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Moderatore: polymetis

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grazie adelfos per questo intervento :ok: .
A parte le posizioni di partenza ritenute vere da ciascuno di noi, questa disamina è comunque oggettivamente interessante, ringrazio Necche che ha fatto notare che nelle varie bibbie non traducono in "riscatto corrispondente" ma solo riscatto.
Non mi ero mai accorto della cosa.
Però avendo il famoso interlineare a suo tempo edito dalla WT noto che il termine tradotto poi riscatto è più lungo di quello che mi da il traduttore on line , dove riscatto in greco si direbbe Lìtra , infatti in 1Timoteo2:6 si trova ( scusate la riportazione maccheronica ma ho dovuto traslare il greco in italiano tramite una tabella alfabetica e non so quanto ci ho indovinato :lingua: )
Antilitron .
Ora questo termine esattamente come si traduce in italiano e che concetto trasmette?
Spero che qualcuno voglia intervenire in merito.
Ps:
Non vi è proprio nessuno in grado di ritradurre dal latino la pagina che avevo linkato un paio di post precedenti? :boh:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

antilytron è ‘riscatto’, proprio e specifico nel NT. Sulla pagina in latino nulla posso dirti, lo conosco meglio del greco, ma mica posso manifestare che so hackerare jStor :sorriso:
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grazie Quixi :sorriso: confidavo proprio in te.
Però ....non ho capito se quel termine rende corretto l' uso di "riscatto corrispondente" come dice la TnM o se come afferma Necche non sta a sott' intendere un concetto di valore paritario ma vale per qualsiasi valore...cioè Cristo ha pagato un riscatto ben maggiore della vita persa da Adamo. :blu:
È questo che mi interessava capire.....chi ha ragione?
Riguardo a jstor......no no...non si tratta di hackerare nulla :blu: , a me è apparsa la pagina con una normale ricerca su google.
Ciò che mi interessava è capire cosa dice qui:
Abstract
Occasione arrepta e recenti decreto Pontificiae Commissionis de Re Biblica, ostenditur: Iº Psalmum 16 hebr. (Vulg. 15) non esse carmen hominis in discrimine vitae versantis ad mortem temporalem deprecandam, ut contendunt recentiores, sed pii viri de religione tentati ad indeclinabilem vero Deo adhaesionem protestandam; adeoque verba v. 10. 11 non esse intra mortalis vitae fines coarctanda ; 2º vocem hebraicam šaḥat in v. 10 (et aliis locis) a radice ŠḤT = corrumpere pessumdare, non a ŠWḤ, ut alibi saepius, derivandam esse, adeoque significare corruptionem, perditionem; itaque cum principes Apostolorum Petrus et Paulus (Act. 2, 29-31 ; 13, 35 sq.) ad probandum resurrectionem Jesu Christi hoc loco praedictam fuisse, arguunt ex voce διαφθοράν corruptionem, eos non tantum versione LXX interpretum, sed ipso textu primigenio fulciri; 3° cum quattuor modis explicare liceat messianicam huius loci interpretationem, salvo meliori iudicio, illum videri potiorem, qui ponit omnia in hoc psalmo dici de Davide et omnia simul de Christo secundum ipsam litteram; sed de illo hyperbolice dici et imperfecte adimpleri, de Christo plene et perfecte tum dici tum impleri.
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Wyclif
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Messaggio da Wyclif »

Achille ha scritto:.....
E' ovvio che "corruzione" equivale a dissolvimento, distruzione, come quando un corpo viene cremato.
Dire che il corpo fisico non si sarebbe corrotto vuol dire che sarebbe tornato dalla morte, che tale corpo sarebbe resuscitato.


In fatti a suo svantaggio anche il Corpo Direttivo conferma che l'espressione "Corruzione" ha a che fare con la "Distruzione" - e non con la decomposizione :

"Anche gli angeli, pur essendo creature spirituali, hanno corpi corruttibili, visto che viene detto che alcuni di loro saranno distrutti. "

Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2 pp. 15-16



Quindi quando la Bibbia afferma che il corpo di Gesù "non avrebbe visto la corruzione" significa che non sarebbe stato distrutto !
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"Dobbiamo ubbidire a Dio quale Governante anziché agli uomini" Atti 5:29
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Grande Wiclyf :strettamano: :strettamano: , ottima contraddizione che hai trovato :ok:
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Adelfos
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Messaggio da Adelfos »

Romagnolo ha scritto: Però ....non ho capito se quel termine rende corretto l' uso di "riscatto corrispondente" come dice la TnM o se come afferma Necche non sta a sott' intendere un concetto di valore paritario ma vale per qualsiasi valore...cioè Cristo ha pagato un riscatto ben maggiore della vita persa da Adamo.
A mio avviso La wts intende il concetto di “riscatto” principalmente dal punto di vista “commerciale” basti leggere ciò che affermano nel loro sito:
“ Il significato fondamentale di “riscatto” è quello di un prezzo che copre (come risarcimento danni o per soddisfare le esigenze della giustizia)”

La riconciliazione dell’uomo non è più un atto di amore di Dio nei confronti dell’umanità ma un problema di lesa maestà nei suoi confronti e con il Signore Gesù relegato a merce di scambio per “risarcire i danni” che l’umanità avrebbe provocato.

Vorrei farvi notare innanzitutto che nelle citazioni del Nuovo Testamento non si parla mai del sangue di Cristo “versato a…” ma del suo sangue quale prezzo di riscatto per….( Efes.1,7 Col 1,14 etc) cioè si vuole evidenziare che l’azione di Dio per redimere il Suo popolo è stata condotta in modo totale e definitivo, in un modo che la liberazione degli schiavi ha assunto un valore cosi grande da vedere impegnato il Figlio di Dio fino all'estremo della lotta. In altre parole Gesù Cristo ha ritenuto la vita degli uomini così preziosa che ha “gettato” la sua vita per liberarli dalla condizione di schiavitù sostituendosi ad essi.
Ciò e quello che viene rilevato dagli esegeti più attenti:

“ antilytron è il prezzo di riscatto in sostituzione (anti). Ma S Paolo non si accontenta del significato sostituzione implicito nel prefisso (anti) e sul quale non insiste eccessivamente, aggiunge “uper” che possiamo rendere “in favore di”. Lascia cosi intuire che il sacrificio offerto da Cristo è opera di amore. Lo ha detto esplicitamente ai Galati (3,30) scrivendo “il Figlio di Dio mi amò e sacrificò se stesso per me” (La Sacra Bibbia: Le Epistole Pastorali di S. Paolo a Timoteo e Tito a cura di Mons. Salvatore Garofalo ed Marietti pag 123)
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