Regola Aurea
Inviato: 12/06/2019, 16:46
Ciao,
in questi gg rileggendo "La Posizione della Missionaria" riflettevo sulla regola aurea come espressa nella Bibbia: "fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te".
Ora, i TdG decantano la superiorita' di questa regola rispetto a quella di Confucio che invece e' presentata al negativo: "Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri". Il motivo starebbe nel fatto che Gesu' sprona ad agire, mentre Confucio sprona a non agire.
Ma e' cosi'? E' vero che la regola di Gesu' e' migliore della regole di Confucio?
Personalmente sono dell'idea che NON e' cosi', anzi, vedo nella regola di Gesu' una strana deriva.
Infatti, la regola di Gesu' se applicata a decisioni triviali e' ok e mostra una qualche superiorita'. Ad esempio se ho del cibo e siamo in 2 ad averne bisogno, mi spinge a darne la meta' all'altro (in realta' mi spinge a darlo tutto all'altro causando danno a me stesso, ma sorvoliamo...).
Se applicata a decisioni importanti e specie se personali, non va affatto bene. Ad esempio io posso essere favorevole all'eutanasia, ma se fossi un medico e applicassi quello che vorrei fosse fatto a me ad un TdG loro se la prenderebbero. Stessa cosa per il sangue e in gerenale per tutti i trattamenti medici, per tutti gli investimenti, e anche tutta una serie di cose piu' futili, tipo la cottura della carne o lo spessore della fetta di proscutto.
In generale, ogni volta che impongo una mia preferenza su di un altro, anche se nelle milgiori intenzioni, potrei non trovare la sua approvazione. Gesu' sprona all'azione, ma non dice di chiedere prima (esattamente come il salumiere che taglia il prosciutto senza chiedere, dal che deduciamo essere un gran fedele! :)) e se inizio una azione basandomi solo su quello che vorrei io, l'altro si sentirebbe deprivato della sua liberta' di scegliere. Se in piu' fossi in una situazione di superiorita' e lo facessi forzatamente, gli starei commettendo un abuso.
Percio', nelle situazioni serie penso sia meglio applicare Confucio che Gesu'. Oppure riformulare la regola come: "Fai agli altri cio' che hai accertato che loro vorrebbero tu facessi loro".
Non sarebbe meglio?
in questi gg rileggendo "La Posizione della Missionaria" riflettevo sulla regola aurea come espressa nella Bibbia: "fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te".
Ora, i TdG decantano la superiorita' di questa regola rispetto a quella di Confucio che invece e' presentata al negativo: "Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri". Il motivo starebbe nel fatto che Gesu' sprona ad agire, mentre Confucio sprona a non agire.
Ma e' cosi'? E' vero che la regola di Gesu' e' migliore della regole di Confucio?
Personalmente sono dell'idea che NON e' cosi', anzi, vedo nella regola di Gesu' una strana deriva.
Infatti, la regola di Gesu' se applicata a decisioni triviali e' ok e mostra una qualche superiorita'. Ad esempio se ho del cibo e siamo in 2 ad averne bisogno, mi spinge a darne la meta' all'altro (in realta' mi spinge a darlo tutto all'altro causando danno a me stesso, ma sorvoliamo...).
Se applicata a decisioni importanti e specie se personali, non va affatto bene. Ad esempio io posso essere favorevole all'eutanasia, ma se fossi un medico e applicassi quello che vorrei fosse fatto a me ad un TdG loro se la prenderebbero. Stessa cosa per il sangue e in gerenale per tutti i trattamenti medici, per tutti gli investimenti, e anche tutta una serie di cose piu' futili, tipo la cottura della carne o lo spessore della fetta di proscutto.
In generale, ogni volta che impongo una mia preferenza su di un altro, anche se nelle milgiori intenzioni, potrei non trovare la sua approvazione. Gesu' sprona all'azione, ma non dice di chiedere prima (esattamente come il salumiere che taglia il prosciutto senza chiedere, dal che deduciamo essere un gran fedele! :)) e se inizio una azione basandomi solo su quello che vorrei io, l'altro si sentirebbe deprivato della sua liberta' di scegliere. Se in piu' fossi in una situazione di superiorita' e lo facessi forzatamente, gli starei commettendo un abuso.
Percio', nelle situazioni serie penso sia meglio applicare Confucio che Gesu'. Oppure riformulare la regola come: "Fai agli altri cio' che hai accertato che loro vorrebbero tu facessi loro".
Non sarebbe meglio?