Bibbia: Diluvio e arca di Noè

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Daniele Messina ha scritto:
Gabriella Prosperi ha scritto:
Daniele Messina ha scritto: Ma se un evento come il diluvio non fosse mai accaduto, appartenendo solo a mitologia, non sarebbe stato preso a testimonianza da Cristo e dai suoi apostoli! Che necessità vi era di simili citazioni, potendo fare molti altri esempi?
Perchè erano "nozioni" acquisite dalle persone a cui parlava ed erano esempi calzanti in quanto tali.
Avesse parlato di fenomeni sconosciuti all'epoca, ma che conosciamo ora, o che conosceremo in futuro, quanto peso avrebbero avuto le sue parole?.
Non sarebbe stato preso per un visionario piuttosto che un bestemmiatore, come avvenne?
Gabriella
posso capire le nozioni acquisite, ma un passato storico pieno di esempi per gli Ebrei contemporanei di Cristo c'era senza dover menzionare il diluvio che non è comunque direttamente collegato alla storia di Israele. Avrebbe potuto prendere esempi dalle guerre di conquista, da Mosè, Giosuè, Gerico, Sansone, i Filistei, e molto altro di più verosimile e diretto del loro passato come popolo e quindi che avrebbero ancor meglio compreso! Ma ai miracoli credete o no? Non quelli presunti di oggi, intendo in quelli citati dalla Bibbia. Perché io sostengo che se non si crede, ovvio che allora possiamo continuare a parlare di tutto connesso ai miracoli ma come non avessimo parlato di niente! Non vi pare? :boh: :boh: :boh:
Prima di ogni altra cosa, direi di capire se è accaduto o se non è accaduto.

...no, io non credo ai miracoli.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Daniele Messina ha scritto:posso capire le nozioni acquisite, ma un passato storico pieno di esempi per gli Ebrei contemporanei di Cristo c'era senza dover menzionare il diluvio che non è comunque direttamente collegato alla storia di Israele. Avrebbe potuto prendere esempi dalle guerre di conquista, da Mosè, Giosuè, Gerico, Sansone, i Filistei, e molto altro di più verosimile e diretto del loro passato come popolo e quindi che avrebbero ancor meglio compreso! Ma ai miracoli credete o no? Non quelli presunti di oggi, intendo in quelli citati dalla Bibbia. Perché io sostengo che se non si crede, ovvio che allora possiamo continuare a parlare di tutto connesso ai miracoli ma come non avessimo parlato di niente! Non vi pare? :boh: :boh: :boh:
Credo che alla base del tuo ragionamento vi sia l'idea che la Bibbia sia un monolita dove tutto è gia' scritto da Genesi a Apocalisse.
Lo credo poichè era anche quello che io pensavo.
Di fatto, però, è la trascrizione d'un percorso spirituale, della maturazione del concetto di Dio, anche attraverso racconti che, di base, hanno la catechesi, non l'accuratezza degli scritti storici così come noi, persone del XXI secolo, li intendiamo.
Quale poi, invece, sia il ragionamento che ti porta a comparare il racconto del diluvio ai miracoli, davvero non lo comprendo.
Gabriella
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Titano1956
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Messaggio da Titano1956 »

Riporto la "mia" riflessione sul Diluvio universale estrapolata da
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=13&t=8241" onclick="window.open(this.href);return false;
senza doverla riscrivere. Fa troppo caldo, non vorrei sciogliermi come neve al sole, portate pazienza.

