Quando Adamo aveva 43 anni...

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Mario70
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Quando Adamo aveva - 30000 anni qualcuno...

Messaggio da Mario70 »

Disegnava peni e vulve dentro le grotte esattamente come fanno i ragazzi di oggi:

http://archivioscienze.scuola.zanichell ... rse-bozza/" onclick="window.open(this.href);return false;

"Un’altra grotta (francese) più antica
Un recentissimo studio consacrerebbe un’altra grotta francese come il più antico scrigno di manifestazione artistica del Paleolitico. La grotta è nel Sud-ovest francese ad Abri Castanet e presenta diverse incisioni su pietra che rappresentano organi genitali maschili e soprattutto femminili. L’analisi con radiocarbonio di alcune ossa di animali ritrovate in una porzione nascosta della grotta ha permesso ora di datare la grotta di Castanet a 36000 anni fa, ponendola come esempio più antico di arte preistorica.
Le tecniche artistiche sono però ben differenti da quelle di Chauvet: il lungo dibattito su come datare l’arte preistorica probabilmente non è ancora giunto alla sua conclusione."

Wiki francese:

https://fr.wikipedia.org/wiki/Abri_Castanet" onclick="window.open(this.href);return false;

Eh ma qui c'è sicuramente Satana di mezzo, possibile che esseri umani disegnassero falli già 30000 anni fa? :risatina:
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Si vede che portavano pantaloni attilati. Questi sono gli effetti, ecco perchè i giovani tiddiggì non devono portarli! :risata: :risata: :risata:
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Mario70
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Mentre gli uomini disegnavano vulve e peni, altri loro vicini...

Messaggio da Mario70 »

Disegnavano animali e impronte di mani:

https://www.google.it/amp/s/ilfattostor ... -anni/amp/" onclick="window.open(this.href);return false;

https://www.pourlascience.fr/sd/prehist ... -11994.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Da notare inoltre come nelle grotte preistoriche spagnole di Altamira è stato utilizzato un altro metodo di datazione:

https://it.wikipedia.org/wiki/Grotta_di_Altamira" onclick="window.open(this.href);return false;

"Nel 2008, infine, grazie al sistema di datazione uranio-torio, alcuni dipinti sono stati fatti risalire a 35.000-25.000 anni fa.Inoltre, studi recenti confermano l'ipotesi che in vari casi ci si trovi di fronte a opere "collettive" completate nell'arco di migliaia di anni."

Ma si sa che per i nuovi scienziati tdg tutti i metodi di datazione che smentiscono la favola di Adamo ed Eva non sono attendibili.
Ultima modifica di Mario70 il 06/12/2018, 20:11, modificato 2 volte in totale.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Vera Icona
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Messaggio da Vera Icona »

Mario70 ha scritto:Disegnava peni e vulve dentro le grotte esattamente come fanno i ragazzi di oggi:

http://archivioscienze.scuola.zanichell ... rse-bozza/" onclick="window.open(this.href);return false;

"Un’altra grotta (francese) più antica
Un recentissimo studio consacrerebbe un’altra grotta francese come il più antico scrigno di manifestazione artistica del Paleolitico. La grotta è nel Sud-ovest francese ad Abri Castanet e presenta diverse incisioni su pietra che rappresentano organi genitali maschili e soprattutto femminili. L’analisi con radiocarbonio di alcune ossa di animali ritrovate in una porzione nascosta della grotta ha permesso ora di datare la grotta di Castanet a 36000 anni fa, ponendola come esempio più antico di arte preistorica.
Le tecniche artistiche sono però ben differenti da quelle di Chauvet: il lungo dibattito su come datare l’arte preistorica probabilmente non è ancora giunto alla sua conclusione."

Wiki francese:

https://fr.wikipedia.org/wiki/Abri_Castanet" onclick="window.open(this.href);return false;

Eh ma qui c'è sicuramente Satana di mezzo, possibile che esseri umani disegnassero falli già 30000 anni fa? :risatina:
Upps il culto del palo sarà stato. :cer:
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Interessante articolo di sculture realizzate con zanne di Mammut (ma i mammut entrarono nell'arca?):

"Invece la "Venere di Lespugue", trovata in Francia, é stata scolpita 23mila anni fa. E' una delle tante sorprendenti e straordinarie opere che il British Museum di Londra ha raccolto per una mostra che ha un intento ben preciso: dimostrare che l'arte figurativa, processo creativo unico all'uomo, ha origini molto piú antiche di quanto si ritenga comunemente.

