WTS COME LA MAFIA ?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Amore e Psiche
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WTS COME LA MAFIA ?

Messaggio da Amore e Psiche »

e' troppo forte paragonare la WTS alla MAFIA ? :bb:
di wts si puo' morire
da wts se si esce si e' isolati
se dalla wts se si esce bisogna nascondersi
la wts minaccia chi vuole uscire
la wts tratta bene chi sta alle regole


di mafia anche
. Il destino non invia araldi. È troppo saggio o troppo crudele per farlo. (O. Wilde)

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Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

Amore e Psiche ha scritto:e' troppo forte paragonare la WTS alla MAFIA ? :bb:
di wts si puo' morire
da wts se si esce si e' isolati
se dalla wts se si esce bisogna nascondersi
la wts minaccia chi vuole uscire
la wts tratta bene chi sta alle regole


di mafia anche
si è troppo forte.

Chi ha fatto questo accostamento non sa nemmeno di che sta parlando.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Non conosco a fondo, per fortuna "la piovra", ma direi che il paragone è azzardato (tanto per usare un eufemismo).
L'organizzazione della WTS, come molti culti abusanti, è più simile ad una dittatura.
Non che ciò le faccia onore, ma insomma, c'è un bel po' di differenza.
Gabriella
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Messaggio da cici@ »

:bravo:
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Messaggio da Cogitabonda »

Uno dei motivi per cui il paragone non regge è che noi, che cerchiamo di smascherare le malefatto della WTS, non corriamo certo i rischi del Generale Dalla Chiesa, di Falcone, Borsellino, dei tanti altri che la mafia ha ucciso e di quelli ancora vivi che continuano a lottare eroicamente.
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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

Amore e Psiche ha scritto:e' troppo forte paragonare la WTS alla MAFIA ? :bb:
di wts si puo' morire
CERTO CHE SI PUO MORIRE, NN CI SCORDIAMO LE PERSONE CHE SI SONO TOLTE LA VITA X CAUSA DELLA WT
da wts se si esce si e' isolati
SAPPIAMO TUTTI CHE CHI ESCE DALLA WT VIENE ISOLATO OSTRACIZZATO E CALUNIATO
se dalla wts se si esce bisogna nascondersi
X NN ESSERE MOLESTATI BISOGNA NASCONDERSI
la wts minaccia chi vuole uscire
AI PARENTI NN PIU TDG I SEGUACI DELLA WT LI MINACCIA TOGLIENDOLI GLI AFFETTI FAMILIARI
lratta bene chi sta alle regolea wts
CHI ABBASSA LA TESTA E FA LA PECORA t

di mafia anche
NELLA MAFIA SUCCEDE QUESTO PERCIO IL PARAGONE CI PUO STARE
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Però, come ha ricordato bene Cogitabonda, non ci sono killer che ti fanno saltare sulla dinamite, su, non esageriamo.
Gabriella
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Amore e Psiche
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Messaggio da Amore e Psiche »

Gabriella Prosperi ha scritto:Però, come ha ricordato bene Cogitabonda, non ci sono killer che ti fanno saltare sulla dinamite, su, non esageriamo.
Gabriella
questo e' vero,scusate :timido:
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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

Amore e Psiche ha scritto: questo e' vero,scusate :timido:
La mafia :pred: si comporta in questo modo:x far ritrattare le persone li violenta psicologicamente, sei stata minacciata :bb: x caso?
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papà61
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Messaggio da papà61 »

posso rispondere io? Si, sono stato minacciato: O io e la mia donna ci sposiamo E ALLA SVELTA oppure veniamo segnati, con tutto quello che segue di conseguenza per i suoi due figli, dei quali uno ha fatto capire che per lei la mamma diventerebbe una cattiva compagnia. NOn a caso, la wts ha la sede a Brokkolino, sai, dove si svolgeva Il Padrino, di Coppola....
Ci sono tanti modi di essere mafiosi...

[youtube][/youtube]
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Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
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Amore e Psiche
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Messaggio da Amore e Psiche »

Giovanni da Fasano ha scritto:
Amore e Psiche ha scritto: questo e' vero,scusate :timido:
La mafia :pred: si comporta in questo modo:x far ritrattare le persone li violenta psicologicamente, sei stata minacciata :bb: x caso?
si di lasciare il mio ex del mondo o che se vado con quelli del mondo faro' una brutta fine :inca:
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Messaggio da goodvin60 »

Non so. Ma non credo si possa paragonarla alla Mafia. La Mafia non è una organizzazione compatta., come dimostra d'essere la WTS. Al di là di quel si dice non c'è alcuna Cosa Nostra ma tante Cose Mie in perenne conflitto fra loro. Tanto è vero che si sono letteralmente sterminate vicendevolmente. Semmai potresti argomentare che la Mafia appare più buonista. Non predica l'assoluto sterminio di 7 miliardi e passa di persone !! Questo no ! Detto con ironia.... ma se ci pensiamo bene è una verità. Ciao.
Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

papà61 ha scritto:posso rispondere io? Si, sono stato minacciato: O io e la mia donna ci sposiamo E ALLA SVELTA oppure veniamo segnati, con tutto quello che segue di conseguenza per i suoi due figli, dei quali uno ha fatto capire che per lei la mamma diventerebbe una cattiva compagnia.

Invece se uno viene segnato dalla mafia, non solo diventa una cattiva compagnia per chiunque, perchè il segnato può saltare per aria per strada in mezzo a chi ha la sfortuna di trovarsi nei paraggi, ma la famiglia può ritenersi fortunata se ha un cadavere da seppellire.
Perchè può finire insieme a una colata di cemento in un pilone di autostrada.
In fondo al mare con un masso attaccato ai piedi.
Sciolto nell'acido..

Nessuno di noi "pentiti" qui cammina sotto scorta e con una falsa identità.