In definitiva il Diluvio è accaduto realmente oppure è un racconto finalizzato a qualcosa? Che sia accaduto realmente non è possibile verificarlo perché mancano indizi sostanziali per applicare quello che la scienza definisce “Metodo sperimentale galileiano”. Questo prevede: OSSERVAZIONE, MISURAZIONE, REGISTRAZIONE DEI DATI, FORMULAZIONE DI UNA IPOTESI, VERIFICA SPERIMENTALE, FORMULAZIONE DI UNA TEORIA, e se l’ipotesi non risulta verificata si riparte dall’osservazione. Questo per sommi capi il metodo scientifico. Minimo mancano i resti dell’arca, quindi è impossibile procedere con metodo scientifico. Per quanto riguarda le testimonianze geologiche, anche se in epoche passate ci sono stati eventi di un certo rilievo, credo sia impossibile attribuirli con certezza matematica al diluvio biblico. Possono esserci state mille altre cause. Si resta, quindi, solo nel campo di pareri personali non risolutivi.
Ad ogni modo, la domanda iniziale di questa discussione, se il diluvio al tempo di Noè è stato un avvenimento realmente accaduto oppure solamente un racconto per farci comprendere qualcosa, era solamente per lanciare uno spunto di riflessione.
Le dimensioni abnormi dei dati riportati dal racconto, come le dimensioni dell’arca, il tempo per costruirla, troppo poche persone dedicate all’impresa “titanica”, raccolta a coppie di “tutte” le specie viventi, l’abnorme quantità d’acqua necessaria (anche se a quel tempo poteva realmente esistere la Vapor canopy o Volta acquea), la pretesa necessità di distruggere tutta la terra a causa di pochi uomini malvagi (e poi che c’entra tutta la terra?), mi fanno propendere per considerare il racconto del diluvio solo come base per un insegnamento.
A mio giudizio il nocciolo dell’insegnamento risiede in due versetti, peraltro ripetuti altrove nella Bibbia:
Genesi 6:22 “Noé fece così; fece tutto quello che Dio gli aveva comandato”.
Genesi 7:5 “Noé fece tutto quello che il Signore gli aveva comandato”
Altri punti notevoli:
Esodo 40:16 “Mosé fece così; fece interamente come il Signore gli aveva ordinato”.
Levitico 8:4 “Mosé fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata … “.
Levitico 3:42 “Mosé fece il censimento … secondo l’ordine che il Signore gli aveva dato”.
Numeri 17:11 “Mosé fece così; fece come il Signore gli aveva comandato”.
Numeri 27:22 “Mosé fece come il Signore gli aveva ordinato”.
Deuteronomio 1:3 “… Mosé parlò ai figli d’Israele e disse tutto quello che il Signore gli aveva ordinato di dire loro”.
2 Samuele 5:25 “Davide fece così come il Signore gli aveva comandato e sconfisse i Filistei da Gheba fino a Ghezer”.
Geremia 26:8 “Appena Geremia ebbe finito di pronunciare tutto quello che il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo …”.
Ci sono altri passi ma per brevità mi limito a questi.
Il racconto del diluvio, reale o simbolico che sia, mette in evidenza la grande fede in Dio di un uomo. E’ il dipinto di come Dio gradisce ed approva l’uomo che di Egli totalmente si fida e nelle cui mani forti si affida. Le eventuali domande di Noè non hanno lo scopo di mettere Dio alla prova, ma per meglio capirlo e meglio adeguarsi come figlio.
Probabilmente l’enormità dell’impresa in cui Dio lo coinvolge rappresenta l’enorme potenzialità che abbiamo di fare il bene, ma neanche ci rendiamo conto, … “se aveste fede quanto un granello di senape, direste a questo monte: ‘passa da qui a là’ e passerà; e niente vi sarà impossibile”. (Matteo 17:20)
La fede di Noè trionfò su tutti i ragionamenti stolti degli uomini del suo tempo. Per costruire una così grande nave, tale da non essere mai vista prima, e rifornire di cibo le creature viventi gli richiedeva molto tempo, lavoro e spesa. I suoi vicini ridevano di lui ma, nonostante tutte le loro derisioni, Noè, per fede, andò avanti: la sua ubbidienza era pronta e risoluta. Avendo iniziato a costruire, egli non smise finché non ebbe terminato: come fece lui così anche noi possiamo fare. Egli temette il diluvio e, perciò, preparò l'arca… “Per fede Noé, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede”. (Ebrei 11:7)
Quanto alla sopportazione alla fatica ed alle derisioni, Noé può benissimo essere una prefigurazione di Gesù … “Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo”. (Ebrei 12:2,3)
L’apostolo Paolo considera colonne della fede anche Mosé, Davide, Geremia …”Per fede Mosé, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato …”. (Ebrei 11:24,25) La posizione di figlio della figlia del faraone gli avrebbe garantito un posto nell’aristocrazia, forse perfino la successione al faraone. Ma egli possedeva, per nascita, un sangue più nobile, essendo membro del popolo terreno eletto da Dio. Da questa sua elevata posizione non poteva abbassarsi fino alla famiglia dei reali d’Egitto. Una vita di peccato ed ingiustizie gli avrebbero valso due righe di geroglifici ed un corpo mummificato. Invece la sua memoria vive nel libro eterno di Dio. Anziché risiedere in un museo egizio, risiede nel cuore di milioni di giusti.
“Che dirò di più? Poiché il tempo mi mancherebbe per raccontare di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti, i quali per fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l’adempimento di promesse, chiusero le fauci dei leoni …”. (Ebrei 11:32,33) A questo punto della lettera agli ebrei, Paolo formula una domanda retorica: Che dirò di più? Egli ha già passato in rassegna una lunga serie di uomini e donne che hanno dimostrato fede e perseveranza ai tempi dell’A. T. Quanti esempi dovrà presentare ancora per farsi capire? E’ chiaro che egli non ha esaurito gli esempi, ma soltanto il tempo. Gliene sarebbe occorso troppo per entrare nei particolari.
Comunque Noé è fra i primi ad essere menzionati nella sua lettera agli ebrei. La fede di Noé riconobbe l’avvertimento di Dio, il quale aveva minacciato di distruggere il mondo con un diluvio. Che egli debba essere stato lo zimbello del popolo è indubbio. Ma la fede di Noè fu ricompensata: la sua famiglia fu salvata ed il mondo subì la condanna a motivo dell’empia condotta e della cattiva testimonianza. Probabilmente molti dei primi cristiani giudei cui fu indirizzata questa lettera tendevano a domandarsi perché, pur avendo ragione, costituivano una minoranza. Dalle pagine dell’A. T. lo stesso Noé ricordava loro che, ai suoi tempi, solo otto persone avevano ragione ed il resto del mondo torto, e per questo perì!
Che dire ancora? Il diluvio è realmente accaduto? Forse non lo sapremo mai con certezza! Ma non importa. Basilare è riconoscere l’insegnamento che dà il racconto. Importante è riconoscere il valore della fede di questi uomini del passato meritevoli di particolare attenzione da parte di Dio. Imitare la loro fede sicuramente ci sarà di grande utilità. Ora e per sempre.
Saluti, Titano. :amaca:
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Ray
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parlando semplicisticamente per capirci.

