animasalvata ha scritto:Ma l'assedio di Tiro non durò 3/4 anni ma 13 anni e in quell'intervallo di anni il re di Tiro era Ithobaal III. Alla fine di quei 13 anni Ithobaal III fu ucciso. L'assedio fu lungo e questo sembra confermato da Ezechiele 29,17-18. Inoltre l'assedio non iniziò prima dell'11°anno di esilio di Ezechiele (Ezechiele 26,1-6).
Prendendo la data del 547 ac l'assedio di Tiro inizierebbe nel 596ac e Gerusalemme fu distrutta nel 595ac.
In effetti, leggendo Giuseppe Flavio, sembra che l'assedio sia coinciso con l'intera durata del regno di Ithobaal. Io avevo letto il passo come se l'assedio fosse iniziato
durante il regno di questo sovrano. Ma rileggendo il passo mi pare che non sia così.
Ma questo è in contrasto con la cronologia accademica che pone la distruzione di Gerusalemme nel 587. Anche C.O. Johnson pone l'inizio dell'assedio di Tiro non prima della distruzione di Gerusalemme
Quindi, quando ti fa comodo, citi anche la "cronologia accademica": molto coerente da parte tua.
La Bibbia dice che la terra di Giuda riposò per 70 anni in 2 cronache 36,20-21.
Per di più, portò via prigionieri a Babilonia (qui il testo ebraico ha LeBabel) quelli che rimanevano dalla spada,+ e divennero servitori suoi+ e dei suoi figli finché cominciarono a regnare i reali di Persia;+ 21 per adempiere la parola di Yhwh per bocca di Geremia,+ finché il paese non ebbe scontato i suoi sabati.+ Tutti i giorni che giacque desolato osservò il sabato, per compiere settant’anni.
Nel testo ebraico la parola לְמַלֹּ֖אות lemalowt è un infinito perché malowt è preceduto dalla preposizione le. Il testo ebraico non dice letteralmente ''fino al compimento di 70 anni'', ma dice letteralmente ''per compiere (infinito) 70 anni''. Chi doveva compiere 70 anni? La terra desolata! Letteralmente è la terra che doveva riposare per 70 anni. E certamente quel riposo non iniziò nel 608 ac.
Copio/incollo dal sito (
https://www.infotdgeova.it/3dottrine/qu ... lemme.html" onclick="window.open(this.href);return false; ):
...Si noti innanzitutto che il passo di 2 Cronache citato non dice che il paese avrebbe osservato il sabato
per 70 anni. Si dice invece che questa condizione di "riposo" del paese, senza che la terra fosse coltivata, i campi seminati e le vigne potate, sarebbe durata
finché si fossero compiuti i 70 anni, non che la sua intera durata sarebbe stata di 70 anni. Non si parla quindi dell'inizio dei 70 anni ma della loro fine.
Per fare un esempio, se qualcuno va a letto a mezzanotte e si alza all'alba, si può dire che ha dormito
finché si è fatto giorno, ma ciò non significa che abbia dormito per la durata dell'intera notte, che è iniziata ben prima della mezzanotte. Quindi, come si diceva sopra, i 70 anni erano già iniziati (nel 609 a.C., con l'inizio del dominio di Babilonia) quando Gerusalemme venne distrutta ed il "paese"
iniziò a 'godere dei suoi sabati' per il resto di questi 70 anni, fino a che nel 539 il dominio di Babilonia ebbe fine. Il passo citato dalla WTS quindi, non dice quindi quello che vi legge la Società e cioè che la terra del "popolo di Dio" «sarebbe rimasta incolta e desolata per 70 anni» a partire dalla distruzione di Gerusalemme.