Il grande storico dell'arte Ernst Gombrich sosteneva che l'arte é iniziata con i greci nel Sesto secolo AC.La mostra "Ice Age Art: arrival of the modern mind" punta a smentire Gombrich con i fatti: 130 sculture, oggetti e disegni incisi su pietra o avorio, di grande bellezza e delicatezza, tutti creati tra i 40mila e i 10mila anni fa in Europa, dove gli esseri umani erano arrivati dall'Africa. Gli artisti che li hanno realizzati "erano esseri umani del tutto moderni, - afferma Jill Cook, responsabile dell'era Paleolitica del British Museum e direttrice della mostra. – Queste sono opere d'arte, che dimostrano come avessero un cervello visuale con poteri di immaginazione e creativitá. Sono come noi. Sono davvero i nostri antenati...
Una delle opere piú antiche rivela la sofisticata capacitá di creare creature immaginarie, come l'uomo con la testa di leone, alto 30 centimetri, trovato in una caverna in Germania che risale a 40mila anni fa. Per scolpirlo da una zanna di un mammut ci sono sicuramente volute centinaia di ore di paziente e delicato lavoro, grande manualitá e notevoli capacitá di concentrazione, sottolinea Cook. "Per certi versi, l'arte dell'Età del ghiaccio é sofisticata quanto Vermeer." 



https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/ ... d=AbtAO5RH" onclick="window.open(this.href);return false;

"ma il pezzo (anche se in realtà all’epoca era diviso in due) che destò maggiore curiosità ed ammirazione fu quello chiamato “le renne che nuotano”, non solo per la raffinatezza della scultura in sé, ma anche per il soggetto scolpito.

Le renne non vivono più in Francia, e l’avorio utilizzato per la scultura appartiene al mammut, animale ormai estinto: questo significa che gli uomini hanno convissuto con renne e mammut nell’epoca tardo-glaciale, quando l’Europa aveva un clima simile a quello della Siberia al giorno d’oggi...
Fu solo agli inizi del 20° secolo, nel 1904, quando le “renne che nuotano” erano ormai esposte al British Museum da anni, che l’archeologo/antropologo Henri Breuil si accorse che i due pezzi trovati dall’ingegner de l’Isle si incastravano perfettamente, a formare un’unica scultura che raffigura due renne, un maschio e una femmina, che nuotavano uno dietro l’altra circa 13.000 anni fa."


https://www.vanillamagazine.it/le-renne ... -glaciale/" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Mario70 ha scritto:Interessante articolo di sculture realizzate con zanne di Mammut (ma i mammut entrarono nell'arca?):

"Invece la "Venere di Lespugue", trovata in Francia, é stata scolpita 23mila anni fa. E' una delle tante sorprendenti e straordinarie opere che il British Museum di Londra ha raccolto per una mostra che ha un intento ben preciso: dimostrare che l'arte figurativa, processo creativo unico all'uomo, ha origini molto piú antiche di quanto si ritenga comunemente.

Il grande storico dell'arte Ernst Gombrich sosteneva che l'arte é iniziata con i greci nel Sesto secolo AC.La mostra "Ice Age Art: arrival of the modern mind" punta a smentire Gombrich con i fatti: 130 sculture, oggetti e disegni incisi su pietra o avorio, di grande bellezza e delicatezza, tutti creati tra i 40mila e i 10mila anni fa in Europa, dove gli esseri umani erano arrivati dall'Africa. Gli artisti che li hanno realizzati "erano esseri umani del tutto moderni, - afferma Jill Cook, responsabile dell'era Paleolitica del British Museum e direttrice della mostra. – Queste sono opere d'arte, che dimostrano come avessero un cervello visuale con poteri di immaginazione e creativitá. Sono come noi. Sono davvero i nostri antenati...
Una delle opere piú antiche rivela la sofisticata capacitá di creare creature immaginarie, come l'uomo con la testa di leone, alto 30 centimetri, trovato in una caverna in Germania che risale a 40mila anni fa. Per scolpirlo da una zanna di un mammut ci sono sicuramente volute centinaia di ore di paziente e delicato lavoro, grande manualitá e notevoli capacitá di concentrazione, sottolinea Cook. "Per certi versi, l'arte dell'Età del ghiaccio é sofisticata quanto Vermeer." 



https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/ ... d=AbtAO5RH" onclick="window.open(this.href);return false;

"ma il pezzo (anche se in realtà all’epoca era diviso in due) che destò maggiore curiosità ed ammirazione fu quello chiamato “le renne che nuotano”, non solo per la raffinatezza della scultura in sé, ma anche per il soggetto scolpito.

Le renne non vivono più in Francia, e l’avorio utilizzato per la scultura appartiene al mammut, animale ormai estinto: questo significa che gli uomini hanno convissuto con renne e mammut nell’epoca tardo-glaciale, quando l’Europa aveva un clima simile a quello della Siberia al giorno d’oggi...
Fu solo agli inizi del 20° secolo, nel 1904, quando le “renne che nuotano” erano ormai esposte al British Museum da anni, che l’archeologo/antropologo Henri Breuil si accorse che i due pezzi trovati dall’ingegner de l’Isle si incastravano perfettamente, a formare un’unica scultura che raffigura due renne, un maschio e una femmina, che nuotavano uno dietro l’altra circa 13.000 anni fa."


https://www.vanillamagazine.it/le-renne ... -glaciale/" onclick="window.open(this.href);return false;
Mario Mario : uomo di poca fede!
Lo sai benissimo che c'è stato il diluvio e pertanto le tecniche di datazione sono compromesse......... :ironico:
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Mario70
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Quando Adamo aveva -8000... La principessa Thea morì di parto.