La smettete per piacere?
Mi sembra un affronto verso coloro che la mafia la combattono giornalmente.
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Anna Greco ha scritto:Invece se uno viene segnato dalla mafia, non solo diventa una cattiva compagnia per chiunque, perchè il segnato può saltare per aria per strada in mezzo a chi ha la sfortuna di trovarsi nei paraggi, ma la famiglia può ritenersi fortunata se ha un cadavere da seppellire.
Perchè può finire insieme a una colata di cemento in un pilone di autostrada.
In fondo al mare con un masso attaccato ai piedi.
Sciolto nell'acido..

Nessuno di noi "pentiti" qui cammina sotto scorta e con una falsa identità.

La smettete per piacere?
Mi sembra un affronto verso coloro che la mafia la combattono giornalmente.
Quoto in toto! Suvvia un po' di pudore.
Gabriella
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Giovanni da Fasano
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Messaggio da Giovanni da Fasano »

Anna Greco ha scritto: Nessuno di noi "pentiti" qui cammina sotto scorta e con una falsa identità.
.
http://www.aristoscana.com/testimonianz ... ziella.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

, Mi dispiace ma nn sono daccordo
Questa è una storia vecchia, trita e ritrita, secondo me(sono convinto che parecchie persone sono daccordo con me)questa esperienza nn ha niente di diverso da le organizzazioni criminali,ho fatto un copia /incolla x evidenziare i punti incriminati

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Caro direttore,

le allego il testo di una lettera che ho fatto pervenire al comitato giudiziario della Congregazione di Siracusa Panagia e alla Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova. Leggendola comprenderà i motivi che mi hanno spinto a chiederle ospitalità affinché, se lei lo riterrà possibile, possa essere resa di pubblico dominio. E ciò affinché altri possano evitare di subire il doloreche io e tanti altri come me hanno subito, e continuano a subire.

«Cari amici, mi accingo a scrivere questa lettera con grande dolore, ma con la serena certezza che sia la cosa giusta da fare. Con essa, infatti, vi comunico la mia volontà di dissociarmi dall'organizzazione dei testimoni di Geova, fondamentalmente perché adesso ho raggiunto la piena convinzione che essa, contrariamente a quanto mi era stato insegnato e a quanto avevo creduto, non è il popolo di Dio, né i suoi insegnamenti sono basati sulla Bibbia.

«Io sono una donna anziana e per oltre trent'anni ho considerato la congragazione come la mia casa e la mia famiglia. Ho fatto di tutto perché anche i miei figli seguissero la fede che ritenevo giusta, e tre di loro sono diventati testimoni, uno persino un anziano. Non viè mai stato un momento nella mia vita in cui io abbia mai dubitato di essere "nella verità", e anche quando vedevo che le cose non andavano come avrebbero dovuto andare, confidavo che Dio avrebbe sistemato ogni cosa per amore del suo popolo. Ma, tristemente, ho dovuto convincermi che Dio non ha proprio niente a che fare con questa organizzazione: certamente non con chi in essa ha posizioni di responsabilità, dal corpo direttivo sino agli anziani delle congregazioni. Forse la maggioranza dei fratelli semplici e sprovedduti, come lo sono stata io, è in buona fede e crede in ciò che fa, ma certamente non gli altri.

«Poiché uno dei miei figli, per motivi di coscienza, ha deciso di non appartenere più alla congregazione dei testimoni di Geova, pur continuando pienamente il suo impegno cristiano, sono venuti a trovarmi gli anziani e mi hanno imposto la scelta: o lo rinnegavo e mantenevo al minimo solo gli indispensabili rapporti di parentela, oppure mi avrebbero dissociata e, dissociandomi, mi avrebbero privato dell'affetto più grande di una madre: quello delle altre due figlie che sono ancora, insieme ai solo mariti, testimoni, ed alle quali sarebbe stato pertanto interdetto ogni ulteriore contatto con me sia da parte loro che dei miei nipotini. Ho implorato gli anziani, ho spiegato loro che l'amore fra madre e figlio è un dono di Dio che nessun uomo deve sopprimere, ho anche detto loro che mio figlio è ancora profondamente impegnato con Cristo. Ma a niente sono valse le mie lacrime e le mie suppliche, né hanno contato i miei 35 anni di fedele servizio all'organizzazione o i miei capelli bianchi. "Devi rinnegare pubblicamente tuo figlio e anche qui davanti a noi", mi hanno detto, "devi dire che è un apostata, altrimenti manchi di lealtà all'organizzazione", hanno continuato più volte con l'atteggiamento inflessibile, inquisitorio, poliziesco. Solo dopo lo sconvolgente interrogatorio a porte chiuse, e con la mente più serena, mi sono chiesta se tutto ciò era quello che avevo imparato intorno a Cristo studiando la Bibbia. Non riesco a immaginare Gesù che proibisce ai suoi discepoli, pena la dissociazione, di avere intima associazione con i loro familiari. Avevo sempre pensato che i testimoni di Geova fossero i veri cristiani di cui parla la Bibbia, caratterizzati da profondo amore, dalla carità cristiana e dalle espressioni benigne. Ma è diffcile credere quante espressioni calunnionse, insultanti, colme di odio, ho dovuto udire all'interno della congragazione, sia sul conto di mio figlio che di altri testimoni che hanno deciso di lasciare l'organizzazione.

«Dov'è la dolcezza di Cristo, il suo amore? Qui ho assistito alla gara di chi riusciva a inventare le calunnie più imfamanti sul conto di persone che avevano il solo torto di non pensarla più come loro. Non mi stupirei se ciò si ripetesse anche sulla mia persona.

