Una delle incongruenze e un tarlo che spesso mi accompagnava era questo.
Insegnavo, col sostegno delle sopratutto delle scritture ebraiche ebraiche che la vita dopo la morte non esisteva.
poi mi trovavo a spiegare la parabola del ricco e lazzaro. Non intendo ora soffermarmi sul suo significato ma su un'altra questione.
Quando Gesù insegnava utilizzava parabole ed illustrazioni che le persone comuni potessero capire. questioni quotidiane (prese dall'agricoltura, dalla vita di famiglia, etc)
Ora il tarlo era questo: ma se gli ebrei dell'epoca non avessero creduto in una vita immdediata dopo la morte, come avrebbero potuto seguire Gesù in un ragionamento che del passaggio ad una vita oltre la morte ne fa il punto di partenza?
Il ricco e Lazzaro - vita dopo la morte
Moderatore: polymetis
- Gabriella Prosperi
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Non tutte le correnti religiose giudaiche dell'epoca credevano nella ''morte dell'anima''.
Quando ho tempo cercherò le discussioni presenti in merito anche nel vecchio forum.
Gabriella
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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innanzitutto grazie.Gabriella Prosperi ha scritto:Non tutte le correnti religiose giudaiche dell'epoca credevano nella ''morte dell'anima''.
Quando ho tempo cercherò le discussioni presenti in merito anche nel vecchio forum.
Gabriella
qualcosa ho trovato nel 3D
"https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... aro#p52122"
- berescitte
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L'interpretazione (e poi dice che non interpretano!) della parabola di Lazzaro e il ricco (alias Epulone), proposta dalla WT è un esempio, invero abbastanza comico, ddi come si dispone il testo sacro sul letto di Procuste (l'allungatore).
Lo si stiracchia cioè così tanto da finire nel ridicolo.
Si spiega che Gesù non parlava affatto della situazione dopo la morte (situazione di contrappasso come quella illustrata da Dante nel suo Inferno) ma della situazione di diversità e conflitto che si era instaurata tra la predicazione di Cristo e dei discepoli (coccolati nel seno di Abramo) e la dottrina mosaica sostenuta dai Farisei (tormentati nell'inferno). Le fiamme sarebbero i dardi infuocati della nuova predicazione e via fantabibbiando...
Per me è anche un emblematico esempio di cosa la WT sia capace di far "bere" ai suoi adepti, contro ogni evidenza. Basti notare che la WT fa finta di dimenticare che Gesù fece quell'esempio del ricco esplicitamente per i farisei "amanti del denaro" (Luca 16,14).
Lo si stiracchia cioè così tanto da finire nel ridicolo.
Si spiega che Gesù non parlava affatto della situazione dopo la morte (situazione di contrappasso come quella illustrata da Dante nel suo Inferno) ma della situazione di diversità e conflitto che si era instaurata tra la predicazione di Cristo e dei discepoli (coccolati nel seno di Abramo) e la dottrina mosaica sostenuta dai Farisei (tormentati nell'inferno). Le fiamme sarebbero i dardi infuocati della nuova predicazione e via fantabibbiando...
Per me è anche un emblematico esempio di cosa la WT sia capace di far "bere" ai suoi adepti, contro ogni evidenza. Basti notare che la WT fa finta di dimenticare che Gesù fece quell'esempio del ricco esplicitamente per i farisei "amanti del denaro" (Luca 16,14).
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