Messaggio da Mario70 »

https://acquedolcifuriano.blogspot.com/ ... _EGTaE&m=1

https://www.balarm.it/news/thea-la-prin ... lia-105048

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Il sito paleontologico è importantissimo poichè al suo interno sono state rinvenute antiche sepolture umane e i resti di esseri umani vissuti circa 14mila anni fa. Nel 1937 Ramiro Fabiani, Direttore dell’Istituto e Museo di Geologia dell’Università di Palermo, incaricava Giuseppe Banafede, tecnico del Museo, di effettuare un saggio di scavo nella grotta. In questa occasione venivano rinvenuti i primi resti umani classificati da Giuseppina Tricomi nel 1938. Nel 1941 Carlo Maviglia dava notizia della scoperta di nuovi resti umani. Questi appartenevano a quattro individui dei quali tre di giovane età come rilevato dalle dentature. Le sepolture, le prime e finora le uniche così antiche rinvenute in Sicilia, hanno offerto dati di eccezionale interesse per la conoscenza dei più antichi abitatori della Sicilia. Complessivamente sono stati rinvenuti i resti appartenenti a sette individui. Thea è il nome che, “affettuosamente”, è stato dato ad uno degli scheletri umanoi proveniente dalla Grotta di San Teodoro di Acquedolci, quello meglio conservato. Lo scheletro (quasi completo) è custodito nel Museo Geologico “Gemmellaro” dell’Università degli Studi di Palermo sin dal 1937,data in cui fu rinvenuto coricato sul fianco sinistro, disteso parallelamente all’asse della caverna, con il volto rivolto verso la parete opposta ed i piedi tesi verso l’apertura. Lo strato d’ocra correva sopra lo scheletro e, subito sopra l’ocra, vi erano resti di carboni e selci, depositi costituiti da ossa spaccate, selci quarziti e carboni. Si tratta della sepoltura umana più antica di Sicilia e sicuramente una delle più antiche dell'area del Mediterraneo.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Quando Adamo aveva -9000 anni in Ucraina si costruivano capanne con ossa di Mammut

Messaggio da Mario70 »

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Me" onclick="window.open(this.href);return false;žyrič
https://sembraimpossibile.blogspot.com/ ... iente.html" onclick="window.open(this.href);return false;

In un villaggio dell'Ucraina centrale sono state riportate alla luce 4 capanne costruite 15.000 anni fa. Utilizzando ossa di Mammut.


Anno 1965, un contadino di Mezhirich, non lontano da Kiev e dal fiume Dnepr, sta scavando per ampliare la sua cantina quando il piccone sbatte su qualcosa di duro: è un grosso osso. Lo porta a un esperto che si rende subito conto di cosa si tratta: la mascella di un mammut. Successive ricerche rivelano la presenza di 4 capanne, tutte interamente costruite con le ossa dei grandi pachidermi. Negli anni seguenti il sito verrà studiato da archeologi ucraini e russi, e dopo il 1990 anche americani e inglesi, e i risultati sono straordinari: Mezhirich risale al paleolitico superiore, e quelli ritrovati sono fra i più antichi ripari costruiti da uomini preistorici.


Le capanne ovali sorgono in cima a un promontorio, a una quindicina di metri l'una dall'altra, di grandezza tra i 12 e i 24 metri quadrati. Gli elementi strutturali delle pareti sono ossa di mammut sovrapposte: teschi, ossa lunghe (per lo più femori) e scapole. In tutto appartenevano a 149 diversi animali; oltre che come materiale da costruzione, i pachidermi sono stati usati come cibo (dai rifiuti trovati in fosse vicine) e come combustibile (dalle ossa bruciate nei focolari). Tutto intorno infatti sono stati trovati 10 pozzi profondi un metro e larghi 2 pieni di ossa; si ritiene fossero magazzini per la carne e per i rifiuti. Ci sono poi focolari interni ed esterni pieni di ossa di mammut bruciate. Sono state identificate anche molte ossa di lepre, e di altri animali: rinoceronte lanoso, cavallo, renna, orso bruno, bisonte, leone rupestre, ghiottone, lupo e volpe; secondo gli studiosi venivano macellati e consumati sul posto.

Nel sito anche strumenti di pietra, di osso e avorio: aghi, punteruoli, perforatori e lucidatori, oltre a oggetti di ornamento personale come perline di conchiglie e ambra e perni in avorio. E ancora figurine antropomorfe stilizzate, incisioni in avorio, una mappa dell'area intorno alla colonia incisa su di un osso, i resti di un tamburo fatto ovviamente con la pelle di un mammut. L'esame al radiocarbonio ha datato il sito di Mezhirich fra il 14.850 e il 14.315 avanti Cristo.

