Giustificazione. Fino a che punto?

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Titano1956
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Giustificazione. Fino a che punto?

Messaggio da Titano1956 »

Tutti i cristiani sanno per certo che il sangue sparso di Gesù, come "Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo", li GIUSTIFICA dinnanzi a Dio, coprendo una "moltitudine" di peccati.
Ma fino a che punto i nostri peccati sono giustificati e quindi coperti, garantendoci la vita eterna? Esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo?
Secondo inserimento.
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abuonconsiglio
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Messaggio da abuonconsiglio »

San Pietro chiese a Gesù "Perdonerò 7 volte?"
E Gesù rispose "77 volte!"

Il sacrificio di Gesù copre un indeterminato numero di peccati che il singolo individuo compie e contano tanti fattori come la libera scelta, la volontarietà e altro.

Per esempio si potrebbe affermare con faciloneria che una prostituta ha compiuto un numero esagerato di peccati e non merita il perdono.

Ma è veramente responsabile al 100 % delle sue azioni o è stata indotta da una serie di circostanze che l'hanno costretta a fare tale scelta?

Oppure alcune persone compiono crimini perchè hanno veramente dei problemi mentali.

Come può giudicare un uomo la condotta di un altro? (E san Giacomo fu molto esplicito ...)

Evidentemente solo Dio può farlo!

Questo dovrebbe essere il ragionamento del credente!

Molti credenti non ragionano così.

Sparano giudizi a destra e a manca e questo purtroppo rientra nelle loro libertà.

Tra di essi si distinguono i tdg che con i loro processi canguro condannano milioni di loro confratelli all'ostracismo più bieco arrogandosi il diritto di giudicare per nome e conto di un dio che gli dà il discernimento di valutare se un comportamento è errato, di comprendere le ragioni più recondite di tali "errori" e stabilire se uno sia pentito o meno.
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Titano1956
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Messaggio da Titano1956 »

R. A. Torrey, nel suo articolo "La potenza del sangue di Cristo" fa notare quanto segue:
In Efesini 1:7 si legge "In Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della sua grazia". La remissione dei peccati non è qualche cosa che il credente deve aspettare che avvenga nel futuro, ma un qualche cosa ch'egli già possiede. "Noi abbiamo" dice Paolo "la remissione dei peccati". Non dobbiamo fare nulla per assicurarcela, perché il sangue di Cristo già ce l'ha assicurata, è per la fede che ce ne appropriamo e la godiamo. Il perdono è già stato provveduto per ogni credente in Cristo per la potenza del sangue.
Un'anziana signora era morente. Il ministro di culto andò a vistarla e le chiese: "Avete fatto pace con Dio?" "No", fu la risposta.
"Non avete timore d'incontrare Dio, senza prima aver fatto pace con Lui?" "Niente affatto!". Un sorriso si dipinse sul volto della donna morente: "Non ho fatto la mia pace con Dio perché non ne ho bisogno. Cristo l'ha fatta per me, con il sangue della Croce. Io riposo sulla pace ch'Egli ha fatto. Abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della sua grazia".
"Ma se camminiamo nella luce, com'Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù suo Figliolo, ci purifica da ogni peccato" (1Giovanni 1:7). Questo ci offre la completezza del perdono per mezzo del sangue. Il sangue di Cristo ha la potenza di purificare il credente da "ogni peccato". Esso continuamente "purifica", ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Questa purificazione è dalla colpa del peccato. Dovunque nella Bibbia è menzionata la purificazione dalla potenza e dalla presenza del peccato si ha per mezzo della Parola di Dio, per mezzo dello Spirito Santo, e per mezzo del Cristo vivente e dimorante. Cristo sulla Croce ci salva dalla colpa del peccato, ed il Cristo che ritorna ci salverà dalla presenza del peccato.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Io per capire la remissione dei peccati mi affido a questo brano del capitolo 18 del Vangelo di Matteo:

23 A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. 25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. 26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. 27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! 29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. 30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. 32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello.


