[Suggerimento]: Gli errori di Darwin

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polymetis
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[Suggerimento]: Gli errori di Darwin

Messaggio da polymetis »

Ho trovato questa recensione interessante mentre leggevo la Repubblica ai seggi....
Prima che qualcuno si ecciti troppo, anticipo che questo libro non è né creazionista né a favore dell'ID.

CONTRO DARWIN EI SUOI APOSTOLI
Repubblica — 29 marzo 2010 pagina 35 sezione: CULTURA

NEW YORK Professore, ma come si fa a intitolare un libro Gli errori di Darwin, oggi, qui in America, in piena polemica creazionista? E si figuri che cosa succederà in Italia. Lei dice che è una lettura laica e scientifica: ma non teme di finire strumentalizzato?
«Guardi, basta con questa storia che a dire la verità si fa il gioco dell' opposizione...».
Ce ne freghiamo del politicamente corretto: questo si può dire?
«Magari in un modo un pochino più garbato».

In modo garbato, Massimo Piattelli-Palmarini, fisico e biologo, uno dei più grandi cognitivisti del mondo, professore all' Università dell' Arizona, e Jerry Fodor, il filosofo e studioso del linguaggio, hanno fatto a pezzi la selezione naturale nelle 264 pagine di What Darwin Got Wrong, il libro che a metà aprile Feltrinelli tradurrà appunto con Gli errori di Darwin e che dalla Boston Review al Guardianè già un caso mondiale. Perché se crolla la selezione naturale crollano anche le traduzioni culturali del darwinismo.

«Proprio quello che ci ha spinto a scrivere questo libro. Il fastidio enorme provato per anni verso i neodarwiniani in psicologia, in sociologia, nella filosofia del linguaggio, della mente: in tuttii settori delle scienze umane».
Facciamo dei nomi.
«La sacra triade. Daniel Dennett, filosofo americano. Richard Dawkins, biologo inglese. Steven Pinker, canadese, psicologo ad Harward. I tre corifei del neodarwinismo».
Che cos' è che non va nell' evoluzione?
«Per carità: l' evoluzione è un fatto. Non è più un ipotesi ma è un dato acquisito. Il problema sono i neodarwiniani che con la selezione naturale pensano di poter spiegare tutto».
Riproviamoci: cosa c' è che non va nella selezione naturale...
«Primo. I cosiddetti vincoli interni. Come avviene l' evoluzione biologica? L' evo-devo ha scoperto che i geni sono sostanzialmente quasi sempre gli stessi da centinaia di milioni di anni. Altro che babbuini: dividiamo tutto con i moscerini e i topi. Naturalmente maggiori sono i vincoli interni e maggiore è la struttura genetica che condiziona lo sviluppo. Minore è quindi l' importanza della selezione naturale».
Punto due.
«Fisica e chimica ci dicono che i principi di autorganizzazione comuni a tante specie non hanno niente a che fare con la selezione naturale. La legge di gravitazione, per esempio: è una legge della fisica. C' è una storiella che spiega bene l' atteggiamento dei neodarwiniani che non si arrendono. Il bambino chiede al babbo: come mai, quando li si lascia andare, gli oggetti cadono a terra? E il babbo neodarwiniano: perché quelli che tendevano a volare in alto sono stati persi dalla selezione naturale».
Punto tre.