Vogliamo ricordare che i mammut si estinsero circa 10000 anni fa, tranne una razza nana sopravvissuta in un isola della Siberia:

https://www.galileonet.it/cosa-ha-deter ... ei-mammut/" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.sciencemag.org/news/2015/07 ... d-mammoths" onclick="window.open(this.href);return false;

Ricordiamo inoltre che i rinoceronti lanosi le cui ossa sono state trovate nel sito, si estinsero tra i 9000 e i 10000 anni fa:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Coelodonta_antiquitatis" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Quando Adamo, aveva -14000 anni in Russia a Kostenki si facevano riti con ossa di Mammut

Messaggio da Mario70 »

https://www.enigmaxnews.com/news/gigant ... -in-russia" onclick="window.open(this.href);return false;

Un’enorme struttura circolare, ricavata da dozzine di ossa di mammut lanosi, rivela nuovi indizi sulle antiche comunità vissute durante l’era glaciale in Europa, testimoniando tecniche di costruzione e possibili rituali di circa 20.000 anni fa…

Gli archeologi hanno identificato una misteriosa struttura circolare che si ritiene risalga a circa 22.000 anni fa. Al suo interno sono state rinvenute 51 mascelle inferiori e 64 teschi di mammut lanoso. Le ossa sono posizionate su un pendio rivolto a Est, con un'inclinazione di circa sei gradi, e sono collocate in un cerchio di una decina di metri all’interno di una sezione perimetrale quadrata. La ricerca, condotta da un gruppo interdisciplinare di accademici dell’Università di Exeter, dell’Università di Cambridge, del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Southampton (Inghilterra), insieme a ricercatori indipendenti e studiosi dello State Kostenki Museum-Preserve di Voronezh (Russia) e dell'Institute of Arctic and Alpine Research dell’Università del Colorado, a Boulder (USA), è stata pubblicata lunedì scorso sulla rivista Antiquity. Il massiccio processo di costruzione dimostra un livello di ingegnosità e conoscenze tecniche particolari da parte delle persone che vissero in Europa tra i 21.000 e il 12.000 anni fa. Altri siti simili erano stati individuati in precedenza, ma le dimensioni dell’ultimo ritrovamento rendono un mistero per gli archeologi spiegarne l'iptetico uso. «Il solo numero di ossa che i nostri antenati paleolitici hanno accumulato, mettendole in questa particolare posizione per costruire un simile monumento, è davvero sbalorditivo», ha affermato Alexander Pryor, archeologo inglese dell’Università di Exeter, che ha coordinato il team di scavi insieme ad Alexander Dudin, ricercatore del Museo Archeologico di Kostenki.

Si tratta della terza struttura individuata nel sito (Kostenki 11), che si trova 50 chilometri a sud di Mosca. Il team di ricercatori ha iniziato gli scavi nel 2014. Negli scorsi anni erano stati portati alla luce circa 70 strutture di ossa di mammut in tutta l’Europa orientale, in Ucraina e nella pianura della Russia occidentale, ma quella rinvenuta ora a Kostenki, non solo è la più grande di tutte me è anche la più antica della pianura russa. Le analisi indicano, infatti, che le ossa dei mammut hanno più di 20.000 anni. Gli archeologi hanno rivelato che il rifugio è stato probabilmente costruito da un gruppo di cacciatori-raccoglitori che hanno assemblato in modo complesso le ossa formando l’edificio circolare, migliaia di anni prima di quanto si pensasse. 

La maggior parte delle costruzioni in precedenza identificate erano piccole, portando i ricercatori a concludere che potessero essere state utilizzate come abitazioni invernali. «Ci sono più di 60 mammut in questa struttura: il cerchio è troppo grande per ipotizzare che potesse supportare un tetto e la sua forma complessiva suggerisce che fosse utilizzato per uno scopo diverso», ha spiegato al The New York Tymes David Beresford-Jones, archeologo ambientale dell’Università di Cambridge e coautore del documento.


Secondo gli studiosi, il cerchio, nascosto dai sedimenti a soli 30 centimetri sotto l’attuale livello della superficie, è stato costruico con ossa provenienti da diversi cimiteri animali. Oltre ai mammut sono stati trovati anche piccoli numeri di ossa di renna, cavallo, orso, lupo, volpe rossa e volpe artica. All’interno della struttura circolare gli archeologi hanno anche scoperto per la prima volta tracce di combustione, resti di legno carbonizzato e di piante non legnose, che potrebbero essere state utilizzate per rituali, veleni, medicine, o per realizzare una sorta di “spago” o tessuto. 


Tra i reperti sono inoltre stati catalogati più di 50 piccoli semi carbonizzati e 300 minuscoli frammenti di pietra focaia insieme a diverse scaglie di pietre affilate, con forme distinte.

Cosa potrebbe aver portato gli antichi raccoglitori-cacciatori in questo sito? Una possibilità è che qui vi fosse, un tempo, una sorgente naturale che avrebbe fornito acqua non congelata durante l’inverno, cosa rara in quel periodo di freddo estremo. L'ultima era glaciale, che travolse il nord Europa tra 75-18.000 anni fa, raggiunse il suo stadio più freddo e severo circa 23-18.000 anni fa, proprio quando fu edificato il sito di Kostenki. Le ricostruzioni climatiche indicano che le estati erano brevi e fresche e gli inverni lunghi e freddi. «L’archeologia ci sta mostrando di più su come i nostri antenati sono sopravvissuti in un ambiente disperatamente freddo e ostile al culmine dell’ultima era glaciale e sulle loro abitudini. La maggior parte degli altri luoghi a latitudini simili in Europa erano stati abbandonati in quel periodo, ma questi gruppi sono riusciti ad adattarsi per trovare cibo, riparo e acqua», si legge nel report.

