesimo giorno in cui si arriva al saltare da un palazzo togliendosi la vita. Anche quest'ultimo gesto rigorosamente ripreso in video e mandato al referente.
Si chiama balena azzurra in riferimento a questi cetacei che, apparentemente senza motivo, si spiaggiano e muoiono.
È stato arrestato uno dei colpevoli (reo confesso) che avrebbe dichiarato «Non mi pento di nulla, ho purificato la società»
Questo mi ha fatto venire i brividi molto più delle riprese dei ragazzini che saltano dal tetto e si schiantano al suolo per...per compiacere qualcuno che li ha manipolati in questo modo atroce e subdolo.
«Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete». Questo avrebbe detto il ventiduenne studente di psicologia sotto accusa.
Poche cose ormai mi stupiscono, ho visto abbastanza del mondo, ma credo che alla follia umana non ci sia mai limite.
Un ragazzo che studia psicologia e un gruppo che lo sostiene sfruttano i social per...come dobbiamo intendere le sue parole? Per epurare la società da soggetti troppo stupidi per accorgersi che stanno subendo una manipolazione psicologica? Ma quale desiderio di onnipotenza e controllo si cela in loro? Non riesco a spiegarmelo altrimenti. Un desiderio insano di comandare e dominare coloro che si ritiene dei poveri incapaci e come marionette guidarli fino a chiedere loro il sacrificio estremo.
Non faccio certamente paragoni con la manipolazione del CD della Wts, sebbene alcune analogie sorgano spontanee. Vi prego non insinuate nemmeno che lo abbia pensato. Questo è un caso totalmente peculiare ed estremo. Senza contare che non si chiede ai ragazzi di morire per un'idea o un credo ma li si porta giorno dopo giorno, attraverso delle "missioni" quotidiane, in una spirale depressiva che fa perdere loro ogni senso della realtà. E se il giovane studente di psicologia voleva fare un "esperimento" di manipolazione di menti giovani e vulnerabili direttamente sul campo al fine di dimostrare qualcosa non posso che giudicare il suo lavoro ben riuscito, con 157 vittime accertate, peccato che la sua credibilità e il valore di ciò che ha fatto lo avvicinino totalmente a un Mengele e per nulla ad un ricercatore.
Mi viene da riflettere su un'ultimo dettaglio che traggo da questa notizia: quando una persona ha necessità di sentirsi onnipotente (in modo fuori dal normale, patologico) è in grado di mettere in atto le più sottili strategie pur di sentirsi burattinaio delle esistenze di più persone possibili godendo del fatto di essere persino in grado di guidarle verso la morte (non dimenticate che ogni cosa veniva ripresa da qualcuno ed inviata al tutor alimentando un voyeurismo della morte).
So che tutto ha una spiegazione ma in questo caso, pur comprendendo in parte le possibili motivazioni dei responsabili (motivazioni malate), non ne accetto nessuna a giustificazione di una pratica del genere. Se ancora comprendo un pochettino le battute in stile "darvinismo sociale" in cui esce fuori la solita battuta del tipo "beh se l'è andata a cercare! È morto perchè troppo stupido. Ha fatto la ca*#*#*#*#*ta e ci ha rimesso la pelle. Meglio per la specie umana che avrà qualche portatore di geni della stupidità in meno" in questo caso si parla di andare a cercare e attirare ragazzini/e, giovanissimi, inesperti della vita e dei suoi pericoli, sensibili come lo sono tutti gli adolescenti. Si tratta di colpire innocenti che non hanno ancora nemmeno la conoscenza delle cose della vita e la maturità per fare scelte di cui possano essere incolpati. Come si può considerarli da eliminare perchè cascano nel tuo tranello omicida ben ingegnato?
Io veramente...
P.S. Come si fa a concepire che nel XXI secolo una persona si difenda dicendo (cito):
«Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società» - ha spiegato il giovane durante un interrogatorio - «Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza».
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... i/3587183/" onclick="window.open(this.href);return false;
Uscire dal gioco? Impossibile. Il Metro.co.uk riporta le parole di Anton Breido, ufficiale del Comitato investigativo russo che si sta occupando del caso: “Budeikin sapeva molto bene come raggiungere il suo scopo, da quando ha cominciato nel 2013 ha perfezionato le sue tecniche”. La chiave del gioco era far sentire apprezzati e importanti adolescenti depressi e confusi, che trovavano nelle sfide un senso di gratificazione, seppur perverso.
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Non so se ne avete già sentito parlare ma credo valga la pena spenderci due parole.