«Due grandi evoluzionisti come Jay Gould e Richard Lewontin l' hanno chiarito da tempo: tratti tra loro molto diversi spesso si sviluppano insieme. Impossibile dire quale è stato selezionato e quale si è solo accompagnato». Allora questa selezione naturale non spiega un bel niente? «Attenzione: ogni anno ci dobbiamo rivaccinare perché i virus mutano, e mutano a loro vantaggio e non a nostro. La selezione naturale è una realtà: ma non è il motore delle specie nuove».
Riassunto: l' evoluzione è un dato di fatto, la selezione naturale esiste, ma non è il motore dell' evoluzione.
«Non è il motore della speciazione: della creazione di specie nuove. L' affinamento delle specie sì. La creazione di sottospecie sì. Gli unici esperimenti di evoluzione per selezione naturale hanno portato alla creazione di sottospecie. Da un tipo di moscerino della frutta viene creata la sottospecie di moscerini della frutta. Da un tipo di ranocchio un sottotipo. Ma sempre di ranocchie e moscerini si tratta».
Quindi la selezione naturale non spiega il principio ultimo?
«Non spiega l' evoluzione biologica. Non spiega la creazione delle specie. Noi usiamo una metafora: la selezione naturale è l' accordatore di pianoforti ma non il compositore di sinfonie».
Scusi, e il compositore chi sarebbe?
«Tanti. Via la selezione naturale non è che c' è un solo altro principio che lo sostituisce: i meccanismi sono molteplici».
E invece i neodarwiniani continuano ad applicare quel concetto onnicomprensivo al resto della scienza.
«Prenda la semantica. Daniel Dennett spiega il linguaggio con l' adattamento, i bisogni essenziali, la riproduzione, il cibo. Una balla enorme».
Richard Dawkins?
« The God Delusion è un libro infausto. Io sono ateo, integralmente ateo. Ma sbeffeggiare la religione nel nome di Darwin è una cosa infame».
E Steven Pinker? «Il campione della psicologia neodarwiniana. Spiega tutto con i geni: dall' omicidio alla gelosia».
Professore, lei vive in America e sa bene che i giornali sono pieni di questo tipo di interpretazioni scientifiche. Così ci smonta tutto. «Ma se io le offro una teoria neordarwiniana, che posso dire?, della omosessualità, è chiaro che il giorno dopo ho la prima pagina del New York Times. Se invece le dico, vattelapesca, fattori molteplici, eccetera, io non vado né in prima, né in seconda, né in trentesima pagina».
Che peccato.
«Altro caso famoso. Le violenze all' interno della coppia, delle famiglie. La violenze dei padri sulle figlie adottive. La storia darwiniana spiega tutto. Gene contro gene...».
E che cosa cambia quando spostiamo la selezione naturale dal piedistallo?
«Si reintroducono le scienze sociali: la filosofia, la filosofia del diritto, dell' estetica. Si reintroducono quei grandi temi che per fortuna non sono mai morti».
Non la perdoneranno mai.
«Le faccio già un nome. Giorgio Bertorelle è il presidente della Società italiana di Biologia evoluzionista. Qualche anno fa tentò di far firmare un manifesto agli scienziati di mezzo mondo. Contro di me. Arrivò al mio amico Richard Lewontin. E lui: ma siete completamente matti?».
Figuriamoci adesso che se la prende direttamente con Darwin.
«Un genio, per carità, e forse è un pochettino disonesto criticarlo così, dopo 150 anni. Ma in fondo lo diceva lui stesso che ci sono tante cose che la sua teoria non arrivava a spiegare».
Sta dicendo che a Darwin il suo libro sarebbe piaciuto?
«Beh, sicuramente lui avrebbe capito».
ANGELO AQUARO
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

