Compravendita del perdono

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mauroz
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Compravendita del perdono

Messaggio da mauroz »

Lo hanno rifatto, non hanno resistito alla tentazione e ci sono ricascati. Con una nota ufficiale l’arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela ha annunciato che in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (o GMG, come pare piaccia molto chiamarla agli stessi organizzatori) i sacerdoti deputati alle confessioni avranno, in via eccezionale, una “abilitazione” in più, diciamo pure un superpotere: quello di assolvere direttamente le donne che si sono macchiate del «delitto di aborto procurato».
Nel maggio 2010 avevamo già assistito proprio qui da noi, in Italia, alla prova generale di queste miserande svendite da fiera di paese, quando a Torino, in occasione dell’esposizione della Sindone, il cardinal Poletto, arcivescovo della città, aveva emanato un decreto simile (anche allora ne avevamo dato conto da queste pagine).
Perché una superficiale conoscenza del catechismo cattolico non induca a sottovalutare la sensazionale portata della nuova offerta madrilena, sarà bene ricordare, come i fedeli cattolici ben sapranno, che il peccato dell’aborto è gravissimo, così grave che un semplice sacerdote non basta per assolvere la pentita di turno, ma abbisogna della dispensa del vescovo: essa infatti incorre ipso facto nella scomunica latae sententiae, ossia d’ufficio, automatica.
Ma c’è di più: l’aborto è considerato un peccato più grave della pedofilia. In un’intervista di qualche tempo fa, monsignor Girotti, reggente della Penitenzieria vaticana, si era prodigato per cercare far intendere anche a noi, comuni mortali, come avvenga che un prete pedofilo se la cavi con una confessione – e al confessore sia assolutamente proibita la delazione! – mentre una donna che ha abortito necessita di un “permesso speciale”. Quanti si fossero persi la disinvolta aplomb con la quale il monsignore elargiva questa ed altre chiarissime “verità”, potranno rifarsi qui.
Ora, stupefatti, apprendiamo che questi uomini che si arrogano la facoltà di interpretare il giudizio divino sugli altri uomini, non solo sanno che Dio nutre minor disappunto verso un suo ministro che stupra e sodomizza minori – magari a decine –, piuttosto che per una donna che si sottopone all’interruzione di gravidanza; essi sanno persino che oggi – proprio oggi e non sempre –, e a Madrid – proprio lì e non ovunque –, Dio sarà un po’ più ben disposto verso tali suddette donne e concederà loro la salvezza, ma, attenzione, solo a condizione che esse si trovino a confessarsi a Madrid tra il 16 e il 22 agosto. Il 23 già dovrete cavarvela da sole, care signore, l’offerta speciale è terminata, e il prezzo delle vostre scelte torna quello che era prima: fiamme eterne, a meno che il vescovo locale non disponga diversamente.
Ora, è evidente come tutto ciò possa sanamente indurre il riso quanti dispongono di una mente sufficientemente salda. Ciò non ostante è piuttosto irritante constatare come la merce di scambio, anche per queste carnevalate teologiche – di cui, ne siamo certi, qualunque credente sincero prova pudore – debba essere sempre e ancora la condotta di vita delle donne, continuamente al centro delle “paterne” attenzioni delle gerarchie ecclesiastiche. Oltretutto qui con l’ulteriore beffa di essere appellate al maschile: nel testo originale in lingua spagnola col quale si annuncia la grande amnistia, si legge infatti che la remissione della scomunica per l’avvenuto aborto sarà elargita «a los fieles verdaderamente arrepentidos», cioè «ai fedeli sinceramente pentiti». I vescovi stiano pur tranquilli: per quanto grandi passi la scienza – nonostante loro – abbia compiuto, ancora non è in grado di rendere gravidi gli uomini. Che la Chiesa stia giocando d’anticipo?
Alessandra Maiorino

http://www.archimadrid.org/index.php?op ... 97:O129342" onclick="window.open(this.href);return false;