"Blue whale", balena azzurra, è una sorta di gioco malato messo in piedi da alcuni individui sui social network (in primis la versione russa di Facebook). Un gioco in cui dei tutor portano il ragazzino attraverso degli step quotidiani da fare in un crescendo di manipolazione ed autolesionismo (tutto da documentare e inviare al tutor) fino al cinquantesimo giorno in cui si arriva al saltare da un palazzo togliendosi la vita. Anche quest'ultimo gesto rigorosamente ripreso in video e mandato al referente.
Si chiama balena azzurra in riferimento a questi cetacei che, apparentemente senza motivo, si spiaggiano e muoiono.
È stato arrestato uno dei colpevoli (reo confesso) che avrebbe dichiarato «Non mi pento di nulla, ho purificato la società»
Questo mi ha fatto venire i brividi molto più delle riprese dei ragazzini che saltano dal tetto e si schiantano al suolo per...per compiacere qualcuno che li ha manipolati in questo modo atroce e subdolo.
«Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete». Questo avrebbe detto il ventiduenne studente di psicologia sotto accusa.
Poche cose ormai mi stupiscono, ho visto abbastanza del mondo, ma credo che alla follia umana non ci sia mai limite.
Un ragazzo che studia psicologia e un gruppo che lo sostiene sfruttano i social per...come dobbiamo intendere le sue parole? Per epurare la società da soggetti troppo stupidi per accorgersi che stanno subendo una manipolazione psicologica? Ma quale desiderio di onnipotenza e controllo si cela in loro? Non riesco a spiegarmelo altrimenti. Un desiderio insano di comandare e dominare coloro che si ritiene dei poveri incapaci e come marionette guidarli fino a chiedere loro il sacrificio estremo.
Non faccio certamente paragoni con la manipolazione del CD della Wts, sebbene alcune analogie sorgano spontanee. Vi prego non insinuate nemmeno che lo abbia pensato. Questo è un caso totalmente peculiare ed estremo. Senza contare che non si chiede ai ragazzi di morire per un'idea o un credo ma li si porta giorno dopo giorno, attraverso delle "missioni" quotidiane, in una spirale depressiva che fa perdere loro ogni senso della realtà. E se il giovane studente di psicologia voleva fare un "esperimento" di manipolazione di menti giovani e vulnerabili direttamente sul campo al fine di dimostrare qualcosa non posso che giudicare il suo lavoro ben riuscito, con 157 vittime accertate, peccato che la sua credibilità e il valore di ciò che ha fatto lo avvicinino totalmente a un Mengele e per nulla ad un ricercatore.
Mi viene da riflettere su un'ultimo dettaglio che traggo da questa notizia: quando una persona ha necessità di sentirsi onnipotente (in modo fuori dal normale, patologico) è in grado di mettere in atto le più sottili strategie pur di sentirsi burattinaio delle esistenze di più persone possibili godendo del fatto di essere persino in grado di guidarle verso la morte (non dimenticate che ogni cosa veniva ripresa da qualcuno ed inviata al tutor alimentando un voyeurismo della morte).
So che tutto ha una spiegazione ma in questo caso, pur comprendendo in parte le possibili motivazioni dei responsabili (motivazioni malate), non ne accetto nessuna a giustificazione di una pratica del genere. Se ancora comprendo un pochettino le battute in stile "darvinismo sociale" in cui esce fuori la solita battuta del tipo "beh se l'è andata a cercare! È morto perchè troppo stupido. Ha fatto la ca*#*#*#*#*ta e ci ha rimesso la pelle. Meglio per la specie umana che avrà qualche portatore di geni della stupidità in meno" in questo caso si parla di andare a cercare e attirare ragazzini/e, giovanissimi, inesperti della vita e dei suoi pericoli, sensibili come lo sono tutti gli adolescenti. Si tratta di colpire innocenti che non hanno ancora nemmeno la conoscenza delle cose della vita e la maturità per fare scelte di cui possano essere incolpati. Come si può considerarli da eliminare perchè cascano nel tuo tranello omicida ben ingegnato?
Io veramente...
P.S. Come si fa a concepire che nel XXI secolo una persona si difenda dicendo (cito):
«Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società» - ha spiegato il giovane durante un interrogatorio - «Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza».
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Uscire dal gioco? Impossibile. Il Metro.co.uk riporta le parole di Anton Breido, ufficiale del Comitato investigativo russo che si sta occupando del caso: “Budeikin sapeva molto bene come raggiungere il suo scopo, da quando ha cominciato nel 2013 ha perfezionato le sue tecniche”. La chiave del gioco era far sentire apprezzati e importanti adolescenti depressi e confusi, che trovavano nelle sfide un senso di gratificazione, seppur perverso.