OK, su questo secondo me hanno ragione i TDG

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Mauro1971 ha scritto:
caribu70 ha scritto:
nello80 ha scritto:quindi da un punto di vista ortodosso usa spiegazione ci sarebbe anche, mentre dal punto di vista cattolico no?
Magari l'uomo potesse avere tutte le risposte pronte e sicure riguardo al mistero di Dio!!!!
Ti faccio una domanda banale: ma quando l'uomo muore rimane in un "sistema" spazio-tempo o entra a fare parte di un "sistema" in cui lo spazio e il tempo non esistono più?
Perchè tirar fuori questi termini della fisica quando ciò che si sta dicendo di scientifico non ha davvero nulla?

Comunque,
Quando l'uomo muore non c'è più.
Il supporto che permetteva alla sua coscienza di "fluire" è irrimediabilmente guasto, ed essa è andata, persa con esso.

Vi è poi altro punto:
Se vi fosse un'anima "eterna", per essere eterna questa avrebbe dovuto essere già prima della nostra nascita. E' piuttosto illogico pensare che se non ci fosse stato nulla prima debba esserci qualcosa dopo la morte, e qualcosa di "eterno" per definizione non può avere un'inizio in un sistema dove tutto ciò che ha un'inizio, ha una fine.
Per cui, dove sarebbe stata quest'anima prima, cosa faceva?
Qualcuno di voi ricorda il proprio viso prima di nascere?

Così, tanto per...
Infatti si parla di anima immortale non eterna, secondo il cristianesimo maggioritario l'anima viene creata al momento del concepimento, possiamo dire che diventa eterna nel momento in cui viene a trovarsi nella dimensione eterna di Dio, abbiamo quindi due punti di vista differenti, dal nostro punto di vista vi è un tempo in cui tale anima non esiste ed uno (il nostro concepimento) nel quale tale anima viene ad esistere, dal secondo punto di vista invece tale tempo scompare nel momento in cui tale anima viene a trovarsi nella dimensione di eternità, da quel punto di vista si può ipotizzare che sia sempre esistita, ma questa è una mia personale interpretazione che attendo di essere smentita o confermata da chi fa parte di quel sistema maggioritario cristiano...
comunque siamo tremendamente fuori tema!!!
ciao caro
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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arwen
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Messaggio da arwen »

Altra interessante discussione....
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

elena89 ha scritto:Sulla venerazione delle statue dei santi da parte della chiesa cattolica, ma come fanno a non capire che nella bibbia c'è scritto che non bisogna idolatrare e che Dio vuole esclusiva adorazione.... non ho mai capito questo aspetto dei cattolici
I TdG avrebbero ragione qualora l'immagine che le loro pubblicazioni ci restituiscono dell'uso delle immagini all'interno della Chiesa fosse corretta. Siccome, però, questa è assolutamente falsata, allora i TdG non hanno ragione affatto.

Qui potrai trovare un'ampia trattazione dell'argomento ad opera del compianto Padre Nicola Tornese:

http://digilander.libero.it/ametistaazzurra1967/12.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
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Deus non deserit si non deseratur

Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Il punto è: dopo 4 secoli, quanto si è rimasto vicino al cristianesimo insegnato da Gesù e dagli apostoli?
La bibbia è chiara, le preghiere vanno rivolte a Dio, tramite l'unico mediatore convalidato a tale ruolo, cioè Cristo Gesù!
Io sinceramente mi fido più di cosa dice la bibbia, che di cosa dice la Chiesa 4 o 5 secoli dopo la morte di Cristo!
Questa frase non ha senso: non si può avere più fiducia nella Bibbia rispetto che alla Chiesa del IV secolo, perché la Bibbia è una creazione della Chiesa del IV secolo.
I primi cristiani non si basavano su alcun Nuovo Testamento, e l'idea che l'attuale NT con tutti e soli i 27 libri che attualmente lo compongono sia normativo per la fede è per l'appunto un'idea risalente al IV secolo, visto che prima questo NT non esisteva.
L'idea che i santi si possano venerare è, nella Chiesa Cattolica, un'idea molto più antica dell'idea che si debba seguire il Nuovo Testamento. Il più antico frammento papiraceo superstite con una preghiera a Maria è del II secolo, due secoli più antico cioè dell'idea che il Nuovo Testamento sia composto dai libri attuli. Vale a dire che non si possono accettare idee della Chiesa del IV secolo (Il canone), e rigettarne altre, che siano del IV o del II secolo, perché la fonte è sempre la stessa, cioè la Chiesa, e se era già marcia nel II secolo e partoriva idee pagane, allora nulla garantisce che anche il canone del IV secolo non sia a sua volta un'idea pagana.
In linea generale dunque tenete a mente questo: non è possibile nessuna critica alla Chiesa Cattolica, su nessun argomento, partendo dalla Bibbia, perché l'idea che la Bibbia sia normativa richiede come assunto che chi l'ha creata, cioè la CHiesa, fosse infallibile. Si aggiunga poi che tutte le idee che i protestanti credono siano in contrasto con la Bibbia, la Chiesa le crede da prima che avesse la Bibbia. E la Chiesa coi suoi vescovi s'è battuta perché certi libri divenissero canonici, poteva forse credere che in essi ci fosse qualcosa in contrasto con la sua fede? No di certo. Sono stati degli iconoduli (cioè persone d'accordo con la venerazione delle immagini) a decidere il canone, e l'hanno fatto perché hanno tenuto la parte a libri nei quali riconoscevano le proprie idee, idee che dunque non possono essere contrarie né alla venerazione dei santi né all'iconodulia.
Altre precisazioni: non esiste uno scontro tra Bibbia e Tradizione cattolica, perché la Bibbia è un sottoinsieme della Tradizione, ne fa parte. Tradizione è ciò che viene tràdito(cioè trasmesso), e la Bibbia è solo una delle dottrina cattoliche che la Chiesa trasmette, ma non necessariamente la più antica, anzi è un'idea abbastanza tarda.
Note in ordine sparso:
-Dulia è la venerazione, latria l'adorazione (iperdulia non è l'adorazione come qualcuno ha scritto, ma una venerazione somma, che però non sconfina nell'adorazione)
-L'idea che non si possano pregare i santi perché c'è un solo mediatore tra DIo e gli uomini, cioè Cristo, è falsa, perché i santi non scavalcano affatto la mediazione di Cristo, bensì pregano Cristo insieme a noi, il quale poi funge da mediatore unico rispetto al Padre.
A chi si chiede perché occorra dire a qualcuno di pregare Cristo per noi, quando possiamo pregarlo noi direttamente, si risponderà che in effetti non c'è nessuna necessità di chiedere a qualcuno di pregare Cristo per noi. Ma il fatto che non ci sia alcuna necessità, non implica che sia sbagliato o peccaminoso. E' esattamente come chiedere al tuo vicino di casa, se tua moglie sta male, di pregare per la tua famiglia. Che senso ha chiedere al tuo vicino di casa di pregare per la tua famiglia, se tu stesso puoi farlo? Rispondente a questa domanda, perché la sua soluzione è la stessa che ci spiega perché non può essere considerata una pratica sbagliata pregare i santi di pregare Gesù per noi.
E qui sta un'altra grande differenza coi TdG: per i TdG pregare un santo defunto è diverso dal pregare il mio vicino di casa di pregare DIo per me, in quanto il santo è morto, il mio vicino di casa vivo.
Ma che cosa comporta la morte nei due culti? Cose ben diverse. Dal punto di vista geovista il morto cessa di esistere, e dunque pregarlo è insensato. Dal punto di vista cattolico invece i morti non sono affatto "morti", ma anzi, essendo in paradiso alla presenza di Dio sono più vivi che mai. Partecipando dell'unione con Cristo in un modo ancora più pieno del nostro, sono in condizione di intercedere per noi probabilmente meglio di quanto avrebbero potuto fare da vivi. In conclusione esattamente come si può chiedere al vicino di pregare per il mio coniuge malato, posso chiedere ad un santo in paradiso di pregare per un mio coniuge malato, perché per la dottrina cattolica i vivi ed i morti continuano a far parte della Chiesa e ad essere nella condizione di pregare Dio (pratica che, come ripeto, è più antica nella Chiesa della fede nel Nuovo Testamento).
Infatti esiste un senso della parola "santo" in base al quale tutti i membri della Chiesa, vivi e morti, sono definibili "santi". Da questo punto di vista non c'è proprio nessuna differenza tra la preghiera al vicino perché preghi Gesù per me, e la preghiera al santo defunto, sempre di preghiere a dei santi si tratta, perché la Chiesa è il popolo dei santi, vivi e morti.
I defunti sono nella dimensione divina, e Dio diviene, come dice Tommaso, la forma della loro intellezione, dunque in Dio conoscono ogni cosa.

Sono già stati consigliati molti link, da leggere tutti. Io vi consiglio per la sua incisività l'intervista che si può trovare in questo:
http://digilander.libero.it/domingo7/icone.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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