I TdG, come i protestanti, si rifanno al principio formale del 'sola scriptura', o hanno un magistero come la Chiesa Cattolica?
“I sei volumi degli Studi sulle Scritture non intendono soppiantare la Bibbia. Vi sono diversi modi da seguire nello studio della Bibbia e questo aiuta a studiare la Bibbia in quanto i volumi contengono sia importanti soggetti biblici che commenti o spiegazioni sulle dichiarazioni della Bibbia, e si segue in questo modo lo stesso principio del Signore e degli Apostoli allorché citavano il Vecchio Testamento e quindi davano delle spiegazioni su questi passi del Vecchio Testamento […] D’altra parte, se si leggono semplicemente gli Studi sulle Scritture con i riferimenti e non si legge in tal modo una sola pagina della Bibbia, al termine di due anni si giungerà alla luce, perché si avrebbe la luce delle Scritture.” (Zion's Watch Tower, 15 settembre 1910)
Oppure:
“Evidentemente, se la sola lettura della Bibbia non porta a un corretto intendimento di ciò che si legge, come i precedenti esempi scritturali e l’esperienza moderna mostrano chiaramente, leggendo semplicemente la Bibbia, pagina dopo pagina, e trascurando le pubblicazioni che aiutano a comprenderla si finirà per dimenticare ciò che è stato letto” (Torre di Guardia, 1° novembre 1958).
Morale? Da una parte si critica la Chiesa Cattolica per avere “affiancato” la tradizione orale (la cosiddetta patristica) a quella scritta, ma nel contempo si dice ai fedeli del movimento di fare la stessa cosa, e cioè di dedicare tempo e attenzione alla lettura dei libri e delle riviste della Società che la spiegano, piuttosto che alla Bibbia stessa.