Nel momento in cui comprendiamo il mesaggio di Gesù scopriamo che i nostri peccati sono stati perdonati, tutti e incondizionatamente, come se non li avessimo mai compiuti. A questo punto però dobbiamo mantenerci degni del dono ricevuto, comportandoci in modo magnanimo con il nostro prossimo. Quale destino è riservato a chi non lo fa? non lo so e non provo nemmeno a fare delle ipotesi.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Se è vero che siamo fatti a sua immagine e somiglianza, dovremmo riconoscere certi atti di perdono compiuti da semplici uomini e donne e, considerando pure il loro stato di inferiorità e imperfezione, comprendere che alla misericordia e all'amore potrebbero non esserci limiti.
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arwen
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Messaggio da arwen »

Titano1956 ha scritto:Tutti i cristiani sanno per certo che il sangue sparso di Gesù, come "Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo", li GIUSTIFICA dinnanzi a Dio, coprendo una "moltitudine" di peccati.
Ma fino a che punto i nostri peccati sono giustificati e quindi coperti, garantendoci la vita eterna? Esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo?
Secondo inserimento.
Gesù stesso in più di una apparizione a santa Faustina Kowalska, sua "ancella" scelta per portare al mondo il messaggio sulla Divina Misericordia, dice che è infinita, che anche se i nostri peccati fossero come lo scarlatto, verrebbero del tutto annullati dalla sua infinita misericordia. Consiglio la lettura ,bellissima ,del diario personale della santa, lo trovate in qualsiasi libreria religiosa, è di grande consolazione....li si vede la grandissima differenza dal Dio vendicativo e "limitato" della wts e l'abisso dell'infinita misericordia!. Gesù dice pure che il più grande attributo della divinità non è, come si può pensare, la giustizia, ma la misericordia.Meglio di cosi!. :lovebibbia: :balla:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Titano chiede.
Tutti i cristiani sanno per certo che il sangue sparso di Gesù, come "Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo", li GIUSTIFICA dinnanzi a Dio, coprendo una "moltitudine" di peccati.
Ma fino a che punto i nostri peccati sono giustificati e quindi coperti, garantendoci la vita eterna? Esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo?

Non esiste limite alla remissione dei peccati, porre dei limiti è voler porre dei limiti alla capacità di Dio di perdonare, questo è uno dei peccati contro lo Spirito Santo.
Affermare che il sangue di Cristo copre automaticamente i propri peccati senza nessun atto da parte nostra, questo è un altro peccato contro lo Spirito Santo.
La remissione dei peccati è tale in virtù del sangue di Cristo e dalla volontà del peccatore ad esserne rimesso, la richiesta della remissione quotidiana è data dal peccare quotidiano, l’uomo è schiavo della carne e giace nel peccato, San Paolo disse “il bene che voglio fare non faccio, il male che non voglio fare è quello che faccio”, è evidente che non stava parlando del peccato o del peccare volontariamente, ma di tutte quelle situazioni di quelle circostanze che ci inducono ad atti involontari e quindi peccare involontariamente.
Il sangue di Cristo non ha più nessun valore per coloro che volontariamente persistono nel peccare, per il semplice motivo che considerano senza valore il suo sacrificio.
Ebrei 10:26
Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati;
Pensare inoltre di confessare “solo” a Dio i propri peccati ed essere a posto è un errore, una presunzione, è vero che Dio non è legato/condizionato dai sacramenti e che la salvezza della persona può procedere per vie a noi sconosciute, ma chi si sente di mettere Dio “alla prova?”.

La remissione dei peccati deve essere preceduta dalla “ conversione/pentimento”, quel desiderio di invertire il proprio modo di vivere per tornare a vivere secondo le “orme del Cristo”, anche se ciò non è sempre facile.
La remissione dei peccati deve essere preceduta dalla “confessione”(tralasciando, a chi, quando, come).
1Giovanni 1:9
Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
Giovanni 20:23
A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».
Giacomo 5:16
Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.
Quindi in breve possiamo dire che non esiste limite al perdono dei peccati, finché la persona richieda tale perdono impegnandosi a migliorare la sua vita cristiana, ma la remissione dei suoi peccati deve seguire una precisa traccia, non è possibile il “fai da te”.
Questo in breve anzi in concentrato, poiché ci sarebbe ancora da dire molte cose sull’argomento “Peccato e Remissione”.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )

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pavel43
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Messaggio da pavel43 »

volevo segnalare in proposito questo link

http://www.vatican.va/roman_curia/ponti ... on_it.html" target="_blank" target="_blank

devo però riconoscere che l'intervento di Franco ne sintetizza bene molti passaggi con espressioni meno dottrinali.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Franco Coladarci ha scritto:ma la remissione dei suoi peccati deve seguire una precisa traccia, non è possibile il “fai da te”.
Mi sembra ovvio che nessuno fa da sè, visto che colui che fa è Dio. Mi sembra di capire invece che tu intenda dire che è indispensabile il ruolo del confessore, e che la risposta che tu dai alla domanda di Titano è quella della Chiesa Cattolica.

So che è da presuntuosi fare un'osservazione di questo tipo proprio al moderatore del forum, ma non credi che sarebbe stato opportuno far precedere la tua risposta da una frase del tipo "questo è ciò che insegna il catechismo cattolico"? Intendo dire che altrimenti si presta il fianco a quei detrattori che tacciano questo forum di essere nient'altro che un luogo di proselitismo cattolico.

Scrivo questo con la massima stima per te e molta gratitudine per ciò che fai con questo forum.
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Aquarivs

Messaggio da Aquarivs »

Non dimentichiamoci che il perdono non serve solo al peccatore ma anche a colui che deve rimettere il debito. Perdonare significa allontanare la collera, riprendere ciò che si era perduto, interrotto. Cessa l'astio, il rancore, quella sensazione di tradimento di delusione. In verità il perdono esercita come un balsamo la sua lenitività su entrambi gli attori.
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Dingus JJ
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il mio fiuto non m'ha ingannato.....

Messaggio da Dingus JJ »

Cogitabonda ha scritto:
Franco Coladarci ha scritto:ma la remissione dei suoi peccati deve seguire una precisa traccia, non è possibile il “fai da te”.


ma non credi che sarebbe stato opportuno far precedere la tua risposta da una frase del tipo "questo è ciò che insegna il catechismo cattolico"? Intendo dire che altrimenti si presta il fianco a quei detrattori che tacciano questo forum di essere nient'altro che un luogo di proselitismo cattolico.

quote]

....percependo il dolce profumo di persona in gamba,quando ti sei iscritta!
CHIAMIAMO CINICO CHI NON CONDIVIDE LE NOSTRE ILLUSIONI.
IL CINICO E' COLUI CHE CONOSCE IL PREZZO DI TUTTE LE COSE MA IL VALORE DI NESSUNA.
LA VERITA STA SPESSO NEL MEZZO, MA MAI NELLE SALE DEL REGNO!

Le origini del Dingus
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Cogitabonda dice.
Mi sembra ovvio che nessuno fa da sè, visto che colui che fa è Dio.
Mi pare che la signora è di diverso parere.
Un'anziana signora era morente. Il ministro di culto andò a vistarla e le chiese: "Avete fatto pace con Dio?" "No", fu la risposta.
"Non avete timore d'incontrare Dio, senza prima aver fatto pace con Lui?" "Niente affatto!". Un sorriso si dipinse sul volto della donna morente: "Non ho fatto la mia pace con Dio perché non ne ho bisogno. Cristo l'ha fatta per me, con il sangue della Croce. Io riposo sulla pace ch'Egli ha fatto. Abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della sua grazia".
Intendo questo con il “fai da te
e che la risposta che tu dai alla domanda di Titano è quella della Chiesa Cattolica.
Dove si evince questa tua affermazione? nel mio post ho affermato.
1Giovanni 1:9
Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.


Giovanni 20:23
A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».