«Potrei continuare su molti altri aspetti dell'inquisizione morale e psicologica esercitata su di me e su molti altri fratelli e sorelle, ma desidero dirvi un'ultima cosa: forse avrei potuto sopportare tante cose, e continuare ad accettare gli errori, le bugie e le contraddizioni del corpo direttivo, se solo avessi potuto vedere l'amore all'opera, perché, come dice la Bibbia, "l'amore copre una moltitudine di peccati". Ma fra di voi non c'è amore, ed è per questo, con il rimpianto di avere sprecato la mia vita con voi, che vi lascio per seguire Cristo».
Graziella Fiore
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Amalia
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Giovanni da Fasano ha scritto:
Anna Greco ha scritto: Nessuno di noi "pentiti" qui cammina sotto scorta e con una falsa identità.
.
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, Mi dispiace ma nn sono daccordo
Questa è una storia vecchia, trita e ritrita, secondo me(sono convinto che parecchie persone sono daccordo con me)questa esperienza nn ha niente di diverso da le organizzazioni criminali,ho fatto un copia /incolla x evidenziare i punti incriminati

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Caro direttore,

le allego il testo di una lettera che ho fatto pervenire al comitato giudiziario della Congregazione di Siracusa Panagia e alla Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova. Leggendola comprenderà i motivi che mi hanno spinto a chiederle ospitalità affinché, se lei lo riterrà possibile, possa essere resa di pubblico dominio. E ciò affinché altri possano evitare di subire il doloreche io e tanti altri come me hanno subito, e continuano a subire.

«Cari amici, mi accingo a scrivere questa lettera con grande dolore, ma con la serena certezza che sia la cosa giusta da fare. Con essa, infatti, vi comunico la mia volontà di dissociarmi dall'organizzazione dei testimoni di Geova, fondamentalmente perché adesso ho raggiunto la piena convinzione che essa, contrariamente a quanto mi era stato insegnato e a quanto avevo creduto, non è il popolo di Dio, né i suoi insegnamenti sono basati sulla Bibbia.

«Io sono una donna anziana e per oltre trent'anni ho considerato la congragazione come la mia casa e la mia famiglia. Ho fatto di tutto perché anche i miei figli seguissero la fede che ritenevo giusta, e tre di loro sono diventati testimoni, uno persino un anziano. Non viè mai stato un momento nella mia vita in cui io abbia mai dubitato di essere "nella verità", e anche quando vedevo che le cose non andavano come avrebbero dovuto andare, confidavo che Dio avrebbe sistemato ogni cosa per amore del suo popolo. Ma, tristemente, ho dovuto convincermi che Dio non ha proprio niente a che fare con questa organizzazione: certamente non con chi in essa ha posizioni di responsabilità, dal corpo direttivo sino agli anziani delle congregazioni. Forse la maggioranza dei fratelli semplici e sprovedduti, come lo sono stata io, è in buona fede e crede in ciò che fa, ma certamente non gli altri.

«Poiché uno dei miei figli, per motivi di coscienza, ha deciso di non appartenere più alla congregazione dei testimoni di Geova, pur continuando pienamente il suo impegno cristiano, sono venuti a trovarmi gli anziani e mi hanno imposto la scelta: o lo rinnegavo e mantenevo al minimo solo gli indispensabili rapporti di parentela, oppure mi avrebbero dissociata e, dissociandomi, mi avrebbero privato dell'affetto più grande di una madre: quello delle altre due figlie che sono ancora, insieme ai solo mariti, testimoni, ed alle quali sarebbe stato pertanto interdetto ogni ulteriore contatto con me sia da parte loro che dei miei nipotini. Ho implorato gli anziani, ho spiegato loro che l'amore fra madre e figlio è un dono di Dio che nessun uomo deve sopprimere, ho anche detto loro che mio figlio è ancora profondamente impegnato con Cristo. Ma a niente sono valse le mie lacrime e le mie suppliche, né hanno contato i miei 35 anni di fedele servizio all'organizzazione o i miei capelli bianchi. "Devi rinnegare pubblicamente tuo figlio e anche qui davanti a noi", mi hanno detto, "devi dire che è un apostata, altrimenti manchi di lealtà all'organizzazione", hanno continuato più volte con l'atteggiamento inflessibile, inquisitorio, poliziesco. Solo dopo lo sconvolgente interrogatorio a porte chiuse, e con la mente più serena, mi sono chiesta se tutto ciò era quello che avevo imparato intorno a Cristo studiando la Bibbia. Non riesco a immaginare Gesù che proibisce ai suoi discepoli, pena la dissociazione, di avere intima associazione con i loro familiari. Avevo sempre pensato che i testimoni di Geova fossero i veri cristiani di cui parla la Bibbia, caratterizzati da profondo amore, dalla carità cristiana e dalle espressioni benigne. Ma è diffcile credere quante espressioni calunnionse, insultanti, colme di odio, ho dovuto udire all'interno della congragazione, sia sul conto di mio figlio che di altri testimoni che hanno deciso di lasciare l'organizzazione.

«Dov'è la dolcezza di Cristo, il suo amore? Qui ho assistito alla gara di chi riusciva a inventare le calunnie più imfamanti sul conto di persone che avevano il solo torto di non pensarla più come loro. Non mi stupirei se ciò si ripetesse anche sulla mia persona.

«Potrei continuare su molti altri aspetti dell'inquisizione morale e psicologica esercitata su di me e su molti altri fratelli e sorelle, ma desidero dirvi un'ultima cosa: forse avrei potuto sopportare tante cose, e continuare ad accettare gli errori, le bugie e le contraddizioni del corpo direttivo, se solo avessi potuto vedere l'amore all'opera, perché, come dice la Bibbia, "l'amore copre una moltitudine di peccati". Ma fra di voi non c'è amore, ed è per questo, con il rimpianto di avere sprecato la mia vita con voi, che vi lascio per seguire Cristo».
Graziella Fiore
Siracusa
Questa testimonianza è chiarissima e lascia l'amaro in bocca :cer:

Anche se il confronto tra TdG e mafia mi pare comunque spropositato e fuori luogo...molto esagerato
"Chi porta il paraocchi si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza."
Stanisław Jerzy Lec
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere." Voltaire
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Messaggio da Dnick »

Gabriella Prosperi ha scritto:Suvvia un po' di pudore.
Non credo che con tutta la buona volontà che possiamo metterci ,
non potremmo mai superare la spudoratezza di questa organizzazione.