Sicuramente il ritrovamento getta nuova luce sullo scopo di questi cerchi misteriosi. Precedentemente gli archeologi avevano ipotizzato che le strutture circolari di ossa di mammut fossero utilizzate per lunghi periodi. Il nuovo studio, invece, sottolinea come l’attività a Kostenki 11 appaia inferiore a quanto ci si aspetterebbe da un insediamento a lungo termine. Le dimensioni della struttura suggeriscono, inoltre, un luogo che poteva ospitare contemporaneamente un grande numero di individui, mentre l’ampio spazio aperto al suo interno renderebbe la struttura inadatta per l’occupazione come rifugio. Le due ipotesi più accreditate al momento sono quelle di un luogo di stoccaggio e conservazione del cibo e di altri oggetti per la vita di tutti i giorni, o di un sito per condurre cerimonie rituali.
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1230 anni prima di Adamo in Boemia si costruivano casse per l'acqua

Messaggio da Mario70 »

Questa scoperta è un vero rompicapo per il tdg perché la sua datazione non è stata fatta solamente con il c14 ma con la dendrocronologia:

https://scienze.fanpage.it/questa-cassa ... onosciuto/" onclick="window.open(this.href);return false;

"Questa cassa di 7.275 anni è il più antico oggetto di legno costruito dall’uomo conosciuto

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Repubblica Ceca ha datato un’antichissima cassa di legno recuperata durante gli scavi per la costruzione di un’autostrada. Grazie alle datazioni dendrocronologica e al radiocarbonio è stato dimostrato che fu realizzata 7.275 anni fa; ciò la rende il più antico oggetto in legno costruito dall’uomo conosciuto, datato con certezza


Una cassa utilizzata per raccogliere acqua di 7.275 anni è l'oggetto in legno costruito dall'uomo più antico conosciuto dagli scienziati. È stata recuperata nel 2018, durante gli scavi per la costruzione dell'autostrada D35 nella Boemia orientale, nei pressi della città di Ostrov (Repubblica Ceca). Gli operai al lavoro, dopo averla individuata, hanno immediatamente allertato le autorità, e così il prezioso reperto è finito tra le mani degli archeologi, che hanno potuto studiarlo nel dettaglio.

A descrivere questo oggetto straordinario, risalente al Neolotico, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Centro archeologico Olomouc, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Facoltà di scienze forestali e tecnologia del legno presso l'Università di Mendel, dell'Istituto di Archeologia dell'Accademia Ceca delle Scienze e dell'Università di Friburgo (Germania). Per datare la cassa – ovviamente deteriorata ma ancora in buono stato – i ricercatori guidati dai professori Jaroslav Peška e Tomas Kolar hanno utilizzato due tecniche: la datazione dendrocronologica, che si basa sulla conta degli anelli che si formano negli alberi, e quella più tradizionale al radiocarbonio.


Dalle analisi è emerso che l'albero (una quercia) da cui è stato estratto il legno della cassa fu abbattuto tra il 5.255 e il 5.256 avanti Cristo. Curiosamente una delle assi laterali è risultata più giovane di alcuni anni, molto probabilmente frutto di una riparazione. L'aspetto interessante risiede nel fatto che sebbene si conoscano diverse altre casse di legno risalenti a quel periodo – una trovata in Ungheria sarebbe più antica di 150 anni – soltanto quella recuperata nei pressi di Ostrov è stata sottoposta alla datazione dendrocronologica, di gran lunga più efficace di quella al radiocarbonio e in grado di certificare l'età dei reperti con maggiore precisione.

Ma come è stata costruita questa cassa? Caratterizzata da una base quadrata di 80 per 80 centimetri e alta 1,40 metri, la cassa ha davvero stupito gli archeologi. È composta da quattro montanti agli angoli con scanalature, all'interno delle quali sono state fissate le varie assi per comporre la struttura finale. “Questo tipo di costruzione rivela un know-how tecnico avanzato e, fino ad ora, è l'unico tipo noto di questa regione e periodo di tempo”, hanno dichiarato gli studiosi. La cassa, ha spiegato il professor Peška, “presenta prove di tecniche di costruzione utilizzate nell'età del bronzo e del ferro e persino dell'età romana. Non avevamo idea che i primi agricoltori, che avevano solo strumenti fatti di pietra, ossa, corna e legno, fossero in grado di lavorare la superficie di tronchi abbattuti con una tale precisione”. Questo antico e affascinante oggetto mostra dunque le straordinarie doti di carpenteria degli uomini primitivi vissuti migliaia di anni fa. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Archaeological Science.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Ancora dipinti di 45000 anni fa...

