Vieri ha scritto:Ma ragazzi, invece di andare a studiare su 100 pomi di teologia, filosofia, scienza, matematica, astronomia, e chi più me ha e più ne metta ...ma non basta guardare voi stessi e come siete fatti oltre al "vero miracolo della vita" che da un semplice ovulo e da un semplice spermatozoo si forma una vita umana o animale così complessa e direi perfetta.
Volete andare a cercare miracoli in giro per credere quando il vero miracolo siete voi stessi.....
No Vieri non basta nel modo più assoluto, pena l'affossarsi nell'ignoranza più nera, come ci dimostri nei tuoi innumerevoli interventi talmente colmi di errori, inesattezze e fallacie logiche che per spiegarle tutte bisognerebbe scrivere una serie di libri.
Vado a spiegarmi meglio.
In natura non abbiamo gli strumenti per "guardare" praticamente nulla ed avere una qualche informazione di cosa effettivamente sia.
Prova ne è Aristotele, del quale nessuno ne deride la grandezza per il suo ttempo, ma ha detto una marea di minkiate, dai 4 elementi alla natuira del pensiero.
Il nostro corpo si è evoluto in un ambiente di "medie dimensioni", i nostyri sensi, che sono gli unici strumenti di osservazione che abbiamo, sono adatti a sopravvivere in questo ambiente.
Non possiamo vedere i pianeti per ciò che sono ad occhio nudo, li vediamo solo come punti luminosi in movimento.
Non vediamo buona parte dello spettro ottico, non sentiamo molte delle frequenze sonore: non ci è servito per sopravvivere nel corso della nostra evoluzione.
Abbiamo necessità di strumenti che ci permettono di andare oltre i nostri limiti naturali per avere dati più attendibili.
La grandissima rivoluzione che ha innescato Galileo ha avuto l'importanza che ha avuto non solo per la nuova forma di pensiero, ma forse in modo ancora maggiore perchè ha portato 2 nuove tecnologie che hanno cambiato in modo drammatico la nostra visione del mondo: il cannocchiale ed il microscopio.
E' da subito cambiata lo stesso significato della parola "pianeta", la nostra percezione del macrocosmo si è affinata e ci siamo via via liberata delle molte idee errate che ci portavamo dietro, sino ad arrivare ai moderni telescopi ad infrarossi o a raggi x ed altro ancora.
Oggi vediamo ciò che per i nostri antenati era invisibile: per loro o non esisteva o era un miracolo.
Per il microcosmo ci è voluto più tempo ma quanto ha cambiato il mondo il fatto di poter vedere che le forme di vita erano formate da cellule?
Da li al passo dell'origine microbica delle malattie e via a seguire. Tutto perchè abbiamo avuto a disposizione uno strumento che ci permetteva per la prima volta di vedere nel "piccolo" in modo molto più preciso di ciò che ci permettevano i nostri occhi.
Le malattie hanno finito di essere considerate punizioni divine o disequilibri degli "umori" e finalmente si è iniziato ad avere una medicina con maggiore efficacia sino ad arrivare ai vaccini ed agli antibiotici.
Malattie quali spiriti maligni, o punizioni divine, guarigioni considerate "miracoli", angeli che spingevano i pianeti... "miracoli" o "magie" per fortuna oramai molto meno diffusamnte considerate in quel modo.
Tutti concetti che oggi diamo per scontati ma che per centinaia di migliaia di anni della nostra esistenza non potevamo sapere: non avevamo gli strumenti adatti per "guardare".
Questo il motivo principale per cui, buon Vieri, non può bastare in alcun mmodo semplicemente "gtuardare a noi stessi e vedere il miracolo" perchè ciò che possiamo vedere in quel modo è totalmente limitato e non ci permetterebbe che un'osservazione limitatissima e fondamentalmente errata della realtà, anche della nostra condizione. Con strumenti così limitati come i nostri sensi tutto ci apparirebbe come un "miracolo" o una "magia" o un "intervento divino", come anticamente erano considerati anche solo i fulmini.
Questi che tu chiami "miracoli" quindi a ben vedere non sono altro che la nostra ignoranza, un modo per spiegare ciò che non conosciamo ma se osservati con strumenti che ci permettono di "vedere" questi appaiono nella loro natura "meccanica" e finalmente ci possiamo liberare da una forma di pensiero obsoleta ed oramai inutile ai fini del nostro conoscere anche noi stessi.
Dovrei fare un piccolo escursus sui concetti di "sempicità" e "complessità" di un fenomeno, termini che usate devo dire tutti in modo errato.
La complessità/semplicità non sono valori assoluti. Nulla è complesso per wsua natura ma solo in misura delle capacità intellettive, delle conoscenze acquisiti e degli strumenti di osservazione e di elaborazione dei dati del soggetto che osserva il fenomeno.
Questyo perta poia diversi risultati su diversi argomenti ma correi ffarti notare come li hai utilizzati in questo caso: "un semplice spermatozoo ed un semplice ovulo".
Ora relativamente alla nostra conoscenza non sono punto semplici, ma proprio per nulla.
Altresì ciò che tu chiami "miracolo della vita" non è altro che chimica in azione.
Può sembrare un'affermazione brutale, poco piacevole (e dovremmo interrogarci sul perché), ma tale affermazione è vera, in modo certo.
Ciò che avviene quando un ovulo ed uno spermatozoo si incontrano è chimica, e continua ad esserlo non solo nello sviluppo dell'embione/feto/nascituro ma per tutto il resto della nostra vita ed anche oltre. Pure la nostra decomposizione è chimica.
Vuoi affermare che ci sia altro? Puoi metterci sopra qualsiasifantasia tu voglia queta rimane indimostrabile, né vi sono indizi concreti che portino a supporre ci sia "altro" al di fuori di elementi chimici che si combinano.
La chimica è l'unico elemento "necessario" per la vita.
Per cui mio buon Vieri il restare a "guardare in se stessi il miracolo" è solo una frase poetica con la quale restare semplicemente nell'ignoranza più nera, abili solo a credere cose false nelle più disparate forme, in genere in base alla cultura dominante nell'area geografica di nascita e/o residenza. Come possiamo osservare concretamente nelle società umane.