Messaggio da Ray »

Ma ai miracoli credete o no? Non quelli presunti di oggi, intendo in quelli citati dalla Bibbia. Perché io sostengo che se non si crede, ovvio che allora possiamo continuare a parlare di tutto connesso ai miracoli ma come non avessimo parlato di niente! Non vi pare?
Vedi credi nei miracoli del passato scritti da scrittori della bibbia e' tramandati e' tramandati e' tramandati e' copiati ricopiati e' copiati dai copisti... e' non credi nei miracoli che sono avvenuti ora in questo secolo ....hai due pesi e due misure?
Figurati fra 2000 anni quando i posteri leggeranno di Fatima o altro.Poi mi dici ma non credete nella bibbia? Dirai ma sono stati detti da Gesù...e' chi lo dice ??
Anche la chiesa cattolica avvalora i miracoli di Fatima....
Se credi nel canone biblico devi credere tutto quello che dice la chiesa cattolica.
Potresti dire ma da genesi c'e il racconto del diluvio... poi ripreso in Matteo e' in Pietro ...e' chi me lo dice che non e' stato fatto apposta a scegliere queste scritture per affermare e' avvalorare che c'era stato il diluvio?
Vedi che la Grande Chiesa esisteva già prima del canone anche se era una piccola comunità... come esistevano molte altre correnti di pensiero cristiano ed esistevano moltissime scritture ma molte...
e la G. Chiesa ha canonizzato quelle scritture che a suo avviso rispecchiavano le sue idee cosa che e' accaduta in circa 4 secoli...o pensi che la bibbia l'abbia scritta Dio con il suo "dito".... magari...
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
cavdna

io credo o non credo ai miracoli??? e Tu leggi o non leggi ciò che Ti porgo????