Va anche sottolineato, per quanto riguarda il fatto che si parla di terra incolta e desolata, che tale condizione si realizzò non solo quando Gerusalemme venne distrutta ma anche prima di tale evento. Per esempio, in Geremia 25:17,18 si legge: «Io presi la coppa dalla mano del Signore e ne diedi da bere a tutte le nazioni a cui il Signore mi mandava: a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi principi, per abbandonarli alla
rovina e alla desolazione, alla derisione, alla maledizione,
come oggi si vede». Queste parole vennero proferite nel "primo anno di Nabucodonosor re di Babilonia", come si legge nel versetto 1, circa 18 anni prima che Gerusalemme venisse distrutta; e già allora si diceva che Gerusalemme e Giuda erano, almeno parzialmente, in rovina e nella desolazione.[5]
Inoltre ancora diversi anni dopo che la distruzione di Gerusalemme vi erano ancora degli abitanti nel paese, come si comprende da Geremia cap. 53:28-30:
«Questo è il popolo che Nabucodonosor portò in esilio: nel settimo anno, tremilaventitré giudei. [Questa fu la prima deportazione che avvenne circa 10 anni prima della distruzione della città]. Nel diciottesimo anno di Nabucodonosor, da Gerusalemme ci furono ottocentotrentadue anime.
[Questa è la seconda deportazione che avvenne quando Gerusalemme fu distrutta] nel ventitreesimo anno di Nabucodonosor, Nebuzaradan capo della guardia del corpo portò giudei in esilio, settecentoquarantacinque anime. [Questa terza deportazione avvenne cinque anni dopo la distruzione di Gerusalemme] Tutte le anime furono quattromilaseicento». (I commenti fra parentesi quadre sono miei).
Se, come scrive la Società Torre di Guardia, i 70 anni dovevano essere un periodo in cui il paese sarebbe stato completamente in rovina e disabitato, allora l'inizio dei 70 anni dovrebbe essere spostato al 23° anno di Nabucodonosor, quando gli ultimi abitanti di Giuda vennero portati in esilio. Invece la "desolazione", anche se parziale, era in atto da molti anni, da quando Babilonia aveva iniziato ad invadere e a devastare i paesi che vennero a trovarsi sotto la sua influenza dopo il 609 a.C. [6]
La risposta alla domanda Quando iniziarono i “settant’anni”?, in base a ciò che dicono sia la Bibbia che le documentazioni storiche extra bibliche, è quindi questa: i 70 anni iniziarono nel 609 a.C., quando Babilonia divenne la potenza dominante, e non quando Gerusalemme venne distrutta, come sostengono i TdG. Si tratta di 70 anni per Babilonia, finiti i quali gli Ebrei sarebbero stati liberati, proprio come si legge in Geremia:
«Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui [Nabucodonosor], a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché giunga il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitù». «Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo». «Ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione", dice il SIGNORE, "a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne» (25:12; 29:10; 27:7,
Versione Riveduta).
Note:
[5] Il termine tradotto "luogo devastato" (
chorbàh) non significa sempre una devastazione seguita da un'assoluta assenza di abitanti. Per esempio, in Ezechiele 33:24, 27 (TNM) si parla di "luoghi devastati" (
chorbàh) che erano ancora abitati: «...gli abitanti di questi luoghi devastati ... quelli che sono nei luoghi devastati». In Neemia 2:17 vi è un'esortazione rivolta agli
abitanti di Gerusalemme: «...Gerusalemme è devastata (
chorbàh) e le sue porte sono state bruciate col fuoco. Venite e riedifichiamo le mura di Gerusalemme, affinché non continuiamo più a essere un biasimo”.
[6] Nel tentativo di spiegare come mai vi fossero ancora deportazioni di Giudei cinque anni dopo la distruzione di Gerusalemme, il libro “Perspicacia nello studio delle Scritture” (edito dalla Watchtower), a pag. 358 dice: «Ebrei esiliati in seguito. Circa tre anni dopo, nel 23° anno del regno di Nabucodonosor, altri ebrei furono portati in esilio. (Ger. 52:30) Si trattava
probabilmente di ebrei che erano fuggiti in paesi conquistati in seguito dai babilonesi». «Alcuni ebrei
forse fuggirono in altre nazioni vicine. Probabilmente i 745 prigionieri, capifamiglia, esiliati cinque anni dopo quando Nabucodonosor, come simbolica mazza di Geova, frantumò le nazioni che confinavano con Giuda, provenivano da queste nazioni. (Ger. 51:20; 52:30) Giuseppe Flavio dice che cinque anni dopo la caduta di Gerusalemme Nabucodonosor invase Ammon e Moab e poi proseguì e si vendicò dell’Egitto. -
Antichità giudaiche, X, 181, 182 (ix, 7)» (Ibid. p. 445, il grassetto è aggiunto).
