nell'alveo della nascente "economics of religion", una sociologia delle religioni che utilizza i metodi quantitativi propri dell'economia e diversi suoi paradigmi interpretativi, Rodney Stark (sociologo delle religioni di fama mondiale) e Laurence Iannaccone (economista, tra i pionieri di questo campo di ricerca) sono due degli studiosi più rappresentativi e prolifici.
Ho scoperto che nel 1997 pubblicarono un interessantissimo studio sui tdg, "Why the Jehovah’s Witnesses Grow so Rapidly: A
Theoretical Application" (Perchè i tdg crescono così rapidamente: un'applicazione teorica), che probabilmente conoscete già ma che porto comunque all'attenzione di eventuali foristi ignari della cosa.
In allegato trovate il relativo file pdf, che consiglio a tutti di leggere. Sono venticinque pagine in un inglese abbastanza fluente, quindi non dovrebbe dare troppi problemi. In ogni caso, riporto qui una brevissima sintesi.
I due autori si propongono di spiegare la rapida crescita dei tdg a livello mondiale applicando un modello teorico schematizzabile nei seguenti dieci punti:
- Continuità culturale: i nuovi movimenti culturali hanno più probabilità di successo se mantengono una continuità culturale con le fedi convenzionali delle società in cui cercano proseliti.
Se le profezie falliscono: i nuovi movimenti religiosi hanno più probabilità di successo se le loro dottrine sono non empiriche.
Rigore: i nuovi movimenti religiosi hanno più probabilità di successo se mantengono un livello medio di tensione con l’ambiente circostante, rigido ma non troppo rigido.
Legittimare l’autorità: i movimenti religiosi hanno più successo se hanno leader legittimi con adeguata ed efficace autorità.
- L’adeguata autorità richiede chiare giustificazioni dottrinali per una leadership efficace e legittima.
- L’autorità è giudicata tanto più legittima e guadagna in efficacia in base a quanto i membri percepiscono se stessi come partecipi del “system of authority”.
Una forza-lavoro religiosa: un movimento religioso cresce quanto più riesce a generare una forza-lavoro religiosa molto motivata, volontaria e che includa molti che siano disposti a fare proselitismo.
Fertilità adeguata: i movimenti religiosi devono mantenere un livello di fertilità sufficiente a sostenere la mortalità dei membri.
Una “ecologia” favorevole [in senso economico, NDT]: a parità di altri fattori, religioni nuove e non convenzionali prosperano maggiormente se competono con deboli organizzazioni religiose locali, in un’economia religiosa relativamente non regolata.
Nodi della rete: I movimenti religiosi hanno più successo se sostengono forti legami interni tra i membri, rimanendo però dei social network aperti, capaci di formare e mantenere stretti legami con chi non ne fa parte.
Conservare il rigore: I movimenti religiosi continuano a crescere solo se mantengono una tensione sufficiente con l’ambiente esterno, solo se conservano un sufficiente rigore.
Socializzazione efficace: i movimenti religiosi devono integrare i giovani sufficientemente bene al fine di minimizzare sia le fuoriuscite sia l’appeal rappresentato da un rigore ridotto.
Vi consiglio caldamente, ancora una volta, di leggere l'articolo e di analizzare anche la ricca bibliografia che vi darà molti spunti per approfondimenti ulteriori (non necessariamente legati ai tdg, ma relativi alla sociologia delle religioni e all'economics of religion).
Salve a tutti,
Davide