Ritorniamo con giudizio al GIUDIZIO

[Sandro]

Allora cari amici. Torniamo con un nuovo post a parlare del giudizio con giudizio. Già è difficile parlare del giusto giudizio tra esseri umani, poi se chiamiamo in causa Dio si rischia pure una frittata. Ma essendo acclarato che le scritture Lo identificano come Giudice è d'uopo ricorrere alla sua Parola. Vogliamo partire da lontano? Sì. Da molto lontano: << Facciamo l'uomo a norma della nostra immagine...>> Gen. 1:26. e: << Ecco che l'uomo è diventato come uno di noi, conoscendo il bene e il male! >> poi: <<Gl'iniqui in eterno saranno puniti...i giusti erediteranno la terra e sarà la loro dimora per sempre >> Sal. 37: 28,29 << Attendi tranquillo il giudizio del Signore ed attendi fidando in Lui...>> Sal. 37:7 (Bibbia ebraica).
Se vogliamo quindi dar retta alle Scritture, almeno minimamente, ogn' uno di noi e l'uomo in generale, dovrebbe conoscere <il bene e il male>. Questo vecchio mondo da tempo indefinito è testimone di enormi nefandezze perpetrate dall'essere umano come di grandiosi atti di bontà. Non tutti conoscevano gli scritti divini, ma tutti avevano coscienza delle loro azioni. Così è stato definito lo spartiacque tra i giusti e i malvagi. E allora nessuna speranza per i malvagi? No. Con l'avvento del messaggio cristiano a loro si apre la porta di salvezza:
<< Non sono venuto infatti a cercare i giusti, ma i peccatori>> Mat. 9:13.
Tutto chiaro ? MAGARI! Ora entrano in ballo quelli che credono di sapere tutto sulla salvezza e come si dice fanno un gran casino: <<...perché tu richiamassi alcuni dall'insegnare cose diverse a dall'attendere a favole e a genealogie interminabili, le quali servono piuttosto a far nascere discussioni che a favorire l'economia divina della salvezza basata sulla fede, così te lo ripeto ora. Lo scopo del richiamo però è la carità, la quale procede da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede senza simulazioni. Proprio per aver deviato da queste cose, alcuni si sono perduti in fatue verbosità, volendo essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né quello che portano a conferma del loro insegnamento. Certo, noi sappiamo che la legge è buona; a condizione però che se ne faccia un uso legittimo, ben sapendo che la legge non è istituita per chi è giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori per i parricidi e i matricidi, per gli omicidi ...>> 1° Tim. 1: 3 - 9.
Bene. Ora dovrebbe essere tutto un po' più chiaro. Lo scopo è che il malvagio si ravveda. Perché in fin dei conti, chi giudicherebbe in buona coscienza una persona giusta?