Aiuto per i fuoriusciti

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

Moderatore: Cogitabonda

Rispondi
Avatar utente
Ely
Veterano del Forum
Messaggi: 2002
Iscritto il: 10/06/2009, 21:14
Contatta:

Aiuto per i fuoriusciti

Messaggio da Ely »

Vorrei chiedere 4 cose a chi legge questo forum e a chi vorrà rispondere:

1) ai tempi della fuoriuscita dai tdg avete ricevuto una qualche dimostrazione di affetto e vicinanza da parte degli ex fratelli (che non fossero anziani di congregazione) e se si, come lo avete ricevuto, se no, come avreste voluto riceverlo, considerati gli "impedimenti" del caso.
Sappiamo che i tdg non potrebbero avere contatti di alcun tipo coi fuoriusciti, ma se li avessero, secondo voi, ci sarebbero più ritorni all'ovile o semplicemente più persone serene sia da una parte che dall'altra?

2) Cosa e con quali argomentazioni proporreste cambiamenti in tal senso alla Società WT?

3) tenuto conto del fatto che il 99% dei fuoriusciti NON ha ricevuto alcun tipo di conforto/vicinanza/comprensione/amicizia dagli ex fratelli/sorelle/familiari, come se la sono cavata una volta fuori dal culto? come hanno riempito il tempo non più dedicato alle numerose attività collegate al culto a cui appartenevano?

4) Quali suggerimenti dareste ai nuovi fuoriusciti che non avevano altre conoscenze se non quelle tra i tdg?

Con la speranza di aiutare, seppur indirettamente, tutti i nuovi fuoriusciti (semmai avessero bisogno di aiuto), ringrazio sin d'ora tutti coloro che vorranno rispondere alle domande poste.

Buona giornata a tutti.
Ely
Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo ..., di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, ... quasi che il giorno del Signore sia imminente. (II Tess. 2,1-2)

Mia presentazione: http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... 370991&p=1" onclick="window.open(this.href);return false;
Avatar utente
Tranqui
Utente Gold
Messaggi: 7371
Iscritto il: 14/02/2013, 16:32
Contatta:

Messaggio da Tranqui »

chi deve aiutare i fuoriusciti ?
Presentazione


Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Filippesi 4:13


Considera ogni giornata come una vita a sé stante” (Arthur Schopenhauer]

