apologisti internettiani apostati!
Inviato: 30/08/2010, 20:14
Nel corso degli ultimi anni è nata una nuova specie di tdg i quali hanno aperto forum per cercare di smentire l'accurata analisi critica che il nostro forum ha fatto nei confronti della watch tower, nel cercare di difendersi hanno scritto cose che neanche la WT insegna e a volte sono andati anche oltre (per non dire contro) il punto di vista ufficiale, la cosa mi fa piacere perchè dimostra che cper difendere certe tematiche bisogna uscire dagli schemi semplicistici della WT, però secondo me non se ne rendono conto, a tal proposito è mia intenzione usare questo spazio per sbattergli in faccia la loro apostasia.
Nel far questo dobbiamo rispettare il regolamento il quale dice:
"9. Copia/incolla Sono sconsigliati i copia/incolla di interi testi o pagine web. Vanno eventualmente riportati nel forum solo quei punti che si intendono discutere od analizzare. Non sono consentiti copia/incolla di messaggi inviati in altri forum, se non dopo aver chiesto il permesso all'Amministratore e/o ai Moderatori delle sezioni specifiche in cui si vuole inserire il messaggio. Questo perché le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum; e anche perché nel forum infotdgeova non è consentito ad utenti anonimi, e quindi non iscritti, di postare le loro argomentazioni, nemmeno indirettamente. Se qualcuno vuole intervenire nel forum infotdgeova lo può fare personalmente, compilando l'apposito modulo di iscrizione. "
Anche se sono co-amministratore anche io devo sottostare al regolamento quindi ahime non potrò copia incollare testi ma li dovrò riassumere.
Invito anche voi a fare altrettanto (basta cmabiare poche parole ).
Anche voi potete riportare soggetti apostati da parte di questi neo apologeti internettiani se lo vorrete.
Palo /croce
Il nostro amico polymetis li ha messi KO con un articolo ben fatto al quale hanno contribuito anche alcuni di voi, nel confutare questo articolo i tdg internettiani si sono inventati delle cose interessanti.
Prima di vedere cosa si sono inventati ecco cosa dice ufficialmente sia perspicacia che la TNM a proposito del palo di tortura:
TNM alla voce "palo di tortira":
"Nel greco classico la parola stauròs significava semplicemente un palo verticale, come quelli usati per le fondamenta. Il verbo stauròo significava recintare con pali, o fare una palizzata. Gli ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane scrissero nel greco comune (koinè) e usarono la parola stauròs con lo stesso significato del greco classico, quello cioè di palo semplice, senza alcuna specie di braccio trasversale incrociato in alcun modo. Non c’è nessuna prova del contrario. Gli apostoli Pietro e Paolo usarono anche la parola xỳlon per riferirsi allo strumento di tortura sul quale fu inchiodato Gesù, e ciò dimostra che era un palo verticale senza braccio trasversale, poiché questo è ciò che significa xỳlon in questa particolare accezione.
...
Perciò manca completamente la prova che Gesù Cristo sia stato crocifisso su due pezzi di legno incrociati. Noi non vogliamo aggiungere nulla alla Parola scritta di Dio inserendo nelle Scritture ispirate il concetto pagano della croce, ma rendiamo stauròs e xỳlon secondo i significati più semplici. Poiché Gesù usò stauròs per rappresentare la sofferenza e la vergogna o la tortura dei suoi seguaci (Mt 16:24), abbiamo tradotto stauròs “palo di tortura”, per distinguerlo da xỳlon, che abbiamo tradotto “palo” o, nelle note in calce, “legno” o “albero”, come in At 5:30. "
Perspicacia stessa voce:
"Strumento come quello su cui fu messo a morte Gesù Cristo. (Mt 27:32-40; Mr 15:21-30; Lu 23:26; Gv 19:17-19, 25; vedi PALO, METTERE AL). Nel greco classico il sostantivo stauròs, reso “palo di tortura” nella Traduzione del Nuovo Mondo, indica principalmente un’asta o palo diritto, e non c’è nessuna prova che gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane lo usassero per indicare un palo con un braccio trasversale. "
...
Il fatto che Luca, Pietro e Paolo abbiano usato anche xỳlon come sinonimo di stauròs è un’ulteriore prova che Gesù fu messo al palo su un legno diritto senza un braccio trasversale, poiché tale è il significato di xỳlon in questo particolare contesto. (At 5:30; 10:39; 13:29; Gal 3:13; 1Pt 2:24) Xỳlon ricorre anche nella Settanta greca in Esdra 6:11, dove si parla di un’unica trave o pezzo di legno su cui doveva essere messo al palo il violatore della legge.
