Moderatore: polymetis
sostene ha scritto:Ciao Socrate io non riesco a fare la presentazione Mi puoi spiegare che cosa devo
fare perché vado lì in quel sito però dove la scrivo la mia presentazione
Ti ringrazio
Per quanto riguarda il giudizio, in particolare come viene inteso dai TdG, ti invito ad esaminare con attenzione questa pagina:sostene ha scritto:ciao Socrate
Penso che ti riferisci alla parabola delle pecore dei Capri
ti Invito però a fare qualche riflessione e qualche domanda
intanto Qui non dice che Vengono gettati nel lago di fuoco
Inoltre questo ragionamento andrebbe in contrasto con le parole di Gesù nel vangelo di Giovanni capitolo 12 versetti 47e48
che ne pensate?
Giovanni 5:24
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Giovanni 3,16-18
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Vieri ha scritto:Carissimi, ho riletto questi due passi di Giovanni:Giovanni 5:24
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Quindi è chiaro che si riferisca a Dio padre.
Poi troviamo:Giovanni 3,16-18
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
In conclusione noto che credere in Dio Padre equivalga esattamente a credere in Gesù Cristo per non andare incontro al giudizio.
Non notate allora che le due "Figure" non siano distinte ma parte della stessa "Entità divina" ?
Attendo commenti.
Mauro1971 ha scritto:Si, se doveste riprenderci a testate sulla Trinitá potrei aver conati per 3 volte prima che il gallo canti.
A parte che nel vangelo di Giovanni, Dio e Gesù sono due figure ben distinte, c'è da dire che i passi che riporti sono inquadrabili e rientrano a pieno titolo nel novero di quei versetti giovannei che attestano quella che i biblisti chiamano "cristologia dell'inviato". Nei versetti che riporti infatti non c'è alcun minimo accenno ad una ipotetica, presunta identità di natura tra Dio e Gesù. Questo risulterebbe ancora più chiaro se si avesse chiaro in mente il concetto di "cristologia dell'inviato" e se si comprendesse nei limiti di quale orizzonte concettuale si fonda tale cristologia. Temo comunque che tu sia fuori tema. Per non inquinare questa discussione, portandola irrimediabilmente o.t., suppongo che magari sarebbe opportuno aprirne una specifica sull'argomento.
Nei versetti che riporti infatti non c'è alcun minimo accenno ad una ipotetica, presunta identità di natura tra Dio e Gesù.
Vieri ha scritto:Valentino perdonami ma certo che Dio Padre ed il Figlio Unigenito sono due figure distinte
Vieri ha scritto:ma si ricollegano ambedue a Dio
Vieri ha scritto:(insieme allo Spirito Santo) nella Trinità.
Vieri ha scritto:Poi come tuo solito: NEGARE, NEGARE SEMPRE ...
Vieri ha scritto:Ma come fai a non voler ammettere l'evidenza di questi due passi distinti del Vangelo ?
Ma quale "cristologia dell'inviato" ????
Chi non crede in Dio (Padre) e chi non crede ANCHE in Gesù Cristo SUO FIGLIO UNIGENITO e quindi parte integrante di Dio stesso e NON un "ambasciatore terreno come lo vorresti spacciare ...) E' già giudicato....
Vieri ha scritto:Chiudo poi la discussione.....per non annoiare...
Ma perché anziché portare la discussione fuori tema non rispondete alla domanda di questo utente?Vieri ha scritto:Apro e chiudo subito l'OT...
sostene ha scritto:vorrei portare alla vostra riflessione la scrittura che dice
Giovanni - cap. 5
24) In verità, sì, in verità vi dico: chi ascolta la mia
parola e crede
a colui che mi ha mandato ha vita eterna e non
va incontro
al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
---.
le riflessioni riguardano questo:
Cos'è il giudizio che il cristiano eviterà?
Ray ha scritto:sostene ha scritto:vorrei portare alla vostra riflessione la scrittura che dice
Giovanni - cap. 5
24) In verità, sì, in verità vi dico: chi ascolta la mia
parola e crede
a colui che mi ha mandato ha vita eterna e non
va incontro
al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
---.
le riflessioni riguardano questo:
Cos'è il giudizio che il cristiano eviterà?
Premetto che non credo nella sola scriptura, comunque mi sembra evidente
Che si legga e quindi stiamo parlando di resurrezione e giudizio, infatti alla fine ,parag. 29 e 30, c'è scritto resurrezione di condanna per i malvagi e quella di vita per i "buoni".
Chi ascolta e mette in pratica il verbo non andrà incontro ad un giudizio negativo o di morte spirituale.