Giacomo 5:16
Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.
Queste sono le affermazioni apostoliche.
So che è da presuntuosi fare un'osservazione di questo tipo proprio al moderatore del forum,
L’osservazione non la fai a Franco come moderatore bensì come utente, e come utente possiamo dialogare anche se ideologicamente potremmo essere agli antipodi.
ma non credi che sarebbe stato opportuno far precedere la tua risposta da una frase del tipo "questo è ciò che insegna il catechismo cattolico"?
Come risposto sopra, la mia citazione non è presa dalla dottrina cattolica ma dalla Sacra Scrittura.
Intendo dire che altrimenti si presta il fianco a quei detrattori che tacciano questo forum di essere nient'altro che un luogo di proselitismo cattolico.
Ogni tanto si leggono delle espressioni di “filo-cattolico” e quant’altro, il forum non è filo-cattolico come non è filo-protestante, il sito/forum esamina le dottrine ed il “Modus Operandi” della WTS/CD, è altresì evidente che le esternazioni della WT sono sempre rivolte alla cristianità ed in primis alla Chiesa Cattolica (sembra essere il suo bersaglio preferito), è altresì evidente che le dottrine dei TdG si confrontano con le dottrine cattoliche essendo il cattolicesimo la maggioranza, in un paese protestante si sarebbero confrontate con esse, i moderatori quando agiscono da tali non sono condizionati dalle loro idee, basti pensare che su otto moderatori solo tre sono cattolici, chi vuol criticare il forum troverà sempre qualcosa per farlo.
Scrivo questo con la massima stima per te e molta gratitudine per ciò che fai con questo forum.
Ti ringrazio della Stima che mi dai e che a mia volta ho verso coloro che con le loro argomentazioni fanno del forum un aiuto per chi vuole conoscere.
Franco
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Grazie per la risposta!
Non ho "affermato" che la tua fosse la risposta cattolica alla domanda di Titano, ma ho detto che "mi sembrava". La mia precisazione ti sembrerà cavillosa, ma vorrei evitare qualsiasi equivoco che possa attribuirmi una sicumera che non credo di avere (almeno non in questa occasione). A darmi quell'impressione è stato soprattutto il fatto che tu parlassi di sacramenti. Come ben sai non tutte le chiese cristiane hanno il sacramento della confessione.
Comunque dopo la tua spiegazione ritiro quanto ho scritto, anche se non me ne pento, perchè la tua ulteriore spiegazione è sicuramente utile per chi legge e leggerà questo thread.
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Luciano
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Messaggio da Luciano »

Franco Coladarci ha scritto: basti pensare che su otto moderatori solo tre sono cattolici, Franco
4
ciao
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Anche se i moderatori fossero tutti cattolici a me starebbe bene, perchè trovo che facciano benissimo il loro lavoro, e trovo anche che nel forum si respiri un'atmosfera di libertà e rispetto per le diverse fedi.
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Messaggio da pavel43 »

Se può essere un contributo
In genere le chiese riformate della prima ora erano fortemente contrarie alla confessione dei peccati considerandola uno degli aspetti negativi del cattolicesimo.
Lutero prevedeva la confessione dei peccati e l’assoluzione, non saprei se con carattere sacramentale come la cattolica.
C’è da dire che oggi in ambiente ecumenico ci sono posizioni molto sfumate.
MAX THURIAN della comunità di Taizé e membro della chiesa riformata dice:

“Questa rinascita è particolarmente visibile nell'ambito del luteranesimo tedesco. Anche lo sviluppo che è andato assumendo il movimento dei ritiri spirituali a contribuito ad una maggiore attività nella cura delle anime con la confessione e l'assoluzione; nelle comunità, come quella di Taizé in Francia o di Grandchamp in Svizzera, la pratica della confessione e dell'assoluzione è divenuta un fatto normale nel ministero esercitato per coloro che si recano presso quelle comunità per il ritiro spirituale.
Pur conservando l'oggettività del segno efficace dell'assoluzione e senza cadere in una problematica puramente morale, forse oggi è necessario trovare delle forme più libere e spontanee di confessione, nelle quali confessore e fedele vengano a trovarsi più in una situazione di fraternità molto semplice, che nella solennità di una relazione liturgica che per molti oggi è certo una difficoltà.”

Si è adeguata anche la chiesa cattolica, pur salvaguardando l’aspetto sacramentale, oggi il penitente si accosta al confessore in un contesto di accoglienza, ben diverso dai ricordi della mia infanzia.