Mah, io dopo aver militato per anni nel creazionismo da Sermonti a Behe, sono un pò stanco di queste diatribe antievoluzionistiche che poi non portano a chissacchè. Quando si legge "hanno fatto a pezzi la selezione naturale nelle 264 pagine " occorrerebbe un analisi da parte di scienziati specializzati per capire se sono veramente accuse fondate o solamente polemica anti darwiniana.
Comunque le teorie neodarwiniane non sono certo perfette e forse a questo puntano quei scienziati.
"Riassunto: l' evoluzione è un dato di fatto, la selezione naturale esiste, ma non è il motore dell' evoluzione. "
E questo potrebbe trovarmi anche d'accordo, ci sono spiegazioni circa la selezione naturale ancora incerte e non ben fondate, il problema è che occorre trovare questo "motore" o motori dell'evoluzione.
"« The God Delusion è un libro infausto. Io sono ateo, integralmente ateo. Ma sbeffeggiare la religione nel nome di Darwin è una cosa infame». "
Sante parole.


Stay tuned on the future.
Bicchiere mezzo pieno
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Messaggio da Bicchiere mezzo pieno »

ClintEastwood ha scritto:
Sante parole.
E che cos'è peggio? Che gli evoluzionisti sbeffeggino i creazionisti sull'onda di Darwin o che i creazionisti sbeffegino gli evoluzionisti sull'onda di Zichicchi?
E' molto peggio la seconda caro mio! Dai retta a me! :piange:
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Credo che il bandolo della matassa sia semplicemente questo: la selezione naturale (nelle sue varianti neodarwiniane) non riesce a rendere conto in modo adeguato del meccanismo che determina la spciazione, ergo l'evoluzione biologica si muove lungo binari un po' più complessi rispetto a quelli individuati da Darwin ed i suoi moderni epigoni. Il che, ovviamente, pur tagliando le gambe ai vari Dennett e Dawkins, ma lascia la via aperta a tutti gli altri.
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Credo che il bandolo della matassa sia semplicemente questo: la selezione naturale (nelle sue varianti neodarwiniane) non riesce a rendere conto in modo adeguato del meccanismo che determina la spciazione, ergo l'evoluzione biologica si muove lungo binari un po' più complessi rispetto a quelli individuati da Darwin ed i suoi moderni epigoni. Il che, ovviamente, pur tagliando le gambe ai vari Dennett e Dawkins, ma lascia la via aperta a tutti gli altri.
:ok: I neodarwinisti pensano che con le mutazioni casuali e la selezione naturale si possa spiegare tutta la varietà dei viventi. Però altri scienziati hanno dimostrato, senza escludere queste ultime cose, che ci vogliono degli ampliamenti e delle integrazioni nella nuova sintesi evolutiva perchè la selezione naturale non basta, ad esempio, a livello macroevolutivo. Oggi si studiano molto i geni regolatori e l'eredità epigenetica. Secondo me, i biologi dovrebbero essere di mente più aperta e valutare anche le nuove scoperte nella biologia dello sviluppo e nella biologia molecolare.
Mah, io dopo aver militato per anni nel creazionismo da Sermonti a Behe, sono un pò stanco di queste diatribe antievoluzionistiche che poi non portano a chissacchè.
Secondo me, Sermonti è una persona di grande cultura ed è da tanto tempo che si scaglia contro lo scientismo e i dogmi darwinisti. Sermonti pone l'accento su una autoevoluzione e afferma che se vogliamo capire l'evoluzione dobbiamo partire dalla forma e non dai geni. Io non sono d'accordo con lui ma non mi sento di condannarlo perchè anche i pareri degli altri devono essere rispettati. Per quanto rigurada Behe, Dembski, ecc., essi sostengono la teoria dell'Intelligent Design, che non esclude l'evoluzione. Essi ritengono che per certe strutture complesse, quali l'occhio, il flagello batterico, il meccanismo della coagulazione, la molecola dell'emoglobina non possono essere derivate da mutazioni casuali ma da una forza esterna. Ed è qui il loro errore. I sostenitori dell'ID, introducendo una causa esterna nel processo evolutivo, vanno oltre l'ambito della scienza. Le cause dei fenomeni eprocessi vanno indagate e spiegate con i metodi della scienza, altrimenti si aggiunge un intervento di un dio tappabuchi, che diventerà "un'ipotesi" di cui possiamo fare a meno (come diceva Laplace) quando si arriverà a capire bene il processo in questione. Rhonheimer è molto critico a riguardo: «L'immagine di Dio che ci fornisce I'Intelligent Design è l'immagine di un Dio meccanico, un Dio che interviene come costruttore nel processo evolutivo della natura, che crea delle cose, meccanismi, strutture che in parte funzionano e in parte non funzionano, con parti inutili e superflue». I sostenitori dell'ID devono sapere che se non gli va bene la teoria evolutiva dei neodarwinisti, essi non devono ricorrere a queste scappatoie ma cercare un'altra teoria che sia però scientifica, senza mescolare scienza e teologia. Oggi, la teoria evolutiva (con le dovute integrazioni) è l'unica che ci permette di spiegare e interpretare i dati scientifici ed è corroborata da risultati di varie discipline scientifiche, quali biologia molecolare, genetica molecolare, biologia dello sviluppo, genetica di popolazione, antropologia, paleontologia, anatomia comparata, ec... Lo sappiano anche i tdg che invece sostengono il creazionismo che è tutto fuorchè scienza. Quando avrò un pò di tempo cercherò di affrontare anche questo tema.
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=78" onclick="window.open(this.href);return false;
flabot
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Messaggio da flabot »

polymetis ha scritto:Ho trovato questa recensione interessante mentre leggevo la Repubblica ai seggi....
Prima che qualcuno si ecciti troppo, anticipo che questo libro non è né creazionista né a favore dell'ID.