Ma è mai possibile questo fatto? In Ger. 53 si fa un elenco delle varie deportazioni di Giudei, di persone deportate da Gerusalemme e da Giuda. Se questi ebrei, come ipotizza la WTS, fossero persone catturate in altri paesi, sarebbero stati deportati come abitanti di questi paesi e non sarebbero stati definiti, come si legge in Ger. 54:30, "giudei". La conclusione ovvia a cui si perviene leggendo di questa terza deportazione, avvenuta cinque anni dopo la distruzione di Gerusalemme, è che non tutti i Giudei erano stati portati in esilio quando la città venne distrutta nel 587, e quindi il paese non era ancora del tutto disabitato quando nel suo 23° anno Nabucodonosor fece portare in esilio questi altri 745 ebrei. Si veda su ciò anche la pagina "Quando iniziarono i settant'anni?" (
https://www.infotdgeova.it/quando-inizi ... -anni.html" onclick="window.open(this.href);return false; ).
Evidentemente c'è qualcosa che non torna nella cronologia babilonese. Forse anticamente per qualche motivo vennero depennati alcuni anni di regno di qualche re babilonese, forse di Evil Merodach. In Effetti Giuseppe Flavio in antichità giudaica riporta 18 anni di Regno contro i 2 classici. Nel Talmud viene riportato addirittura un Regno di 22/23 anni per Evil Merodach.
Pensa che nel Talmud, a proposito di attendibilità storica, si dice che il Tempio venne distrutto
nel 416 a.C. Giuseppe Flavio, con i suoi numerosi errori cronologici e storici, si trova in buona compagnia.
Probabilmente nelle tavolette antiche dei re babilonesi qualcuno per qualche motivo non fece registrare alcuni anni di regno di Evil Merodach e fece distruggere le tavolette commerciali dei babilonesi per una ventina di anni durante il Regno di Evil Merodach. Solo così si può ripristinare in effetti la cronologia babilonese con quella biblica e con quella dei fenici (i babilonesi non potevano alterare quella dei fenici).
E per quale motivo avrebbero dovuto cancellare tutte queste tavolette commerciali?
Forse perché volevano nascondere al mondo la "verità" che la Watchtower avrebbe presentato millenni dopo, e cioè che i "tempi dei Gentili" sono iniziati nel 607?
Alla faccia del complotto!
Ma come si fa a credere ad una cosa talmente assurda ed inverosimile?
Copio/incollo su ciò parte di una lettera alla WTS scritta da Jonsson:
LE TAVOLETTE DELLA CASA DI EGIBI - E MIGLIAIA DI ALTRE TAVOLETTE CONTRATTUALI!
Nuovamente, ripetete semplicemente l'argomento dell'Ausiliario (discusso nel mio trattato pagine 32, 33) secondo il quale, benché siamo in possesso di molte tavolette contrattuali di tutti gli anni dei re Neo-Babilonesi rappresentati nel Canone di Tolomeo, potrebbe ancora esserci un periodo di 20 anni per cui mancano le tavolette.
Vi riferite al fatto che non possediamo nessuna tavoletta nella collezione della Casa di Egibi che copre gli anni 7, 32, 33, 34 e 36, del re Persiano Dario. Ebbene, come Boscawen ed altri studiosi dopo di lui mettono in evidenza, la ditta Egibi e Figli prosperò dal tempo di Nabucodonosor fino al tempo di Dario. La collezione di tavolette di questa ditta scoperte nel 1875-76 termina con Dario. Nessuna tavoletta dei regni di re più tardivi è stata scoperta nella collezione. Le tavolette della collezione dalla fine del regno di Dario sono rare. Ma il regno di Dario inizia quasi due decadi dopo la fine dell'era Neo-Babilonese. La cosa importante da considerare è che
le tavolette coprono i regni di tutti i re Neo-Babilonesi che sappiamo siano esistiti, non solo dal Canone di Tolomeo, ma anche da un certo numero di documenti più antichi, alcuni dei quali furono scritti nello stesso periodo Neo-Babilonese.