Messaggio da cavdna »

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello
Daniele Messina ha scritto:posso capire le nozioni acquisite, ma un passato storico pieno di esempi per gli Ebrei contemporanei di Cristo c'era senza dover menzionare il diluvio che non è comunque direttamente collegato alla storia di Israele. Avrebbe potuto prendere esempi dalle guerre di conquista, da Mosè, Giosuè, Gerico, Sansone, i Filistei, e molto altro di più verosimile e diretto del loro passato come popolo e quindi che avrebbero ancor meglio compreso! Ma ai miracoli credete o no? Non quelli presunti di oggi, intendo in quelli citati dalla Bibbia. Perché io sostengo che se non si crede, ovvio che allora possiamo continuare a parlare di tutto connesso ai miracoli ma come non avessimo parlato di niente! Non vi pare? :boh: :boh: :boh:
R I S P O S T A

mio caro fratello

vorrei poterti rispondere alla domanda sui miracoli, ma non lo faccio perchè Tu continui a rilanciare domande su domande
e non hai ancora dato alcun riscontro ai miei dubbi,
continui a rilanciare senza tener conto di ciò che ti si porge
pertanto,
mi sembra giusto e opportuno che prima si concluda il tema da Te aperto e poi magari....
ma ciò non toglie, come più volte suggerito, puoi sempre aprire nuovi 3D

e colgo un'ulteriore occasione di riflessione
certo il Diluvio ha molti dettagli specifici e precisi (in Genesi), come anche, nel Nuovo Testamento ha molti richiami di riferimento, ma!......!
(cosa serve per poter addentrarsi nel contenuto e non rimanere in superficie????)

in parallelo,
infatti, nel Vangelo sono narrate le nozze di Cana
il racconto di tale nozze non menziona chi fossero gli Sposi
non ti sembra strano?????
gli "attori/soggetti" principali non ci sono, non vengono menzionati affatto
il racconto presenta tutto ma ha una menomazione BASILARE,
senza i soggetti .......sono Essi che danno vita al racconto, ma non vi è alun dato su di Essi
eppurre
tale racconto è minuzioso e preciso
per quel che riguarda gli invitati, il maestro di sala e i suoi compiti, i servi e il loro compito, la Madonna e il suo agire, l'acqua ed il vino, sei giare di pietra e loro capacità e loro uso etc. etc..
tutto minuziosamente e preciso
ma, mancano gli sposi, non si parla affatto della loro identità
costoro danno forma/colore/festa/azione/etc./etc.... - eppure nessun dato che ci dica chi fossero :conf:
ti sembra una cosa influente o superficiale????
oppure anche in questo: (cosa serve per poter addentrarsi nel contenuto e non rimanere in superficie????)

mio caro fratello

vorrei tanto che Tu iniziassi a dare una qualche risposta concreta ai miei tanti interrogativi

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO
cavdna

Messaggio da cavdna »

Vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello "Daniele Messina"

devo dedurre tal Tuo silenzio che i molteplici post a Te rivolti hanno sortito quanto meno qualche dubbio??? :boh: :boh:

se così E' permettimi di consigliarti un approfondimento proposto dal caro fratello "Mario.."

Mario70 ha scritto:Caro Daniele...
Prima di affrontare un argomento del genere vorrei che tu facessi una ricerca su cosa significa "ispirazione della bibbia" per la maggioranza delle chiese cristiane storiche e che dessi un'occhiata al concetto di "inerranza della bibbia".
Dopo aver fatto questo puoi leggerti il materiale contenuto qui:

http://www.infotdgeova.it/scienza/diluvio.php" onclick="window.open(this.href);return false;

e seguenti...
Poi facci sapere le tue impressioni.
ciao caro
P.S. che faticaccia che ti aspetta! Tra i tdg era tutto bello e pronto, ma la verità caro mio richiede uno studio serio e vedrai quanti orizzonti nuovi che ti si apriranno davanti, te lo dice uno che gia ci è passato, la testa me la sono fracassata...
Ti consiglio il Mario, poprio perchè come Te ha già vissuto tale esperienza, Esso ricordo, era ancora più "acceso" (non che Tu non lo sia) in alcune tematiche, maaaahhhh!