CONTRO DARWIN EI SUOI APOSTOLI
Repubblica — 29 marzo 2010 pagina 35 sezione: CULTURA

NEW YORK Professore, ma come si fa a intitolare un libro Gli errori di Darwin, oggi, qui in America, in piena polemica creazionista? E si figuri che cosa succederà in Italia. Lei dice che è una lettura laica e scientifica: ma non teme di finire strumentalizzato?
«Guardi, basta con questa storia che a dire la verità si fa il gioco dell' opposizione...».
Ce ne freghiamo del politicamente corretto: questo si può dire?
«Magari in un modo un pochino più garbato».

In modo garbato, Massimo Piattelli-Palmarini, fisico e biologo, uno dei più grandi cognitivisti del mondo, professore all' Università dell' Arizona, e Jerry Fodor, il filosofo e studioso del linguaggio, hanno fatto a pezzi la selezione naturale nelle 264 pagine di What Darwin Got Wrong, il libro che a metà aprile Feltrinelli tradurrà appunto con Gli errori di Darwin e che dalla Boston Review al Guardianè già un caso mondiale. Perché se crolla la selezione naturale crollano anche le traduzioni culturali del darwinismo.

«Proprio quello che ci ha spinto a scrivere questo libro. Il fastidio enorme provato per anni verso i neodarwiniani in psicologia, in sociologia, nella filosofia del linguaggio, della mente: in tuttii settori delle scienze umane».
Facciamo dei nomi.
«La sacra triade. Daniel Dennett, filosofo americano. Richard Dawkins, biologo inglese. Steven Pinker, canadese, psicologo ad Harward. I tre corifei del neodarwinismo».
Che cos' è che non va nell' evoluzione?
«Per carità: l' evoluzione è un fatto. Non è più un ipotesi ma è un dato acquisito. Il problema sono i neodarwiniani che con la selezione naturale pensano di poter spiegare tutto».
Riproviamoci: cosa c' è che non va nella selezione naturale...
«Primo. I cosiddetti vincoli interni. Come avviene l' evoluzione biologica? L' evo-devo ha scoperto che i geni sono sostanzialmente quasi sempre gli stessi da centinaia di milioni di anni. Altro che babbuini: dividiamo tutto con i moscerini e i topi. Naturalmente maggiori sono i vincoli interni e maggiore è la struttura genetica che condiziona lo sviluppo. Minore è quindi l' importanza della selezione naturale».
Punto due.
«Fisica e chimica ci dicono che i principi di autorganizzazione comuni a tante specie non hanno niente a che fare con la selezione naturale. La legge di gravitazione, per esempio: è una legge della fisica. C' è una storiella che spiega bene l' atteggiamento dei neodarwiniani che non si arrendono. Il bambino chiede al babbo: come mai, quando li si lascia andare, gli oggetti cadono a terra? E il babbo neodarwiniano: perché quelli che tendevano a volare in alto sono stati persi dalla selezione naturale».
Punto tre.
«Due grandi evoluzionisti come Jay Gould e Richard Lewontin l' hanno chiarito da tempo: tratti tra loro molto diversi spesso si sviluppano insieme. Impossibile dire quale è stato selezionato e quale si è solo accompagnato». Allora questa selezione naturale non spiega un bel niente? «Attenzione: ogni anno ci dobbiamo rivaccinare perché i virus mutano, e mutano a loro vantaggio e non a nostro. La selezione naturale è una realtà: ma non è il motore delle specie nuove».
Riassunto: l' evoluzione è un dato di fatto, la selezione naturale esiste, ma non è il motore dell' evoluzione.
«Non è il motore della speciazione: della creazione di specie nuove. L' affinamento delle specie sì. La creazione di sottospecie sì. Gli unici esperimenti di evoluzione per selezione naturale hanno portato alla creazione di sottospecie. Da un tipo di moscerino della frutta viene creata la sottospecie di moscerini della frutta. Da un tipo di ranocchio un sottotipo. Ma sempre di ranocchie e moscerini si tratta».
Quindi la selezione naturale non spiega il principio ultimo?
«Non spiega l' evoluzione biologica. Non spiega la creazione delle specie. Noi usiamo una metafora: la selezione naturale è l' accordatore di pianoforti ma non il compositore di sinfonie».
Scusi, e il compositore chi sarebbe?
«Tanti. Via la selezione naturale non è che c' è un solo altro principio che lo sostituisce: i meccanismi sono molteplici».
E invece i neodarwiniani continuano ad applicare quel concetto onnicomprensivo al resto della scienza.
«Prenda la semantica. Daniel Dennett spiega il linguaggio con l' adattamento, i bisogni essenziali, la riproduzione, il cibo. Una balla enorme».
Richard Dawkins?
« The God Delusion è un libro infausto. Io sono ateo, integralmente ateo. Ma sbeffeggiare la religione nel nome di Darwin è una cosa infame».
E Steven Pinker? «Il campione della psicologia neodarwiniana. Spiega tutto con i geni: dall' omicidio alla gelosia».
Professore, lei vive in America e sa bene che i giornali sono pieni di questo tipo di interpretazioni scientifiche. Così ci smonta tutto. «Ma se io le offro una teoria neordarwiniana, che posso dire?, della omosessualità, è chiaro che il giorno dopo ho la prima pagina del New York Times. Se invece le dico, vattelapesca, fattori molteplici, eccetera, io non vado né in prima, né in seconda, né in trentesima pagina».
Che peccato.
«Altro caso famoso. Le violenze all' interno della coppia, delle famiglie. La violenze dei padri sulle figlie adottive. La storia darwiniana spiega tutto. Gene contro gene...».
E che cosa cambia quando spostiamo la selezione naturale dal piedistallo?
«Si reintroducono le scienze sociali: la filosofia, la filosofia del diritto, dell' estetica. Si reintroducono quei grandi temi che per fortuna non sono mai morti».
Non la perdoneranno mai.
«Le faccio già un nome. Giorgio Bertorelle è il presidente della Società italiana di Biologia evoluzionista. Qualche anno fa tentò di far firmare un manifesto agli scienziati di mezzo mondo. Contro di me. Arrivò al mio amico Richard Lewontin. E lui: ma siete completamente matti?». Figuriamoci adesso che se la prende direttamente con Darwin.
«Un genio, per carità, e forse è un pochettino disonesto criticarlo così, dopo 150 anni. Ma in fondo lo diceva lui stesso che ci sono tante cose che la sua teoria non arrivava a spiegare».
Sta dicendo che a Darwin il suo libro sarebbe piaciuto?
«Beh, sicuramente lui avrebbe capito».
ANGELO AQUARO