due piani di raffronto, il primo sulla elargizione al perdono...
se la chiesa è arrivata a questo significa che tutte le campagne antiabortiste in spagna non hanno funzionato e quindi si cerca di recuperare , curioso il riferimento al termine "fedeli"( genere maschile), presente nel dispositivo, la dice lunga sul maschilismo imperante nella chiesa!
secondo piano introdotto da conv...
...perchè la comunità deve pagare i costi delle rappresentazioni della chiesa?
tema già affrontato in occasione dell'esposizione della sindone a torino, io credo che la chiesa o i fedeli debbano farsi carico delle spese della loro consorteria!
...e poi, a proposito, specialmente in questi periodi di crisi, ma la chiesa che sacrifici sta facendo per contrastare la crisi economica? :boh:
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arwen
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Messaggio da arwen »

Da cattolica posso dire che mi piacerebbe molto che mettessero la scomunica in automatico anche per i pedofili, secondo me sarebbe doveroso, più che doveroso, mentre sono d'accordo ( lo avevo già detto nel 3d sull'aborto ) che rimanga per l'interruzione di gravidanza tranne per motivi eccezionali ( rischio della vita della madre ).
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Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Premesso che sono totalmente contraria alla posizione della Chiesa Cattolica sull'aborto, argomento su cui non mi ripeterò perchè mi sono spiegata ampiamente in un altro thread, credo che in quello che hai scritto ci sia troppa disinformazione. Non dico che tu sia in malafede, ma che forse ignori un buon numero di cose e questo ti porta a diffondere idee abbastanza lontane dalla verità.

1. Il titlo è fuorviante: come puoi parlare di compravendita se non c'è nessun passaggio di denaro, beni materiali o favori?

2.
un semplice sacerdote non basta per assolvere la pentita di turno
. Questo riguarda tutti gli scomunicati, anche quelli, per esempio, che hanno sposato una persona divorziata (intendo una persona che si era in precedenza sposata con rito cattolico e poi aveva ottenuto il divorzio civile). Non tutti i semplici sacerdoti possono dare l'assoluzione che cancella la scomunica, però molti vescovi danno questa "abilitazione" a tutti i preti della loro diocesi.

3.
ai fedeli sinceramente pentiti
. L'uso del maschile è del tutto corretto, perchè la scomunica colpisce anche chi procura l'aborto, cioè medici e loro collaboratori. Ti ricordo che per la grammatica, in spagnolo come in italiano, quando si parla di un gruppo di cui fanno parte uomini e donne si usa il maschile (per esempio si dice "gli spettatori" al maschile anche quando la maggior parte sono donne).

Ma guarda un po' se tocca a un'eretica come me difendere il Vaticano! :fronte: Tutto perchè ho questa fissa di voler cercare la verità.

Il commento negativo che avanzerei io, invece, è sullo stile e le modalità da marketing strategy. Non sono i soli, è vero, ma sono dei maestri in questo.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Scusa Arwen, scrivevamo contemporaneamente e la mia risposta commentava il post di Mauroz.

A te invece vorrei ricordare che la scomunica riguarda anche le donne che abortiscono per salvare la propria vita. Infatti la vita di un feto o di un embrione vengono messe esattamente sullo stesso piano di quella della persona adulta. Perciò secondo questa logica una donna che abortisce per salvare la propria vita viene messa sullo stesso piano di chi, in una situazione di pericolo, uccide un innocente più debole per assicurarsi la propria incolumità. La conseguenza logica è che se una donna abortisce per questo motivo può essere riammessa fra i fedeli solo se si pente di essere ancora viva.

Io questa logica non la condivido nel modo più assoluto, perchè non accetto la premessa. Ma se tu accetti la premessa ...
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shanina
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Messaggio da shanina »

Quali introiti riceve la Chiesa,per ogni assoluzione da aborto? :boh:

Se la Chiesa non assolve,c'è sempre chi dice:"Eh ma Gesù perdonava!".

Se fa il contrario,c'è chi dice:"Eh le assoluzioni a buon mercato!".