buon lavoro

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO
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Gabriele Traggiai
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Messaggio da Gabriele Traggiai »

Daniele scrive:
Io non sono e non intendo ergermi ad illustre esegeta. Il cercare di interpretare o criticare un testo è in effetti attività esegetica. Io infatti né critico né interpreto il racconto
E invece dovresti approcciarti come esegeta per capire il contenuto di un qualsiasi libro della Bibbia. Non ha alcun senso dire "che mi limito ad interpretare cosi come è scritto".
Innanzi tutto quanto ci approcciamo ad uno dei libri contenuti della bibbia dobbiamo chiederci:

1-quando è stato scritto e da chi
2-per quale motivo venne scritto
3-qual è il genere letterario che contraddistingue tale scritto
4-in che contesto venne scritto e quali furono le influenze esterne sullo scrittore
5-quali erano le usanze del tempo
6-quale significato avevano nel contesto storico le parole usate dallo scrittore

Dopo e solo dopo possiamo approcciarci al significato. Solo per citare l'ultimo punto, il numero 6, come ha già spiegato Achille prima di me, nella letteratura antica l'assunto "intera terra abitata" o "tutta la terra" non significava necessariamente tutta la terra nel vero senso della parola. Innanzi tutto bisogna chiedersi: cosa realmente sapevano dell'ampiezza della terra gli scrittori del tempo? Quanto pensavano fosse grande? Fin dove pensavano si potesse arrivare? E poi? Cosa pensi che avrebbero dedotto da un grande cataclisma? Santorini, per esempio, esplose circa nel periodo in cui venne accreditato il diluvio. Si dice che provocò una catastrofe in tutta l'europa e specialmente in medioriente. E' stato stimato che provocò onde di 250 metri (si hai letto bene 250 metri) che in confronto lo tzunami in giappone era come un onda provocata da un sassolino in uno stagno. Si pensa che il cielo divenne nero per settimane e che tale sconvolgimento provocò piogge mai viste prima. Chi viveva in palestina non poteva certo sapere che era esploso un'enorme vulcano, e come pensi che vennero interpretate le conseguenze di tale cataclisma?

Questo è un solo esempio, ma ci sono altre spiegazioni scientifiche che possono giustificare antichi racconti su un diluvio.

Invece a livello scientifico, con quello che sappiamo oggi, possiamo essere certi che mai avvenne un diluvio Universale che coprì l'intera terra, così come la conosciamo oggi, di acqua. Non ho bisogno di disquisire sull'ararat o su qualsiasi altra zona geografica. I fatti dicono ancora una volta che non esiste nessuna Arca su nessun monte, chi sostiene il contrario fa solo delle supposizioni non scientifiche e tutto ciò è la dimostrazione che non è mai avvenuto un diluvio universale.

Infine, come hanno ben detto Mario e Achille, chi ha detto che se il diluvio fosse un mito la fede nelle scritture viene meno? Forse questo è vero per i protestanti ma la Bibbia esiste da molto tempo prima che i protestanti dessero la loro interpretazione letterale delle Scritture.


Mi limito ad accettarlo cos’ì com’è, con rassegnata consapevolezza che i riscontri scientifici a favore del diluvio, sono quelli che sono. Ma se così misuriamo certi eventi, allora mettiamo in dubbio tutto. Compresi tutti gli altri eventi miracolosi, inclusi quelli compiuti per mano di Cristo, guarigioni e risurrezioni! Cristo in una particolare occasione domandò agli scribi se era più facile dire a una persona “i tuoi peccati ti sono perdonati” o dirgli “alzati e cammina” (essendo paralitico dalla nascita). Li zittì! E rivolgendosi al paralitico gli comandò di alzarsi, guarendolo miracolosamente(come tutti sappiamo dai vangeli). Io potrei anche allacciarmi alla riflessione fatta da Cristo, domandando: cos’è più facile che sia accaduto, che Cristo abbia fatto risorgere dei morti, o che Dio abbia fatto piovere ininterrottamente per 40 giorni ovunque?
Scusa, ma perchè fai questo paragone? I miracoli di Gesù appartengono al ramo della fede e credente o meno non ho alcun modo, la scienza non me lo permette, di dimostrare che i miracoli di Cristo avvennero davvero e non posso provare nemmeno il contrario. Invece per il diluvio posso provare scientificamente che non è avvenuto.
Mi si fa notare, diversa cosa è per il NT rispetto al VT, domando: perché universalmente da Genesi all’Apocalisse, tutti questi sono accettati come canone delle Sacre Scritture?