Sarebbe interessante sentire pareri da altre confessioni.
Andrea Buonadonna
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Messaggio da Andrea Buonadonna »

L'unica cosa che mi permetto di dire a riguardo è che il fatto di sapere di poter essere perdonati molte volte potrebbe indurre il "poco sensibile" a prendere alla leggera il suo atteggiamento verso il peccato commesso, perchè conscio del fatto che può essere perdonato più volte. Il senso dovrebbe essere quello dell'individuo che si sforza continuamente di evitare il suo peccato, e il perdono dovrebbe essere legato al suo desiderio di non sbagliare più, a prescindere dal risultato.
Prendetelo con le pinze, solo il mio punto di vista dal basso della mia scarsa cultura teologica...
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Andrea Buonadonna ha scritto:L'unica cosa che mi permetto di dire a riguardo è che il fatto di sapere di poter essere perdonati molte volte potrebbe indurre il "poco sensibile" a prendere alla leggera il suo atteggiamento verso il peccato commesso, perchè conscio del fatto che può essere perdonato più volte. Il senso dovrebbe essere quello dell'individuo che si sforza continuamente di evitare il suo peccato, e il perdono dovrebbe essere legato al suo desiderio di non sbagliare più, a prescindere dal risultato.
Prendetelo con le pinze, solo il mio punto di vista dal basso della mia scarsa cultura teologica...
Il senso è quello che hai descritto.
Ma non credo possa esistere un credente, in qualsiasi religione, che reiteri il peccato tanto, poi, sarà assolto, se qualcuno la pensa così non può essere un credente.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Gianni27
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Messaggio da Gianni27 »

Titano1956 ha scritto:Tutti i cristiani sanno per certo che il sangue sparso di Gesù, come "Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo", li GIUSTIFICA dinnanzi a Dio, coprendo una "moltitudine" di peccati.
Ma fino a che punto i nostri peccati sono giustificati e quindi coperti, garantendoci la vita eterna? Esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo?
Secondo inserimento.

Caro Titano,
Visto la tua domanda che dice: “Ma fino a che punto i nostri peccati sono giustificati e quindi coperti, garantendoci la vita eterna? Esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo?”
Rispondo e dico: nella prima metà del tuo messaggio hai detto bene che siamo giustificati da Dio dei nostri peccati mediante il sangue di Cristo che copre una moltitudine dei nostri peccati.
Ma quando dici: “Fino a che punto i nostri peccati sono giustificati…. E che esiste un limite oltre il quale il peccatore non usufruisce più della potenza guaritrice del sangue di Cristo”; io ti dico come cristiano Evangelico che ti stai sbagliando di grosso.
Non esiste una salvezza di Dio basata sulle buone opere. Anzi la scrittura dice: “Nessuna carne sarà giustificata per le opere della legge” (Gal.2:16). Quindi la salvezza a noi non c’è data solo perché Cristo ha sparso il suo sangue togliendo via il peccato del mondo, ma ci viene data solo se abbiamo creduto in Cristo di vero cuore, e ce la da come dono/regalo per aver noi messa fede in Cristo. È una salvezza per grazia quale ci è data per sempre, e proprio come si fa per un regalo dato, che non si richiede indietro, ma Egli ci raccomanda di perseverare fino alla fine, conservando noi la fede, perché se ad un certo punto del nostro cammino di fede veniamo meno, cioè increduli, non praticando più la nostra fede in Cristo, è come che gettiamo via la nostra salvezza da farla andare perduta, avendo rinnegato la fede, ed è a questo punto che perdiamo il dono della salvezza, e ciò viene da noi, ma non è Dio che ce la toglie.
Non è qualche peccato che ce la fa perdere, poiché il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato che dovessimo commettere dopo salvati. Ma solo se lo rinneghiamo (2Tim.2:13).
Anche abuonconsiglio dice: “Per esempio si potrebbe affermare con faciloneria che una prostituta ha compiuto un numero esagerato di peccati e non merita il perdono”.
Ripeto: la giustizia di Dio per la nostra salvezza non è basata sui nostri meriti, ma sulla nostra fede.
Credo che coloro che insegnano di guadagnare la salvezza con i meriti che la smettano, perché non è affatto così. E concludo che un peccatore impenitente non può aspettarsi di ricevere miracoli da Dio mentre vive in peccato, ma se si converte a Cristo con fede riceve salvezza, basta che la mantiene fino alla fine della sua vita.
Gianni27 - L’Evangelico
Lizzy75