Senza andare oltre,dove altri ci vedono malafede e dicono che è una compravendita,senza riportare quanto incassa la Chiesa,per ogni assoluzione che concede,io la chiamerei la festa del perdono e della misericordia che la Chiesa dona a tutti coloro che vogliono davvero ottenere misericordia e che sono davvero pentiti.

Se sei brutto,ti tirano le pietre,sei sei bello,uguale!
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Gocciazzurra
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Messaggio da Gocciazzurra »

Spostato in Fuori tema.
Immagine
Le parole troveranno credito quando i fatti daranno certezze. (Socrate)

Un po' di me Immagine
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Chi ha scritto questo articolo ha dimostrato solo la sua saccenteria e la sua raccapricciante stupidità.
Mi limito a commentare solo alcune “perle” di questa accozzaglia di stupidaggini che più stupidaggini non si potrebbe:


Lo hanno rifatto, non hanno resistito alla tentazione e ci sono ricascati. Con una nota ufficiale l’arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela ha annunciato che in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (o GMG, come pare piaccia molto chiamarla agli stessi organizzatori) i sacerdoti deputati alle confessioni avranno, in via eccezionale, una “abilitazione” in più, diciamo pure un superpotere: quello di assolvere direttamente le donne che si sono macchiate del «delitto di aborto procurato».
Mi sfugge una cosa: dove sarebbe la compravendita?
La cosa è abbastanza semplice per chi sa qualcosa di teologia cattolica. Il sacramento dell'ordine sussiste nella sua pienezza nei Vescovi, i quali sono i successori di quegli apostoli ai quali un certo carpentiere galileo un giorno disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”. (Gv 20,23) Ci sono dei peccati, considerati di particolare gravità, il cui perdono è di competenza solo dei vescovi o di particolari presbiteri da loro delegati. In questo caso semplicemente l'ordinario del luogo, il quale ha pieno potere, in quanto successore degli apostoli, visto che, data la particolare situazione di coinvolgimento emotivo e spirituale in cui centinaia di migliaia di giovani si troveranno e visto che si presume che se stanno lì è perché a certe cose ci credono, si è reso semplicemente conto che è se non altro probabile che costoro decidano di togliersi qualche sassolino dalla scarpa per potersi accostare all'Eucaristia e godere pienamente dei benefici spirituali in ragione dei quali la Giornata Mondiale della Gioventù è stata istituita. Ora, visto che la giornata del vescovo è fatta di 24 ore e che costui avrà anche altre cose da fare durante questi giorni che non stare ad amministrare il sacramento della penitenza, il quale, per fare le cose come si deve, richiede un po' di tempo, la cosa più logica da fare era delegare tutti i sacerdoti presenti (che in ragione del sacramento dell'ordine di cui sono stati investiti già dispongono di questa facoltà, che una norma del diritto canonico gli impedisce di esercitare in situazioni ordinarie, ma non, appunto, in situazioni straordinarie come quella presente) la facoltà di rimettere anche quei peccati per la remissione dei quali generalmente bisognerebbe rivolgersi al vescovo o ad un sacerdote (particolarmente preparato da un punto di vista pastorale e teologico) da questi delegato.
Perché una superficiale conoscenza del catechismo cattolico non induca a sottovalutare la sensazionale portata della nuova offerta madrilena, sarà bene ricordare, come i fedeli cattolici ben sapranno, che il peccato dell’aborto è gravissimo, così grave che un semplice sacerdote non basta per assolvere la pentita di turno, ma abbisogna della dispensa del vescovo: essa infatti incorre ipso facto nella scomunica latae sententiae, ossia d’ufficio, automatica.
Altro sfondone. Non è che un normale sacerdote non sia sufficiente, è semplicemente che, data la particolare delicatezza di talune situazioni è meglio che non sia un semplice sacerdote (che magari non ha una laurea in teologia morale o psicologia) ad occuparsene, ma il vescovo stesso (che si suppone che, appunto perché vescovo, abbia una preparazione e delle doti pastorali superiori al semplice sacerdote) o ad un presbitero da questi delegato proprio in ragione della sua particolare predisposizione ad occuparsi di determinate situazioni. Nulla di sconvolgente dunque.
Ma c’è di più: l’aborto è considerato un peccato più grave della pedofilia.
E lo è!!!! Per l'antropologia cattolica, infatti, il feto è a tutti gli effetti un essere umano innocente. Ora è più grave abusare di un innocente o ucciderlo?! Ovviamente è più grave ucciderlo. Di conseguenza, chi ammazza un bambino nell'utero di sua madre si macchia di un peccato ancora più grave di chi lo molesta fuori. La cosa è lapalissiana per chiunque non consideri il feto, come probabilmente è il caso di colei che ha scritto questo articolo, come un ignobile grumo di cellule (ma di chi sono queste cellule?). tanto da trasformare l'aborto, che è a tutti gli effetti un omicidio, in un'asettica “interruzione di gravidanza”, lì dove ad essere interrotta è invece soprattutto la vita di un poveraccio che ha solo la colpa di galleggiare nella pancia di qualcuno che di lui non ne vuol sapere.
Oltretutto qui con l’ulteriore beffa di essere appellate al maschile: nel testo originale in lingua spagnola col quale si annuncia la grande amnistia, si legge infatti che la remissione della scomunica per l’avvenuto aborto sarà elargita «a los fieles verdaderamente arrepentidos», cioè «ai fedeli sinceramente pentiti».
Lo spagnolo, come l'italiano, non ha il neutro, ergo quando si indica un insieme indistinto sia di uomini che di donne si usa il plurale maschile. Forse alla nostra articolista (che evidentemente è rimasta ancora al facile slogan “l'utero è mio è lo gestisco io”) sfuggono due cosette: 1) oltre all'aborto ci sono anche altri peccati per cui di norma l'assoluzione viene riservata solo ai vescovi (l'aver praticato il satanismo, ad esempio, è uno di questi); l'aborto non è un peccato che riguarda esclusivamente la donna che si sottopone all'interruzione della gravidanza (non c'è cosa migliore per scaricare le coscienze che creare delle simpatiche locuzioni che mascherino la vera natura di un atto), ma anche i maschietti che ne siano in qualche modo coinvolti, tipo i medici che la eseguono, ad esempio.