Perciò la Traduzione del Nuovo Mondo trasmette fedelmente al lettore l’idea basilare del testo greco traducendo stauròs “palo di tortura”, e il verbo stauròo “mettere al palo”. In questo modo non è possibile confondere stauròs con la croce della tradizione ecclesiastica. Che il palo di tortura fosse portato da un solo uomo, Simone di Cirene, come dicono le Scritture, è del tutto ragionevole, poiché se era lungo 3,5 m e aveva un diametro di 15 cm pesava probabilmente poco più di 45 kg. — Mr 15:21.
Veniamo ora ai nostri apostati internettiani, a grandi linee dicono che Traducendo "palo di tortura" (nel contesto non è solo "palo") si ricalca non tanto la genericità ma la specificità minima dello stauros. Perché indipedententemente da come vi fosse appeso il condannato (direttamente, tramite un patibulum, ecc...) il "palo di tortura" resta l'elemento minimo che costituisce lo strumento impiegato per l'esecuzione. Il condannato, qualunque sia la forma finale che assume lo stauros è comunque appeso ad un palo di tortura che identifica inequivocabilmente lo stauros greco.
Un palo conficcato a terra ad hoc per infliggere una punizione appendendovi il condannato era già uno stauros, indipendentemente dalla modalità con cui vi era appeso il condannato, con le braccia aperte, allungate, a testa in giù o altro ancora..."palo di tortura" non esclude la "croce" perché nel testo greco non si fa riferimento ad una "forma" ma si fa riferimento a quel particolare palo a cui il condannato veniva appeso, poi leggendo il contesto possiamo dedurre se vi venne appeso attaccato ad un patibulum, a testa in giù, a braccia conserte, ecc... ma "palo di tortura" resta il modo più semplice e meno connotato geometricamente per definire lo stauros.
...
viceversa "palo di tortura" rispetta il campo semantico di stauros, poiché l'emento minimo che fa di un oggetto uno stauros non sono due, tre o più pali incrociati, ma un palo verticale a cui con varie modalità viene appeso il condannato. Seppure la forma finale dello stauros è una "croce" rimane sempre un "palo di tortura" a cui il condannato è appeso con un patibulum. Sarà il testo stesso a guidare il lettore alla forma finale, ammesso che sia importamnte indoviduarne una.
C'è addirittura uno che dice che Il corpo direttivo “sfrutta” la traduzione “palo di tortura” per veicolare una ben definita forma, ma non gli risulta che il comitato dei traduttori della TNM faccia la stessa cosa. L'appendice della traduzione infatti non propone mai una forma specifica ma al contrario si limita ad evidenziare l'assenza di prove per la versione a T e non parla affatto di prove di un'ipotetica versione a I.
Insomma capito? per loro i tdg possono credere benissimo che Cristo possa essere morto su una croce e dicono chiaramente che la TNM non indica che Cristo morì su un palo!
Non ho parole!!!
continua...
Nel far questo dobbiamo rispettare il regolamento il quale dice:
"9. Copia/incolla Sono sconsigliati i copia/incolla di interi testi o pagine web. Vanno eventualmente riportati nel forum solo quei punti che si intendono discutere od analizzare. Non sono consentiti copia/incolla di messaggi inviati in altri forum, se non dopo aver chiesto il permesso all'Amministratore e/o ai Moderatori delle sezioni specifiche in cui si vuole inserire il messaggio. Questo perché le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum; e anche perché nel forum infotdgeova non è consentito ad utenti anonimi, e quindi non iscritti, di postare le loro argomentazioni, nemmeno indirettamente. Se qualcuno vuole intervenire nel forum infotdgeova lo può fare personalmente, compilando l'apposito modulo di iscrizione. "
Anche se sono co-amministratore anche io devo sottostare al regolamento quindi ahime non potrò copia incollare testi ma li dovrò riassumere.
Invito anche voi a fare altrettanto (basta cmabiare poche parole ).
Anche voi potete riportare soggetti apostati da parte di questi neo apologeti internettiani se lo vorrete.
Palo /croce
Il nostro amico polymetis li ha messi KO con un articolo ben fatto al quale hanno contribuito anche alcuni di voi, nel confutare questo articolo i tdg internettiani si sono inventati delle cose interessanti.
Prima di vedere cosa si sono inventati ecco cosa dice ufficialmente sia perspicacia che la TNM a proposito del palo di tortura:
TNM alla voce "palo di tortira":
"Nel greco classico la parola stauròs significava semplicemente un palo verticale, come quelli usati per le fondamenta. Il verbo stauròo significava recintare con pali, o fare una palizzata. Gli ispirati scrittori delle Scritture Greche Cristiane scrissero nel greco comune (koinè) e usarono la parola stauròs con lo stesso significato del greco classico, quello cioè di palo semplice, senza alcuna specie di braccio trasversale incrociato in alcun modo. Non c’è nessuna prova del contrario. Gli apostoli Pietro e Paolo usarono anche la parola xỳlon per riferirsi allo strumento di tortura sul quale fu inchiodato Gesù, e ciò dimostra che era un palo verticale senza braccio trasversale, poiché questo è ciò che significa xỳlon in questa particolare accezione.