Immagine
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

Ely ha scritto:1) ai tempi della fuoriuscita dai tdg avete ricevuto una qualche dimostrazione di affetto e vicinanza da parte degli ex fratelli (che non fossero anziani di congregazione) e se si, come lo avete ricevuto, se no, come avreste voluto riceverlo, considerati gli "impedimenti" del caso.
Sappiamo che i tdg non potrebbero avere contatti di alcun tipo coi fuoriusciti, ma se li avessero, secondo voi, ci sarebbero più ritorni all'ovile o semplicemente più persone serene sia da una parte che dall'altra?
Ma guarda, quando io mi "raffreddai", per utilizzare un termine teocratico, la congregazione provò sicuramente ad aiutarmi.
L'unico problema è che io mi ero SVEGLIATO, ma per davvero, ovvero, avevo aperto gli occhi tra la differenza con un autoconvincimento dottrinale e la realtà.
Quindi il loro aiuto era sostanzialmente inutile.
Perchè loro, provavano a riportarmi dentro a degli schemi basati sull'autoconvincimento, mentre io volevo prove chiare, concrete e pratiche.
Ely ha scritto:2) Cosa e con quali argomentazioni proporreste cambiamenti in tal senso alla Società WT?
La WTS ha fallito molte volte nel suo scopo di dispensatrice delle "verità" rivelate nella bibbia....
Difatti la visione millenaristica della WTS, che dovrebbe essere guidata dallo spirito santo (ma come vediamo, a intermittenza), chiamata degli unti o 144.000 si e ogni anno, ma sulla concretezza circa i tempi per la fine del mondo (unico scopo per cui questa religione esiste proprio a ridosso del 1914, ovvero inizi degli ultimi giorni), è tutto un susseguirsi di revisited, correzioni, fallimenti e previsioni sbagliate.... :ciuccio: :ciuccio: :ciuccio:
Ely ha scritto:3) tenuto conto del fatto che il 99% dei fuoriusciti NON ha ricevuto alcun tipo di conforto/vicinanza/comprensione/amicizia dagli ex fratelli/sorelle/familiari, come se la sono cavata una volta fuori dal culto? come hanno riempito il tempo non più dedicato alle numerose attività collegate al culto a cui appartenevano?
Questo è un aspetto molto importante e delicato della questione.
Infatti bisognerebbe capire chi è il fuoriuscito, se uno nato in questa religione e cresciuto a privazioni e diversità, motivo per cui, una volta che ha avuto il coraggio di uscire da questa religione, la sua "libertà" diventa un fiume in piena che travolge tutto.
Infatti spesso si vuole recuperare il tempo perso (soprattutto in proporzione agli anni passati in questo culto e al grado di restrizioni/repressioni attuate dalla famiglia o congregazione di appartenenza)...
In questo frangente mi viene in mente un aspetto drammatico della seconda guerra mondiale, quando i soldati liberarono i prigionieri dai lager nazisti.
Queste povere persone cosi patite per fame e per stenti, quando ricevettero per la prima volta cibo in abbondanza, ebbero l'effetto contrario, molti morirono per lo shock, tanto che i medici militari, dovettero togliere loro tali razioni a cui il loro fisico non era più abituato da tempo.
E molti soldati dovettero lottare contro loro stessi nel togliere una fonte di salvezza (ma che dava morte a fisici non abituati), a tali persone cosi mal ridotte e sofferenti... sembra un paradosso, ma è cosi.
Il problema non era il cibo, ma la quantità di cibo somministrata in grande quantità tutta d'un colpo.
Il TDG che va nel mondo, si ritrova tutto d'un tratto libero di poter agire indisturbato, ma senza avere gli strumenti per gestire tale libertà.
Strumenti che molte persone del "mondo", hanno acquisito con decenni di piccoli passi ed esperienze che invece al TDG di turno erano vietati, sconsigliati o pesantemente scoraggiati dall'educazione teocratica geovista.
Quindi, una volta liberi di poter fare quello che si vuole, si ritrovano a gestire in un'età adulta, un potere con cui non sono abituati a interagire.
Ed è in questa fase che si commettono degli errori.
Errori che poi la WTS usa per pubblicizzare come chi esce, viene adescato dal peccato e subisce nefaste conseguenze... :fronte: :fronte: :fronte:
Ma se fosse cosi, miliardi di persone sarebbero morte a cataste.
Ma cosi non è, allora esiste un'altra spiegazione.
E la spiegazione è che se allevi un animale in cattività, una volta aperta la gabbia, non puoi pretendere che egli agisca come un suo simile abituato a cavarsela nella natura. :occhiol:
Ely ha scritto:4) Quali suggerimenti dareste ai nuovi fuoriusciti che non avevano altre conoscenze se non quelle tra i tdg?
Non è facile, poichè molti agiscono secondo il proprio carattere e humus culturale.
Non esiste una ricetta unica, ognuno ha la sua personalità e le sue motivazioni che lo hanno spinto a compiere questa scelta.
Soprattutto ognuno ha la sua età e la situazione specifica che lo ha portato ad uscire... tutte variabili molto diverse tra loro.
Infatti bisognerebbe fare un insieme di ipotesi che dovrebbero abbracciare molte casistiche, nelle quali ci si potrebbe ritrovare con i motivi più disparati.

Il lasciarsi andare e lo sperimentare le varie libertà che il mondo offre, è un concetto ampio che abbraccia molti aspetti dell'individuo...
La prima cosa che molti cercano di compiere, è quella di provare a recuperare il tempo perduto, le rinunce che si sono dovute subire nell'adolescenza o in altri anni formativi.
Motivo per cui spesso si passa da 0 a 1000 su molti aspetti....
Bisognerebbe mantenere un certo contegno (ricordate l'esempio dei prigionieri dei lagher?), anche se non è facile.
Soprattutto quando si affronta questo percorso da soli, senza nessuno che ti guida.

Forse, parlare con qualcuno che ha già affrontato tale percorso (vedi quindi forum di fuoriusciti), oppure persone fidate, o psicologi (neanche tutti, serve trovare quelli giusti), potrebbe essere un buon inizio.
Eviterei di parlare con persone del mondo comuni che (nella stragrande maggioranza dei casi) non capirebbero tale impatto o esperienza, ma anzi, forse ne potrebbero risultare disorientati o spaventati.
Si potrebbe parlare con persone del mondo che hanno avuto esperienze simili in altri culti o religioni...

Ho tagliato tutto con l'accetta, ma per affrontare questi argomenti serve tempo, anche fortuna, e purtroppo bisogna sbatterci il muso.
Sicuramente ci si porterà dietro per molti anni delle insicurezze, delle frustrazioni e delle tare tipiche di questa religione e della sua educazione.
Poi, come per ogni cosa, la differenza la fa il carattere, la personalità e altri aspetti tipici di ogni persona.
Tuttavia, la libertà conquistata, non ha prezzo.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
Avatar utente
deliverance1979
Utente Gold
Messaggi: 6775
Iscritto il: 20/12/2009, 16:36
Contatta:

Messaggio da deliverance1979 »

Tranqui ha scritto:chi deve aiutare i fuoriusciti ?
Fondamentalmente dovresti aiutarti da solo, con le tue forze.
Poi, un supporto potrebbe verti da altri fuoriusciti, o altre persone che hanno avuto delle esperienze simili con religioni simili, nonchè psicologi (bravi, non tutti) o gente illuminata.
Esistono persone e percorsi che possono aiutare a trovare un giusta dimensione e normalità, ma è una ricerca che pone la responsabilità sull'individuo che esce da un culto abusante come i TDG.