Giovanni 1,1-18
1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
.,
Trovo scritto:
"La semantica dell'invio" deve essere intesa sullo sfondo del diritto dell'invio nel Vicino Oriente antico. Un inviato era un messaggero debitamente legittimato che rappresentava il suo sovrano presso una corte straniera. La categoria principale attribuita alla figura dell'inviato era quella della rappresentanza; giocava sulla dialettica tra l'unità e la differenza: l'ambasciatore rappresentava pienamente il suo re pur essendo diverso da lui. I possibili significati di queste rappresentazioni per la cristologia sono evidenti. In quanto inviato del Padre, il Cristo lo rappresenta nel mondo. Non pronuncia parole proprie, ma quelle di suo Padre (3,34; 14,10; 17,8.14); non compie le proprie opere, ma quelle di suo Padre (4,34; 5,17.19; ss.30.36; 8,28; 14,10; 17,24.34). Non compie la sua volontà, ma quella di suo Padre (4,34; 5,30; 6,38; 10,25.37). Non vuol essere null'altro che la voce e la mano di Dio fra gli esseri umani." Marguerat - "Introduzione al nuovo testamento" - (Claudiana) pag. 388
Ray scrive.
Chi ascolta e mette in pratica il verbo non andrà incontro ad un giudizio negativo o di morte spirituale.
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.[/size]
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
Giovanni 3,16-18
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
sostene ha scritto:Per quanto riguarda i dubbi sulla Copiatura dei testi biblici nel corso dei secoli che sia stata manipolata E su questo anche la traduzione del nuovo mondo non è da meno
Personalmente e conoscendo sempre più a fondo le scritture mi rendo conto che Geova e Gesù sanno proteggere molto bene la loro parola.
Tornando all'argomento del giudizio c'è un'altra informazione che Gesù ci da aiutandoci anche ad avere la giusta veduta nell'opera di predicazione almeno a me così sembra anche per questo motivo vorrei il vostro parere
dice in Giovanni 12
.47 Se qualcuno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico, perché non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvarlo.48 Chi respinge me e non accetta le mie parole ha chi lo giudica: sarà la parola che ho detto a giudicarlo nell’ultimo giorno.
ho imparato l 'importanza di appuntare le varie scritture che vengono citate Perché solo così poi mettendole insieme si potrà vedere che armonizzeranno l'una con l'altra senza simbolismi e retoriche
Vieri ha scritto:Hai detto giusto,.....e non vorrei insistere ma Giovanni ( o chi per lui...) non aveva scritto che....Giovanni 1,1-18
Vieri ha scritto:"Qualcuno" insiste ancora con la versione della "Semantica dell'invio" come se Gesù fosse stato un semplice ambasciatore UMANO "plenipotenziario"...e chi lo afferma, chi lo dice, dove c'è CHIARAMENTE specificato ..... che fosse necessariamente umano ?
Vieri ha scritto:Potremmo allora dedurre che questa "voce e la mano di Dio" fossero sicuramente il "verbo" citato da Giovanni?
Vieri ha scritto:Hai scritto:
Ray scrive.
Chi ascolta e mette in pratica il verbo non andrà incontro ad un giudizio negativo o di morte spirituale.
Se allora Giovanni dice:
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.[/size]
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
Facendo allora 2+2 se se si ascolta e si mette in pratica il "verbo" e se questo "Verbo" era Dio
Vieri ha scritto:va da se che nei passi successivi del Vangelo:
Giovanni 3,16-18
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
NON SI CONTRADDICONO mandando alle ortiche la cosiddetta "semantica dell'invio" ovviamente di un profeta completamente umano....ma del vero figlio unigenito di Dio inviato per fare la volontà di Dio e rappresentare pertanto "il verbo" sulla terra...
Vieri ha scritto:Meditate gente meditate...
Risposta sintetica ma estremamente chiara. "Giudizio", in questo e in molti altri passi, è sinonimo di condanna. In altri casi invece si intende "giudizio" nel senso di valutare un comportamento ed assegnare premi o punizioni.Ray ha scritto:Premetto che non credo nella sola scriptura, comunque mi sembra evidente
Che si legga e quindi stiamo parlando di resurrezione e giudizio, infatti alla fine ,parag. 29 e 30, c'è scritto resurrezione di condanna per i malvagi
e quella di vita per i "buoni".
Chi ascolta e mette in pratica il verbo non andrà incontro ad un giudizio negativo o di morte spirituale.
Appunto, basta così.Valentino ha scritto:Vieri ha scritto:Hai detto giusto,.....e non vorrei insistere ma Giovanni ( o chi per lui...) non aveva scritto che....Giovanni 1,1-18
Insistere in che senso?
Più che "insistere" stai ancora una volta cambiando discorso.
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