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Perciò manca completamente la prova che Gesù Cristo sia stato crocifisso su due pezzi di legno incrociati. Noi non vogliamo aggiungere nulla alla Parola scritta di Dio inserendo nelle Scritture ispirate il concetto pagano della croce, ma rendiamo stauròs e xỳlon secondo i significati più semplici. Poiché Gesù usò stauròs per rappresentare la sofferenza e la vergogna o la tortura dei suoi seguaci (Mt 16:24), abbiamo tradotto stauròs “palo di tortura”, per distinguerlo da xỳlon, che abbiamo tradotto “palo” o, nelle note in calce, “legno” o “albero”, come in At 5:30. "
Perspicacia stessa voce:
"Strumento come quello su cui fu messo a morte Gesù Cristo. (Mt 27:32-40; Mr 15:21-30; Lu 23:26; Gv 19:17-19, 25; vedi PALO, METTERE AL). Nel greco classico il sostantivo stauròs, reso “palo di tortura” nella Traduzione del Nuovo Mondo, indica principalmente un’asta o palo diritto, e non c’è nessuna prova che gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane lo usassero per indicare un palo con un braccio trasversale. "
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Il fatto che Luca, Pietro e Paolo abbiano usato anche xỳlon come sinonimo di stauròs è un’ulteriore prova che Gesù fu messo al palo su un legno diritto senza un braccio trasversale, poiché tale è il significato di xỳlon in questo particolare contesto. (At 5:30; 10:39; 13:29; Gal 3:13; 1Pt 2:24) Xỳlon ricorre anche nella Settanta greca in Esdra 6:11, dove si parla di un’unica trave o pezzo di legno su cui doveva essere messo al palo il violatore della legge.
Perciò la Traduzione del Nuovo Mondo trasmette fedelmente al lettore l’idea basilare del testo greco traducendo stauròs “palo di tortura”, e il verbo stauròo “mettere al palo”. In questo modo non è possibile confondere stauròs con la croce della tradizione ecclesiastica. Che il palo di tortura fosse portato da un solo uomo, Simone di Cirene, come dicono le Scritture, è del tutto ragionevole, poiché se era lungo 3,5 m e aveva un diametro di 15 cm pesava probabilmente poco più di 45 kg. — Mr 15:21.
Veniamo ora ai nostri apostati internettiani, a grandi linee dicono che Traducendo "palo di tortura" (nel contesto non è solo "palo") si ricalca non tanto la genericità ma la specificità minima dello stauros. Perché indipedententemente da come vi fosse appeso il condannato (direttamente, tramite un patibulum, ecc...) il "palo di tortura" resta l'elemento minimo che costituisce lo strumento impiegato per l'esecuzione. Il condannato, qualunque sia la forma finale che assume lo stauros è comunque appeso ad un palo di tortura che identifica inequivocabilmente lo stauros greco.
Un palo conficcato a terra ad hoc per infliggere una punizione appendendovi il condannato era già uno stauros, indipendentemente dalla modalità con cui vi era appeso il condannato, con le braccia aperte, allungate, a testa in giù o altro ancora..."palo di tortura" non esclude la "croce" perché nel testo greco non si fa riferimento ad una "forma" ma si fa riferimento a quel particolare palo a cui il condannato veniva appeso, poi leggendo il contesto possiamo dedurre se vi venne appeso attaccato ad un patibulum, a testa in giù, a braccia conserte, ecc... ma "palo di tortura" resta il modo più semplice e meno connotato geometricamente per definire lo stauros.
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viceversa "palo di tortura" rispetta il campo semantico di stauros, poiché l'emento minimo che fa di un oggetto uno stauros non sono due, tre o più pali incrociati, ma un palo verticale a cui con varie modalità viene appeso il condannato. Seppure la forma finale dello stauros è una "croce" rimane sempre un "palo di tortura" a cui il condannato è appeso con un patibulum. Sarà il testo stesso a guidare il lettore alla forma finale, ammesso che sia importamnte indoviduarne una.
C'è addirittura uno che dice che Il corpo direttivo “sfrutta” la traduzione “palo di tortura” per veicolare una ben definita forma, ma non gli risulta che il comitato dei traduttori della TNM faccia la stessa cosa. L'appendice della traduzione infatti non propone mai una forma specifica ma al contrario si limita ad evidenziare l'assenza di prove per la versione a T e non parla affatto di prove di un'ipotetica versione a I.
Insomma capito? per loro i tdg possono credere benissimo che Cristo possa essere morto su una croce e dicono chiaramente che la TNM non indica che Cristo morì su un palo!
Non ho parole!!!
continua...