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https://video.lastampa.it/scienza/scope ... 653/126788

" La regione indonesiana ospita molte grotte calcaree dove sono state fatte altre scoperte, come una scena di caccia risalente a 43.900 anni fa nel 2019 o stencil di mani umane, datati 40.000 anni fa. Se ci sono pitture astratte in Africa di 70.000 anni fa, fino ad ora si pensava che la più pittura figurativa rupestre fosse quella scoperta in Europa di circa 40.000 anni fa, con figure più raffinate di animali o umane risalenti a 35.000 anni fa. Questa scoperta è anche il frutto di una visione meno eurocentrica - affermano gli esperti della Griffith University composta da ricercatori australiani e asiatici - e ci porta a pensare, dicono ancora, che la capacità di creare arte figurativa sia emersa prima che l'Homo sapiens emigrasse dall'Africa e si dirigesse verso l'Europa e l'Asia, più di 60.000 anni fa o che sia emersa più di una volta mentre gli esseri umani si diffondevano il globo."

https://video.lastampa.it/scienza/scope ... 653/126788" onclick="window.open(this.href);return false;
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Mario70
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Mario70 ha scritto:https://video.lastampa.it/scienza/scope ... 653/126788

" La regione indonesiana ospita molte grotte calcaree dove sono state fatte altre scoperte, come una scena di caccia risalente a 43.900 anni fa nel 2019 o stencil di mani umane, datati 40.000 anni fa. Se ci sono pitture astratte in Africa di 70.000 anni fa, fino ad ora si pensava che la più pittura figurativa rupestre fosse quella scoperta in Europa di circa 40.000 anni fa, con figure più raffinate di animali o umane risalenti a 35.000 anni fa. Questa scoperta è anche il frutto di una visione meno eurocentrica - affermano gli esperti della Griffith University composta da ricercatori australiani e asiatici - e ci porta a pensare, dicono ancora, che la capacità di creare arte figurativa sia emersa prima che l'Homo sapiens emigrasse dall'Africa e si dirigesse verso l'Europa e l'Asia, più di 60.000 anni fa o che sia emersa più di una volta mentre gli esseri umani si diffondevano il globo."

https://video.lastampa.it/scienza/scope ... 653/126788" onclick="window.open(this.href);return false;
A proposito di queste pitture rupestri è interessante notare che il metodo di datazione usato è quello dell'Uranio/Torio:

https://www.touringclub.it/scoperte-in- ... -del-mondo" onclick="window.open(this.href);return false;

"L'altro leader del team, Maxime Aubert, è uno specialista di datazione. "L'arte rupestre è molto difficile da datare" ha spiegato. "Tuttavia, l'arte rupestre realizzata nelle grotte calcaree può talvolta essere datata utilizzando l'analisi della serie di uranio dei depositi di carbonato di calcio (detti anche "popcorn delle caverne") che si formano naturalmente sulla superficie della parete della caverna usata per dipingere. A Leang Tedongnge, un piccolo "popcorn" si era formato sul piede posteriore di una delle figure di maiale dopo che era stata dipinta; una volta datato, ci ha fornito un'età minima per il dipinto". Visto che è questo deposito a essere stato datato a 45.500 anni fa, la scena era quindi stata dipinta qualche tempo prima. 
 

"Abbiamo ora datato numerosi esempi di arte rupestre primitiva a Sulawesi, comprese rappresentazioni di animali e scene narrative che sono eccezionali sia per la qualità della loro esecuzione sia per la rarità" ha spiegato Aubert. La "scena" di arte rupestre datata in precedenza, di almeno 43.900 anni, era una rappresentazione di ibridi tra esseri umani e animali che cacciavano cinghiali di Sulawesi e bovidi nani, scoperti dallo stesso gruppo di ricerca in un vicino sito di grotte calcaree. La scoperta era stata classificata dalla rivista Science come una delle prime 10 scoperte scientifiche del 2020."


Un altro commento :

“È una delle più spettacolari e meglio conservate raffigurazioni di animali note nella regione”, ha dichiarato Adam Brumm, archeologo a capo della squadra di ricerca. Sempre Brunn, assieme al collega Maxime Aubert, era autore della scoperta del 2019 (le scene di caccia e l’altro cinghiale di Celebes). Il nuovo cinghialotto risulta però più antico: per stabilire la data, gli esperti australiani e indonesiani hanno utilizzato la tecnica della datazione della serie dell’uranio, che si basa sugli isotopi di torio e uranio delle concrezioni calcaree che ricoprono le pitture. E hanno scoperto che risale, appunto, a 45.500 anni fa.