Messaggio da Lizzy75 »

Proprio in questi giorni stavo riflettendo sulla misericordia di Dio e di quanto è infinitamente immensa. Noi in quanto esseri imperfetti non sappiamo cogliere appieno di questa sua particolarità che fa parte della sua perfezione divina. Pensate quanto difficile è per un giudice soppesare le colpe di un uomo non solo in base alle prove e indizi concreti ma in base ad un proprio criterio morale per poter stabilire se l’imputato deve essere condannato alla giusta pena. Ad esempio un uomo che deve essere giudicato per un reato di un efferato omicidio, compiuto con la fredda premeditazione per motivi di una vendetta personale perché l’uomo ucciso era un pervertito pedofilo, che aveva violentato il suo figliolo, probabilmente anche sulla base di questa storia, l’imputato verrebbe condannato perché così stabilisce la legge. È su questa legge che gli uomini si sono sempre basati presumendo che il loro sia un giusto criterio di valutazione, mettendosi come sempre al posto di Dio addirittura al di sopra, agendo talvolta come giustizieri e dando origine ai tribunali in ogni dove anche nell’ambito delle religioni. Come si fa a stabilire se una persona deve essere assolta in base ai propri peccati? Come può, cito ad esempio tra le tante chiese quella cattolica, stabilire se il peccatore è più meritorio rispetto ad un altro? Tra un uomo che ha divorziato perché non poteva fare diversamente e un serial killer pentito, i quali entrambi confessano, chi di loro merita di essere assolto? Non il primo ma il secondo, perché è questo il magistero dato da essa che insegna forse anche giustamente, ma molto probabilmente, diverso sarebbe stato il parere divino. Per non dire poi di un anziano tdg, il quale disassocia un fratello spirituale perché si sposa con una del mondo per amore, ponendogli anche ostracismo ma non chi è corrotto fino al midollo per comportamenti immorali ma che poi appare pentito… La confessione è sì cosa buona, ma quale è la maniera giusta in cui deve essere fatta se un uomo che si reputa cristiano si ritiene innocente davanti a Dio ma non ha in nessun modo il presupposto per poter assolto dalla sua chiesa? Poichè solo a Dio appartiene il giusto giudizio, la confessione intima e personale può, a questo punto, essere valida, per potere essere tanto più vicino a Dio? Se la misericordia di Dio è infinita, non è più nemmeno il caso di porsi la domanda e di riporre fede e speranza in essa…
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Luciano ha scritto:
Franco Coladarci ha scritto: basti pensare che su otto moderatori solo tre sono cattolici, Franco
4
ciao
Chi è il franco tiratore? :mrgreen:
Torry
Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono Gb 42,5

Demy & Torry: chi siamo
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Torry chiede.
Chi è il franco tiratore?
Questa si è una bella domanda. :boh:
Ciao
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Messaggio da Luciano »

Demolizioni Torri ha scritto:
Chi è il franco tiratore? :mrgreen:
Torry
Spiegati in parole semplici, per favore
ciao
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

:risata: :risata:
Ciao carissimo Franco!
:sorriso:
Torry
Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono Gb 42,5

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Demolizioni Torri
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Per Luciano

Messaggio da Demolizioni Torri »

E' una battuta scherzosa!
:sorriso: (I non cattolici non sono cinque, bensì quattro)
Torry

PS Ops, il post è uscito due volte. Si può cancellare per favore?
Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono Gb 42,5

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Luciano
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Messaggio da Luciano »

Mi sono documentato sul significato di franco tiratore.
4
Ciao
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Messaggio da Demolizioni Torri »

:strettamano:
ciao Luciano!
Spero ti abbia fatto sorridere
Torry
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