Intanto noto un certo preconcetto creato da luoghi comuni,

Poi
devo dire che la mafia, la camorra e la n'drangheta,
hanno avuto una certa evoluzione nel tempo, fino al punto
da distaccarsi completamente dal tipo di organizzazione
del secolo scorso, anche se è sempre esistita in diverse forme,
ed ad oggi e come il Russel fondatore dei studenti bibblici(tdg)
anche i loro antenati sarebbero considerati apostati,
in quanto il senso dell'onore e del rispetto sono completamente cambiati,
e sopraffati dal potere economico unico ideale attuale.

Come la WTS, entrarne a far parte o considerarsi tale,
si deve fare un giuramento, il battesimo,
dove si giura la fedeltà all'organizzazione,
a differenza del bagno è la stessa cosa che si effettua quando si diventa tdg.

Una volta entrati, non si vive in modo tanto differente del culto geovista,
ci si sente protetti, si si crede chi sa chi, ma sei sempre controllato,
e devi essere sempre a disposizione, l'organizzazione viene prima di tutto
anche prima della famiglia, solo , che a differenza della wts,
in questo caso la famiglia è considerata SACRA,
dove le divergenze interne ad essa devono essere al minimo, se non azzerate, per ovvi motivi,
non è visto di buon occhio chi non riesce
ad avere cura della propria famiglia,
perchè il termine è esteso a tutto il gruppo ed il gruppo non ammette tradimenti.
Generalmente non ha una routine quotidiana, ma a seconda del ruolo,
non sono pochi coloro che avvertono senso di colpa e attacchi di panico,
schizofrenia e depressione.
Tutti casi che sono abbastanza frequenti anche nelle file dell'altra organizzazione.

Non esiste la parola disassociato
ma non è vero che non ci sono i dissociati,
che a differenza
di chi appartiene alla file della WTS non vengono ostracizzati,
purchè non si tradisce la famiglia.

In entrabi i casi tutte è due organizzazioni possono nuocere gravemente alla salute.
Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

Dnick ha scritto: Non esiste la parola disassociato
ma non è vero che non ci sono i dissociati,
che a differenza
di chi appartiene alla file della WTS non vengono ostracizzati,
purchè non si tradisce la famiglia.
.

questa poi... :cer:

:test:
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Messaggio da Cogitabonda »

@ Giovanni da Fasano e Dnick:
Nessuno qui vuole minimizzare il male che riescono a fare i TdG, ma vorrei che leggeste almeno alcune delle vicende raccolte in questo sito: http://senzamemoria.wordpress.com/.
Forse allora vi renderete conto.
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Messaggio da phoenix74 »

Dnick ha scritto:[
Come la WTS, entrarne a far parte o considerarsi tale,
si deve fare un giuramento, il battesimo,
dove si giura la fedeltà all'organizzazione,
a differenza del bagno è la stessa cosa che si effettua quando si diventa tdg.

Una volta entrati, non si vive in modo tanto differente del culto geovista,
ci si sente protetti, si si crede chi sa chi, ma sei sempre controllato,
. . .
l'organizzazione viene prima di tutto
anche prima della famiglia
. . .
dove le divergenze interne ad essa devono essere al minimo, se non azzerate, per ovvi motivi,
non è visto di buon occhio chi non riesce
ad avere cura della propria famiglia,
. . .
non sono pochi coloro che avvertono senso di colpa e attacchi di panico,
schizofrenia e depressione.
Tutti casi che sono abbastanza frequenti anche nelle file dell'altra organizzazione.

Non esiste la parola disassociato
ma non è vero che non ci sono i dissociati,
che a differenza
di chi appartiene alla file della WTS non vengono ostracizzati,
purchè non si tradisce la famiglia.

In entrabi i casi tutte è due organizzazioni possono nuocere gravemente alla salute.
Buone osservazioni... una setta a controllo mentale (Tdg appunto, Scientology, Hare Krisna, Mormoni...) ha un controllo quasi completo sull'individuo, ma certe forme di controllo sociale, un Gergo "riservato" ad un gruppo chiuso, gerarchia precisa e minuziosa, omertà e delazione per proteggere i "propri simili", senso di Lealtà con "cerimonie" e simboli di iniziazione esistono anche in altre realtà. A danno dei membri...

comunque ci sono differenze:
1) la violenza, eccetto che per una minoranza di Sette (pedofilia, maltrattamenti fisici "accettati" dai seguaci :sor: ) gli altri Culti di solito la evitano, per non "attirare" le Forze dell'Ordine.
Nelle Mafie ci sono codici precisi, evoluti nel tempo, per regolamentarla... per esempio Raymond Franz, sarebbe stato visto come "infame" (traditore massimo) e degno di un attentato spettacolare in quell'ambiente, di esempio.
2) manca la "letteratura" cioè veri e propri testi per instillare la personalità "del gruppo", anche se rituali e tradizioni (i racconti delle "gesta" della Famiglia Mafiosa) sono un "collante" buono
3) nella Setta la personalità dei seguaci sembra una fotocopia di quella del leader, nelle Mafie non arrivano a quel livello... anche se vogliono obbedienza assoluta su tante questioni (ordini, frequentazioni, segreti...) i singoli possono dimostrare personalità diverse, pur rimanendo leali al codice di comportamento.
4) nelle Mafie mi sembra sia tollerata un certo contatto con "esterni", per attività minori (hobbies come palestre, corsi ...), nei legami e amicizie vere chiaramente il gruppo DEVE rimanere chiuso.
5) Le Mafie sono originate da organizzazioni parafamiliari per gestire attività illegali, poi se di successo parte dei fondi sono stati dirottati per attività "legali", le Sette invece preferiscono attività "legali", parlo a livello commerciale.
6) da studi circa 3/4 dei seguaci di una Setta abbandona il Gruppo, nel corso della sua vita (quindi anche dopo anni o qualche decennio...) senza rischi personali, nelle Mafie invece i fuoriusciti sono pochi, le ritorsioni certe, spietate... e letali. :sor: Comunque qualche Setta (rare) ha anche ucciso o ferito gravemente ex-seguaci, una netta minoranza per fortuna... si creerebbero una cattiva fama controproducente.