...perchè la comunità deve pagare i costi delle rappresentazioni della chiesa?
tema già affrontato in occasione dell'esposizione della sindone a torino, io credo che la chiesa o i fedeli debbano farsi carico delle spese della loro consorteria!
Perché la comunità è anche colei che ne trae i benefici. Un afflusso consistente di persone in una qualsiasi città, per un qualsiasi evento, crea ricchezza per la città stessa. Io vivo a Roma e mi occupo da anni ricettività e ti assicuro che gli albergatori romani non piangono quando le loro strutture si affollano di gente venuta in città per assistere ad una beatificazione, ed i ristoratori non si battono il petto quando le stesse persone gli riempiono il locale, così come i tassisti non imprecano contro il governo ladro quando sono “costretti” a fare decine e decine di corse da e per l'aeroporto in un solo giorno per trasportare questi maledetti cattolici inopportuni e superstiziosi, così come i negozianti non tentano il suicidio quando gli stessi individui si riversano in massa nei loro esercizi per comprare scarpe, vestiti, cappellini, cibare e paccottiglia varia, ecc.
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Messaggio da pavel43 »

Fra i milioni di pellegrini che arrivano ai luoghi sacri o agli eventi organizzatoi dalla chiesa c’è sempre un certo numero di persone sofferenti nello spirito per svariati motivi.
Ricerca di un senso alla propria vita, desiderio di una svolta, rimorsi mai sopiti e desiderio di pentimento e di ritrovare la pace interiore.
Certi eventi coinvolgono in maniera particolare, fanno esplodere nell’intimo forti contraddizioni, rendono insopportabile lo stato presente e forte il desiderio di aprirsi, di confessarsi.
Per capire dal punto di vista letterario si possono leggere gli episodi di drammatiche conversioni: Sant’Agostino, l’Innominato….
La Chiesa ha il dovere di accogliere il peccatore pentito e riportarlo alla Grazia di Dio.
Se il rigore richiesto per certi peccati ha un suo senso, lo ha pure concedere l’opportunità di aiutare il peccatore di fare quel passo che gli sembra impossibile.
Il confessore sarà preparato ad accompagnare la misericordia che amministra con la progressiva consapevolezza del penitente alla gravità della colpa commessa e ad un percorso di conversione.
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arwen
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Messaggio da arwen »

Cogitabonda ha scritto:Scusa Arwen, scrivevamo contemporaneamente e la mia risposta commentava il post di Mauroz.