Se Genesi contenesse per la maggior parte racconti di fantasia o mitologie antiche, non sarebbe parte del canone ispirato!
E perchè deduci questo? Per quale buon motivo credi, o perlomeno dove lo hai appreso, che se i libri che compongono il Canone sono lì dove sono è perchè tutti i fatti contenuti sono reali?
Sapevi, per citare un episodio, che il racconto dell'adultera contenuto nei vangeli è un'aggiunta posteriore al testo?


Ciao
Gabry
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Gabriele Traggiai ha scritto:Daniele scrive:
Io non sono e non intendo ergermi ad illustre esegeta. Il cercare di interpretare o criticare un testo è in effetti attività esegetica. Io infatti né critico né interpreto il racconto
E invece dovresti approcciarti come esegeta per capire il contenuto di un qualsiasi libro della Bibbia. Non ha alcun senso dire "che mi limito ad interpretare cosi come è scritto".
Innanzi tutto quanto ci approcciamo ad uno dei libri contenuti della bibbia dobbiamo chiederci:

1-quando è stato scritto e da chi
2-per quale motivo venne scritto
3-qual è il genere letterario che contraddistingue tale scritto
4-in che contesto venne scritto e quali furono le influenze esterne sullo scrittore
5-quali erano le usanze del tempo
6-quale significato avevano nel contesto storico le parole usate dallo scrittore

Dopo e solo dopo possiamo approcciarci al significato. Solo per citare l'ultimo punto, il numero 6, come ha già spiegato Achille prima di me, nella letteratura antica l'assunto "intera terra abitata" o "tutta la terra" non significava necessariamente tutta la terra nel vero senso della parola. Innanzi tutto bisogna chiedersi: cosa realmente sapevano dell'ampiezza della terra gli scrittori del tempo? Quanto pensavano fosse grande? Fin dove pensavano si potesse arrivare? E poi? Cosa pensi che avrebbero dedotto da un grande cataclisma? Santorini, per esempio, esplose circa nel periodo in cui venne accreditato il diluvio. Si dice che provocò una catastrofe in tutta l'europa e specialmente in medioriente. E' stato stimato che provocò onde di 250 metri (si hai letto bene 250 metri) che in confronto lo tzunami in giappone era come un onda provocata da un sassolino in uno stagno. Si pensa che il cielo divenne nero per settimane e che tale sconvolgimento provocò piogge mai viste prima. Chi viveva in palestina non poteva certo sapere che era esploso un'enorme vulcano, e come pensi che vennero interpretate le conseguenze di tale cataclisma?

Questo è un solo esempio, ma ci sono altre spiegazioni scientifiche che possono giustificare antichi racconti su un diluvio.

Invece a livello scientifico, con quello che sappiamo oggi, possiamo essere certi che mai avvenne un diluvio Universale che coprì l'intera terra, così come la conosciamo oggi, di acqua. Non ho bisogno di disquisire sull'ararat o su qualsiasi altra zona geografica. I fatti dicono ancora una volta che non esiste nessuna Arca su nessun monte, chi sostiene il contrario fa solo delle supposizioni non scientifiche e tutto ciò è la dimostrazione che non è mai avvenuto un diluvio universale.
:quoto100: :quoto100: :quoto100: :appl: :appl: :appl:
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

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Aquila1
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Messaggio da Aquila1 »

Desidero presentare la mia riflessione sul diluvio universale o no,quando è avvenuto?
Se è vero che dopo questo cataclisma universale siano apparsi nuovi monti e il fondo marino sia sprofondato; come mai
si trovano ancora oggi crateri di meteoriti in tutto il globo,e riguardo al tempo;come mai vi sono tuttora crateri di meteoriti
databili sino ai 50000 anni fa ed oltre? Vi è qualcuno che può spiegarmi come stanno veramente le cose? :blu: :triste:
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