Un altra cosa da ricordare è, che le tavolette di Egibi sono solo una parte delle molte migliaia di tavolette contrattuali di quel periodo. Anche queste altre tavolette contrattuali danno la stessa lunghezza dei regni per i re Neo-Babilonesi! Anche questo ho messo in risalto nel mio trattato, a pagina 31. Certamente, ciascun anno del regno di Dario è coperto da tavolette di questo tipo.
La mia argomentazione circa questa prova rimane ancora senza risposta: Se ci fosse un ulteriore periodo di 20 anni durante l'era Neo-Babilonese,
come mai abbiamo tante tavolette per ciascun anno dei regni Neo-Babilonesi di cui conosciamo l'esistenza, non solo dal Canone del Tolomeo, ma da tutti i documenti precedenti (e a volte contemporanei), l'iscrizione di Harran, le iscrizioni sulle costruzioni, le cronache, le liste dei re, Berossus, etc., che coprono la lunghezza dei regni conosciuti di questi re, ma nemmeno una sola tavoletta per il periodo di 20 anni che volete aggiungere all'era Neo-Babilonese? Inoltre, per quale motivo le migliaia di tavolette che devono essere state scritte durante il supposto periodo di 20 anni sono mancanti dallo stesso periodo di 20 anni che manca anche in tutti gli altri documenti - e non di alcun altro periodo di 20 anni? D'altronde, perché le tavolette mancano proprio per un periodo esatto di 20 anni? Perché non di 17, 13 o 7, o di un numero differente di anni distribuito attraverso tutto il periodo Neo-Babilonese?
Chi è andato in giro nel periodo dei re Neo-Babilonesi a prelevare tutte le migliaia di lettere commerciali datate di quel periodo di 20 anni, nascondendole o distruggendole, prima che gli archeologi moderni iniziassero a dissotterrare gli archivi dei templi, gli archivi pubblici, etc. nelle rovine delle città Babilonesi? Di tanto in tanto, nuove quantità di tavolette contrattuali sono scoperte, tradotte e, a volte pubblicate, ma nessuna del periodo di 20 anni viene mai fuori. Come ho formulato la mia argomentazione nel mio trattato:
"Se gettaste un dado migliaia di volte senza mai ottenere un sei, alla fine sarete costretti a concludere: 'Il dado non possiede nessun numero 6'. Lo stesso é anche vero per i mancanti 20 anni che stiamo cercando: Non vengono mai fuori, perché semplicemente non sono mai esistiti".
Vedere qui:
https://www.infotdgeova.it/3dottrine/ri ... tower.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Nota: basterebbe leggere (studiare) solo questa lettera di Jonsson per capire come le argomentazioni della WTS (e di animasalvavita) siano del tutto inconsistenti.
Nel sito infotdgeova si trova una mole enorme di informazioni in tal senso. Per esempio, i Diari astronomici menzionati da Jonsson nella sua lettera sono visualizzabili qui:
https://www.infotdgeova.it/3dottrine/di ... omici.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Tutti questi Diari sono concordi nel dimostrare in maniera assolutamente certa e
verificabile astronomicamente, che la cronologia che porta al 587 a.C. come anno della distruzione di Gerusalemme è indiscutibilmente corretta.
Questa discussione si rivela quindi un'inutile perdita di tempo.
Mi sembra di discutere con un terrapiattista: per quante argomentazioni si possono fornire a chi "crede" che la Terra è piatta, costui troverà sempre qualche altra "contro argomentazione" per continuare a sostenere e a credere nelle sue convinzioni.
Si perde solo tempo, come quando si gioca a scacchi con un piccione.
La Storia - quella vera - smentisce unanimememente la "cronologia" watchtoweriana.
E anche la Bibbia, se letta correttamente, dimostra che Gerusalemme cadde nel 587.
Chiudo qui, e chiudo a questo punto anche la discussione, dato che ritengo non ci sia altro da aggiungere, se non ulteriori arrampicamenti sugli specchi nel vano tentativo di negare la Storia.
Achille/mod