Fa parte della loro prassi declassare Gesù ad un semplice profeta di Nazaret. E poi lo sanno benissimo che lo sgorbio
Geova è la pronuncia sbagliata del tetragramma, dato che lo scrivono ne
Il nome divino..., a p. 7 e ss.
Di cose strampalate se ne leggono una marea nelle riviste. Sempre in questa medesima Torre scrivono (sottolineature mie):
Gesù parlava e insegnava attingendo a qualcosa di unico: i ricordi dei tempi in cui viveva nel reame spirituale all'eccelsa presenza dell'Iddio Altissimo.
Il loro Iddio Altissimo è immerso nel tempo, non nell'eternità. Pur affermando in un'altra rivista (che ho segnalato tempo fà) che Geova non abita nell'universo fisico che ha creato, egli si trova immerso nel tempo e, quidi, presumo anche in uno spazio, dato che ha il corpo spirituale. E questo sarebbe Dio? Dicono che la Trinità è di origine pagana; ma non sanno che questo Geova ha le caratteristiche di un dio degli antichi popoli pagani? Ma come faceva Gesù ad attingere ai ricordi di Michele, se essi sono due persone diverse? Come faceva al momento della discesa dello spirito santo al Giordano, a ricordarsi di essere stato Michele, se dell'Arcangelo ha solo la sua forza vitale trasformata e adattata all'uomo e per di più impersonale?
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
Presentazione:
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