Ma, l'onere dello scontro, devi sostenerlo tu, se vuoi la vera libertà.
Non puoi pretendere che altri combattano certe battaglie per te, anche perchè, ognuno ha il suo vissuto e il suo modo di risolvere certe problematiche o di approcciare a certi problemi, in base alla sua personalità, al suo vissuto, alla sua cultura.

Fortunatamente oggi, internet può aiutare sotto questo aspetto.

Purtroppo però, in molti casi, chi fuoriesce, si ritrova da solo, e deve affrontare una specie di assalto alla baionetta sotto il fuoco nemico per raggiungere la propria libertà.
Un'ultima carica utile per rompere le linee nemiche e fuggire oltre.
Ecco perchè molti TDG (nati, educati e vissuti in famiglie di TDG) si spaventano dinanzi a tali prese di posizione, e preferiscono avere una doppia vita, dove si fanno i cazzetti propri fuori dalla congregazione, ma poi, hanno la tranquillità psicologica fornita loro dalla propria famiglia e da quella stessa comunità che sono stati costretti a frequentare.

Quindi, anche questo parametro (ovvero vita, consuetudini e affetti), fa la differenza tra chi si vuole spingere oltre, ovvero disassociato o dissociato ostracizzato, da chi invece cerca di arrabattarsi alla bene e meglio (un pò alla fantozziana maniera), tra le sue vere inclinazioni, passioni, pulsioni e desideri, con la rigida vita teocratica, con tutto quello che ne potrebbe conseguire.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

Presentazione
Avatar utente
Ely
Veterano del Forum
Messaggi: 2002
Iscritto il: 10/06/2009, 21:14
Contatta:

Messaggio da Ely »

Deliverance1979, sei davvero straordinario per come riesci a rispondere a quasi ogni discussione sviscerando ogni punto, davvero invidiabile la tua capacità.
Detto questo

credo che se la Società si ammorbidisse un pò riguardo al trattamento verso i fuoriusciti (i "raffreddati" sono considerati diversamente) credo ne trarrebbero beneficio tutti, tdg compresi.

Se almeno tornassero all'intendimento assunto fino al 1982 sarebbe già buono, eppure, anche allora avevano po' po' di scritture a supporto, potrebbero rispolverarle e tornare alle origini, ma no, oggi, con l'informazione ormai non più del tutto manovrabile da parte loro, sarebbe pericoloso, o meglio, sono loro a vederci il pericolo perché infondo non credo che davvero i tdg rimarrebbero 4 gatti. Come rimasero uniti all'organizzazione allora, così farebbero anche oggi, solo che vivrebbero più sereni e con meno dolore nel cuore.

Per contro i fuoriusciti, se ricevessero espressioni di affetto e amore dagli ex fratelli, a maggior ragione dai familiari, credo che qualcuno in più tornerebbe dentro, e chi volesse rimanerne fuori non vivrebbe le frustrazioni e le sofferenze causate da comportamenti così talebani.
Per non parlare del fatto che tali disposizioni sono tutt'altro che cristiane...

Da parte mia devo dire che da quando ne sono fuori ho ripreso la mia vita a piene mani, ma non mi sono dispiaciute e non mi dispiacciono le dimostrazioni di affetto che qualcuno fuori dal coro si sente ancora di farmi pervenire (ma lo devono fare di nascosto!) ed io non cerco più di far loro il testone per far notare tutte le incongruenze che arrivano dal CD, se loro stanno bene là dentro, che ci rimangano, io sto bene fuori, e ci rimango (sempre che sia io ad essere fuori, e non loro :risata: )

Attualmente chi esce dai tdg credo non debba far altro che guardarsi intorno, occupare il proprio tempo (al di là del lavoro per chi ce l'ha) con attività sane e soddisfacenti, frequentare associazioni di volontariato (io iniziai con un canile), iscriversi ad un corso che implica la partecipazione di altre persone per trarre beneficio non solo dal corso ma anche per crearsi una nuova cerchia di conoscenze (covid permettendo...ora ci si mette pure quello a complicare le cose), leggere, leggere leggere e ancora leggere, ogni cosa, ogni argomento che serva alla propria crescita personale; avere un atteggiamento positivo verso la vita ora da ricostruire e da riorganizzare.
Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare :felice:

:ciao:
Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo ..., di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, ... quasi che il giorno del Signore sia imminente. (II Tess. 2,1-2)

Mia presentazione: http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... 370991&p=1" onclick="window.open(this.href);return false;
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 14 ospiti