Mi sembra che una setta orientale (giapponese) avesse comunque legami finanziari con un "ramo" della Yakuza, mafia storica del Paese del Sol Levante. Business is business. E l'omertà copre tutto....
"Ci sono prigioni senza sbarre, ne guardiani. in cui Guide spirituali comandano. Possibile?
La realtà la percepisci dalle informazioni, comportamento ed emozioni derivano dalle relazioni dell'ambiente sociale.
Se cambi questi quattro elementi modificherai la prospettiva in cui la persona vede sè stessa ed il mondo esterno."

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Anna Greco ha scritto:
Dnick ha scritto: Non esiste la parola disassociato
ma non è vero che non ci sono i dissociati,
che a differenza
di chi appartiene alla file della WTS non vengono ostracizzati,
purchè non si tradisce la famiglia.
.

questa poi... :cer:

:test:
Allora preciso forse metterai altre testine al muro invece che una

La parola disassociato non esiste perchè
in quel caso lo si manda a dormire coi pesci,
così da rimanere :cer: :cer: :cer:

Il dissociarsi invece è una cosa un tantino più complicata,
dipende dalle esperienze, ma anche dalle abitudini,
allo stesso modo di come accade in altri ambiti,
non è facile abbandonare determinati stili di vita,
o magari certe amicizie esse diventano molto forti,
per esperienze vissute, pericoli scampati ed altre cose.
Inoltre dipende dal grado in cui possono tenerti sotto scacco
per tutto quello di cui essere grati alla società.
Però non è impossibile dissociarsi, se non si deve nulla all'organizzazione,
se si è riusciti a guadagnare un certo rispetto, da far pensare a nessun danno futuro.
Cogitabonda ha scritto:@ Giovanni da Fasano e Dnick:
Nessuno qui vuole minimizzare il male che riescono a fare i TdG, ma vorrei che leggeste almeno alcune delle vicende raccolte in questo sito: http://senzamemoria.wordpress.com/.
Forse allora vi renderete conto.
Capisco Cogita,
ma quei titoli a cavallo degli anni 80 , 90
erano all'ordine del giorno, dalle mie parti,
a volte sembrava di stare nel far west,
quando meno te lo aspettavi
si assisteva a qualche irruzione in qualche bar o in mezzo la strada ,
ma i giornali si limitano solo ad una piccola parte di storie,
unite ad altre storie, intrecciate con altre storie ancora
che non è facile liquidare così.
Si ci deve vivere per comprendere.
phoenix74 ha scritto:1) la violenza, eccetto che per una minoranza di Sette (pedofilia, maltrattamenti fisici "accettati" dai seguaci :sor: ) gli altri Culti di solito la evitano, per non "attirare" le Forze dell'Ordine.
Nelle Mafie ci sono codici precisi, evoluti nel tempo, per regolamentarla... per esempio Raymond Franz, sarebbe stato visto come "infame" (traditore massimo) e degno di un attentato spettacolare in quell'ambiente, di esempio.
E' proprio così, non amano attirare le forze dell'ordine,
salvo secondi fini.
Sembrerà strano ma sanno che il pezzo di una vita umana è molto ma molto alto,
quindi ci devono essere determinate condizioni e quasi sempre costretti (secondo il loro tipo di ragionamento ovviamente).
Al traditore massimo e riservato altro trattamento ma niente di tanto aclatante, non lo si degna di tanto onore.
phoenix74 ha scritto:4) nelle Mafie mi sembra sia tollerata un certo contatto con "esterni", per attività minori (hobbies come palestre, corsi ...), nei legami e amicizie vere chiaramente il gruppo DEVE rimanere chiuso.
I contatti esterni sono di importanza fondamentale e necessari .

phoenix74 ha scritto:5) Le Mafie sono originate da organizzazioni parafamiliari per gestire attività illegali, poi se di successo parte dei fondi sono stati dirottati per attività "legali", le Sette invece preferiscono attività "legali", parlo a livello commerciale.
Dalle mie parti le origini si collegono ai "briganti" ,
composti di operai, artigiani, contadini
ribelli all'arroganza dello straniero, alle sempre più pesanti tasse, al disumano trattamento della gente indifesa,
allo sfruttamento continuo dei lavoratori,
alle ingiustizie sociali, alla corruzione, alle dure leggi degli oppressori,
alla persecuzione degli innocenti
sin dai primi anni del 1800 sotto la dominazione francese.
Alcune leggende di gesta eroici di alcuni briganti sono ancora ricordati.
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Messaggio da Dnick »

Anna Greco ha scritto:
Dnick ha scritto: Non esiste la parola disassociato
ma non è vero che non ci sono i dissociati,
che a differenza
di chi appartiene alla file della WTS non vengono ostracizzati,
purchè non si tradisce la famiglia.
.

questa poi... :cer:

:test:
Allora preciso
forse metterai molto più altre testine al muro invece che una

La parola disassociato non esiste perchè
in quel caso lo si manda a dormire coi pesci,
così da rimanere :cer: :cer: :cer:

Il dissociarsi invece è una cosa un tantino più complicata,
dipende dalle esperienze, ma anche dalle abitudini,
allo stesso modo di come accade in altri ambiti,
non è facile abbandonare determinati stili di vita,
o magari certe amicizie che sono diventate molto forti, molto forti,
per esperienze vissute, pericoli scampati ed altre cose.
Dipende da quanto si è in obbligo con la società,
dipende da un garante, ( anche quando si entra c'e questa figura )
Però non è impossibile dissociarsi, se non si deve nulla all'organizzazione,
se si è riusciti a guadagnare un certo rispetto, da non recare nessun danno
rispettando il giurameno
Cogitabonda ha scritto:@ Giovanni da Fasano e Dnick:
Nessuno qui vuole minimizzare il male che riescono a fare i TdG, ma vorrei che leggeste almeno alcune delle vicende raccolte in questo sito: http://senzamemoria.wordpress.com/.
Forse allora vi renderete conto.
Capisco Cogita,
ma quei titoli a cavallo degli anni 80 , 90
erano all'ordine del giorno, dalle mie parti,
a volte sembrava di stare nel far west,
quando meno te lo aspettavi
si assisteva a qualche irruzione in qualche bar o in mezzo la strada ,
ma i giornali si limitano solo ad una piccola parte di storie,
unite ad altre storie, intrecciate con altre storie ancora
che non è facile liquidare così.
Si ci deve vivere per comprendere.
phoenix74 ha scritto:1) la violenza, eccetto che per una minoranza di Sette (pedofilia, maltrattamenti fisici "accettati" dai seguaci :sor: ) gli altri Culti di solito la evitano, per non "attirare" le Forze dell'Ordine.
Nelle Mafie ci sono codici precisi, evoluti nel tempo, per regolamentarla... per esempio Raymond Franz, sarebbe stato visto come "infame" (traditore massimo) e degno di un attentato spettacolare in quell'ambiente, di esempio.
E' proprio così, non amano attirare le forze dell'ordine,
salvo secondi fini.
Sembrerà strano ma sanno che il pezzo di una vita umana è molto ma molto alto,
quindi ci devono essere determinate condizioni e quasi sempre costretti (secondo il loro tipo di ragionamento ovviamente).
Al traditore massimo e riservato altro trattamento ma niente di tanto aclatante, non lo si degna di tanto onore.
phoenix74 ha scritto:4) nelle Mafie mi sembra sia tollerata un certo contatto con "esterni", per attività minori (hobbies come palestre, corsi ...), nei legami e amicizie vere chiaramente il gruppo DEVE rimanere chiuso.
I contatti esterni sono di importanza fondamentale e necessari .

phoenix74 ha scritto:5) Le Mafie sono originate da organizzazioni parafamiliari per gestire attività illegali, poi se di successo parte dei fondi sono stati dirottati per attività "legali", le Sette invece preferiscono attività "legali", parlo a livello commerciale.
Dalle mie parti le origini si collegono ai "briganti" ,
composti di operai, artigiani, contadini
ribelli all'arroganza dello straniero, alle sempre più pesanti tasse, al disumano trattamento della gente indifesa,
allo sfruttamento continuo dei lavoratori,
alle ingiustizie sociali, alla corruzione, alle dure leggi degli oppressori,
alla persecuzione degli innocenti
sin dai primi anni del 1800 sotto la dominazione francese.
Alcune leggende di gesta eroici di alcuni briganti sono ancora ricordati.
Ma nel rito si menzionano tre cavalieri sapgnoli Osso, Mastrosso e Carcagnosso,
oltre che una serie di codici e regole comportamentali e criminali.
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Messaggio da Cogitabonda »

Dnick ha scritto:a volte sembrava di stare nel far west,
quando meno te lo aspettavi
si assisteva a qualche irruzione in qualche bar o in mezzo la strada ,
ma i giornali si limitano solo ad una piccola parte di storie,
unite ad altre storie, intrecciate con altre storie ancora
che non è facile liquidare così.
Si ci deve vivere per comprendere.
E avendo vissuto quella realtà ti senti di dire, in tutta coscienza, che la WTS è sullo stesso piano?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da Dnick »

Cogitabonda ha scritto:
Dnick ha scritto:a volte sembrava di stare nel far west,
quando meno te lo aspettavi
si assisteva a qualche irruzione in qualche bar o in mezzo la strada ,
ma i giornali si limitano solo ad una piccola parte di storie,
unite ad altre storie, intrecciate con altre storie ancora
che non è facile liquidare così.
Si ci deve vivere per comprendere.
E avendo vissuto quella realtà ti senti di dire, in tutta coscienza, che la WTS è sullo stesso piano?
In tutta mia coscienza?

Il male causato dalla WTS e ancora presente, e non credo che mi restituiranno più quella parte di famiglia
che tempo orsono ho conosciuto,
Tutto dipende da un evento se mai ci sarà.

Mentre quando ho avuto dei problemi con l'altra organizzazione
ho saputo sempre districarmi perchè a differenza dei primi,
sai con chi ai a che fare, sai cosa vogliono, e sopratutto se c'è rispetto si trova sempre la soluzione.
Ma non mi anno rapito nessun familiare.
Anna Greco

Messaggio da Anna Greco »

Dnick ha scritto: Capisco Cogita,
ma quei titoli a cavallo degli anni 80 , 90
erano all'ordine del giorno, dalle mie parti,
a volte sembrava di stare nel far west,
quando meno te lo aspettavi
si assisteva a qualche irruzione in qualche bar o in mezzo la strada ,
Abbiamo vissuto dalle stesse parti credo.
I miei ricordi sono tali da far crollare qualunque paragone con la wts, anche il più piccolo.
Io sono nata e cresciuta a Palermo, nel quartiere Notarbartolo/viale Lazio.
Abitavo nella zona dei combattenti, la zona dove vivevano i magistrati.
Ayala, Falcone (per fare qualche nome) e Borsellino che era mio dirimpettaio.
Ne ho il ricordo di una persona eccezionale, non un atteggione della serie "lei non sa chi sono io"

Zona dove si poteva uscire ricoperti d'oro senza correre nessun rischio, tante erano le forze di polizia presenti 24 ore al giorno.

