Dove cercare la verità?
Moderatore: Quixote
Sii!!!!! , è da dove l'hai dedotto?polymetis ha scritto: Ti sei contraddetto, come ogni relativista mascherato. Tutto è in dubbio tranne la tua definizione di verità?
e meno male che sto cercando di relazionare la verità
con l'umiltà, senza presunzione, senza relativismo.
Certo se mi metti in dubbio la mia esistenza e la tua e perfino
la comunicazione che stiamo facendo sul forum come
fossimo pensieri embrionali di qualche alieno e normale
che è alquanto dubbio il discorso,
e poi mi dai dei relativista .
Sinceramente sto solo esponendo un mio pensiero, confrontandolo con altri, atto a migliorarlo e fin d’adesso ringraziopolymetis ha scritto:Se credi che la tua non è la verità, non dovresti neppure provare a difenderla. Se la difendi, è perché credi che sia la verità, e dunque è falso ciò che scrivi all’ultima riga, cioè che non osi credere che quello che hai appena scritto sia vero.
chi si è preso il tempo per rispondermi.
Altro discorso è difendere le mie convinzioni.
Penso che il mio sia un pensiero giusto, non vero, e nemmeno più sensato.polymetis ha scritto:Se non lo credessi vero, e più vero, più corretto, più sensato, di quello che sto dicendo, semplicemente non interverresti. Se intervieni è perché trovi da ridire su quello che ho detto, e se trovi da ridire vuol dire che giudichi false alcune mie affermazioni, e per giudicarle false ovviamente devi presumere che le tue siano più corrette.
Intervengo perché penso a migliorarlo,
e se trovo da ridire non è perché giudico false le tue affermazioni,
ma non le trovo congrue con il mio pensiero.
A creare qualche fraintendimento, penso che sia proprio il concetto di verità,
più filosofico il tuo, più terra terra il mio
Ma per aver una ragione riconosciuta, deve essere dimostrata altrimenti si rimane nel dubbio.polymetis ha scritto:Sto solo dicendo che, qualora fosse nel vero, lo sarebbe a prescindere dal fatto che possa dimostrarlo
Quante persone si sono fatti anni di carcere per non aver compiuto un fatto, ma che i fatti
E le prove pultroppo provavano il contrario? Sono forse i Giudici incapaci di percepire la verità?
O sono impossibilitati e devono sottomettersi alle prove pur sapendo dentro di se che ci sono
delle possibilità dettate dall’intuito che siano davvero innocenti?
Ma questo ti fa onore, ti fa persona intelligente e ti fa gadagnare rispetto.polymetis ha scritto:perché per me credere di essere nel vero vuol solo dire che credo a quello che credo finché qualcosa non mi dissuade con delle argomentazioni migliori delle mie. Quindi credere di essere nel vero non pregiudica un discorso, né un mio cambiamento di opinione, perché non sta scritto da nessuna parte che chi crede di essere nel vero si rifiuti di cambiare opinione.
Chi cammina con questo principio gadagna rispetto questa per me è una verità.
Mentre per me questo è relativismo.polymetis ha scritto:E’ vero il contrario: una persona può credere una cosa giusta, e credere giusto il contrario il giorno dopo, se qualcuno nel frattempo gli ha fatto cambiare idea.
D’accordo fin quando è un qualcosa di personale, e fin quando rimane personale nulla da obiettare,
ma se questo si propaga come verità
all’interno di un gruppo e poi in una società e combina guai a chi ha sposato la sua verità ?
Può cambiare facilmente idea senza una crisi di coscienza? senza ritorsioni
senza pagare dazio per la sua presunzione?
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