Per completezza posto questa lettera pubblicata sullo stesso giornale dell'articolo sopra.

PALMARINI, DARWIN E GLI SCIENZIATI CONTRARI

Giorgio Bertorelle Università di Ferrara

Nell'intervista al prof Piattelli Palmarini (del 20 marzo, di Angelo Aquaro) il professore dice (a proposito della teoria darwiniana, ndr):"Giorgio Bertorelle qualche anno fa tentò di far firmare un manifesto agli scienziati di mezzo mondo. Contro di me. Arrivò al mio amico Richard Lewontin. E lui: ma siete completamente matti?". Questa frase implica chiaramente che nessuno la firmò e che io sia una specie di pazzoide. Ritengo quindi necessario ribadire che la petizione fu firmata e pubblicata, e che quanto detto da Piattelli Palmerini in passato è stato fortemente criticato da illustri scienziati in tutto il mondo, due dei quali rappresentano le più importanti società scientifiche del settore.
flabot
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Messaggio da flabot »

Mi è capitato spesso, parlando del Gesù storico per esempio, di leggere post in cui si sosteneva che bisognasse solo tenere come riferimento "storici "seri, a discapito di quelli meno attendibili.
Mi chiedevo or ora se questa teoria fosse applicabile pure alla ricerca scentifica, l'andare contro al comune pensiero, può essere ritenuto un non essere seri "scenziati"?.
Io personalmente ritengo che in tutti e due i casi, più gente si ascolti meglio sia, ma se si decide di applicare due pesi e misure diverse, seri si o no a secondo di come soddisfino le mie aspettative, non si è di parte?
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The Red Baron
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Messaggio da The Red Baron »

Bicchiere mezzo pieno ha scritto:
ClintEastwood ha scritto:
Sante parole.
E che cos'è peggio? Che gli evoluzionisti sbeffeggino i creazionisti sull'onda di Darwin o che i creazionisti sbeffegino gli evoluzionisti sull'onda di Zichicchi?
E' molto peggio la seconda caro mio! Dai retta a me! :piange:

ZI-CHI-CHE????
Ci sono due tipi di sciocchi, chi non ha dubbi, chi dubita di tutto
entrambi sono dispensati dal pensare

Bella la Democrazia, così bella che ha messo a morte il Cristo e liberato Barabba!
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