Quali sono le conseguenze di questo studio? “Per quanto siamo stati in grado di appurare”, si legge nel paper, "la sicura datazione del cinghiale di Sulawesi a Leang Tedongnge sembra ora renderlo la più antica raffigurazione di un animale che esista al mondo. In più, quest’immagine datata di un suino endemico dell’arcipelago di Wallacea potrebbe anche costituire la più antica opera d’arte figurativa nota all’archeologia". È possibile dunque definire questo dipinto un’opera d’arte? Qui la questione è più complicata, perché non conosciamo il grado di consapevolezza con cui gli uomini che vissero migliaia di anni fa dipingevano questi animali. Tuttavia, ha detto Maxime Aubert all’agenzia France Press, “le persone che le hanno realizzate erano pienamente moderne, erano proprio come noi, avevano la capacità e gli strumenti per fare qualunque dipinto volessero”.

https://www.finestresullarte.info/arche ... e-sulawesi" onclick="window.open(this.href);return false;

Ancora:

"La datazione è stata eseguita su frammenti di calcite che ricoprivano il dipinto, all'altezza di una zampa posteriore dell'animale raffigurato.
L'uranio-torio, usato per la procedura di datazione, ha indicato che la pittura risale a 45.500 anni. Questa datazione è comunque indiretta: "La calcite iniziò a ricoprire l'affresco 45.500 anni fa. Tutto ciò che possiamo fornire è un'età minima", ha spiegato Maxime Aubert della Griffith University che ha partecipato alla ricerca.
Alla fine del 2019 l'equipe aveva già descritto, con la stessa squadra, la più antica scena di caccia ritratta su una roccia (scoperta anch'essa in una grotta dell'isola di Sulawesi). Si tratta di piccole figure legate ad animali molto più grandi, che hanno la particolarità di essere creature per metà umane e per metà animali."

https://italia-informa.com/indonesia-pi ... estre.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche la datazione uranio Torio è opera di Satana? :risatina:
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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L'uomo di Altamura, uno dei Neanderthal più antichi e meglio conservati

Messaggio da Mario70 »

Lo so che oramai è come sparare sulla croce rossa, ma inseriamo anche questo ritrovamento importante:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/0 ... a/1542074/

https://www.lescienze.it/news/2016/04/2 ... a-3064863/

"Numerose le informazioni che queste ossa umane preistoriche stanno cominciando a restituire agli studiosi sul nostro antico passato. “Uno dei risultati più importanti – spiega Manzi – è che i miei colleghi dell’Università di Firenze sono riusciti a estrarre il Dna, evento già di per sé straordinario. Non era assolutamente detto, infatti, che si fosse conservato”. L’analisi del Dna, unita alle indagini morfologiche, ha permesso agli scienziati di fissare un primo paletto. Confermare, cioè, che l’uomo di Altamura è effettivamente un Homo neanderthalensis. Ma ci sono anche altre analisi che hanno dato significativi riscontri. La datazione con il metodo uranio/torio ha, ad esempio, permesso di stabilire che l’uomo di Altamura è molto arcaico per essere un Neanderthal. “Attraverso le nostre indagini – precisa Manzi – abbiamo ottenuto una datazione compresa tra i 170 e i 132mila anni fa”.

Ma cosa rende così speciale questo Neanderthal rispetto ad atri reperti appartenenti alla stessa specie, i cui primi ritrovamenti risalgono addirittura al 1856, tre anni prima che Darwin pubblicasse la sua opera fondamentale, “L’origine delle specie”? “Non c’è un uomo di Neanderthal così ben conservato al mondo – sottolinea Manzi -. Scheletri con questo grado di completezza, a partire dallo stesso cranio, sono rari in tutto il panorama dell’evoluzione umana. Rari, per non dire assenti. Le ossa di questo ominide, invece, sono tutte presenti nella sua culla carsica. Questo rende l’uomo di Altamura un’autentica miniera d’informazioni. La sua datazione dimostra, inoltre – precisa l’antropologo romano, – che si tratta di un cosiddetto Neanderthal pre-contatto. È vissuto, cioè, prima della presunta “scappatella” tra Sapiens e Neanderthal”. Gli scienziati proveranno ora a cercare nei reperti pugliesi tracce genetiche condivise tra le due specie. Se dovessero trovarle, sarebbe la prova dell’esistenza di un antenato comune, vissuto in Africa, piuttosto che di successivi incroci"

Anche il metodo Uranio/Torio è stato modificato dal diluvio? :risatina:
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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La donna di Ostuni 27000 anni fa

Messaggio da Mario70 »

Rimanendo in Puglia citiamo anche la donna di Ostuni:

https://it.wikipedia.org/wiki/Donna_di_Ostuni

https://www.repubblica.it/scienze/2017/ ... 174699188/

"Lo scheletro è stato scoperto nell'ottobre del 1991 dal paletnologo Donato Coppola nella grotta di Santa Maria d'Agnano, a pochi chilometri dal centro di Ostuni. La donna, nello stato terminale della gravidanza, era stata adagiata con cura all'interno della voragine che si apre sulle pendici della collina che domina Ostuni. La grotta, successivamente ribattezzata "della maternità", presenta tracce di utilizzi stratificati e di culti che dal Paleolitico superiore si sono protratti fino al XVII secolo. La donna era stata adagiata in posizione fetale sul fianco sinistro; il braccio di questo lato era ripiegato sotto la testa e il destro appoggiato sul ventre, quasi a protezione del suo bambino mai nato. La composizione della salma denota una pietas non usuale, probabilmente diffusa tra le popolazioni Cro-Magnon della zona.[1][2] L'analisi al radiocarbonio, realizzata nel 1992 dal "Centre des faibles radioactivités" di Gif-sur-Yvette in Francia, aveva inizialmente determinato che lo scheletro fosse vecchio di circa 24.410 anni.[3] Successivi studi hanno appurato che la donna di Ostuni visse nel periodo compreso tra 27.810 e 27.430 anni fa.[4]

Nei pressi della sepoltura di Ostuni 1, è stata rinvenuta un'altra tomba, contenente uno scheletro mal conservato e di sesso non identificabile. A questi resti è stato assegnato il codice di Ostuni 2.[4]"
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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17000 anni prima di Adamo in Galilea...