A te invece vorrei ricordare che la scomunica riguarda anche le donne che abortiscono per salvare la propria vita. Infatti la vita di un feto o di un embrione vengono messe esattamente sullo stesso piano di quella della persona adulta. Perciò secondo questa logica una donna che abortisce per salvare la propria vita viene messa sullo stesso piano di chi, in una situazione di pericolo, uccide un innocente più debole per assicurarsi la propria incolumità. La conseguenza logica è che se una donna abortisce per questo motivo può essere riammessa fra i fedeli solo se si pente di essere ancora viva.

Io questa logica non la condivido nel modo più assoluto, perchè non accetto la premessa. Ma se tu accetti la premessa ...
Sei sicura?. devo chiedere ad uno dei tanti sacerdoti che conosco. Penso che ti sbagli. :boh:
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Messaggio da Cogitabonda »

arwen ha scritto:Sei sicura?. devo chiedere ad uno dei tanti sacerdoti che conosco. Penso che ti sbagli. :boh:
Sì per favore! chiedi e fammi sapere la risposta! :ok:
Sarei felicissima di sbagliarmi, non perchè io dia peso alle scomuniche, ma penso a quelle donne cattoliche che si sono trovate o potrebbero trovarsi in questa drammatica situazione.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da arwen »

Cogitabonda ha scritto:
arwen ha scritto:Sei sicura?. devo chiedere ad uno dei tanti sacerdoti che conosco. Penso che ti sbagli. :boh:
Sì per favore! chiedi e fammi sapere la risposta! :ok:
Sarei felicissima di sbagliarmi, non perchè io dia peso alle scomuniche, ma penso a quelle donne cattoliche che si sono trovate o potrebbero trovarsi in questa drammatica situazione.
Cercherò di farlo il prima possibile, anche se son quasi tutti in ferie.....sai perchè mi sorge il dubbio che forse ti sbagli?. Anni fa ho assistito alla santificazione ( i cattolici del sito mi correggano se sbaglio, ma è passato tanto tempo ), di una madre di famiglia che essendo incinta e scoprendo di avere un tumore non volle abortire ( quindi per questo penso che in casi estremi sia permesso ), nè curarsi ( perchè ovviamente, avrebbe influito sul feto in maniera disastrosa ), alla fine ha dato alla luce una bimba, che da adulta, era in piazza S. Pietro con la sua famiglia ad assistere alla elevazione agli altari della mamma che non aveva mai conosciuto. Se quindi ogni donna che è in pericolo di vita non potesse abortire , come tu asserisci, per la CC, quante sante dovremmo avere?. Quante donne avrebbero già rinunciato alla loro vita per darla al proprio figlio?. Per questo penso che solo in questo caso la chiesa lasci la decisione alla diretta interessata ( dopotutto è lei che rischia la vita ) e anche se non approvi, dovendo scegliere tra la morte dell'uno o dell'altro, non ci si voglia immischiare ma lasciarla come decisione personale. Comunque chiederò!. :ciao: :sorriso:
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Messaggio da mauroz »