Ho il ricordo del mio percorso per andare al Liceo in via Cilea e del mio passaggio davanti le scorte che ci seguivano con la mitraglietta di ordinanza (credo, non sono una esperta di armi), perchè non si sa mai. Qualcuno poteva costringerci a nascondere qualcosa negli zaini e, anche se ci vedevano passare tutti i santi giorni, stavano sempre all'erta. Ho il ricordo delle macchine di scorta che bloccavano i passaggi a diversi metri quando Borsellino doveva uscire e lui che entrava di corsa in macchina. Con un sorriso e una alzata di spalle come per dire, scusate se vi sto facendo perdere tempo.

Ricordo che mia madre fu chiamata in caserma perchè, in un giorno di pioggia torrenziale era andata a chiudere la porta che dall'attico dava nelle scale per evitare che entrasse l'acqua e i poliziotti l'avevano vista e l'hanno chiamata appunto per sapere cosa era andata a fare lassù. Il pericolo che qualcuno fosse obbligato, in qualche modo a nascondere qualcosa era molto elevato.

Ho il ricordo di un negozio nella zona, non faccio il nome, perchè non so se esiste ancora, che vendeva materiali per l'edilizia e complementi di arredo per il bagno. Molto grande e abbastanza IN, che periodicamente saltava per aria. Forse perchè si rifiutavano di pagare il pizzo? O forse per qualcos'altro, ma di sicuro era un attentato mafioso.

Ho il ricordo di personaggi squallidi in tv, che blateravano sulla difficoltà di combattere la mafia a causa della "intollerabile e vigliacca omertà" dei siciliani. Le stesse persone che magari avrebbero paura ad alzare la testa davanti alla loro mezza calzetta di capoufficio per non perdere il lavoro. Dimenticando che le intimidazioni mafiose fanno molta più paura di un superiore e che c'è da perdere molto più di un posto di lavoro.

Ricordo la perquisizione soft, ma sempre perquisizione era, in tutti gli appartamenti, compreso il mio, dell'intero condominio in occasione dei funerali di Paolo Borsellino, nella chiesa Santa Luisa de Marillac, in via Franz Liszt, di fronte casa nostra. Lui fu ucciso a casa della mamma e non nella nostra, perchè ovviamente un attentato del genere è meglio farlo in una zona "franca" (si fa per dire), meno controllata comunque.

Ricordo lo sgomento durante la veglia, il giorno prima dei funerali. E il silenzio. Una città di 700 mila abitanti dove regnava un silenzio assordante quella sera. Io e mio marito, all'epoca ancora fidanzati, presenti alla veglia ci guardavamo, insieme a tutti gli altri, e non sentivamo un solo rumore nel raggio di km. Sembrava ci avessero ammazzati tutti. Tutta la gente per bene ovviamente, perchè è molto più difficile mantenersi integri e onesti quando si è soffocati da una parte dalla mafia e dall'altra dalla politica, dalle tasse e dalla burocrazia, ove sembrava che tutti faccessero a gara per impedire di guadagnare un pezzo di pane.

Quello che non ho è il ricordo delle facce dei figli di Borsellino. Dovrebbero avere la mia stessa età. Coetanei ma non li ricordo, perchè mentre noi ragazzi eravamo sempre giù, nella zona, loro immagino uscissero col contagocce e mai da soli.

Non ricordo nessun forum di pentiti di mafia che avvertono dei pericoli nell'associarsi a una famiglia mafiosa. Ne tanto meno dei pericoli del dissociarsi o dell'esssere disassociati. Nè lettere fiirmate con tanto di nome e cognome che girano in rete, nè manifestazioni di pentiti in giro per l'italia, nè ex tdg costretti a girare mascherati o sotto copertura per timore di essere fatti a pezzi o subire qualche vendetta trasversale.

E, per concludere, mi fa incavolare - per non dire di peggio - il parallelismo anche minimo, tra una setta religiosa e una organizzazione mafiosa, per combattere la quale, alcune persone che sono onorata di aver conosciuto e per aver diviso piccoli momenti di vita con loro, sono state fatte a brandelli.

Cerchiamo di avere il senso della realtà, almeno noi.
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Verdemare
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Messaggio da Verdemare »

Ottima analisi, Anna, complimenti, anch' io , che in certi momenti definivo dentro di me la WTS come " la piovra" , mi rendo conto che questo paragone e' un po' troppo forte. :bravo:
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Non amo gli eccessi d'odio, sono controproducenti, dei boomerang mediatici, e come tutte queste forme di eccesso, delle travisazioni della realtà.

Nessun tdg va in giro con una pistola, magari di piccolo calibro per i "professionisti".
Nessuno agisce tramite violenza fisica, fa rapine, organizza il pizzo, fa rapimenti di quelli veri dove il rapito finisce in una buca nell'aspromonte, e parecchi sono pure morti (è vero in questo caso specifico si tratta di N'drangheta). Non spacciano droga, non uccidono per droga, ecc.

E' vero, le religioni sono l'oppio dei popoli, quindi come altre fedi portano il convertito a credere a cose non reali. Ma questo non è un rapimento. Non gli sparano se vede uno di quelli che gli insegna una qualsiasi "verità" religiosa a scelta.

E' anche vero che fanno pressioni, se non a volte violenze, psicologiche... come un po' tutte le altre fedi. Vedi l'inferno o le corenti estremiste cattoliche (alla Pontifex) che affermano che i terremoti accadono a causa del peccato dell'uomo, o comunque già solo il semplice concetto di "peccato" presente in tutte le confessioni Cristiane.