X Bicchiere
"E che cos'è peggio? Che gli evoluzionisti sbeffeggino i creazionisti sull'onda di Darwin o che i creazionisti sbeffegino gli evoluzionisti sull'onda di Zichicchi?
E' molto peggio la seconda caro mio! Dai retta a me! "
Io dico solo che un ateo che si rispetti dovrebbe comunque mostrare rispetto verso le fedi altrui e non sbeffeggiarle anche grossolanamente come fanno appunto persone come Dawkins. Ne ho conosciuti di atei e agnostici che pur non credendo non deridono la fede con battutine alla Margherita Hack, e anche se è solo una falsa speranza non mi dispiacerebbe che gli atei fossero tutti come loro. A Darwin non è mai saltato in mente di usare la teoria dell'evoluzione per smontare in toto la religione, non vedo perchè debbano farlo i posteri in suo nome.
Su Zichichi stessa cosa, se si passa da un fondamentalismo all'altro la minestra è semrpe la stessa, fatta di irrispetto.


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Messaggio da Citocromo »

A Darwin non è mai saltato in mente di usare la teoria dell'evoluzione per smontare in toto la religione, non vedo perchè debbano farlo i posteri in suo nome.
Nella seconda edizione de "L'origine delle specie" (1860) Darwin conclude l'opera aggiungendo una frase che mancava nella prima edizione e presente anche in tutte le altre edizioni: "Vi è qualcosa di grandioso in queste considerazioni sulla vita e sulle varie facoltà di essa, che furono impresse dal Creatore in poche forme o anche una sola". Qualche anno più tardi, nel 1879, scriverà: "Nelle mie fluttuazioni più estreme non sono mai stato ateo nel
senso di negare Dio. Credo che in generale (e sempre di più con il passare degli anni), ma non sempre, la mia posizione possa essere descritta più appropriatamente con il termine agnostico". Inoltre, se prendiamo, ad esempio, la lettera (22-05-1860) al suo amico botanico Asa Gray, vi leggiamo: "[…]In merito all’aspetto teologico della domanda; è sempre doloroso per me.— sono sconcertato.— non avevo alcun’intenzione di dare un’impronta atea al mio scritto. Ma confesso che non riesco a vedere, chiaramente come altri e come desidererei, prove di un progetto e di benevolenza tutto attorno a noi. [...] D’altra parte, non riesco comunque ad accontentarmi di guardare questo meraviglioso universo e specialmente la natura dell’uomo, e di concludere che tutto sia l’esito della forza bruta. Sono incline a guardare tutto come risultante da leggi mirate, con i dettagli, vuoi buoni vuoi cattivi, lasciati all’elaborazione di quello che noi potremmo chiamare caso. Non che questa concezione mi soddisfi affatto. Nel più intimo di me stesso, sento che l’intera materia è troppo profonda per l’intelletto umano. Un cane potrebbe ugualmente speculare sulla mente di Newton. — Lasciamo che ogni uomo speri e creda quel che può.—Concordo certamente con Lei che le mie vedute non sono affatto necessariamente atee. Il fulmine uccide un uomo, che sia un buono o un cattivo, a causa dell’azione esageratamente complessa delle leggi naturali - un bimbo (che potrebbe risultare un idiota) nasce per effetto di leggi ancor più complesse; e non riesco a concepire alcun ragione per cui un uomo, o altro animale, non potrebbe essere stato prodotto ab origine da altre leggi e che tutte queste leggi potrebbero essere state ideate da un Creatore onnisciente, che prevedesse ogni evento e conseguenza futuri. Ma più penso più mi sento sconcertato; come in effetti ho probabilmente palesato in questa lettera."
Dawkins, invece, pretende di dimostrare l'ateismo attraverso la teoria evolutiva e i risultati delle scienze. Ma questa è pura ideologia, non è scienza.
:grazie: :ciao:
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

Molto interessanti queste considerazioni, ricordando inoltre che Darwin fù quasi pastore anglicano, meta alla quale poi rinunciò per i suoi studi naturalistici, ma occorre tener presente che il suo scivolare nell'agnosticismo fù sopratutto a causa della perdita della figlia.
Tempo permettendo in futuro spero di poter aprire un post sulla sua vita visto che in rete c'è poco o nulla in italiano, apparte wikipedia.
Per quanto riguarda Dawkins forza la mano e gli cade la zappa sui piedi.
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Per approfondire ulteriormente l'argomento, articolo preso dal medesimo giornale dell'intervista di inizio discussione







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