...tralasciando la presenza di politici figuranti che utilizzano l'evento per pura e semplice propaganda, escludendo i religiosi che costruiscono l'evento per scopi a loro ben chiari, per esempio ristabilire un contatto o ricostruitre un seguito, io domando, ma a queste centinania di giovani, che per loro natura sono propensi a valori come l'amore e la solidarietà, e a cui vengono instillate enormi dosi di responsabilità nell'agire quotidiano o speranza verso la risoluzione dei problemi del mondo attraverso i dettati della chiesa, a questi giovani come verrano compensate le evidenti prese di atto che la natura umana e le difficoltà sociali nonchè economiche di tutto il mondo passano attraverso le forche caudine di decisioni politiche mondiali che finora hanno dimostrato di fallire miseramente il loro ruolo egemone? non sarebbe meglio, oltre che costruire una idea del mondo che offra solo la preghiera o la fede come metodo di risoluzione dei problemi offrire ai giovani anche l'alternativa di porsi loro motore del cambiamento socioeconomico dell'umanità, magari prendendo atto che solo la partecipazione attiva e consapevole ( oltre che politica) è in grado di cambiare il mondo per davvero?
:boh:
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Cogitabonda scrive.
A te invece vorrei ricordare che la scomunica riguarda anche le donne che abortiscono per salvare la propria vita. Infatti la vita di un feto o di un embrione vengono messe esattamente sullo stesso piano di quella della persona adulta. Perciò secondo questa logica una donna che abortisce per salvare la propria vita viene messa sullo stesso piano di chi, in una situazione di pericolo, uccide un innocente più debole per assicurarsi la propria incolumità. La conseguenza logica è che se una donna abortisce per questo motivo può essere riammessa fra i fedeli solo se si pente di essere ancora viva.

Vi è da fare un distinguo.
Abbiamo l’Aborto Diretto e indiretto.
L’aborto diretto, ossia l’interruzione della gravidanza uccidendo direttamente il bambino, e questo per qualsiasi motivo anche per salvare la madre, in ogni caso l’aborto diretto è sempre un omicidio e come tale la scomunica colpisce chi lo pratica.

Abbiamo quello che definiamo l’aborto indiretto, non voluto.
Il medico cerca di salvare la madre, la morte del bambino non è voluta ma è stato un effetto collaterale all’intervento, cioè secondario, un cancro all’utero necessita un’isterectomia, ora per un tale intervento demolitore c’è la possibilità della morte del bambino, anche se il medico cerca di salvarlo, ma tale morte non è dovuta all’aborto diretto, ma all’effetto dell’asportazione dell’utero, ciò che manca è l’intenzione di uccidere il bambino in questo caso non c’è la scomunica.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Grazie per il chiarimento!
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da pavel43 »

...tralasciando la presenza di politici figuranti che utilizzano l'evento per pura e semplice propaganda, escludendo i religiosi che costruiscono l'evento per scopi a loro ben chiari, per esempio ristabilire un contatto o ricostruitre un seguito, io domando, ma a queste centinania di giovani, che per loro natura sono propensi a valori come l'amore e la solidarietà, e a cui vengono instillate enormi dosi di responsabilità nell'agire quotidiano o speranza verso la risoluzione dei problemi del mondo attraverso i dettati della chiesa,
questa e la parte sotto sono palesemente in contraddizione, prima si guarda con sospetto il richiamo alla responsabilità quoidiana (qui “instillati” per dare una nota negativa), poi si inivita ad una partecipazione attiva e responsabile, potresti invertire la posizione delle espressioni ed ottenere lo stesso risultato.
Quello che disturba è che nel primo sia la chiesa il soggetto a prendere l’iniziativa, vero?
Ma nel secondo non si sa bene chi, forse gli stessi detestati politici?


a questi giovani come verrano compensate le evidenti prese di atto che la natura umana e le difficoltà sociali nonchè economiche di tutto il mondo passano attraverso le forche caudine di decisioni politiche mondiali che finora hanno dimostrato di fallire miseramente il loro ruolo egemone? non sarebbe meglio, oltre che costruire una idea del mondo che offra solo la preghiera o la fede come metodo di risoluzione dei problemi offrire ai giovani anche l'alternativa di porsi loro motore del cambiamento socioeconomico dell'umanità, magari prendendo atto che solo la partecipazione attiva e consapevole ( oltre che politica) è in grado di cambiare il mondo per davvero?
Eh sì l’omino (che non so inserire) ha ben motivo di grattarsi la testa, è rimasto confuso!
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