Diventa difficile poter accettare il raffronto tra la profonda violenza reale e fisica delle organizzazioni mafiose alle pressioni del tutto psicologiche praticate, con diverse intensità, dalle varie fedi, anche quando addirittura rientrano nelle forme del settarismo, che per quanto estremo non è una mafia.

Altresì, altro lato non trascurabile, è che il portare un qualcosa ad un eccesso che travalica i confini del reale, è una tecnica specifica della comicità, il grottesco.
Questi accostamenti purtroppo diventano grotteschi, risibili e surreali, e da qui l'effetto boomerang in quanto un TDG a parte lo smontarti le accuse in 30 secondi, ha pure l'occasione di porsi quale vittima di accuse insensate, frutto di fantasia e fatte in malafede, e si troverebbe in questo caso dalla parte della ragione, rispetto alla accuse portate, anche se fa parte di un'organizzazione religiosa del tutto insana.

Invece, in casi come questi della fede geovista, abbiamo l'enorme vantaggio che quel che ci basta per mostrare quale culto insano e dannoso sia, ci basta la pura è semplice realtà dei fatti. Non necessita di essere gonfiata neppure un pochino. E' quasi banale e non solo funziona, è anche inattaccabile.

Paragonare i TDG alla mafia... beh, obbiettivamente, è attaccabile eccome.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Messaggio da Dnick »

Verdemare ha scritto:Ottima analisi, Anna,
Scusami non sono riuscito a capire l'analisi che ha fatto,
ho letto solo delle esperienze che lei ha vissuto,

Ma non ho letto un perchè,
sarebbe vietato fare un paragone.
Non ho letto la differenza tra il giuramento dell'una e dell'altra.
Non ho letto perchè esiste la mafia e del come ne è venuta all'esistenza,



Poi, abbiamo solo confrontato alcune similitudini,
che piacciono o no ci sono.
Non vedo tutto questo scandalo o esagerazione,
sono dati di fatto.
Anna Greco ha scritto:E, per concludere, mi fa incavolare - per non dire di peggio - il parallelismo anche minimo, tra una setta religiosa e una organizzazione mafiosa,
Perchè ti dovresti incavolare? se non peggio? :boh: :conf:
non riesci a tollerare che altri hanno un punto di vista differente?
Il parallelismo c'è e come e non è neanche minimo, se questo ti fa incavolare non è colpa di nessuno.
Hai esposto la tua esperienza, bene la rispettiamo e la condividiamo,
Ma la realtà è che entrambi sono ordinamenti che risalgono ai massoni,
entrambi sono dannose per la società,
entrabi recano tragedie alle famiglie,
la differenza principale consiste che mentre una è più tangibile ed efferata,
l'altra è molto più velata ma non meno efferata.
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Messaggio da Dnick »

Mauro1971 ha scritto:Nessun tdg va in giro con una pistola, magari di piccolo calibro per i "professionisti".
Nessuno agisce tramite violenza fisica, fa rapine, organizza il pizzo, fa rapimenti di quelli veri dove il rapito finisce in una buca nell'aspromonte, e parecchi sono pure morti (è vero in questo caso specifico si tratta di N'drangheta). Non spacciano droga, non uccidono per droga, ecc.
Credo che la questione e molto più complessa e va al di la di questi luoghi comuni.
Poi specialmente oggi non si gira più con le pistole in tasca,
ma come i tdg possono sparare colpi invisibili che davastano le famiglie.
Mauro1971 ha scritto:E' vero, le religioni sono l'oppio dei popoli, quindi come altre fedi portano il convertito a credere a cose non reali. Ma questo non è un rapimento. Non gli sparano se vede uno di quelli che gli insegna una qualsiasi "verità" religiosa a scelta.
Io come altri siamo stati rapiti dei nostri familiari
ad opera del culto geovista,
quest'organizzazione può colpire in diversi ambiti e ceti sociali,
mentre le organizzazioni mafiose hanno solo in mente il denaro e il potere
quindi colpiscono in questi ambiti.

Mauro1971 ha scritto:Diventa difficile poter accettare il raffronto tra la profonda violenza reale e fisica delle organizzazioni mafiose alle pressioni del tutto psicologiche praticate, con diverse intensità, dalle varie fedi, anche quando addirittura rientrano nelle forme del settarismo, che per quanto estremo non è una mafia.
Hai detto bene è difficile accettare un raffronto tra violenza fisica e psicologica.
Ma entrabi sono violenza.
Mauro1971 ha scritto:Questi accostamenti purtroppo diventano grotteschi, risibili e surreali, e da qui l'effetto boomerang in quanto un TDG a parte lo smontarti le accuse in 30 secondi,
In trenta secondi si può ottenere solo un senso di offesa da parte del tdg, che ne fa evidenziare la vera natura dietro l'armatura empatica che si vuole addossare.
Ne tu e ne i tdg possono negare alcuni dati di fatto,

che accomunano le due organizzazioni, in primis il giuramento all'organizzazione e quello che ne può conseguire.
Mauro1971 ha scritto:Invece, in casi come questi della fede geovista, abbiamo l'enorme vantaggio che quel che ci basta per mostrare quale culto insano e dannoso sia, ci basta la pura è semplice realtà dei fatti. Non necessita di essere gonfiata neppure un pochino. E' quasi banale e non solo funziona, è anche inattaccabile.
Si sono solo esposte delle considerazioni su una domanda, e sono solo una realtà dei fatti,
nessuno ha la pretesa di fare certi paragoni per smontare il credo e l'ideologia geovista.
Mauro1971 ha scritto:Paragonare i TDG alla mafia... beh, obbiettivamente, è attaccabile eccome.
Inizia da questo: il giuramento all'organizzazione e quello che ne può conseguire.
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Dnick, dalla risposta che mi hai dato si comprende che tu misuri la moralità e la pericolosità di queste organizzazioni in base al rapporto che hanno, o hanno avuto, con te. E' un metro che non condivido.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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