Messaggio da Mario70 »

Si falciava il grano:

" È uno dei siti archeologici di cacciatori-raccoglitori meglio conservati del Ultimo massimo glaciale, radiocarbonio datato a circa 23.000 BP (calibrato).[1] È all'incrocio del Paleolitico superiore e il Epipaleolitico, ed è stato attribuito a entrambi i periodi.[2] Il sito è significativo per due ritrovamenti che sono i più antichi del mondo: le prime abitazioni di sottobosco e le prove della prima coltivazione di piante su piccola scala, circa 11.000 anni prima dell'inizio dell'agricoltura. Anche i numerosi resti di frutta e cereali conservati in condizioni anaerobiche sotto limo e acqua sono estremamente rari a causa della loro rapida decomposizione generale...

Ohalo II è il nome dato al sito archeologico situato sulla sponda sud-occidentale del Mare di Galilea nella Rift Valley di Israele.[3] Il sito è costituito dai resti di sei anelli di carbone dove si trovavano le abitazioni di sottobosco durante il Paleolitico superiore.[4][5] Le capanne sono di forma ovale e lunghe in media tra i 9 ei 16 piedi. Erano semplici nel design, erano costruiti con rami di alberi e sottobosco e "probabilmente ci volevano solo poche ore per realizzarli".[5] I focolari erano situati fuori dalle capanne.


Il sito contiene, oltre alle capanne, anche una tomba e un'area probabilmente utilizzata come discarica.[5] Il sito è disseminato di un tesoro di manufatti, tra cui selci, ossa di animali e resti di frutta e cereali. Nel sito sono state identificate centinaia di specie di uccelli, pesci, frutta, verdura, cereali e animali di grandi dimensioni.[5] Questi reperti hanno notevolmente ampliato la conoscenza delle pratiche di caccia e raccolta del Paleolitico superiore.

All'epoca in cui i cacciatori-raccoglitori si stabilirono a Ohalo II, il Mare di Galilea era appena formato e potrebbe essere stato attraente per molte bande di persone.[6] Dopo che Ohalo II fu occupato per un periodo di tempo relativamente breve, probabilmente solo poche generazioni, il villaggio fu raso al suolo.[4] Non è noto se l'incendio sia stato intenzionale o accidentale. Ma quello che potrebbe essere stato tragico per i suoi antichi abitanti si è rivelato un vantaggio per gli archeologi: nello stesso momento in cui il villaggio è stato distrutto, il livello dell'acqua nel Mar di Galilea è salito e ha seppellito il sito. "

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Messaggio da Romagnolo »

Grazie Mario che ci tieni sempre aggiornati :ok:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Tra i 1500 anni e i 3000 anni prima di Adamo...

Messaggio da Mario70 »

Gli uomini si curavano i denti con gli antenati dei trapani moderni:

https://www.focus.it/cultura/storia/den ... 00-anni-fa" onclick="window.open(this.href);return false;


"L'uomo della pietra andava dal dentista. È quello che è emerso dallo studio di diversi denti umani ritrovati recentemente nell'area anticamente occupata dal villaggio di Mehgarh, uno dei villaggi sedentari del periodo Neolitico ritrovato ai piedi dell'Hindukush, nell'attuale Pakistan. Un team di biologi e antropologi coordinati dal dipartimento di biologia animale e dell'uomo dell'università La Sapienza di Roma ha sottoposto i 4.800 denti ritrovati nel sito a un'attenta analisi e ha scoperto che undici molari tra quelli rinvenuti, appartenuti a nove adulti maschi e femmine, presentano evidenti segni di quelle che senza dubbio sono le cure dentistiche più antiche mai documentate fino ad ora. «Dai fori presenti nei denti è evidente che per curare la carie già 9.000 anni fa venivano impiegati strumenti simili ai moderni trapani da dentista» ha affermato Alfredo Coppa della Sapienza.
Trapani manuali. Dovevano essere estremamente efficienti gli antenati dei trapani, visto che in uno dei denti esaminati è addirittura evidente l'utilizzo di una tecnica di rimozione dello smalto sorprendentemente moderna. I denti risalgono tutti a un periodo di circa 1.500 anni compreso tra il 7.000 e il 5.500 a.C., quando il villaggio di Mehgarh era popolato soprattutto da pastori, da agricoltori e da artigiani esperti nella lavorazione della selce. E proprio di selce erano fatti i trapani rinvenuti: costituiti da bastoncini di legno di circa 15 centimetri ai quali erano fissate sottilissime punte di questo materiale, venivano fatti girare 20 volte al secondo con l'aiuto di un archetto così che il foro, di circa un millimetro di diametro, era completato in circa un minuto. "
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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